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Il futuro delle Forze Armate


Guest EC2277

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Grazie per la conferma ed esprimo una mia ipotesi sul futuro dell'Arma: i Carabinieri non si limiteranno a svolgere il compito di Polizia militare, ma diverranno ancor di più "Forza di Polizia proiettabile all'estero", continuando a svolgere quei compiti che sono attualmente assegnati ai loro contingenti di stanza all'estero.
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Tra l'altro pare che ci sia un fermento simile in ambito sanitario: sono infatti previste grosse novità sia per la Croce Rossa Militare, che per il corpo dei medici militari: non c'è ancor nulla di certo (nemmeno tra gli appartenenti alla stessa Croce Rossa), ma potremmo assistere ad un accorpamento anche in questo ambito.

Modificato da EC2277
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il problema italiano è che, salvo le proiezioni di potenza "internazionali" , e controllo del mediterraneo un esercito non ci serve a nulla*.

non temiamo infatti attacchi da Francia, Svizzera, Slovenia e Croazia :), al massimo dobbiamo fare patrolling in Mediterraneo e salvagiardia delle coste .

Ma è un problema che in pratica è di tutte le FF. AA. mondiali, US compresa.

Nessuno deve più combattere guerre contro nemici paritari, ed il contrasto di vecchio tipo a stati "canaglia" si è rivelato un costoso fiasco .

* Sto esagerando per farmi capire...:)

Modificato da JackSEWing

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Per la cronaca nel 2.011 gli effettivi delle Forze Armate erano circa 108.000 (nel 2.010 erano 111.123) per l'Esercito, 37.000 per la Marina e 45.000 per l'Areonautica.

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Il problema dell'EI e delle forze armate in generale non è la spesa in se, ma per cosa si spende. Una riorganizzazione/razionalizzazione deve esserci, in tutto il compartimento della difesa.

Domanda forse stupida: abbiamo tantissimi tipi di auto tra PS, CC, GdF etc. Non si potrebbe come negli USA commissionarne una che può andare bene un pò a tutti?

Salvo casi specifici per defender/forester per alcune zone, o i centri città

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  • 1 mese fa...

Riporto da Riorganizzazione e soppressione di Enti militari. Piano per la Revisione dello Strumento Militare Terrestre trattato nel corso della sessione informativa che si terrà presso lo SME in data 17 gennaio 2013. » ForzeArmate.Org - Sideweb srl - Servizi di

Riorganizzazione e soppressione di Enti militari. Piano per la Revisione dello Strumento Militare Terrestre trattato nel corso della sessione informativa che si terrà presso lo SME in data 17 gennaio 2013.

Roma, 16 gen 2013 – In esito all’approvazione del: − decreto-legge 6 luglio 2012, n.95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.135 (c.d. “spending review”); − d.d.l. “Revisione dello Strumento Militare Nazionale e norme sulla medesima materia”, e nelle more dell’approvazione dei conseguenti decreti legislativi, l’Esercito ha avviato uno studio teso ad attuare una serie di provvedimenti che consentano il conseguimento degli obiettivi imposti dai citati disposti legislativi e che confluiscano nel cosiddetto Piano per la Revisione dello Strumento Militare Terrestre.

Il citato Piano, dovrà prevedere un volume organico coerente con il quadro normativo vigente,

privilegiando l’Area Operativa rispetto a quella del Supporto Generale, in proporzione pari,

rispettivamente, a circa ¾ – ¼ dei volumi organici di legge, tenendo conto di vincoli e limitazioni di

natura finanziaria e strutturale.

Incontro OOSS 17-01-13 Piano per la Revisione dello Strumento Militare Terrestre

In esito all’approvazione del:

− decreto-legge 6 luglio 2012, n.95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012,

n.135 (c.d. “spending review”);

− d.d.l. “Revisione dello Strumento Militare Nazionale e norme sulla medesima materia”,

e nelle more dell’approvazione dei conseguenti decreti legislativi, l’Esercito ha avviato uno studio

teso ad attuare una serie di provvedimenti che consentano il conseguimento degli obiettivi imposti

dai citati disposti legislativi e che confluiscano nel cosiddetto Piano per la Revisione dello

Strumento Militare Terrestre.

Il citato Piano, dovrà prevedere un volume organico coerente con il quadro normativo vigente,

privilegiando l’Area Operativa rispetto a quella del Supporto Generale, in proporzione pari,

rispettivamente, a circa ¾ - ¼ dei volumi organici di legge, tenendo conto di vincoli e limitazioni di

natura finanziaria e strutturale.

Ai fini dell’elaborazione del menzionato Piano, è stata individuata una strategia che dovrà

interessare tutte le Aree della Forza Armata, così come di seguito elencate:

− Area di Vertice;

− Area Operativa;

− Area Formazione;

− Area Logistica;

− Area Territoriale;

− Area Infrastrutturale.

1. AREA DI VERTICE

La revisione dell’Area di Vertice della F.A., si svilupperà in un arco temporale di 3 anni (2013-

2015), mediante:

− l’eliminazione delle strutture ridondanti e delle aree di sovrapposizione, allineando

l’organizzazione all’attuale modello dello Stato Maggiore della Difesa e calibrandola secondo

un unico standard organizzativo interforze;

− la salvaguardia degli elementi di organizzazione necessari per l’espletamento di quelle

funzioni attribuite per legge al Capo di SME

1

;

− l’accorpamento delle funzioni esercitabili dal Vertice per dedicare la struttura di C2 delle

FOTER e della componente logistica esclusivamente all’approntamento delle unità ed al

mantenimento della loro prontezza operativa;

1

Le attribuzioni del Capo di SME, discendono dal D.Lgvo n. 464/97 e dal D.P.R. n. 556/99, entrambi recepiti dal D.Lgvo n. 66/2010

e dal D.P.R. n. 90/2010 . In particolare, il Capo di SME, Comandante della F.A.:

− concorre, fornendo proposte allo SMD, alla definizione dello Strumento Militare Terrestre;

− definisce l’organico delle unità, Comandi ed Enti della F.A.;

− appronta per l’impiego le forze della componente terrestre dello Strumento Militare e dirige le operazioni a lui delegate;

− è responsabile del sostegno logistico amministrativo della Forza Armata.

Per l’esercizio delle sue funzioni, il Ca. di SME, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgvo n.66/2010:

− si avvale dei Comandi di Vertice e degli Ispettorati;

− dispone dello SM per l’esercizio delle proprie attribuzioni e l’esecuzione delle attività connesse all’impiego e al governo del

personale, all’addestramento, alla logistica, alle predisposizioni di approntamento e mobilitazione di F.A..− l’accentramento delle funzioni di programmazione finanziaria e della gestione delle correlate

risorse, allo scopo di conferire unitarietà nella pianificazione e programmazione finanziaria,

soprattutto tra il settore dell’Investimento e quello dedicata all’Esercizio/Operatività.

Con particolare riferimento all’anno 2013, oltre alla rivisitazione dei Reparti dello SME, sarà

riorganizzato il settore selezione e reclutamento, mediante la soppressione dei seguenti Centri di

Selezione VFP1:

− BOLOGNA;

− BARI;

− CAGLIARI.

2. AREA OPERATIVA

La revisione della componente operativa di F.A. si svilupperà in un arco temporale suddiviso in

tre Fasi:

− 1^ Fase (2013-2015):

• riduzione della catena di C2;

• riduzione a 10 Comandi B. di manovra;

• riconfigurazione capacitiva dei Comandi D.;

• riconfigurazione e ribilanciamento delle capacità e della struttura di C2 delle unità combat,

combat support e combat service support;

• riconfigurazione e cambio d dipendenza dei rgt, logistici;

• potenziamento del comparto FS/FOS

• potenziamento della B. paracadutisti “Folgore”;

• potenziamento della capacità Reception, Staging, Onward Movement (RSOM);

− 2^ Fase (2016-2018), conseguimento del modello organizzativo “finale”, mediante:

• rilocazione delle competenze del COMFOTER presso il COE;

• riduzione a 9 Comandi B. di manovra;

• ulteriori provvedimenti di razionalizzazione delle strutture;

− 3^ Fase (2019-2024), raggiungimento dei volumi organici del modello “finale” tesi alla

riconfigurazione, eventuale, in unità bivalenti operative e addestrative di alcuni rgt. operativi e

di quelli addestrativi specialistici.

Nell’ambito della 1^ Fase, con particolare riferimento all’anno 2013, i provvedimento ordinativi

allo studio per l’Area Operativa (componente Operativa proiettabile e Struttura di C2 dell’Area

Operativa), sono:

− la soppressione del Comando 1° FOD (VITTORIO VENETO);

− la costituzione del Comando D. “Mantova” in FIRENZE;

− la soppressione del Comando della B. di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”;

− la soppressione del RCST della B. “Pozzuolo del Friuli”;

− la soppressione del 4° rgt. c. cr.;

− la soppressione del 34° gr. Sqd. “Toro”/1° rgt. AVES;

− la rilocazione del 6° REPASAN / 6° rgt. di Manovra dalla sede di NOVARA a

BELLINZAGO NOVARESE;

− la rilocazione del rgt. “Nizza cavalleria” (1°) dalla sede di PINEROLO a BELLINZAGO

NOVARESE;

− la riconfigurazione del 1° rgt. di Manovra in rgt. Logistico “Ariete”;

− la riconfigurazione del 6° rgt. Trasporti in rgt. Logistico “Friuli”;

− la riconfigurazione del 8° rgt. Trasporti in rgt. Logistico “Ariete”. 3. AREA FORMAZIONE

La revisione dell’Area Formazione della F.A., si svilupperà in un arco temporale suddiviso in tre

Fasi:

− 1^ Fase (2013-2015):

• costituzione di un unico Comando di Vertice (COMFORDOT);

• soppressione del Raggruppamento Unità Addestrative (RUA) e contestuale

riorganizzazione dei Reggimenti Addestramento Volontari (RAV);

• accorpamento in 3 Poli (Manovra, Combat Support e Combat Service Support) le Scuole

d’Arma;

− 2^ Fase (2016-2018):

• ulteriore riduzione dei volumi organici;

• accentramento della formazione di base;

− 3^ Fase (2019-2024):

• riconfigurazione, eventuale, in unità bivalenti operative/addestrative per accorpamento dei

rgt. operativi con rgt. addestrativi specialistici.

La costituzione del COMFORDOT, così come già partecipato in occasione della sessione

informativa tenutasi lo scorso 06 dicembre 2012, si inquadra nella necessità di conferire all’Area

in oggetto maggiore unitarietà di indirizzo nei settori della Formazione, Specializzazione,

Dottrina e ciclo di Lezioni Apprese.

Nell’ambito della 1^ Fase, con particolare riferimento all’anno 2013, i provvedimenti ordinativi

afferenti all’Area Formazione sono:

− provvedimenti attuati a far data dal 01 gennaio 2013:

• costituzione del Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina e dell’Esercito

(COMFORDOT) per riconfigurazione del Comando dei Supporti delle Forze Operative

Terrestri (COMSUP -ROMA Cecchignola);

• transito di dipendenza del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione di

TORINO e del Centro Simulazione e Validazione dell’EI (Ce.Si.Va.) di

CIVITAVECCHIA dal Capo di SME al COMFORDOT;

• transito dei Cdi/Scuole d’Arma/Specializzazione/Corpi dal COMSUP alle dipendenze del

Vice Cte della Specializzazione;

• transito di dipendenza del Comando Logistico di Proiezione e del Comando Artiglieria c/a

(COMACA) dal COMSUP al COMFOTER;

− provvedimenti da attuare entro dicembre 2013:

• riconfigurazione del Comando Logistico di Proiezione in Comando dei Supporti Operativi;

• transito dei rgt. deputati al supporto generale delle Forze operative dai Cdi d’Arma al

Comando dei Supporti Operativi;

• riconfigurazione dei Cdi d’Arma (genio e artiglieria) in Scuole d’Arma;

• costituzione della Scuola Trasporti e Materiali, per filiazione dal riconfigurato Comando

Logistico di Proiezione.

4. AREA LOGISTICA

Per l’Area Logistica, è allo studio un piano di integrazione dei provvedimenti già disposti e

avviati per la Sanità Militare che, per memoria, sono i seguenti:

− soppressione dei Comandi Sanità Nord e Sud;

− soppressione dei DMML tipo “B” di TORINO e PALERMO;

− soppressione dei DMML tipo “B”di FIRENZE e CASERTA, il 31 marzo 2013;

− soppressione del DMML tipo “B”di CHIETI, il 30 settembre 2013;

− riconfigurazione del Centro Ospedaliero di MILANO in DMML tipo “A” e contestuale

soppressione del DMML tipo “C” nella stessa sede, il 31 gennaio 2013;

− riconfigurazione del DMML tipo “B” di MESSINA in DMML tipo “A”, il 30 settembre 2013.

E’, altresì, intendimento della Forza Armata, recuperare parte delle risorse dei DMML soppressi

nell’ambito del supporto sanitario cosiddetto di aderenza, ovvero mediante adeguato potenziamento dei Poliambulatori di TORINO, FIRENZE, CASERTA e del Centro di Selezione

VFP1 di PALERMO.

Con riferimento al comparto sanitario, sarà reiterata inoltre la attività informativa relativa ai

provvedimenti, a suo tempo sanciti, nel 2006, di soppressione delle Commissioni mediche di 2^

istanza di Padova, Firenze e Palermo, in relazione alla problematica di reimpiego, non ancora

avvenuto, del personale civile di queste ultime strutture sanitarie.

La revisione della componente logistica di F.A., si svilupperà in un arco temporale di 3 anni

(2013-2015), mediante:

− la riconfigurazione del Comando Logistico dell’Esercito;

− la soppressione dei Comandi Logistici intermedi Nord e Sud (PADOVA e NAPOLI);

− la soppressione/riconfigurazione in senso riduttivo di alcuni organi esecutivi (CERIMANT,

Parchi, rgt. sost. TLC, rgt. Sostegno Materiali Speciali, CERICO, Sezioni Assistenza Fiscale).

Con particolare riferimento all’anno 2013, i provvedimenti ordinativi che saranno intrapresi

nell’Area Logistica sono:

− la riconfigurazione del Dipartimento di Commissariato del Comando Logistico dell’Esercito

in Comando COMMISSARIATO, alle dipendenze del Comando Logistico dell’Esercito;

− la riconfigurazione del Dipartimento di Sanità del Comando Logistico dell’Esercito in

Comando SANITA’ e VETERINARIA, alle dipendenze del Comando Logistico

dell’Esercito;

− la riconfigurazione del Dipartimento Tecnico del Comando Logistico dell’Esercito in

Comando TECNICO, alle dipendenze del Comando Logistico dell’Esercito;

− la riconfigurazione del Dipartimento Trasporti e Materiali del Comando Logistico

dell’Esercito in Comando TRASPORTI e MATERIALI, alle dipendenze del Comando

Logistico dell’Esercito;

− la soppressione del Dipartimento di Veterinaria del Comando Logistico dell’Esercito le cui

funzioni sono assorbite dal Comando SANITA’ e VETERINARIA.

5. AREA TERRITORIALE

La revisione della componente Territoriale, dovrà consentire di “snellire” e di rendere

maggiormente costo efficace la struttura di Comando e Controllo. Tale Area, oltre le funzioni

proprie, svolgerà – pertanto – attività di supporto agli Enti della F.A. che consentiranno un

alleggerimento delle competenze di questi ultimi a favore di quelle primarie e la riduzione degli

elementi organizzativi di supporto (quali il supporto di piazza e le funzioni presidiarie).

In tal senso, il transito del CME TOSCANA alle dipendenze dell’IGM, rappresenta un “primo

passo” per l’attuazione di tale obiettivo.

In tal senso, con particolare riferimento all’anno 2013, i provvedimenti ordinativi afferenti

all’Area Territoriale sono:

− soppressione di 8 Centri Documentali e contestuale costituzione di Uffici Documentali

inseriti nei sovraordinati Comandi Militari Interregionali/Comandi Militari Esercito:

• BARI;

• CATANZARO;

• FIRENZE;

• NAPOLI;

• PADOVA;

• PERUGIA;

• TRENTO;

• POTENZA (già configurato quale Ufficio Documentale);

− riconfigurazione, in senso riduttivo, di 7 Comandi Militari Interregionali/Comandi Militari

Esercito:

• CME PUGLIA (BARI);

• CME CALABRIA (CATANZARO);

• CME CAMPANIA (NAPOLI);

• CMI VENETO (PADOVA); • CME UMBRIA (PERUGIA);

• CME TRENTINO ALTO ADIGE (TRENTO);

− soppressione del CME TOSCANA (FIRENZE) e contestuale transito di funzioni e risorse

organiche all’Istituto Geografico Militare;

− riconfigurazione del Ce.Doc. di ROMA in Centro Unico Gestione Archivi.

6. AREA INFRASTRUTTURALE

La revisione della componente Infrastrutturale, consentirà di “snellire” e di rendere

maggiormente costo efficace la struttura di Comando e Controllo e prevede – come obiettivo

finale, nel medio/lungo termine – il transito delle competenze dall’Area Infrastrutturale a quella

Territoriale, mediante l’accorpamento/razionalizzazione in un unico Comando delle funzioni

attualmente svolte da specifici Organismi di Vertice di Forza Armata.

Con particolare riferimento all’anno 2013, i provvedimenti ordinativi afferenti all’Area

Infrastrutturale riguardano la soppressione dei seguenti Nuclei Tecnici/Sezioni Staccate:

− Nucleo Tecnico della Sezione Staccata di PESCARA (PERUGIA);

− Nucleo Tecnico del 10° Reparto Infrastrutture (CATANZARO);

− Nucleo Tecnico del 11° Reparto Infrastrutture (MESSINA);

− Nucleo Tecnico del 3° Reparto Infrastrutture (SOLBIATE OLONA);

− Nucleo Tecnico del 5° Reparto Infrastrutture (TREVISO);

− Nucleo Tecnico del 7° Reparto Infrastrutture (LIVORNO);

− Sezione Staccata di VERONA.

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la più grande battaglia delle forze armate italiane nel XXI secolo :lol:

cercare di snellirsi eliminando queste strutture di supporto senza intaccare le unità operative... insomma passare dall'essere stipendifici a vere forze armate moderne....

è un piano davvero molto, troppo ambizioso... speriamo davvero

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Ci sono due fattori che depongono a favore di questo piano: la necessità di ridurre il fabbisogno economico dello Stato ed il becero antimilitarismo di molti politici, che li spinge ad interpretare ogni riduzione alle spese militari come un passo verso la loro abolizione; anche quando in realtà si sta intraprendendo la strada contraria.

:lol::§

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Ci sono due fattori che depongono a favore di questo piano: la necessità di ridurre il fabbisogno economico dello Stato ed il becero antimilitarismo di molti politici, che li spinge ad interpretare ogni riduzione alle spese militari come un passo verso la loro abolizione; anche quando in realtà si sta intraprendendo la strada contraria.

:lol::§

ah quello sicuro.. basta mettere la bandierina sul risultato elettorale "abbassamento spese militari" e son tutti contenti.

normalmente ci sarebbe da piangere ma in questo caso c'è da rallegrarsi :lol:

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Riporto dalla discussione http://www.autopareri.com/forum/trasporti/53498-litalia-acquista-i-primi-3-f-35-a-29.html#post27987396.

comunque a me continua ad ispirarmi la mia idea :mrgreen: .. portaerei convenzionali sviluppate in concomitanza tra Italia-Francia e UK con relativo velivolo

In fondo è l'idea che covo da un po': servirebbe una Flotta Europea del Mediterraneo suddivisa in due comandi. Un "Comando Navale" aventi il compito di conquistare il dominio dei mari con i sottomarini, con i cacciabombardieri e garantire la scorta ai convogli ed un Comando Anfibio con il compito di svolgere gli sbarchi delle truppe anfibie.

Per questo tipo di flotta sarebbero sufficienti delle portaerei come la Cavour, mentre per una Flotta Europea dell'Atlantico sarebbero invece necessarie delle vere portaerei come la futura Queen Elisabeth, inserite in una squadra navale da battaglia classica.

Ovviamente l'Italia, sia per le sue capacità industriali che per la sua posizione geografica, dovrebbe far evolvere la propria Marina in modo da avere un ruolo preponderante nella Flotta del Mediterraneo; magari divenendo sede del Comando Anfibio. Mentre avrebbe un ruolo secondario in quella atlantica: praticamente si limiterebbe ad una collaborazione tecnico-industriale ed a poco altro.

Modificato da EC2277
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