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Altroconsumo: Lancia Dedra: FIAT DEVE FARE DI PIU'


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Dal sito altroconsumo.it

LANCIA DEDRA: FIAT DEVE FARE DI PIU'

Ritorniamo sulla vicenda delle Lancia Dedra che, a causa di un difetto di fabbricazione, potevano rilasciare gas di scarico all’interno dell’abitacolo.

Dopo la nostra vittoria in Tribunale, contro Fiat, avevamo sottoscritto un accordo con la casa torinese (aprile 2003). L’accordo parla chiaro: i modelli Dedra a rischio dovevano essere rapidamente richiamati e controllati in un qualsiasi centro di assistenza Lancia, dove dovevano essere effettuati tutti gli eventuali interventi tecnici per eliminare il problema degli scarichi difettosi.

Alcuni nostri soci possessori delle Dedra oggetto della campagna di richiamo ci hanno però segnalato ritardi e inadempienze da parte di Fiat. C’è chi non ha ricevuto alcun avviso di portare l’auto in officina, chi l’ha portata ma non ha avuto alcuna garanzia sui tempi e i modi dei controlli, chi non ha ricevuto l’esito scritto della misurazione dei gas nell’abitacolo… Insomma, ci sono giunte parecchie lamentele sul modo tenuto da Fiat di condurre questa campagna di richiamo.

Vista la situazione, Altroconsumo ha sollecitato Fiat a mantenere gli impegni presi, assicurando in tempi brevi il completo e puntuale svolgimento della campagna, così come stabilito nell’accordo con noi firmato.

Ancora una volta, un atteggiamento menefreghista, al limite dell'arroganza, da parte di Fiat Auto.

Sembra che qualcuno ritenga, lì tra i palazzi torinesi, che se loro non producessero automobili, la gente sarebbe costretta ad andare in bicicletta.

Altre volte la società è stata decisamente criticata da Altroconsumo per i suoi comportamenti poco rispettosi nei confronti dei consumatori.

Nonostante l'attuale impegno del gruppo sul fronte nuovi modelli, questi atteggiamenti testimoniano che la strada da compiere è ancora lunga per arrivare ad una "qualità" accettabile: che appunto non è fatta solamente dall'affidabilità del prodotto ma da tutto quello che ruota intorno, inteso come servizio e rispetto del cliente/consumatore.

Forse dalle parti del Lingotto si aggirano ancora troppe cariatidi.

"Bene non va, comunque non mi fermo".

( Tazio Nuvolari )

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Ritorniamo sulla vicenda delle Lancia Dedra che, a causa di un difetto di fabbricazione, potevano rilasciare gas di scarico all’interno dell’abitacolo.

Mi sembra un difetto gravissimo, i gas di scarico non sono certo un toccasana, se entra monossido di carbonio nemmeno te ne accorgi.

Dopo la nostra vittoria in Tribunale, contro Fiat, avevamo sottoscritto un accordo con la casa torinese (aprile 2003). L’accordo parla chiaro: i modelli Dedra a rischio dovevano essere rapidamente richiamati e controllati in un qualsiasi centro di assistenza Lancia, dove dovevano essere effettuati tutti gli eventuali interventi tecnici per eliminare il problema degli scarichi difettosi.

Alcuni nostri soci possessori delle Dedra oggetto della campagna di richiamo ci hanno però segnalato ritardi e inadempienze da parte di Fiat. C’è chi non ha ricevuto alcun avviso di portare l’auto in officina, chi l’ha portata ma non ha avuto alcuna garanzia sui tempi e i modi dei controlli, chi non ha ricevuto l’esito scritto della misurazione dei gas nell’abitacolo… Insomma, ci sono giunte parecchie lamentele sul modo tenuto da Fiat di condurre questa campagna di richiamo.

Vista la situazione, Altroconsumo ha sollecitato Fiat a mantenere gli impegni presi, assicurando in tempi brevi il completo e puntuale svolgimento della campagna, così come stabilito nell’accordo con noi firmato.

Bella dimostrazione di trasparenza e correttezza nei confronti della clientela tanto più che questi controlli dovevano essere eseguiti come esposto da un tribunale.

Ancora una volta, un atteggiamento menefreghista, al limite dell'arroganza, da parte di Fiat Auto.

Sembra che qualcuno ritenga, lì tra i palazzi torinesi, che se loro non producessero automobili, la gente sarebbe costretta ad andare in bicicletta.

Ti assicuro che che se loro non producessero automobili, la gente non andrebbe in bicicletta.

Forse dalle parti del Lingotto si aggirano ancora troppe cariatidi.

Il lupo perde il pelo, ma non il vizzio.

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CRONACA VERA – “HO UN CANCRO AL RENE: HO GUIDATO UNA LANCIA…”

Continua la battaglia che vede contrapposti l'associazione "Altoconsumo" e la Fiat Auto. Ieri, a Torino, nella sede del gruppo, agenti di polizia giudiziaria hanno sequestrato documenti riguardanti la produzione delle vetture Lancia Dedra. Su disposizione della procura di Bari che sta indagando sull'esistenza di difetti di produzione in alcuni modelli Fiat, sono stati anche ascoltati dirigenti e funzionari del gruppo. L'inchiesta, diretta dal sostituto procuratore Renato Nitti, ha preso le mosse da una denuncia del Codacons e di un ex funzionario della Fiat Lancia barese, Sergio Albrizio che, pur non avendo mai acceso una sigaretta in vita sua, si è ammalato di carcinoma al rene.

L'unico suo errore è stato quello di guidare dal 1983 fino al 1996 solo macchine aziendali: due Lancia Delta, cinque Lancia Prisma, due Lancia Delta turbo diesel e cinque Lancia Dedra. Il difetto di produzione, riscontrato su 40mila modelli Lancia, permetterebbe al monossido di carbonio liberato dal tubo di scarico di venire risucchiato attraverso il paraurti posteriore all'interno dell'abitacolo. Ma il 17 maggio scorso una ordinanza del Tribunale di Milano ha imposto alla Fiat di avviare una campagna di richiamo delle 40mila Lancia Dedra a benzina sotto accusa, per sanare il difetto di fabbricazione. Altroconsumo ha inchiodato il gruppo Fiat grazie ad un documento che Albrizio ha portato con sé quando ha abbandonato il suo posto di lavoro: si tratta di una circolare della direzione area Lancia di Napoli del 10 aprile 1991.

Leggiamo: «Commessa 2304 Dedra benzina. Infiltrazioni gas di scarico nell'abitacolo. In relazione a casi segnalati di infiltrazioni di gas di scarico all'interno dell'abitacolo della vettura è stata avviata una specifica campagna di risanamento che prevede il montaggio di un codolino curvo da applicare, orientato verso il basso, sul terminale della tubazione di scarico. Evidenziamo che l'inconveniente può essere esaltato dal fatto che in produzione, su un'isola vetture comprese dal telaio 68285 al telaio 135605, è stata eliminata la sigillatura dell'unione parafango fiancata posteriore».

Quindi già nel 1991 la Lancia era consapevole di aver immesso sul mercato modelli con un difetto di fabbricazione dovuto alla decisione di non sigillare il paraurti posteriore alla fiancata. Proprio in questo spazio si incanalano i gas di scarico. Gli interventi non mancano, ma, se per le auto ancora invendute si raccomandano controlli ed eventuali sigillature dell'unione parafango posteriore fiancata, per le auto già in circolazione si prevedono, leggiamo ancora nella circolare del '91, «interventi come sopra, ma solo in caso di segnalazione da parte del cliente». Insomma, una campagna di risanamento al posto di una più giusta e corretta campagna di ritiro.

Fonte dagospia.com 3 Luglio 2002

Si indaga sui gas nell'abitacolo

Dalla radio ho appreso che un ex dipendente Fiat ha denunciato la Casa per un difetto della "Dedra": l'entrata nell'abitacolo dei gas di scarico, che può provocare tumori. Sebbene il difetto fosse conosciuto, non è mai stato fatto un richiamo. Ci sarebbero 40 mila vetture difettose. È vero?

LUCAGIULIANELLI

Chiaravalle (AN)

Guido da 6 anni una "Dedra 2000". Ho letto su "La Repubblica" che un ex funzionario Fìat si è ammalato di tumore guidando una "Dedra". Ho due bambine e sono atterrito al pensiero di andare in giro avvelenando la mia famiglia.

ANDREA CORREALE

Castellammare di Stabia (MA)

Dall'articolo su "La Repubblica" non si capisce quali modelli abbiano le infiltrazioni. Mio padre ha una "Dedra 1.6" del '94. Cosa consigliate?

ANDREA VALERIANO

Roma

Vorrei sapere se state seguendo il caso della Lancia "Dedra" e che cosa ne pensate.

MICHELE TAJANI

Roma

Le Lancia "Dedra" prodotte all'incirca dal 1989 alla metà del 1992 possono effettivamente avere infiltrazioni anomale di gas di scarico nell'abitacolo, ma non è certo che ciò abbia conseguenze sulla salute: al momento in cui questo articolo viene scritto, non è ancora stato condotto un test da un ente indipendente. Inoltre, non è chiaro se il difetto possa essere risolto con un richiamo: potrebbe anche non essere eliminabile. Sulla vicenda sono in corso tré procedimenti giudiziari contro la Fiat Auto, a Torino, Napoli e Bari: il primo potrebbe essersi concluso proprio mentre questo fascicolo di "Quattroruote" va in edicola, ma non fornirà molti elementi. Per ora, ci sono solo le prove eseguite dalla Fiat sulle "Dedra" di tre clienti allarmati dalle notizie dei giornali: la Casa ha dichiarato al giudice di Torino che gli esiti sono tranquillizzanti, ma per ragioni processuali non ha specificato come gli esami sono stati condotti.

Come ci si può accorgere del difetto ?

Dipende dalla sensibilità di ciascuno: come "Quattroruote" dimostrò con un'inchiesta sul fascicolo di febbraio '96, spesso i gas di scarico sono percepibili solo da persone con olfatto particolare. Alcuni, però, potrebbero risentire di una concentrazione di gas nocivi più alta dell'usuale con mal di testa, nausea, vomito e altri sintomi. Ciò sarebbe accaduto ad alcuni proprietari di "Dedra" e di altri modelli Lancia più

anziani, come risulta negli atti dei processi in corso.

Tutto ciò non va confuso con i di gas di scarico presenti nell'abitacolo di qualsiasi automobile con traffico intenso: in tali condizioni, i gas sono soprattutto quelli degli altri veicoli e, come "Quattroruote" stabilì nell'inchiesta di febbraio 1996. spesso non serve neanche azionare il ricircolo per tenerli fuori.

Come avvengono le infiltrazioni ?

Nei pressi del terminale di scarico si creano anomali vortici d'aria (dovuti probabilmente all'aerodinamica del modello) che fanno tornare verso il paraurti posteriore i gas appena espulsi. Sotto il paraurti c'è la parte terminale dei parafanghi, che ospita le bocchette di sfiato dell'aria viziata dell'abitacolo. Secondo l'ipotesi per ora più verosimile, i gas di scarico passano sotto il paraurti, transitano per le bocchette e giungono nel bagagliaio e poi nell'abitacolo, un po' attraverso lo schienale posteriore (che non ha un fissaggio a tenuta stagna) e un po' attraverso le lamiere della carrozzeria (che sono scatolate e quindi hanno spazi vuoti in cui entra aria). In una vettura senza vortici anomali ciò non potrebbe mai accadere: anzi, normalmente durante la marcia si crea dietro il paraurti una depressione che risucchia l'aria dall'abitacolo verso l'esterno.

Quanto gas s'infiltra ?

Sembra che in condizioni normali l'infiltrazione sia ridotta. Ma le cose peggiorerebbero quando si viaggia con i finestrini leggermente aperti: nell'abitacolo si forma infatti una depressione, che tende ad aspirare i gas presenti nella zona del bagagliaio. Purtroppo su molte "Dedra" di una decina d'anni si viaggia a vetri aperti: il climatizzatore era solo un optional e molti automobilisti non lo richiedevano. Il problema può probabilmente considerarsi risolto sulle versioni catalitiche. commercializzate su larga scala dalla seconda metà del 1992: i gas di scarico, se anche dovessero infiltrarsi, sarebbero molto meno nocivi (a patto che il catalizzatore sia ancora in piena efficienza).

Le infiltrazioni potrebbero essere maggiori per un lotto di circa 70mila vetture (con i numeri di telaio compresi tra 68285 e 135605), sulle quali il costruttore aveva deciso di eliminare una sigillatura vicino alla saldatura tra il parafango e la fiancata posteriore: i gas di scarico potevano passare anche tra queste due parti. Ciò si desume da una circolare inviata ai titolari delle concessionarie nell'aprile 1991 e costituisce la questione principale del procedimento di Torino: l'associazione di consumatori Altroconsumo ha chiesto al Tribunale di obbligare la Casa a sigillare la saldatura e otturare la bocchetta di sfiato sinistra, visto che quella circolare ordinava di risanare solo gli esemplari dei clienti che si lamentavano (appena 5000, secondo quanto dichiarato dalla Fiat auto al giudice).

Il problema può essere risolto ?

Inizialmente i tecnici della Casa erano convinti che la soluzione fosse complicata: secondo la nostra ricostruzione, si occuparono del difetto già a fine '89, pochi mesi dopo il lancio della "Dedra", e ipotizzarono la necessità di ridisegnare il fondoscocca della vettura, per cui gli esemplari già costruiti sarebbero stati difficili da risanare. Così ricorda Rosario Abronzino, all'epoca responsabile dell'assistenza tecnica dell'area Lancia di Napoli. Poi non si seppe nulla fino alla circolare dell'aprile '91, che parla solo dei modelli a benzina e afferma che la chiusura della bocchetta e di altri piccoli fori, più il ripristino della sigillatura sul parafango, potevano essere risolutivi. Sembra però che in alcuni casi non sia stato così.

Il consiglio di "Quattroruote". Per ora, l'unica cosa che i proprietari delle "Dedra" coinvolte possono chiedere è un controllo dell'auto in un'officina Lancia, per far misurare la concentrazione di CO (monossido di carbonio) nell'abitacolo. Purtroppo non si sa se i meccanici autorizzati siano in grado di eseguirlo: nel marzo 1992 la Casa aveva elaborato un ciclo di prova proprio per le "Dedra" affette dalle infiltrazioni, ma sembra che fino all'aprile 2002 non abbia fornito gli apparecchi necessari. L'altra verifica possibile riguarda la sigillatura del parafango. È consigliabile farsi rilasciare dall'officina un referto scritto, che riporti il difetto lamentato e l'esito di tutti i controlli eseguiti.

DA TAPPARE

I cerchietti evidenziano i quattro fori della traversa posteriore che. secondo la circolare emanata dalla Lancia nell'aprile '91, vanno tappati per limitare le infiltrazioni dei gas di scarico nell'abitacolo.

quattroruote%20giu2002pag2%20foto.JPG

PASSANO DI LÍ

gas di scarico entrano dalle patelle mobili di gomma della bocchetta sinistra di sfiato dell'abitacolo che fu eliminata sulle Dedra prodotte dal 91.

quattroruote%20giu2002pag1foto1.JPG

La zona della sigillatura del parafango e il terminale di scarico originale: su alcune Dedra le officine applicavano una prolunga orientata verso il basso per cercare di "deviare" i gas di.

quattroruote%20giu2002pag1foto2.JPG

Fonte drmauroalbrizio.it

Uno schifo !! una vergogna !! altro che casa automobilistica, manipolo di buffoni !!!

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già, che manipolo di assassini... il loro intento è quello di uccidere.

Felice possessore di Fiat Stilo 5p Dynamic MY 2004 @ 1.8 133 CV - ABS+MSR+ESP - Pack Comfort - ConnectNav+ - Hi-Fi 260W - Antifurto - Comandi al volante

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Guest DESMO16

CRONACA VERA – “HO UN CANCRO AL RENE: HO GUIDATO UNA LANCIA…”

Continua la battaglia che vede contrapposti l'associazione "Altoconsumo" e la Fiat Auto. Ieri, a Torino, nella sede del gruppo, agenti di polizia giudiziaria hanno sequestrato documenti riguardanti la produzione delle vetture Lancia Dedra. Su disposizione della procura di Bari che sta indagando sull'esistenza di difetti di produzione in alcuni modelli Fiat, sono stati anche ascoltati dirigenti e funzionari del gruppo. L'inchiesta, diretta dal sostituto procuratore Renato Nitti, ha preso le mosse da una denuncia del Codacons e di un ex funzionario della Fiat Lancia barese, Sergio Albrizio che, pur non avendo mai acceso una sigaretta in vita sua, si è ammalato di carcinoma al rene.

L'unico suo errore è stato quello di guidare dal 1983 fino al 1996 solo macchine aziendali: due Lancia Delta, cinque Lancia Prisma, due Lancia Delta turbo diesel e cinque Lancia Dedra. Il difetto di produzione, riscontrato su 40mila modelli Lancia, permetterebbe al monossido di carbonio liberato dal tubo di scarico di venire risucchiato attraverso il paraurti posteriore all'interno dell'abitacolo. Ma il 17 maggio scorso una ordinanza del Tribunale di Milano ha imposto alla Fiat di avviare una campagna di richiamo delle 40mila Lancia Dedra a benzina sotto accusa, per sanare il difetto di fabbricazione. Altroconsumo ha inchiodato il gruppo Fiat grazie ad un documento che Albrizio ha portato con sé quando ha abbandonato il suo posto di lavoro: si tratta di una circolare della direzione area Lancia di Napoli del 10 aprile 1991.

Leggiamo: «Commessa 2304 Dedra benzina. Infiltrazioni gas di scarico nell'abitacolo. In relazione a casi segnalati di infiltrazioni di gas di scarico all'interno dell'abitacolo della vettura è stata avviata una specifica campagna di risanamento che prevede il montaggio di un codolino curvo da applicare, orientato verso il basso, sul terminale della tubazione di scarico. Evidenziamo che l'inconveniente può essere esaltato dal fatto che in produzione, su un'isola vetture comprese dal telaio 68285 al telaio 135605, è stata eliminata la sigillatura dell'unione parafango fiancata posteriore».

Quindi già nel 1991 la Lancia era consapevole di aver immesso sul mercato modelli con un difetto di fabbricazione dovuto alla decisione di non sigillare il paraurti posteriore alla fiancata. Proprio in questo spazio si incanalano i gas di scarico. Gli interventi non mancano, ma, se per le auto ancora invendute si raccomandano controlli ed eventuali sigillature dell'unione parafango posteriore fiancata, per le auto già in circolazione si prevedono, leggiamo ancora nella circolare del '91, «interventi come sopra, ma solo in caso di segnalazione da parte del cliente». Insomma, una campagna di risanamento al posto di una più giusta e corretta campagna di ritiro.

Fonte dagospia.com 3 Luglio 2002

Si indaga sui gas nell'abitacolo

Dalla radio ho appreso che un ex dipendente Fiat ha denunciato la Casa per un difetto della "Dedra": l'entrata nell'abitacolo dei gas di scarico, che può provocare tumori. Sebbene il difetto fosse conosciuto, non è mai stato fatto un richiamo. Ci sarebbero 40 mila vetture difettose. È vero?

LUCAGIULIANELLI

Chiaravalle (AN)

Guido da 6 anni una "Dedra 2000". Ho letto su "La Repubblica" che un ex funzionario Fìat si è ammalato di tumore guidando una "Dedra". Ho due bambine e sono atterrito al pensiero di andare in giro avvelenando la mia famiglia.

ANDREA CORREALE

Castellammare di Stabia (MA)

Dall'articolo su "La Repubblica" non si capisce quali modelli abbiano le infiltrazioni. Mio padre ha una "Dedra 1.6" del '94. Cosa consigliate?

ANDREA VALERIANO

Roma

Vorrei sapere se state seguendo il caso della Lancia "Dedra" e che cosa ne pensate.

MICHELE TAJANI

Roma

Le Lancia "Dedra" prodotte all'incirca dal 1989 alla metà del 1992 possono effettivamente avere infiltrazioni anomale di gas di scarico nell'abitacolo, ma non è certo che ciò abbia conseguenze sulla salute: al momento in cui questo articolo viene scritto, non è ancora stato condotto un test da un ente indipendente. Inoltre, non è chiaro se il difetto possa essere risolto con un richiamo: potrebbe anche non essere eliminabile. Sulla vicenda sono in corso tré procedimenti giudiziari contro la Fiat Auto, a Torino, Napoli e Bari: il primo potrebbe essersi concluso proprio mentre questo fascicolo di "Quattroruote" va in edicola, ma non fornirà molti elementi. Per ora, ci sono solo le prove eseguite dalla Fiat sulle "Dedra" di tre clienti allarmati dalle notizie dei giornali: la Casa ha dichiarato al giudice di Torino che gli esiti sono tranquillizzanti, ma per ragioni processuali non ha specificato come gli esami sono stati condotti.

Come ci si può accorgere del difetto ?

Dipende dalla sensibilità di ciascuno: come "Quattroruote" dimostrò con un'inchiesta sul fascicolo di febbraio '96, spesso i gas di scarico sono percepibili solo da persone con olfatto particolare. Alcuni, però, potrebbero risentire di una concentrazione di gas nocivi più alta dell'usuale con mal di testa, nausea, vomito e altri sintomi. Ciò sarebbe accaduto ad alcuni proprietari di "Dedra" e di altri modelli Lancia più

anziani, come risulta negli atti dei processi in corso.

Tutto ciò non va confuso con i di gas di scarico presenti nell'abitacolo di qualsiasi automobile con traffico intenso: in tali condizioni, i gas sono soprattutto quelli degli altri veicoli e, come "Quattroruote" stabilì nell'inchiesta di febbraio 1996. spesso non serve neanche azionare il ricircolo per tenerli fuori.

Come avvengono le infiltrazioni ?

Nei pressi del terminale di scarico si creano anomali vortici d'aria (dovuti probabilmente all'aerodinamica del modello) che fanno tornare verso il paraurti posteriore i gas appena espulsi. Sotto il paraurti c'è la parte terminale dei parafanghi, che ospita le bocchette di sfiato dell'aria viziata dell'abitacolo. Secondo l'ipotesi per ora più verosimile, i gas di scarico passano sotto il paraurti, transitano per le bocchette e giungono nel bagagliaio e poi nell'abitacolo, un po' attraverso lo schienale posteriore (che non ha un fissaggio a tenuta stagna) e un po' attraverso le lamiere della carrozzeria (che sono scatolate e quindi hanno spazi vuoti in cui entra aria). In una vettura senza vortici anomali ciò non potrebbe mai accadere: anzi, normalmente durante la marcia si crea dietro il paraurti una depressione che risucchia l'aria dall'abitacolo verso l'esterno.

Quanto gas s'infiltra ?

Sembra che in condizioni normali l'infiltrazione sia ridotta. Ma le cose peggiorerebbero quando si viaggia con i finestrini leggermente aperti: nell'abitacolo si forma infatti una depressione, che tende ad aspirare i gas presenti nella zona del bagagliaio. Purtroppo su molte "Dedra" di una decina d'anni si viaggia a vetri aperti: il climatizzatore era solo un optional e molti automobilisti non lo richiedevano. Il problema può probabilmente considerarsi risolto sulle versioni catalitiche. commercializzate su larga scala dalla seconda metà del 1992: i gas di scarico, se anche dovessero infiltrarsi, sarebbero molto meno nocivi (a patto che il catalizzatore sia ancora in piena efficienza).

Le infiltrazioni potrebbero essere maggiori per un lotto di circa 70mila vetture (con i numeri di telaio compresi tra 68285 e 135605), sulle quali il costruttore aveva deciso di eliminare una sigillatura vicino alla saldatura tra il parafango e la fiancata posteriore: i gas di scarico potevano passare anche tra queste due parti. Ciò si desume da una circolare inviata ai titolari delle concessionarie nell'aprile 1991 e costituisce la questione principale del procedimento di Torino: l'associazione di consumatori Altroconsumo ha chiesto al Tribunale di obbligare la Casa a sigillare la saldatura e otturare la bocchetta di sfiato sinistra, visto che quella circolare ordinava di risanare solo gli esemplari dei clienti che si lamentavano (appena 5000, secondo quanto dichiarato dalla Fiat auto al giudice).

Il problema può essere risolto ?

Inizialmente i tecnici della Casa erano convinti che la soluzione fosse complicata: secondo la nostra ricostruzione, si occuparono del difetto già a fine '89, pochi mesi dopo il lancio della "Dedra", e ipotizzarono la necessità di ridisegnare il fondoscocca della vettura, per cui gli esemplari già costruiti sarebbero stati difficili da risanare. Così ricorda Rosario Abronzino, all'epoca responsabile dell'assistenza tecnica dell'area Lancia di Napoli. Poi non si seppe nulla fino alla circolare dell'aprile '91, che parla solo dei modelli a benzina e afferma che la chiusura della bocchetta e di altri piccoli fori, più il ripristino della sigillatura sul parafango, potevano essere risolutivi. Sembra però che in alcuni casi non sia stato così.

Il consiglio di "Quattroruote". Per ora, l'unica cosa che i proprietari delle "Dedra" coinvolte possono chiedere è un controllo dell'auto in un'officina Lancia, per far misurare la concentrazione di CO (monossido di carbonio) nell'abitacolo. Purtroppo non si sa se i meccanici autorizzati siano in grado di eseguirlo: nel marzo 1992 la Casa aveva elaborato un ciclo di prova proprio per le "Dedra" affette dalle infiltrazioni, ma sembra che fino all'aprile 2002 non abbia fornito gli apparecchi necessari. L'altra verifica possibile riguarda la sigillatura del parafango. È consigliabile farsi rilasciare dall'officina un referto scritto, che riporti il difetto lamentato e l'esito di tutti i controlli eseguiti.

DA TAPPARE

I cerchietti evidenziano i quattro fori della traversa posteriore che. secondo la circolare emanata dalla Lancia nell'aprile '91, vanno tappati per limitare le infiltrazioni dei gas di scarico nell'abitacolo.

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PASSANO DI LÍ

gas di scarico entrano dalle patelle mobili di gomma della bocchetta sinistra di sfiato dell'abitacolo che fu eliminata sulle Dedra prodotte dal 91.

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La zona della sigillatura del parafango e il terminale di scarico originale: su alcune Dedra le officine applicavano una prolunga orientata verso il basso per cercare di "deviare" i gas di.

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Fonte drmauroalbrizio.it

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...però non dimentichiamoci che questo caso é l'unico dove il gruppo Fiat non risponde..provate a chiedere ai vari proprietari di Clio, Peugeot in genere cosa hanno aootenuto in seguito a difetti di fabbricazione per vetture attualmente in produzione: nulla!..gli tocca sborsare parecchi denari anche in caso di errori di fabbricazione accertati..

..non voglio difendere Fiat perché é doveroso che prenda provvedimenti, ma che dire delle case francesi con modelli tutt'ora in produzione?....

Scusa desmo, ma questo difetto è gravissimo e pericoloso, ed è ridicolo dire "ma anche le altre case...", cosa che non solo non vale minimamente come scusa, ma che inoltre non mi sentirei proprio di sottoscrivere. :!:

Ho aggiornato il mio sito! --> http://utenti.lycos.it/ciccio1978 <-- tantissime foto vi aspettano!

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...però non dimentichiamoci che questo caso é l'unico dove il gruppo Fiat non risponde..provate a chiedere ai vari proprietari di Clio, Peugeot in genere cosa hanno aootenuto in seguito a difetti di fabbricazione per vetture attualmente in produzione: nulla!..gli tocca sborsare parecchi denari anche in caso di errori di fabbricazione accertati..

..non voglio difendere Fiat perché é doveroso che prenda provvedimenti, ma che dire delle case francesi con modelli tutt'ora in produzione?....

Scusa desmo, ma questo difetto è gravissimo e pericoloso, ed è ridicolo dire "ma anche le altre case...", cosa che non solo non vale minimamente come scusa, ma che inoltre non mi sentirei proprio di sottoscrivere. :!:

Appunto !! non stiamo parlando di un finestrino che non sale, o una spia che si accende, ma di infiltrazioni dei GAS di scarico nell'abitacolo !! e la Fiat se ne è letteralmente sbattuta !!

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Guest DESMO16

...però non dimentichiamoci che questo caso é l'unico dove il gruppo Fiat non risponde..provate a chiedere ai vari proprietari di Clio, Peugeot in genere cosa hanno aootenuto in seguito a difetti di fabbricazione per vetture attualmente in produzione: nulla!..gli tocca sborsare parecchi denari anche in caso di errori di fabbricazione accertati..

..non voglio difendere Fiat perché é doveroso che prenda provvedimenti, ma che dire delle case francesi con modelli tutt'ora in produzione?....

Scusa desmo, ma questo difetto è gravissimo e pericoloso, ed è ridicolo dire "ma anche le altre case...", cosa che non solo non vale minimamente come scusa, ma che inoltre non mi sentirei proprio di sottoscrivere. :!:

Appunto !! non stiamo parlando di un finestrino che non sale, o una spia che si accende, ma di infiltrazioni dei GAS di scarico nell'abitacolo !! e la Fiat se ne è letteralmente sbattuta !!

..ed é giustissimo postarlo su questo ed altri forum al fine di spingere la Fiat a correre ai ripari....volevo solo dire che però, per correttezza, sarebbe utile indicare anche i casi delle altre marche, tipo il 1.4 TDi della Polo attuale che se non rompe la turbina, rischia comunque di provocare incendi ao anche testacoda, come già segnalato da 4R...solo che sulle marche estere esiste un velo di omertà molto spesso..

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tipo il 1.4 TDi della Polo attuale che se non rompe la turbina, rischia comunque di provocare incendi ao anche testacoda, come già segnalato da 4R...solo che sulle marche estere esiste un velo di omertà molto spesso..

e le Smart che in discesa sul bagnato finiscono in testacoda :?: (come segnalato più volte da 4r)

Omertà più assoluta, tutto tace.

Domenica scendendo dalla montagna, nevischiava daccordo, ma ho assistito ad una uscita di strada in testacoda di una Smart, che mi ha messo i brividi :? Solo grazie al muro di neve a lato non cui sono state conseguenze per i passeggeri.

Le associazioni dei consumatori, saranno veramente associazioni al sevizio dei consumatori quando tratteranno Fiat come MB indistintamente.

(ovviamente non sto difendendo il comportamento gravissimo del gruppo FIAT)

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