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[Ufficiale] Alleanza Fiat - Chrysler


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Sergio Marchionne: Lascerò la Chrysler entro il 2016

Pubblicata il 03/08/2011

Sergio Marchionne, lascerà il timone della Chrysler entro il 2015 o al più tardi l'anno successivo. Lo ha dichiarato lo stesso manager italo-canadese parlando dei piani futuri della Casa di Auburn Hills nel corso di un seminario di management che si è tenuto quest'oggi a Traverse City, nel Michigan. Attualmente Marchionne ricopre contestualmente la carica di amministratore delegato e di azionista di maggioranza della Casa americana.

Abbattere consumi ed emissioni. Nel corso del seminario Marchionne ha anche fatto il punto sui progetti legati al contenimento di consumi ed emissioni e ha dichiarato che la Chrysler non dovrebbe avere grossi problemi a raggiungere i nuovi limiti fissati dal Governo statunitense per il 2025.

Sfida fattibile. L'ad, infatti, ha affermato che l'industria dell'auto possiede tutte le potenzialità per soddisfare le nuove normative Usa che impongono ai costruttori di adattare le nuove vetture in modo da consumare al massimo 54,5 miglia per gallone (pari a 4,31 l/100 km). Considerando che si hanno a disposizione ancora 14 anni per adeguare la tecnologia dei veicoli al fine di raggiungere i nuovi standard, ha definito la sfida "fattibile". R.Bar.

Sergio Marchionne - Lascerò la Chrysler entro il 2016 - Quattroruote
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I più attivi nella discussione

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During the 2011 Management Briefing Seminars in Traverse City, Michigan Chrysler and Fiat CEO Sergio Marchionne (59) glossed over the fact that he could be stepping down in either 2015 or 2016. Speaking about Chrysler's future plans, Marchionne said that it would be "up to the guy after me, I think -- after 2015, hopefully. Maybe a year later. Chrysler will be here after me."

He later clarified those statements saying, "I technically can go beyond 2015. I wouldn't focus on the date. I would focus on the process.

"The Process has been designed and I've always believed that my successor needs to come from the inside..."

Il senso più che altro mi sembra che prima o poi lui se ne andrà naturalmente, (magari si vuole godere anche lui una 'pensione' :§ ), più che "lascerò entro il 2016".
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lui pero' non ha usato la parola "entro";)

non so se leggo un altro testo. Il testo che leggo io dice che se ne andra' nel 2015 ma che tecnicamente potrebbe andare via anche DOPO (beyond=oltre) il 2015.

O sto leggendo il testo sbagliato?

Insomma Marchionne dice che stara' fino al 2015 e forse anche oltre

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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  • 2 settimane fa...
Chrysler: presto due nuovi modelli su base Fiat

Chrysler proporrà nel corso dei prossimi anni due modelli inediti basati su architetture sviluppate da Fiat. Uno di questi è una berlina compatta di segmento C del tutto inedita rispetto alla gamma attuale del costruttore: l’auto nascerà sulla nuova architettura CUSW, la stessa derivata dal pianale C-Evo che darà i natali alla berlina compatta Dodge. La proposta Chrysler è attesa per il 2013.

Anche l’attuale Chrysler 200 verrà sostituita da una novità con DNA italiano, e anche lei passerà il testimone nel 2013. La nuova berlina media sarà il primo modello di Auburn Hills a montare il doppia frizione sei marce TCT. In occasione del Model Year 2012, anche la grossa 300 riceverà qualche aggiornamento: arriveranno per la precisione il cambio automatico otto marce ZF ed un nuovo quadro strumenti.

Il 2014 sarà invece l’anno del ricambio generazionale per il Grand Voyager. Chrysler ha annunciato che il nuovo monovolume non sarà proposto con due marchi diversi (oggi viene venduto anche come Dodge con pochissime differenze), ed è dunque probabile che proprio la versione dell’Ariete verrà cancellata.

Via | AutoWeek

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Non mi pare questa notizia sia stata riportata... Spero sia la discussione giusta

Fiat e Chrysler

Forse in Olanda la sede legale

Pubblicata il 22/08/2011

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Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e Chrysler.

Dopo il crollo della Borsa che nei giorni scorsi ha trascinato al ribasso i titoli dei principali costruttori automobilistici - con le azioni della Fiat che venerdì scorso hanno visto quasi dimezzare il suo valore passando dai 7,7 euro ad azione degli inizi di agosto a 4,144 euro - ora si fanno sempre più insistenti le indiscrezioni secondo le quali il quartier generale dell'alleanza Fiat-Chrysler potrebbe essere trasferito in Olanda. A far pensare che non si tratti di semplice gossip agostano, ma che la notizia abbia un minimo di fondamento c'è anche il silenzio del Lingotto che finora non ha smentito tali voci.

Strategia e motivi fiscali. La scelta di trasferire la sede legale nei Paesi Bassi sarebbe dettata, secondo gli analisti, da motivi fiscali un po' come avvenuto per l'Ikea, multinazionale svedese che ha deciso di pagare le tasse in Olanda. Ma non sarebbe l'unica motivazione. Potrebbe essere anche un mossa strategica per non scontentare nessuno, né l'Italia né gli Stati Uniti, che in tal modo non si sentirebbero scippati delle proprie aziende. Questo è almeno quel che credono molti sindacalisti, primo fra tutti il segretario provinciale della Uilm-Uil torinese, Maurizio Peverati che non si dice affatto preoccupato: "La sede legale è un conto, mentre il luogo che ospita il cuore e il cervello del gruppo è tutt'altra cosa. Sarei più spaventato se venissero spostati altrove il design, la ricerca e lo sviluppo dei prodotti".

Segni di cedimento in India e Russia. Dall'altra parte del mondo, in India, invece, Ratan Tata ha annunciato l'intenzione di rivedere gli accordi della joint-venture stretta nel 2005 per produrre in loco motori Fiat e distribuire veicoli attraverso i concessionari del marchio indiano. Le cose non starebbero affatto andando bene e Tata sarebbe stanco di perdere denaro. Neppure in Russia, altro mercato in forte espansione, le cose vanno meglio: tra annunci e smentite prosegue la ricerca di nuove alleanze senza che sinora si sia giunti a qualcosa di concreto. Gli occhi degli analisti, a questo punto, sono puntati su Marchionne e sugli obiettivi fissati per il 2011, il cui raggiungimento, almeno per ora, appare sempre più difficile.

Roberto Barone

Ho lasciato le fotine illustrative di repertorio per alleggerire la lettura :mrgreen: vedete voi se toglierle..

Fonte: quattroruote.it

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