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Fiat e politica industriale italiana


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Ma al di là delle scelte personali, io sono preoccupato per quello che i mediocri risultati di FG sul mercato possono significare su tutto l'indotto industriale in Italia. Preoccupato da italiano e da ingegnere industriale.

se muore la FIAT è la fine dei grandi complessi industriali italiani ma di certo non dell'industria ;)

a fronte delle negative riucadute occupazionali avremo un processo di svecchiamento non da poco, la fine di questi enormi dinosauri con regole ad hoc si spera porti ad una maggiore attenzione verso quello che è il vero motore dell'Italia ovvero la piccola media impresa che è sempre sulla bocca di tutti, ma poi nei fatti....

il konw how poi non credo si perderà,... basti vedere quello che è successo a italdesign. se gli italiani non sanno valorizzare il loro capitale, all'estero non si fanno scappare l'occasione. penso soprattutto a FIAT powertrain in questo momento che imho può fare gola a molti.

detto questo, è molto meglio che la FIAT non fallisca affatto. dico solo che esclusi quelli che ci lavorano, non è poi sta tragedia. è un gran peccato uscire dai giochi, gettare la spungna e dire che l'Italia non è in grado più di competere nel campo dell'automobile mentre prima eravamo considerati dei maestri, ma non è che se FIAT chiude i battenti l'Italia crolla ;)

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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e sentiamo và...che oggi son curioso: cosa dovrebbe fare il governo italiano ??

Pagare a Fiat i costi degli investimenti per nuovi modelli ???

sono già stato ammonito quindi non farò nomi e cognomi ma sappiamo benissimo tutti che molti Stati (anche europei) fanno di tutto per tenersi e coltivare i propri campioni nazionali e qui ci possiamo mettere dentro tante cose (infrastrutture, finanziamenti alla ricerca, fisco e chi più ne ha più ne metta).

niente da dichiarare...

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capisco, però sarebbe anche bello allargare un pò gli orizzonti quando si parla di argomenti di questo tipo, e magari poter esprimere le proprie perplessità anche nei confronti di entità che non facciano parte direttamente del mondo automotive ma che possono comunque influenzarlo.

La cosa di per sè é molto "border line" : il rischio è che la critica , legittima alle politiche economico/industriale di una parte politica , diventi critica alla parte politica stessa, cosa che abbiamo voluto vietare per regolamento.

Mi rendo conto che é castrante per certi versi, ma indispensabile per mantenere le discussioni senza continui flames.

comunque nel dubbio come mods siamo a disposizione per consultazioni e cerchiamo di giudicare caso per caso.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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In Francia e negli US ed in Germania lo hanno fatto...;) ..otto forma di prestiti a costo zero ed investimenti a fondo perduto.

Questo non vuole dire che si doveva farlo anche in Italia, solo che la cosa non é in assoluto un'eresia

in serbia per esempio il governo locale e la UE ha regalato a Fiat una fabbrica nuova...

Dai che sono 40anni che la Fiat non ottiene prestiti, ma autentici regali dalle istituzioni..

All'estero sono "prestiti", che in un modo o nell'altro vanno restituiti; in Italia Fiat fà un ricorso alla CIG con criteri impensabili per qualsiasi altra azienda italiana.

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se muore la FIAT è la fine dei grandi complessi industriali italiani ma di certo non dell'industria ;)

a fronte delle negative riucadute occupazionali avremo un processo di svecchiamento non da poco, la fine di questi enormi dinosauri con regole ad hoc si spera porti ad una maggiore attenzione verso quello che è il vero motore dell'Italia ovvero la piccola media impresa che è sempre sulla bocca di tutti, ma poi nei fatti....

il konw how poi non credo si perderà,... basti vedere quello che è successo a italdesign. se gli italiani non sanno valorizzare il loro capitale, all'estero non si fanno scappare l'occasione. penso soprattutto a FIAT powertrain in questo momento che imho può fare gola a molti.

detto questo, è molto meglio che la FIAT non fallisca affatto ne chiuda. dico solo che esclusi quelli che ci lavorano, non è poi sta tragedia.

Beh, insomma... solo nella mia provincia (FR), buonissima parte dell'economia gira intorno agli stabilimenti da Cassino in giù; e non solo in ambito industriale, ma anche nel terziario. In Piemonte e Campania penso ci siano situazioni simili.

Il know how poi, con quello che sta succedendo al sistema dell'istruzione italiano (altra questione politica), non direi che si trova in una botte di ferro.

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

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Dai che sono 40anni che la Fiat non ottiene prestiti, ma autentici regali dalle istituzioni..

All'estero sono "prestiti", che in un modo o nell'altro vanno restituiti; in Italia Fiat fà un ricorso alla CIG con criteri impensabili per qualsiasi altra azienda italiana.

A costo di essere ovvio trovami un paese , che sotto una forma o sotto un'altra, non protegge le sue industrie più grandi.

Se vuoi ti faccio un elenco di tutti i progetti aerospaziali che non hanno lasciato i ltavolo da disegno od il prototipo delle massime industrie statunitensi, ma che al contribuente americano sono costate tanto quanto la produzione completa...;)

Semmai è vero il contrario: l'Italia ha sempre lasciato morire le sue eccellenze medio/grandi ( elettronica, chimica, etc. ) proprio per una incapacità di gestione che vada oltre le PMI.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Dai che sono 40anni che la Fiat non ottiene prestiti, ma autentici regali dalle istituzioni..

All'estero sono "prestiti", che in un modo o nell'altro vanno restituiti; in Italia Fiat fà un ricorso alla CIG con criteri impensabili per qualsiasi altra azienda italiana.

Vero, principale motivo per cui non ho mai nutrito troppa simpatia per certi "manager".

L'unica attenuante che posso riconoscere loro è che, a differenza di cosa è successo in altri paesi, i regali sono stati accompagnati a "cetrioli" come pomigliano e melfi che sono stati in piedi per anni principalmente per produrre occupazione dove non ce n'era.

In altri paesi si son fatte le stesse cose, ma con più cognizione. Per lo meno lo stato ha fatto investimenti strategici e non tattici con i grandi gruppi automobilistici

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Semmai è vero il contrario: l'Italia ha sempre lasciato morire le sue eccellenze medio/grandi ( elettronica, chimica, etc. ) proprio per una incapacità di gestione che vada oltre le PMI.

Per l'industria chimica, vedi la politica energetica che ha sradicato qualsiasi possibilità di produrre a costi concorrenziali.

Alfa Romeo MiTo 1.4 MultiAir TB 135 CV TCT Distinctive, 2012

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Dai che sono 40anni che la Fiat non ottiene prestiti, ma autentici regali dalle istituzioni..

All'estero sono "prestiti", che in un modo o nell'altro vanno restituiti; in Italia Fiat fà un ricorso alla CIG con criteri impensabili per qualsiasi altra azienda italiana.

A parte che sarei curioso di vedere quanti soldi negli anni hanno ricevuto gli altri costruttori e poi io non ho mai detto che quello che è stato fatto in passato in Italia sia giusto, sicuramente altri Stati hanno elargito meglio, invece di regalare soldi hanno cercato di creare le condizioni per il mantenimento/sviluppo della grande industria e hanno richiesto più garanzie per le loro elargizioni.

Non capisco però perchè in Italia dobbiamo passare da un regime sbagliatissimo di "regalismo" ad un'altro altrettanto sbagliato del "far nulla", una via di mezzo no??

Senza politica industriale non si va avanti.

niente da dichiarare...

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Senza politica industriale non si va avanti.

La storia della "politica industriale" mi puzza tanto di alibi.

Che poi...che significa politica industriale?Sopratutto in un paese dove c'è un odio e un campanilismo micidiale tra imprenditori e dipendenti?

Il fatto è che NON siamo proprio capaci di gestire imprese grandi...anzi andiamo in crisi nella gestione anche delle piccole.

Finchè si vendeva con la fantasia e con i colpi di genio ci è andata bene, quando si è trattato di guadagnare sull'ottimizzazione è stata la fine

 

花は桜木人は武士

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