L'Italia acquista i primi 3 F-35

[Guest EC2277]

Posso suggerire di ribattezzare questa discussione con il titolo: "Il futuro delle Forze Armate italiane" e spostarla nella sezione Off-topic?

[Sandro]

Non sono uno stratega militare ne un ammiraglio, ma secondo me per il mediterraneo abbiamo una marina più che sufficiente. Oltretutto le missioni antipirateria le affrontiamo con non più di 2-3 navi per volta. Poi credo che proprio parlando in termini di soldi, non ci sia più spazio per una marina stile guerra fredda, in fondo un pò tutti gli stati occidentali stanno ridimensionando la marina.

Anche a me farebbe piacere avere una marina a livello royal navy ma si fa in base ai soldi che si hanno a disposizione, in fondo nelle missioni ci andiamo come NATO non Italia

Da quanto so la Cavour è appunto stata progettata per essere il più possibile sfruttabile per missione di proiezione e sbarco mezzi. Poi la forza di avere una proiezione veramente a livello globale l'hanno solo gli USA, forse forse la Gran Bretagna, noi come la Francia abbiamo la capacità di affrontare situazioni come il Libano

OK.

Ma con la progressiva destabilizzazione del nordafrica come del medio oriente, il rischio che ti ritrovi predoni del mare alle porte di casa non è troppo lontano.

Ancora nel XIX secolo missioni antipirateria nel Mediterraneo erano la norma; nel 1799 vi fu l'ultima incursione all'Isola del Giglio.

Quindi: OK la Cavour disegnata attorno all'F35B; OK gli F35 ridotti di numero; ma tagliare i "cavalli da tiro" di una flotta non mi piace neanche un po'.

[Guest EC2277]

Concordo con Sandro, oggi è quasi obbligatorio poter disporre di una flotta sufficientemente numerosa da garantire la sicurezza delle proprie navi mercantili, quando queste devono transitare nei tratti di mare pericolosi e per far ciò è necessario assegnare una fregata di scorta ad ogni convoglio.

Modificato 20 Febbraio 2012 da EC2277

[Sandro]

Concordo con Sandro, oggi è quasi obbligatorio poter disporre di una flotta sufficientemente numerosa da garantire la sicurezza delle proprie navi mercantili, quando queste devono transitare nei tratti di mare pericolosi e per far ciò è necessario assegnare una fregata di scorta ad ogni convoglio.

Che sarebbe appunto uno dei 2 lavori per il quale una flotta militare esiste: la protezione delle rotte commerciali.

Lavoro svolto dalle fregate a vela, dagli incrociatori prima del 1914, da incrociatori e cacciatorpediniere fino al 1945.

Lavoro dimenticato con la fine dell'ultima guerra; ma che sta tornando di attualità.

E non puoi farlo con i pattugliatori d'altura né tantomeno con le portaerei, figurarsi i sommergibili; ma, appunto, con le fregate; che, dotate del loro bell'elicottero e della squadra di marò, sono infinitamente più efficaci di ogni formazione di incrociatori o CT degli anni passati.

Ma per tenerle in mare devi anche averne la giusta numerosità per le turnazioni dei mezzi come degli equipaggi: in acque tropicali le carene s'incrostano e vanno ripulite nei bacini; le macchine vanno revisionate per essere tenute in efficienza; gl'impianti elettronici vanno regolati e tenuti ammodernati.

Con 6 fregate fatichi a pattugliare lo Ionio; altro che Mediterraneo.

PS: per chi obietterebbe l'esistenza di aerei come di satelliti per la sorveglianza, ribatto: che fai? Paracaduti i marò dal cosmo sulla barca sospetta?

[Guest EC2277]

…

PS: per chi obietterebbe l'esistenza di aerei come di satelliti per la sorveglianza, ribatto: che fai? Paracaduti i marò dal cosmo sulla barca sospetta?

Volendo…

Gli aerei sono infinitamente più efficienti delle fregate per pattugliare ampi tratti di mare, ma non sono certamente idonei quando c'è da distinguere tra un peschereccio pieno di pescatori ed un peschereccio pieno di pirati.

[alfa75qv88]

Concordo con Sandro, oggi è quasi obbligatorio poter disporre di una flotta sufficientemente numerosa da garantire la sicurezza delle proprie navi mercantili, quando queste devono transitare nei tratti di mare pericolosi e per far ciò è necessario assegnare una fregata di scorta ad ogni convoglio.

[stev66]

I trattati di pace ( che per esempio proibivano la specialità bombardamento in aviazione o di avere sommergibili ) sono stati già rivisti ampiamente nei '60.

Il non avere sommergibili nucleari ( il famoso "Guglielmo Marconi" ) o portaerei CATOBAR o Polaris su navi di superficie non si è realizzato non per veti, ma solo per costi e non necessità.

Detto questo a mio parere l'Italia non ha bisogno di una "Blue marine" ( che oggi hanno solo gli USA, e parzialmente UK ) ma sol odi una marina mediterranea integrabile alle altre mairne NATo per missioni a lungo raggio.

[Guest EC2277]

…

Detto questo a mio parere l'Italia non ha bisogno di una "Blue marine" ( che oggi hanno solo gli USA, e parzialmente UK ) ma sol odi una marina mediterranea integrabile alle altre mairne NATo per missioni a lungo raggio.

Ognuno deve fare il passo proporzionato alla propria gamba ed alle proprie necessità.

Detto ciò non posso che constatare quanto sarebbe auspicabile la nascita di una sorta di Marina Militare Europea.

Mio nonno avrebbe commentato questo mio intervento con un: «Credici cretino!»

[Martin Venator]

Sul numero appena uscito di RID c'è un buon editoriale di Andrea Nativi (che a me in linea di massima come interprete non piace) dal titolo "La rinascita del RAFALE... e dintorni", sulle sberle prese dal TYPHOON e i limiti dell'export militare italiano.

Purtroppo non posso mettere qui l'articolo perché online ancora non c'è, o non l'ho trovato io, boh.

[justjames]

Scusami, ma il Rafale è stato scleto dall'India come MRCA solo perché aveva una versione imbarcata che il Tifone non ha.

Quanto ai limiti dell'export militare italiano, puoi fare un sunto?

Sarebbe interessante, grazie.