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Touareg 2.5

date un voto all'estetica della A7  

107 voti

  1. 1. date un voto all'estetica della A7

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Beh non dicono che vada male, anzi nella aggior parte delle circostanze va bene ("The ride was pretty good in most circumstances"). Dicono che non è coinvolgente come ci si aspetterebbe dal look ("it's not one that is intended to delight the enthusiast"). Il tutto potrebbe migliorare con il differenziale posteriore a slittamento limitato che non avevano in dotazione.

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Auto Express e Al Volante provano la A7;

Auto Express

The A7 impresses in the back too. While it’s a strict four-seater most adults will find it no less comfy than an A8. There’s enough space to stretch your legs out, and despite that sloping roofline, only those well over six foot will find head room a squeeze.

As for practicality, the boot is quite shallow but it does goes back a long way which means there’s about the same overall volume as the current A6. However, that hatchback tailgate means the space is more useable. Plus you can always fold the rear seats down to increase capacity from 535- to 1,360-litres.

On the road, the A7 is very good to drive. The car is based on an entirely new platform, which incidentally will underpin the next A6, that uses 20 per cent aluminum to help keep weight down. However, tipping the scales at around 1,700kg, the A7 is certainly no waif.

Despite its size it handles very well with almost unshakable poise. Our test car was fitted with the optional air suspension, which constantly adjusts to deliver the best balance of handling and comfort, and Audi’s famed quattro all-wheel-drive which gives seemingly endless grip. Barely any noise enters the cabin at any speed, allowing you to waft along in a cocoon of tranquillity.

The A7 will be available with a choice of two petrol and two diesel engines when it hits UK roads early next year. We drove the 242bhp 3.0-litre TDI. It comes with the latest version of Audi’s dual-clutch seven-speed S tronic paddle-shift gearbox as standard and betters the equivalent Mercedes CLS and BMW 5 GT model for performance, economy and emissions.

But whichever version of the A7 you go for, you’ll be able to personalize it with an almost infinite array of options, including internet access and a satellite navigation system that now uses Google Maps and is linked to some of the car’s key controls so that it can do things like automatically dip the headlight beam when it recognizes that you are about to drive into a town.

A word of warning though, if you were to select every conceivable extra, you could bump up the cost of the A7 Sportback to £94,020!

The A7 isn’t perfect. The electronic tailgate is more of a hindrance than a help, the fuel-saving stop-start system cuts the ignition entirely if you stay still for too long, which can be annoying, and the electric power steering lacks feedback. But all these are minor complaints as overall the A7 is a very impressive car.

Impressionati dalla qualità a bordo e dall'handling; la macchina sembra piatta e affronta la strada meglio di 5gt e CLS, ma lo sterzo elettrico non trasmette molte informazioni

Al Volante

L’Audi A7 Sportback sfiora I cinque metri di lunghezza. In compenso, è bassa: 142 cm, più o meno come una coupé. Ne deriva, per questa “strana” berlina di lusso con quattro porte più il portellone, un aspetto particolarmente filante, che la fa sembrare “attaccata” al suolo. Tra i particolari più interessanti, lo spoiler posteriore che sbuca dal portellone oltre i 130 orari (o attivandolo con un tasto sulla plancia) e i fari anteriori: di serie sono a led solo le luci diurne che ne seguono il contorno, ma per 2.130 euro si possono avere con questo tipo di illuminazione anche gli anabbaglianti e gli abbaglianti (invece che allo xeno). La scocca dell’Audi A7 Sportback

è nuova e verrà utilizzata anche per la prossima A6 (berlina a quattro porte e famigliare) prevista per metà 2011. Porte, cofani, parafanghi e duomi delle sospensioni anteriori sono in lega d’alluminio per ridurre il peso; obiettivo riuscito solo in parte, perché 1785 kg non sono pochi.

All’interno dell’Audi A7 Sportback si notano subito la qualità dei materiali e la precisione degli accoppiamenti; nell’auto che stiamo per guidare, la sensazione di lusso è evidente. C’è da dire, però, che l’ambiente sarebbe ben più dimesso se non ci fossero optional in quantità: come i sedili in pelle, che costano 2.285 euro (di serie sono in tessuto), il volante a tre razze con le “palette” per cambiare marcia (per 310 euro prende il posto di un brutto “quattro razze”) e il navigatore che si può connettere a internet per usare le immagini “vere” (e non le cartine) di Google Earth (altri 3.325 euro, più 1.030 per il Bluetooth). Che dire, poi, dell’hi-fi Bang&Olufsen? Ha 1200 watt e 15 altoparlanti, con quelli sulle porte coperti da raffinate mascherine in alluminio e i due tweeter per i toni acuti che spuntano sopra la plancia quando si avvia il motore. Fenomenale. Anche nel prezzo, però: 7.095 euro.

Avviato il motore (il tasto lo si trova dopo un po’, perché non si penserebbe certo di cercarlo a destra della leva del cambio) partiamo con un minimo di circospezione: gli ingombri sono notevoli e la visibilità solo discreta. Apprezziamo molto la presenza dei sensori di parcheggio davanti e dietro, che (ormai è un ritornello) non sono gratis: altri 925 euro. Una volta usciti dal parcheggio, però, ci dimentichiamo rapidamente delle misure e del peso da “barcone” dell’Audi A7 Sportback. Da un lato, ci stupisce la sportività del 3.0 V6 con compressore volumetrico, abbinato al rapido cambio a doppia frizione e sette marce: risponde fulmineo alle accelerate e prende i giri con cattiveria (fin quasi a 7000) e un bel “ringhio”. Dall’altro, in curva registriamo un rollio praticamente nullo e una tenuta di strada “senza se e senza ma”: con la trazione integrale che, in condizioni di buona aderenza, invia il 60% della potenza alle ruote posteriori, il comportamento è “neutro” (cioè non allargano né la coda né il muso) anche in piena accelerazione o in rilascio, per lo meno fino a velocità che non siano proprio “criminali”. Anche qui, comunque, un “aiuto” viene da un accessorio a pagamento: i cerchi di 20”, che per 2.250 euro prendono il posto di quelli di 18” di serie. Probabilmente, però, questi ultimi assorbirebbero meglio le asperità: anche con le sospensioni nella modalità “comfort”, buche e tombini si sentono bene nell’abitacolo.

PREGI

Finiture. La precisione degli assemblaggi e la cura dei particolari sono notevoli, anche tenendo conto del prezzo.

Prestazioni. L’accoppiata tra il “nervoso” 3.0 TFSI e il rapido cambio a doppia frizione consentono scatti rabbiosi: c’è di che soddisfare i guidatori sportivi.

Tenuta di strada. Davvero elevata: l’A7 mantiene la traiettoria prescelta senza sbavature.

DIFETTI

Abitabilità. L’A7 Sportback ha solo quattro posti, e (dietro) gli spilungoni toccano il soffitto con la testa.

Comandi. Quelli dietro la leva del cambio richiedono un lungo “apprendistato” e sono macchinosi da utilizzare.

Dotazione. Va completata (sborsando parecchi soldi) per renderla adeguata al rango della vettura.

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Dal vero sembrerebbe meno tragica di quanto preventivato. Rimane comunque piuttosto pesante come volumi.

La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona.

La pratica è quando tutto funziona ma non si sa come.

Spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

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Cavolo, non la disdegnavo già prima, ma vista nel video mi piace veramente tanto.

Peccato per quei 2-3 cm di altezza in più che potevano esserci sopra ad i posti posteriori.

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

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diavoli dell'inferno (CIT) :mrgreen: !

Mi associo anch'io al processo di revisione, vista in video sembra molto meglio (pensare che le avevo dato un sonoro 4 in pagella) che in foto. L'abitacolo poi è bellissimo. Non il mio genere ma nera con interni color cuoio non sarebbe male. La prima CLS mi piace di più, ma la preferirei decisamente alla BMW 5 GT

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Studioaperto - Milano festaiola per un'auto di prestigio - Video Mediaset

Servizio di studio aperto sulla presentazione a Milano (edizione delle 12:25 del 17 set 2010)

scusate sono monotono ma, secondi da 53 a 55, l'unica cosa interessante...

PS - AleMcGir non e' una critica a te per averlo postato, solo una costatazione sui contenuti!

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Ecco vedendo il video, una cosa che non sa fare Fiat (alla fine si torna sempre lì) è sponsorizzare i suoi prodotti nel calcio che è lo sport più seguito. Capisco che sia legata a doppio filo con la juve e, visti i risultati e le figure dei bianconeri, fanno anche bene a non mettere il marchio sulla maglietta, però l'audi sponsorizza squadre come Milan, Real e Bayern Monaco (un colpo basso in casa Bmw, questo). Serve anche questo!!! Comunque per quanto riguarda l'auto, nei video fa proprio un altro effetto rispetto alle foto.

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quoto, patata imperiale

La a6 sarà sicuramente bella, visto il frontale di questa,il resto lo trovo bruttino.

Interessante il discorso di De' Silva, imho se avesse avuto il signor giorgetto di fianco quest'ultimo l'avrebbe mandato a cagare..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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