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ogni giorno che passa, tagli lacrime e sudore....

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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Inviato
Renault, 2008 da dimenticare

Crollo degli utili, perdite record

Renault chiude il 2008 con un utile netto di 571 milioni. In forte calo rispetto ai 2,6 miliardi del 2007. Le perdite totali ammontano a 982 millioni di euro. Molto peggio delle aspettative che parlavano di 514 millioni di euro. I ricavi sono scesi del 16% a 16,9 miliardi di euro anche a causa del forte calo delle vendite (-4,1% a 2,3 milioni di unità). Pesante contrazione dell'utile operativo (212 milioni contro il risultato 2007 di 1,3 miliardi).

Il margine operativo ha accusato una flessione di 2,7 punti a +0,6%. Il gruppo ha deciso di non distribuire un dividendo. Anche se, anche grazie al prestito governativo prestito agevolato di 3 miliardi di euro, il gruppo dovrebbe avere liquidità sufficienti per il 2009. Renault si attende ancora un primo trimestre difficile e una progressiva ripresa a partire del secondo semestre. Gli effetti della crisi si sono fatti sentire brutalmente nella seconda metà del 2008 e in particolare nel quarto trimestre con un calo del fatturato del 30% e una flessione delle vendite del 21,8%.

Il gruppo, che si è impegnato in cambio del prestito a non chiudere stabilimenti ed evitare licenziamenti, non ha annunciato alcun nuovo piano di riduzione di organico dopo quello già annunciato nei mesi scorsi che prevede uscite su base volontaria di 6.000 persone.

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Inviato

Gm: verso due alternative, nuovo aiuto o bancarotta

di ANSA

WSJ commenta, si prospetta dilemma per amministrazione Obama

(ANSA) - ROMA, 14 FEB - General Motors si appresterebbe a chiedere al Governo americano due alternative: o un nuovo aiuto economico o la bancarotta. Lo rivela il Wall Street Journal. Queste due opzioni costituirebbero un 'dilemma' per il Congresso e l'amministrazione Obama: rifiutare di fornire un ulteriore aiuto al colosso automobilistico, dopo i 13,4 mld di dollari gia' sborsati, comporterebbe il rischio di assistere al fallimento di una 'icona industriale'.

..........
Inviato
:shock: Stai a vedere che, grazie all'eventuale accordo con la FIAT, il cadavere in attesa di sepoltura potrebbe essere l'azienda statunitense che uscirà prima e meglio da questa crisi! :D
Inviato

GM potrebbe chiudere prima di fine anno tre o più impianti produttivi europei, secondo degli insider.

Quelli più a rischio sarebbero Antwerp in Belgio (3700 persone, produzione dell'Astra), Ellesmere Port in Inghilterra (maggiore impianto Vauxhall, produce Astra e motori V6) e almeno uno degli impianti in Germania.

Source: 3 GM plants at risk

Feb. 16, 2009 06:01 CET

MUNICH -- General Motors could close three or more European car plants this year as the cash-starved automaker desperately seeks to align its production with collapsing car sales. “There are at least three plants seriously in question,” a person familiar with the matter told Automotive News Europe. The factories most likely at risk are Antwerp, Belgium; Ellesmere Port, England; and at least one plant in Germany...

Inviato (modificato)

Saranno tagliati a breve 850 posti (pari a quasi il 20% della forza lavoro) e sarà tolto l'intero turno produttivo del Week-end, nell'impianto produttivo inglese della Mini.

BMW's Mini brand to cut 850 jobs

Feb. 16, 2009 10:42 CET

MUNICH -- BMW said today that it would shed 850 workers at its plant in Oxford, England, where it makes the Mini. The carmaker said the global economic slowdown had hit demand for the Mini, which celebrates its 50th anniversary in August. BMW said 850 agency workers on the weekend shift will be laid off. Staff who currently work weekend shifts will be redeployed to one of the

Modificato da Regazzoni
Inviato
Brembo: inizio anno in salita e cassa integrazione

Nel 2008 più ricavi, ma diminuisce l’utile

Leader mondiale nella produzione di impianti frenanti, anche la Brembo non resta immune dalla crisi che sta colpendo il settore auto in tutti i mercati. Il calo della domanda di nuove auto ha costretto molti impianti produttivi a lunghe chiusure durante il periodo natalizio. Questo ha portato, di riflesso, al calo della domanda nel settore della componentistica, di cui Brembo fa parte.

IL 2008: LE PRIME AVVISAGLIE

Il quarto trimestre dello scorso anno è stato particolarmente negativo: i ricavi sono diminuiti del 3,4% (da 239 milioni di euro a 230,9), il margine operativo netto (detto anche EBIT ovvero la capacità dell'impresa di generare reddito con la sua attività tipica, giacché nel suo calcolo non entrano i costi e ricavi di natura finanziaria) è diminuito del 65,1%, da 23,2 milioni a 8,2 milioni. Il risultato netto si è chiuso con una perdita secca: dai 21,4 milioni di euro degli ultimi tre mesi del 2007 a –3,7 milioni di euro dello scorso periodo, con una diminuzione percentuale del 117,5%.

Dal punto di vista dell’andamento della produzione, il calo maggiore si è verificato a livello delle applicazioni per i veicoli commerciali: dopo un lungo trend di sviluppo, hanno registrato un forte calo delle vendite (-24,9%). Nel settore auto, il calo produttivo è stato del 4,6%. Nel settore delle competizioni, invece, si è registrata una crescita nel trimestre pari al 26,8%. Stabile, infine, le applicazioni per motociclette. A livello geografico, il calo di fatturato si è concentrato soprattutto in Brasile (-34,5%) e nei paesi europei, in particolare nel Regno Unito (-28%).

A causa dei risultati negativi degli ultimi tre mesi dell’anno, Brembo ha subito un aumento dei costi relativi al personale pari al 20,9%. I dipendenti in forza al 31 dicembre 2008 sono pari a 5.847 (5.304 al 31 dicembre 2007).

Confrontando i dati al 31 dicembre 2007, al 31 dicembre 2008 l’azienda bergamasca ha registrato un aumento dei ricavi del 16,3% (da 911,9 a 1.060,9 milioni di euro) ma una diminuzione dell’EBIT dell’11,9% e un calo del risultato netto di esercizio del 35,2% (da 60,8 a 39,4 milioni).

Il 2009: STRATEGIE ANTI-CRISI

Nelle prime settimane del 2009 Brembo ha acquisito, tramite la controllata Brembo do Brasil Ltda., il ramo d’azienda per la produzione e commercializzazione di volani motore per l’industria automobilistica dalla società brasiliana Sawem Industrial Ltda. Il 20 gennaio 2009 è stato inaugurato il nuovo stabilimento in India della società KBX, dedicato alla produzione dei sistemi frenanti a disco destinati agli scooter e alle motociclette tra 125 e 250 cc per il mercato indiano. E’ infine iniziato un piano di ristrutturazione della controllata messicana Brembo Rassini S.A. de C.V. che ha comportato una riduzione degli organici dello stabilimento di Puebla di circa 160 dipendenti.

Il rallentamento della domanda, secondo il comunicato ufficiale dell’azienda quotata alla Borsa di Milano ha costretto il Consiglio di Amministrazione a mettere in atto una serie di misure straordinarie volte a parificare l’attività all’andamento della stessa. Dall’inizio del nuovo anno, complici anche i risultati negativi del mercato dell’auto fatti registrare a gennaio (-25% di immatricolazioni su gennaio 2008) quindi, Brembo ha iniziato azioni di riduzione degli organici di vari stabilimenti in Italia e nelle società estere del Gruppo. In Italia è stato fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria. Dal prossimo mese di marzo, peraltro, il provvedimento sarà esteso anche ai dipendenti dell’amministrazione.

Sono infine state intraprese azioni di controllo dei costi non correlati alle vendite e del capitale circolante e rallentato o rimandato alcuni programmi di investimento, in modo da limitare l’impatto sui margini e sulla posizione finanziaria.

Autore: Alvise-Marco Seno

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