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Il "nuovo corso" Lancia


trovi che l'operazione di rimarchiamento dei prodotti Chrysler da parte si Lancia sia una mossa...  

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  1. 1. trovi che l'operazione di rimarchiamento dei prodotti Chrysler da parte si Lancia sia una mossa...

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Io penso che Y dovrebbe restare, almeno così mi è parso di capire, d'altra parte c'è e ci sarà tutto pronto per realizzarla, meccanica e telaio, basta realizzare i lamierati esterni, non è una grandissima spesa si può fare

poi il marchio resta, non si sa mai cosa può succedere in futuro, nel dubbio meglio avere il marchio ancora esistente

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Dipende come sarà la nuova 500 5p,se ricalcherà le dimensioni dell'attuale punto,la ypsilon potrebbe ancora avere un pò senso di esistere...comunque dubito avrà un'erede vedendo come si stanno mettendo le cose.

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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No, non credo che sarebbe antieconomico. Pur non avendo fatto nessun calcolo al riguardo, non credo di sbagliarmi sostenendo che non sarebbe antieconomico.

Ma non c'è la volontà di farlo. Così come non c'era alcuna volontà (e forse in quel periodo il mercato lo avrebbe ancora permesso) nel 2005 di derivare una Lancia dall'Alfa 159, mantenendo scocca, portiere, tetto e montante posteriore, e non entro troppo nel merito perchè è un argomento sul quale a suo tempo, qui, ci siamo spippolati fino alla cecità. Semplicemente, non c'era volontà di farlo.

Penso che ormai sia inutile continuare a parlare di nuovo corso. Piuttosto, se vogliamo fare dell'ironia, apriamo le scommesse su quando verrà ufficialmente chiuso il brand.

Presumo alla morte commerciale della Ypsilon.

Alla mancanza di volontà si aggiunge un po' di miopia. Se nel periodo di Alfa 159 mancavano le sinergie e mercati d'accesso ora le cose , senza essere a rose e viole , mi sembrano diverse. Non facciamo l'errore di concentrarsi unicamente sullo stato dell' Europa e dell' Italia in particolare.

Se aspettarsi , quantomeno al momento, modelli Lancia degni di Lambda, Aprilia ,Aurelia ecc. , vuol dire fare dei sogni ad occhi aperti non comprenderei la chiusura totale di un marchio come quello Lancia. Al di là di far contenti nostalgici, nazionalisti ed appassionati ,anche solo l'aspetto industriale, per me, lo sconsiglia. Se l'idea è quella di riposizionare Alfa come marchio a carattere più sportivo (e remunerativo) con sopra Maserati e Ferrari, il posto per un marchio elegante e sportivo ( :mrgreen: contento EC2277 ?) non manca. Anche a costo di rimarchiamenti : a mio parere i gusti americani ed europei tendono infatti a convergere e ciò varrà ancor più per il futuro. Infatti visto che, tra coreani e giapponesi e in futuro cinesi lo spazio per i competitori nell'ambito dei prodotti generalisti, anche negli Usa, lo spazio si restringe , sarà necessario, per me, tentare di posizionare più in alto lo stesso marchio Chrysler, lasciando a Dodge la battaglia delle vetture comprate per il prezzo basso.

Prima che il buon :mirror: EC2277 mi sbrani non credo infatti che una Lancia Ypsilon / Chrysler (?) non sarebbe remunerativa, se lo sono state finora le precedenti, visto che molti componenti sarebbero condivisi in numero elevati di prodotti ( 500L, 500x, Jeep ,ecc) per un numero elevato di venduto. Certo Lancia/ChryslerYpsilon si scontrerebbe con 500 5p ma i possibili numeri sarebbero ben diversi di quelli del solo mercato europeo , anche pre-crisi.

Se poi la volontà è quella di elevare Alfa anche nel seg. C , (con futura Giulietta traz. anteriore o post. che sia ma comunque posizionata al limite superiore) lo spazio per un segmento C elegante a marchio Lancia (Delta?) in Europa e Chrysler in Usa ci sarebbe, eccome.

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Alla mancanza di volontà si aggiunge un po' di miopia. Se nel periodo di Alfa 159 mancavano le sinergie e mercati d'accesso ora le cose , senza essere a rose e viole , mi sembrano diverse. Non facciamo l'errore di concentrarsi unicamente sullo stato dell' Europa e dell' Italia in particolare.

Se aspettarsi , quantomeno al momento, modelli Lancia degni di Lambda, Aprilia ,Aurelia ecc. , vuol dire fare dei sogni ad occhi aperti non comprenderei la chiusura totale di un marchio come quello Lancia. Al di là di far contenti nostalgici, nazionalisti ed appassionati ,anche solo l'aspetto industriale, per me, lo sconsiglia. Se l'idea è quella di riposizionare Alfa come marchio a carattere più sportivo (e remunerativo) con sopra Maserati e Ferrari, il posto per un marchio elegante e sportivo ( :mrgreen: contento EC2277 ?) non manca. Anche a costo di rimarchiamenti : a mio parere i gusti americani ed europei tendono infatti a convergere e ciò varrà ancor più per il futuro. Infatti visto che, tra coreani e giapponesi e in futuro cinesi lo spazio per i competitori nell'ambito dei prodotti generalisti, anche negli Usa, lo spazio si restringe , sarà necessario, per me, tentare di posizionare più in alto lo stesso marchio Chrysler, lasciando a Dodge la battaglia delle vetture comprate per il prezzo basso.

Prima che il buon :mirror: EC2277 mi sbrani non credo infatti che una Lancia Ypsilon / Chrysler (?) non sarebbe remunerativa, se lo sono state finora le precedenti, visto che molti componenti sarebbero condivisi in numero elevati di prodotti ( 500L, 500x, Jeep ,ecc) per un numero elevato di venduto. Certo Lancia/ChryslerYpsilon si scontrerebbe con 500 5p ma i possibili numeri sarebbero ben diversi di quelli del solo mercato europeo , anche pre-crisi.

Se poi la volontà è quella di elevare Alfa anche nel seg. C , (con futura Giulietta traz. anteriore o post. che sia ma comunque posizionata al limite superiore) lo spazio per un segmento C elegante a marchio Lancia (Delta?) in Europa e Chrysler in Usa ci sarebbe, eccome.

Ragionamento molto interessante.

probabilmente molto dipenderà da quanto 500 e Panda, ormai da considerare brand a sè stanti, riescano a non cannibalizzarsi a vicenda: in tal caso il marchio Lancia potrebbe fungere da "jolly", con prodotti da lanciare in breve tempo nel caso in cui si dovessero colmare dei "buchi" lasciati scoperti in alcuni segmenti o nicchie. Un marchio, insomma, da non chiudere definitivamente perché non si sa come potrebbe evolversi il mercato in termini di gradimento.... considerata anche la grande incognita di un' Alfa votata alla premiumness, ma che avrebbe come target di riferimento il cliente BMW, ovvero colui che cerca lusso e sportivitá ( il che, almeno agli inizi, porta ad escludere i clienti dai gusti più "tranquilli",per i quali una Lancia potrebbe essere appetibile...).

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Ragionamento molto interessante.

probabilmente molto dipenderà da quanto 500 e Panda, ormai da considerare brand a sè stanti, riescano a non cannibalizzarsi a vicenda: in tal caso il marchio Lancia potrebbe fungere da "jolly", con prodotti da lanciare in breve tempo nel caso in cui si dovessero colmare dei "buchi" lasciati scoperti in alcuni segmenti o nicchie. Un marchio, insomma, da non chiudere definitivamente perché non si sa come potrebbe evolversi il mercato in termini di gradimento.... considerata anche la grande incognita di un' Alfa votata alla premiumness, ma che avrebbe come target di riferimento il cliente BMW, ovvero colui che cerca lusso e sportivitá ( il che, almeno agli inizi, porta ad escludere i clienti dai gusti più "tranquilli",per i quali una Lancia potrebbe essere appetibile...).

Infatti. Cavalcare l'onda dell' apprezzamento di 500 e Panda mi sembra intelligente ma privarsi del tutto di un "piano d' attacco" alternativo , nel quale il marchio Lancia sarebbe d' aiuto, lo trovo un po' sciocco. Se Panda è riuscita ad evolversi siamo così sicuri che 500 saprà fare altrettanto e manterrà lo stesso appeal? Personalmente ho qualche timore: sarà che considero le varie Mini e varianti non molto riuscite. Ypsilon, a partire da y10, si è evoluta.

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Alla mancanza di volontà si aggiunge un po' di miopia...

Solo un po'? :D :D

Tanta miopia! Autoreferenzialismo elevato alla massima potenza! Non dimentichiamo che stiamo parlando di quella stessa azienda che negli anni novanta aveva respinto la proposta di Giugiaro per una nuova Panda sostenendo, così si dice, che non era appetibile commercialmente!

Due porte in più rispetto al progetto originale, ed è diventata la Daewoo Matiz. Sìsì, davvero un flop :si:

E mi pare che la stessa analisi di mercato completamente cannata, fu fatta nello stesso periodo per quanto riguarda i suv.

Devo andare avanti? No dai, non torniamo su vecchi argomenti ;)

.......anche negli Usa, lo spazio si restringe , sarà necessario, per me, tentare di posizionare più in alto lo stesso marchio Chrysler, lasciando a Dodge la battaglia delle vetture comprate per il prezzo basso.

.....

Uhm non concordo, nel senso che il punto non è quello secondo me. Dodge storicamente non è marchio di vetture a prezzo basso, ma di vetture di impostazione sportiva/giovane.

Per il prezzo basso, nel gruppo Chrysler, esisteva fino a quindici anni fa il brand Plymouth. Che pero' è stato chiuso perchè già all'inizio dell'avventura Daimler-Chrysler non era stato ritenuto redditizio. Il brand Chrysler in sè è sempre stato il luxury brand del gruppo, se escludiamo un periodo a cavallo tra gli anni sessanta e l'inizio dei settanta, durante il quale era esistito il brand Imperial che era posizionato ancora più in alto.

Francamente, non so se oggi esistano le condizioni nel mercato USA per posizionare più in alto il brand Chrsyler. Non seguo molto l'andamento ma mi pare di capire che non sia un buon momento neppure per gli altri due brand storici nordamericani, Lincoln e Cadillac.

Insomma, la questione non è semplice.

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Signori IMHO bisogna aver presenti un po' di cose:

1) Ormai il mercato che tira è altrove, quell'altrove dove sanno cos'è Fellali, Maselati e Alfa Lomeo. Ma Lancia non sanno cos'è, forse solo per il Deltone.

2) Ammettiamo anche di importare la 200, ammettiamo anche che qualcuno la compri ma quanto lustro può dare al marchio? Imho il mezzo miracolo l'hanno già fatto con Maserati, ma quelle sono auto a valore aggiunto molto più alto, in cui il cliente vuole il quid dell'italianità. Io credo che se avessimo una Lancia Ghibli all'estero non avrebbe l'appeal che ha l'originale.

Quindi si, avremmo in ottica meramente italiana una Berlina Lancia degna di questo nome, ma all'estero? Credo poi che l'italico pubblico sia il primo a schifare certi prodotto che però fanno gamma, non vorrei che dimenticaste la gamma motori iniziale di Delta, i contenuti che ci sono sicuramente, l'estetica discutibile ma sicuramente personale. Eppure? Meglio Audi a rate. E voi vorreste investire su un mercato così?

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Signori IMHO bisogna aver presenti un po' di cose:

1) Ormai il mercato che tira è altrove, quell'altrove dove sanno cos'è Fellali, Maselati e Alfa Lomeo. Ma Lancia non sanno cos'è, forse solo per il Deltone.

2) Ammettiamo anche di importare la 200, ammettiamo anche che qualcuno la compri ma quanto lustro può dare al marchio? Imho il mezzo miracolo l'hanno già fatto con Maserati, ma quelle sono auto a valore aggiunto molto più alto, in cui il cliente vuole il quid dell'italianità. Io credo che se avessimo una Lancia Ghibli all'estero non avrebbe l'appeal che ha l'originale.

Quindi si, avremmo in ottica meramente italiana una Berlina Lancia degna di questo nome, ma all'estero? Credo poi che l'italico pubblico sia il primo a schifare certi prodotto che però fanno gamma, non vorrei che dimenticaste la gamma motori iniziale di Delta, i contenuti che ci sono sicuramente, l'estetica discutibile ma sicuramente personale. Eppure? Meglio Audi a rate. E voi vorreste investire su un mercato così?

 Clio trefaseb dinamica e Scenic edizione uno entrambe alimentate a miscela di idrocarburi contenenti da 13 a 18 atomi di C.

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E' quello che ho sempre sostenuto, la clientela italiana è troppo difficile, hai gli impallinati di Alfa e Lancia che pretendono l'auto su misura senza il minimo errore e ognuno ha il suo concetto di Alfa e Lancia (con alcune fisse come la TP per gli alfisti che hanno fatto la fortuna di BMW) che mettono in difficoltà la Casa perchè non sa come procedere e per accontentare tutti alla fine non accontenta nessuno.

Infine hai l'automobilista medio che dell'automobilismo non gliene frega niente ma compra straniero perchè lo sport nazionale è sempre stato quello di sputare sui prodotti italiani.

Tra l'altro nell'Italia di oggi si è impoverita moltissimo la classe media a cui devi vendere le Alfa e Lancia, bolli e assicurazioni e carburante sono dei macigni... quindi manca anche un bel numero di clienti di riferimento... e la popolazione invecchia sempre più e molti giovani italiani vanno all'estero...

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E' quello che ho sempre sostenuto, la clientela italiana è troppo difficile, hai gli impallinati di Alfa e Lancia che pretendono l'auto su misura senza il minimo errore e ognuno ha il suo concetto di Alfa e Lancia (con alcune fisse come la TP per gli alfisti che hanno fatto la fortuna di BMW) che mettono in difficoltà la Casa perchè non sa come procedere e per accontentare tutti alla fine non accontenta nessuno.

Codesti non sono un problema: semplicemente vengono etichettati come fanatici e poiché sono anche in numero molto ridotto, non vengono minimamente presi in considerazione; come è giusto che sia.

Infine hai l'automobilista medio che dell'automobilismo non gliene frega niente ma compra straniero perchè lo sport nazionale è sempre stato quello di sputare sui prodotti italiani.

Tra l'altro nell'Italia di oggi si è impoverita moltissimo la classe media a cui devi vendere le Alfa e Lancia, bolli e assicurazioni e carburante sono dei macigni... quindi manca anche un bel numero di clienti di riferimento... e la popolazione invecchia sempre più e molti giovani italiani vanno all'estero...

Codesto è il problema: un mercato al collasso ed una clientela che predilige i prodotti stranieri.

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l'italiano medio sputa sul prodotto italiano anche quando questo è l'eccellenza del settore

vedi con le bici da corsa

comunque ragazzi, ok postare i video di quanto era bella la dedra, ma avete visto le date di quegli spot? ne è passata di acqua sotto i ponti tra quelle auto e le chrysler rimarchiate :)

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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