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Risparmio energetico e CO2


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Sarà, comunque è una soluzione non praticabile in questo stabile. Io sapevo che una caldaia grande è più efficiente della somma di tante caldaie piccole. Poi la temperatura può essere gestita anche nel centralizzato (basta regolare il flusso d'acqua, se l'impianto lo consente) e volendo quasi-spegnere il proprio termosifone (sempre se l'impianto lo consente). Un po' come si fa con i teleriscaldamenti moderni, non è che tutti gli appartamenti di tutti i palazzi serviti hanno la temperatura uguale, ognuno sceglie la sua. A tal proposito: riscaldamento centralizzato

In ogni caso, come per ogni cosa, nulla è perfetto e come sempre vale il miglior compromesso.

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Sarà, comunque è una soluzione non praticabile in questo stabile. Io sapevo che una caldaia grande è più efficiente della somma di tante caldaie piccole. Poi la temperatura può essere gestita anche nel centralizzato (basta regolare il flusso d'acqua, se l'impianto lo consente) e volendo anche spegnere il proprio termosifone (sempre se l'impianto lo consente). Un po' come si fa con i teleriscaldamenti moderni, non è che tutti gli appartamenti di tutti i palazzi serviti hanno la temperatura uguale, ognuno sceglie la sua. A tal proposito: riscaldamento centralizzato

se spegni il termosifone la caldaia continua cmq ad andare, consumare ed inquinare. E tu paghi cmq la bolletta anche se non hai usufruito del servizio.

Con l'autonomo spegni, non consumi, non inquini e non paghi!!

Nel tuo palazzo non è praticabile perchè non c'è volontà. Se eliminassi la caldaia centrale, ed installassi una caldaia a metano sul balcone (o dove vuoi/puoi) di quelle tipo scaldabagno (ce l'ho al mare e scalda 220mq con i soffitti da 4,5mt!!) in ogni appartamento, vedi quanto risparmi in termini di consumo combistibile (emissioni) che in termini economici.

Il teleriscaldamento è differente, è cmq energia ricavata da fonti particolari, solitamente. Quindi non si pone la questione del consumo di combustibili fossili ed inquinamento.

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Già che ci sono...

Il giusto compromesso: la contabilizzazione del calore

Una sola caldaia in condominio, ma con gestione singola del riscaldamento. Insomma, un intelligente compromesso che ha tutti i pregi del riscaldamento centralizzato e di quello autonomo e (quasi) nessuno dei loro difetti. Sono queste le caratteristiche dell’impianto definito (con una brutta parola” con il termine “contabilizzato”. In sostanza il generatore calore nonché tutti gli impianti connessi (elettrico e di evacuazione dei fumi) restano condominiali. Però ogni abitante di appartamento, ufficio o negozio ha la possibilità di spegnere, ridurre o alzare (entro il limite di legge di 20 gradi in media, più due di tolleranza) la temperatura.

Tecnologia. Per farlo utilizza dei particolari apparecchi, dal costo non eccessivo e di installazione non particolarmente complessa. Può trattarsi di un’unica centralina per tutto l’appartamento o di una valvola per ciascun calorifero. Tali apparecchi, detti cronotermostati, permettono di ottenere una temperatura programmata o lo spegnimento in differenti ore del giorno pre-impostate.

La scelta tra centralina unica o valvole è libera, se l’appartamento è di nuova costruzione. Viceversa è determinata dal tipo di impianto, se va convertito alla contabilizzazione. Le valvole su ogni calorifero vanno installate negli stabili con impianti a"distribuzione verticale" (in genere i più antichi) . Diversi tubi montanti salgono nei vari appartamenti e servono uno o più caloriferi per piano. Nei nuovi palazzi, invece, il cronotermostato è in genere unico perché la distribuzione è "orizzontale" o"a isola" e. E' simile cioè a quella dell'energia elettrica: in ogni appartamento il cavo dell’azienda va al contatore e da questo si disperdono ad anello, i fili verso le prese e i punti luce. Quindi, anche per il riscaldamento, un unico tubo serve tutti i caloriferi di un appartamento. Le valvole permettono meglio la regolazione stanza per stanza, possibile anche però con centraline un po’ più raffinate e costose.

Gestione a distanza. Va prevista l'installazione vicino alla caldaia centralizzata di un'unità centrale di gestione, un apparecchio elettronico in grado di raccogliere e rielaborare i dati provenienti dagli appartamenti. E cioè i consumi effettuati, le temperature richieste dai singoli condomini, i periodi di accensione e spegnimento. In base a questi dati la caldaia regola automaticamente il suo funzionamento. L'unità può segnalare anche guasti e disservizi.

Questa unità può essere "telecomandata" dall'esterno, anche da grande distanza, via radio o con un modem collegato alle linee telefoniche. A"comandarla" potrà essere un computer situato presso la ditta responsabile della manutenzione e dell'esercizio della caldaia centralizzata. Entro certi limiti, anche l’ amministratore condominiale potrà avere accesso ai comandi della caldaia: .una possibilità è preziosa se ad essere"contabilizzato" è l'impianto di un condominio che ospita case di villeggiatura. Un proprietario da Bologna sarà in grado di telefonare all’amministratore, che sta a Aosta, chiedendogli di scaldare a distanza i caloriferi del suo appartamento di Courmayeur, per il week end.*

Norme di legge. La contabilizzazione è divenuta obbligatoria per tutti gli edifici con riscaldamento centralizzato la cui concessione edilizia sia rilasciata dopo il 30 giugno 2000 (dal 18 luglio 1991 era comunque necessario predisporre gli edifici in costruzione per il suo funzionamento).

Suddivisione delle spese. Si paga una quota (60-70%) rapportata ai costi effettivi conteggiati per il combustibile consumato da ogni appartamento e la quota rimanente, in base ai millesimi-calore condominiali, per le spese per la gestione da parte del terzo responsabile e per la manutenzione della caldaia, delle tubazioni e degli apparecchi connessi, L’incidenza della quota condominiale varia a seconda dei casi concreti: sarà per esempio tanto più grande quanto il condominio è di dimensione contenuta.

da qui, esattamente quello che intendevo io. In fondo c'è anche una tabella con le caratteristiche di ogni tipo di impianto (Autonomo, Centralizzato, Contabilizzato). Il contabilizzato gode anche della possibilità di accensione programmata, quindi nessuno spreco quando non ci sei.

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se spegni il termosifone la caldaia continua cmq ad andare, consumare ed inquinare. E tu paghi cmq la bolletta anche se non hai usufruito del servizio.

Con l'autonomo spegni, non consumi, non inquini e non paghi!!

Nel tuo palazzo non è praticabile perchè non c'è volontà. Se eliminassi la caldaia centrale, ed installassi una caldaia a metano sul balcone (o dove vuoi/puoi) di quelle tipo scaldabagno (ce l'ho al mare e scalda 220mq con i soffitti da 4,5mt!!) in ogni appartamento, vedi quanto risparmi in termini di consumo combistibile (emissioni) che in termini economici.

Il teleriscaldamento è differente, è cmq energia ricavata da fonti particolari, solitamente. Quindi non si pone la questione del consumo di combustibili fossili ed inquinamento.

ma scusa: se io spengo (anzi, chiudo) il mio termosifone, la caldaia non deve lavorare la mia portata d'acqua, e quindi non inquina per me ma solo per gli altri! Basta che ci sia un sistema di regolazione

poi la caldaia singola ok... ma la canna fumaria?? da dove la facciamo passare?? E comunque bisogna rifare tutto l'impianto idraulico.

Alla fine l'autonomo "è più efficiente" solo se il centralizzato non è regolato autonomamente (scusate il gioco di parole) ovvero "contabilizzato". In questo secondo caso il contabilizzato è un compromesso migliore in termini di efficienza. Diverso il caso dell'appartamento usato due giorni alla settimana, ovviamente.

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Diciamo che l'autonomo conviene nei casi di case cme quelal di Ax...dove i ritmi sono un pochino sfalcati rispetto all'effettivo uso,anche a casa mia accendono e tengono caldo quando in casa non c'è nessuno e questo è uno spreco,se avessi piena libertà e autonomia me lo gestirei meglio

Energeticamente ci sarebbe da buttare giù due conti con i relativi rendimenti di tutte le caldaie autonome e centralizzate,così su due piedi è difficile da dire.

 

花は桜木人は武士

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Basterebbe OBBLIGARE i proprietari a DEcentralizare gli impianti di riscaldamento di condomini e palazzine con impianto centralizzato e rendere quest'ultimi FUORILEGGE (e rendere poi obbligatorio per legge un requisito minimo di isolamento in costruzione).

Se ogni inquilino installasse un caldaia autonoma già ci sarebbe risparmio e minor inquinamento.

Per es. da Jeby quasi loro potrebbero fare a meno di riscaldare paradossalmente, OGGI.

Ma poi, la lobby dei distributori di carburante x riscaldamento??

Ragazzi in questo paese siamo alla mercè di qualsiasi cosa.

In una città come Milano, invece di farsi SOLO seghe mentali sul traffico (che in parte sono anche corrrette, x carità) basterebbe, nell'ordine:

1) OBBLIGARE TUTTI (privati e commerciali) a cambiare caldaia, a scelta tra metano e condensazione.

2) OBBLIGARE TUTTI a eliminare gli impianti centralizzati a favore di impianti autonomi individuali RIGOROSAMENTE a METANO o CONDENSAZIONE

le moderne caldaie centralizzate sono più efficienti delle singole caldaiette.

la nuova legge sul risparmio energetico obbliga attualmente le nuove costruzioni con più di 6 unità abitative ad adottare un impianto centralizzato e una quota minima di pannelli solari fotovoltaici (al momento sono solo 0.2 kw per unità abitativa, ma meglio che niente). Se non ci si eadegua non si ottiene l'abitabilità.

Gli impianti centralizzati dotati di contabilizzatori sono sicuramente più performanti delle caldaiette individuali. Un impianto che funzioni per più edificio abbatterebbe ulteriormente i costi.

Al momento stiamo realizzando un intervento di bioarchitettura piuttosto grosso nella nostra città che, se tutto vabente, disporrà di una grossa centrale di cogenerazione a servizio di tutto il quartiere. A livello teorico i consumi sarebbero abbattuti di un buon 30% rispetto ad una moderna soluzione "tradizionale". Vederemo

Il grosso problema rimangono le caldaie vecchie a gasolio, metano di prima generazione e addirittura a carbone (nelle grandi città sembra impossibile, ma esistono ancora) qui sarebbe necessaria (forse più che per le auto) una seria campagna di rottamazione.

p.s. le caldaie a condensazione sono a metano. Hanno solo un rendimento maggiore rispetto a quelle tradizionali (infatti i fumi che escono hanno temperature più basse)

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Il grosso problema rimangono le caldaie vecchie a gasolio, metano di prima generazione e addirittura a carbone (nelle grandi città sembra impossibile, ma esistono ancora) qui sarebbe necessaria (forse più che per le auto) una seria campagna di rottamazione.

p.s. le caldaie a condensazione sono a metano. Hanno solo un rendimento maggiore rispetto a quelle tradizionali (infatti i fumi che escono hanno temperature più basse)

In effetti è quantomeno singolare che ci si accanisca sempre sugli automobilisti, e poi si tollerino caldaie vecchie e inquinanti in città.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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Volkswagen Scirocco 1.4 TSI 160cv Viper Green (venduta)

BMW M4 DKG Competition Package 450cv Sapphire Black

Jeep Renegade 1.0 T3 Limited 

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In effetti è quantomeno singolare che ci si accanisca sempre sugli automobilisti, e poi si tollerino caldaie vecchie e inquinanti in città.

Ah beh, questa è una cosa che sappiamo io e te e altri informati! Ma per la gggente sono le auto che inquinano, e quindi, a livello di immagine (perché di questo si tratta, di impatto mediatico!), per l'eu è molto più facile accanirsi sulle auto che sul riscaldamento domestico!

le moderne caldaie centralizzate sono più efficienti delle singole caldaiette.

la nuova legge sul risparmio energetico obbliga attualmente le nuove costruzioni con più di 6 unità abitative ad adottare un impianto centralizzato e una quota minima di pannelli solari fotovoltaici (al momento sono solo 0.2 kw per unità abitativa, ma meglio che niente). Se non ci si eadegua non si ottiene l'abitabilità.

Gli impianti centralizzati dotati di contabilizzatori sono sicuramente più performanti delle caldaiette individuali. Un impianto che funzioni per più edificio abbatterebbe ulteriormente i costi.

ecco infatti, mi sembrava. Il ragionamento che facevo io veniva da reminescenze di propulsione aerospaziale, dato che comunque si tratta sempre di sistemi aperti in regime quasi-stazionario... probabilmente il paragone è azzardato, ma mi è andata di culo! :-P

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