"La linea non è da vera Alfa", "Questa volta hanno sbagliato", "Il cambio posteriore è sbagliatissimo", "Non si riesce a cambiare", "Cambio troppo legnoso, non riesci a fare la solita guida sportiva".

Questi furono i commenti degli Alfisti Giulia.

Alfetta fu un successone per altri 12 anni, la sua meccanica durò per 20, molti (tantissimi) la rimpiangono.

bella storia.. rispecchia perfettamente cio che accedeva tante volte per appassionati di tradizione nei marchi come Alfa e Lancia ma non solo, probabilmente questo accdeva perche comunque i modelli precedenti (come la Giulia o Fulvia) erano grandi auto in tutto, poi forse non aiutava le loro auto successive il fatto che si era negli anni 70, forse un po tutti avvertivano una sorta di "crisi" che magari si vedeva in qualche particolare costruttivo che faceva poi cambiare l'immagine di tutta l'auto.

Comunque come è vero che le Alfetta erano su strada grandi auto e lo erano anche le Beta: insomma sono convinto che se uno le valuta senza pregiudizi riconosce comunque grandi doti.

Comunque come è vero che le Alfetta erano su strada grandi auto e lo erano anche le Beta: insomma sono convinto che se uno le valuta senza pregiudizi riconosce comunque grandi doti.

Grande auto la Beta (e derivate). Ma tra le Lancia anni 70 io ho il debole per Gamma.

Mio padre ne possedette una 2000 berlina, uno dei primi esmplari.

Bellissima, purtroppo però essendo una prima serie, aveva un'affidabilità precaria. Ebbolizione radiatore, consumo olio spropositato erano i difetti "giornalieri" poi c'erano quelli "straordinari".

Peccato perchè era un auto fantastica, conservo tuttora un ottimo ricordo di Lei.