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Inquinamento città: soluzioni a lungo termine


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Mi sa che il problema é la tariffazione a tempo.

Per spendere di meno, corrono.

 

Forse sarebbe meglio una tariffazione a tempo E strada come sui taxi.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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23 minuti fa, TonyH dice:

Mi sa che il problema é la tariffazione a tempo.

Per spendere di meno, corrono.

 

 

Già la vita urbana è caotica e spesso stressante, quindi hanno avuto la brillante idea di mettere una tariffa a tempo?

Dei GENI non c'è che dire.

 

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  • 2 settimane fa...
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"Possiamo trasformare l'inquinamento dell'aria in combustibile"

"Possiamo trasformare l'inquinamento dell'aria in combustibile"

E' noto: l'anidride carbonica presente nell'aria è sempre maggiore e l'attività antropica negli ultimi decenni ha contribuito a un incremento esponenziale ormai diventato preoccupante. Per questo motivo una startup canadese ha proposto di trasformare l'inquinamento atmosferico in qualcosa di utile come può essere il combustibile. Un modo per ridurre la quantità di CO2 sulla Terra e sfruttarla da un punto di vista economico, risolvendo anche la probabile scarsità di energia che dovremo fronteggiare in futuro.
Il nome della società è Carbon Engineering ed i nomi coinvolti fanno capire subito che l'idea di base è tutt'altro che campata in aria. Il cofondatore è David Keith, fisico dell'Università di Harvard, mentre tra i suoi finanziatori vanta addirittura personalità del calibro di Bill Gates. Per provare la bontà del proprio progetto, la nuova società ha recentemente inaugurato una fabbrica a Squamish, nella British Columbia, che rappresenta una sorta di prototipo della tecnologia, chiamata "cattura aria", destinata a svilupparsi nel futuro.

 

All'interno della fabbrica, tramite dei ventilatori, l'aria viene convogliata in una soluzione liquida con un'alta percentuale di anidride carbonica per ottenere anidride carbonica purificata. Dopo il rilascio dell'aria pulita, il liquido sarà riutilizzato per il ciclo successivo. Un processo che, come sottolinea la stessa Carbon Engineering, ricorda quello svolto dagli alberi e che ha l'ambizione di sostituirsi alla vegetazione nelle aree in cui è assente, come il deserto. In aggiunta, questa tecnologia può essere ugualmente utilizzata nei centri urbani, grazie anche alla sua silenziosità (a un metro dalla struttura si calcolano circa 80 decibel), per contrastare l'inquinamento dei veicoli a motore. In fondo, circa il 60% delle emissioni proviene da fonti diffuse che è difficile captare all'origine. Ed è proprio questa una delle caratteristiche più interessanti dell'idea della società canadese: la possibilità di catturare l'inquinamento ormai disperso nell'aria, mentre le alternative si concentrano nella fase precedente al rilascio (per esempio i filtri delle ciminiere negli stabilimenti industriali).


In ogni caso, siamo ancora in una fase preliminare. L'impianto pilota riesce ad imprigionare una tonnellata di anidride carbonica al giorno, ma per ridurre in modo significativo la presenza di CO2 sarebbero necessarie alcune migliaia di queste strutture, oltretutto con dimensioni decisamente maggiori. Inoltre, non è ancora completo il processo che porta ad ottenere l'agognato carburante. La previsione è di scindere l'acqua in ossigeno ed idrogeno, per poi combinare quest'ultimo con il biossido di carbonio ed arrivare ad un combustibile idrocarburico. Una tecnologia in realtà già esistente, ma che non ha ancora trovato applicazioni in ambito industriale. Sarà, quindi, necessario del tempo prima di acquistare carburante prodotto dall'anidride carbonica ad un prezzo concorrenziale (uno degli aspetti che preoccupa maggiormente quando si affronta il tema della cattura di CO2).

E nonostante esistano degli scettici che parlano di false speranze, la cattura del diossido di carbonio per uno sfruttamento commerciale è un'idea che prende piede anche in Europa. Per esempio, in Svizzera, la società Climeworks entro la fine del 2016 programma un impianto che prevede di vendere l'anidride carbonica catturata ad una vicina serra per potenziare lo sviluppo dei vegetali coltivati. Anche in questo caso si tratterà di un impianto pilota che verrà usato come test per comprendere i costi operativi di una tipologia di business ancora acerba. E le idee della Climeworks non finiscono qui, perché alcune fonti riferiscono di trattative per la vendita della CO2 in eccesso alle aziende produttrici di bibite gassate, che finora utilizzano l'anidride carbonica fornita dall'industria chimica (solitamente prodotta con l'impiego di combustibili fossili) per inserire le bollicine all'interno delle loro bevande. Tutte opzioni che potrebbero contribuire a contrastare il cambiamento climatico, perché, se nessuna singolarmente è in grado di evitarlo, l'unione di più tecnologie e approcci diversi può fornire l'aiuto necessario ad una sfida sempre più globale ed importante.
                                                                                                                                                            

http://www.repubblica.it/ambiente/2016/07/05/news/trasformare_l_inquinamento_dell_aria_in_combustibile_e_la_promessa_di_una_societa_canadese-143401767/?ref=HRERO-1

 

 

Mah... fosse concreto sarebbe fantastico ma chissà se e quando arriverà!

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www.giuliomagnifico.it

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  • 4 mesi fa...

Ma in Italia per abbassare l'inquinamento provocato dalle auto che si fa? Perchè non mettono obbligatoria la vendita di solo auto ibride efficienti o elettriche dal 2025 per esempio e non si mettono obbligatori modelli ibridi per ogni nuova auto già dal 2020?

Punto NP 2014 - Goodyear vector 4 seasons g2 --- 500L Cross 1.3mjt - Pirelli all season SF2

 

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Ma in Italia per abbassare l'inquinamento provocato dalle auto che si fa? Perchè non mettono obbligatoria la vendita di solo auto ibride efficienti o elettriche dal 2025 per esempio e non si mettono obbligatori modelli ibridi per ogni nuova auto già dal 2020?

Perché, noi siamo più fessi degli altri che dobbiamo fare sacrifici economici extra per migliorare l'aria per tutti? Sempre che poi sia vero che ibrido ed elettrico siano meno inquinanti. Pensate solo alla produzione delle batterie... La soluzione è andare avanti con normative sempre più stringenti, e per i paesi che non aderiscono ai protocolli internazionali di riduzione delle emissioni, che cioè vogliono fare i furbi risparmiando a spese di tutti, un bell'accordo mondiale tra tutti i paesi aderenti per caricare di dazi tutto quello che esportano, in modo da fargli rimangiare il risparmio con gli interessi e le sanzioni.
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Come riportato nella tesi che ho discusso ieri :mrgreen: lo smog è solo uno dei tanti problemi che le automobili generano in città. La propulsione elettrica riduce le emissioni gassose locali, ma ti rimangono da risolvere una caterva di altri fastidi.

 

Considerando che la maggiore efficienza di un sistema che si appoggia di più sull'elettrico è tutta da dimostrare, e che è una transizione che non è affatto gratuita, conviene spendere le risorse pubbliche per cercare di ridurre il numero complessivo di spostamenti tramite automobile, che è direttamente correlato alla produzione di esternalità negative.

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There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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ma non risolve il problema caldo/freddo, pioggia, vento/fatica, lunghe distanze, tempi brevi, comodità, ''sedili posteriori'':love , bagagli/buste/documenti/spesa ecc ecc ecc.

 

Una via di mezzo tra l'auto e la bici, è lo scooter. Ci vorrebbero incentivi come assicurazioni ridotte, e costi equi (come può un mezzo a 2 ruote costare quasi come uno a 4 e con molte più componenti????), pene e sanzioni stradali più severe per far si che i rischi per chi guida moto e scoter siano minori.

Modificato da Iron Man
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1 ora fa, mikisnow dice:

Ecco l'ibrida che risolve il problema auto-città...

 

 

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Aggiungici un motore elettrico ed è perfetta.

Da sei mesi ho una bici elettrica, mi ha cambiato la vita, tempi di percorrenza certi, sempre uguali, ed inferiori a quelli che facevo in macchina, un poncho di qualità (35 euri) per la pioggia, un portapacchi su cui siede il bimbo per portarlo a scuola.

E' il ciao del 2000.

Senza motore elettrico no, molta più fatica, ti rompi le balle, tempi più lunghi, e d'estate non puoi arrivare al lavoro con l'ascella pezzata per la sudata.

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R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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