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Il "nuovo corso" Lancia


trovi che l'operazione di rimarchiamento dei prodotti Chrysler da parte si Lancia sia una mossa...  

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  1. 1. trovi che l'operazione di rimarchiamento dei prodotti Chrysler da parte si Lancia sia una mossa...

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pensavo: perchè Lancia non mette il logo Imported from Detroit (stilizzato molto piccolo ) sulle auto provenienti dagli stabilimenti chrysler, in modo da differenziare le auto prodotte in italia da quelle usa? potrebbe essere inserito all' interno dell' auto nel tunnel centrale o esteriormente in uno dei due specchietti

Questi pareva a me maestro e donno,cacciando il lupo e ' lupicini al monte per che i Pisan veder Lucca non ponno.

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pensavo: perchè Lancia non mette il logo Imported from Detroit (stilizzato molto piccolo ) sulle auto provenienti dagli stabilimenti chrysler, in modo da differenziare le auto prodotte in italia da quelle usa? potrebbe essere inserito all' interno dell' auto nel tunnel centrale o esteriormente in uno dei due specchietti
Modificato da Lanciaboxer
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?? ..mi appare un po come ripetere la storia dei motori delle nuove Lancia Beta appena uscite nel 1972, primo modello dopo l'acquisizione della Lancia da parte della Fiat...

in cui la Fiat "dimenticò" di cambiare (modificare) il coperchio valvole dei motori Lampredi lasciandoci sopra il nome "FIAT"... tutta la stampa ma soprattutto i clienti Lancia inorridirrono e fu un auto-gol d'immagine tragicomico per la Lancia che dovette correre ai ripari immediatamente e mettere in produzione coperchi con scritto "Lancia" per far sentire il lancista un po meno "fiattaro": a nessun cliente che si compra/si riconosce in un determinato Marchio piace perdere la sua identità facendo notare sull'auto qualcosa che (in teoria) non centra con cio che ha scelta x la sua immagine...

Un cliente Vauxall in UK sa di comprare una Vauxall e questo nonostante i cloni marchiati Opel (ben piu famosi) sono venduti (e magari prodotte) al di la della manica a pochi km con l'altro marchio "vero"... eppure la gran parte degli inglesi clienti di quelle auto nemmeno lo sa..

ecco mettiamoci in testa che in tutta Europa quelle auto sono e saranno percepite Lancia dal 90% degli utenti e automobilsti, e piu passa il tempo e piu sara cosi. Punto e Basta.

Poi non ne colgo l'utilità/messaggio: è x sminuirle "perche non italiane"? e se invece all'utente Europeo cominicasse il contrario, ovvero... ah.. vedo che la Delta è prodotta in Italia e non in Usa? ...allora è una FIat quindi non la compro...

insomma io vedo solo autogol.. di comunicazione, di immagine e identità.

PS e sulla nuova Ypsilon che è prodotta dalla Polski-Fiat in Polonia, cosa ci scriviamo? :)

Questi pareva a me maestro e donno,cacciando il lupo e ' lupicini al monte per che i Pisan veder Lucca non ponno.

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  • 4 settimane fa...

Questa notizia è passata un pò inosservata ma mi pare che verrà un pò tutelata l'italianità del marchio:D.

Non ho capito però se le prossime verranno disegnate completamente al CS fiat oppure (più probabile) insieme ai designer americani

Fiat: Lorenzo Ramaciotti supervisionerà lo stile delle nuove Chrysler e Lancia

LorenzoRamaciotti.jpg

Le future automobili Chrysler e Lancia condivideranno la medesima cifra stilistica, in ossequio alla totale uniformità stabilita per il mercato europeo. Sarà compito di Lorenzo Ramaciotti supervisionare il lavoro del Centro Stile Fiat, chiamato ad immaginare un design comune, internazionale e rivolto a due realtà quanto mai differenti per storia e tradizione. In particolare lo stile dovrà essere apprezzato sia in Nord America che nella più ambiziosa Europa, cercando magari di non suscitare troppi malumori fra i lancisti doc.

“Stiamo cercando di sviluppare un linguaggio stilistico internazionale, che possa piacere in Italia e negli Stati Uniti - ha spiegato Lorenzo Ramaciotti, ex designer Pininfarina ed in passato anche amministratore delegato Fiat Group -. Le vetture dovranno combaciare. E’ una questione delicata”. Secondo l’ultimo piano prodotto, Chrysler e Lancia dovranno quasi triplicare le vendite entro il prossimo trimestre, passando dalle attuali 300.000 vetture alle 800.000 del 2014.

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Interessante che lui dice che NON vogliono fare badge engineering...

http://www.autonews.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20111124/COPY/311249917/1193

Fiat S.p.A. is counting on Lorenzo Ramaciotti, the designer of the Ferrari 612 Scaglietti, to make Chrysler models appear at home in both Detroit and Milan. The 63-year-old, lured out of retirement in 2007, is leading efforts by the automaker to create a common styling for Chrysler and its Italian sister brand Lancia in a bid to save costs and more than double their sales by 2014. The strategy attempts to create a family resemblance from models that stretch from urban subcompacts to spacious minivans.

"We are trying to find an international language, which could have a place both here in Italy and in the U.S.," Ramaciotti, who heads design at Fiat and Chrysler, said in an interview in Turin. "If you put all the models into the showroom, they must fit together. It's a delicate problem."

Sergio Marchionne, CEO of Fiat and Chrysler Group, combined the two nameplates to forge a competitive global automaker out of the struggling Italian company and the formerly bankrupt U.S. manufacturer. Chrysler and Lancia are meant to appeal to mid-market consumers to lead a 64 percent surge in group sales to 5.9 million vehicles by 2014.

Fiat targets combined Chrysler and Lancia deliveries of 800,000 vehicles in three years, up from about 300,000 now. The merger of the two brands kicked off in June, when Marchionne pulled the U.S. brand from continental Europe to favor Lancia, which is dependent on sales of compacts in debt-strapped Italy. The Chrysler 300 sedan has been rebadged as the Thema for Lancia, while a minivan is being sold as the Voyager.

'No personality' risk

The strategy creates a challenge for Fiat as it seeks to balance reduced spending on new models with consumer expectations for a car that's supposed to be local, said Roberto Verganti, author of the 2009 book "Design-Driven Innovation."

"It's extremely difficult to succeed in a strategy of globalizing design," said Verganti, a management professor at Milan Polytechnic. "The risk is making international cars with no personality. When you buy a Lancia, you are looking for a piece of Italy, and when you choose a Chrysler, you are getting a slice of America."

The Chrysler-Lancia combination is an exception for Fiat. Other brands, including Dodge, Jeep, Maserati and Alfa Romeo, will retain their unique American and Italian identities, regardless of where the vehicles are sold or built, said Ramaciotti, who spends one week a month in Detroit to oversee design projects.

Lancia's struggles

Lancia is a weak link for Fiat in Europe, where the Italian carmaker loses an estimated 800 million euros a year ($1.08 billion) as it struggles to compete with Volkswagen AG. Fiat's market share in the region fell to 7.1 percent through October from 8 percent a year earlier, hurt by slack demand in Italy and an aging line-up.

The mid-market Italian brand, which aims to introduce five new models over the next three years, won't likely reach its target of more than doubling annual sales from about 100,000 vehicles now, said Pierluigi Bellini, an analyst at IHS Automotive in Milan.

"It's very difficult for Lancia to boost sales significantly because it sells about 90 percent of its cars in the depressed Italian market," Bellini said.

Before Lancia added the two rebranded Chrysler models, its offering consisted of the 12,600-euro Ypsilon subcompact, the 17,040-euro Musa compact and the 20,470-euro Delta wagon. The Chrysler models, which went on sale this month, could broaden its appeal. So far they've at least been attracting curiosity.

Eyeballs to orders

"People are coming into the showroom to have a look," said Roberto Ferrari, who owns a Lancia dealer outside Milan. "Reactions are good. The Thema is pretty, design is attractive for Italians, too, but no one is buying these kinds of cars now," because the debt crisis calls for understatement.

Fiat targets annual deliveries of 10,000 Themas and 11,000 Voyagers, helped by the combination of the two brands' dealer networks, which boosted Lancia's sales outlets 40 percent to 650 stores. Last year, Chrysler sold about 2,500 sedans and wagons of the 300 line, while delivering 5,600 Grand Voyager minivans.

Chrysler has struggled to establish a foothold in Europe compared with General Motors Co. and Ford Motor Co., which both outsell Fiat in the region. The U.S. carmaker bought a stake in France's Simca in 1958 and then sold its European operations to Peugeot in 1978. Under Stuttgart, Germany-based Daimler AG, the brand renewed its effort in Europe, with sales peaking at about 120,000 cars in 2007. Overall, Chrysler sold about 37,000 cars in Europe last year, including Dodge and Jeep models.

More than a badge

The re-badging, a quick and cheap way for automakers to share models, has shown some signs of success. The Fiat Freemont, the European version of the Dodge Journey, has received about 18,000 orders since its June debut, more than double the model's peak sales of 8,300 in 2009.

Still, the ambitions of Ramaciotti, who developed cars including the Ferrari 550 Maranello and the Maserati Quattroporte during more than 30 years with designer Pininfarina SpA, go beyond slapping a new label on a car.

"We don't want to do pure badge-engineering; it has never worked well in the long run," said Ramaciotti, who gave up his retirement plans to join Fiat and designed the Maserati Kubang sport-utility vehicle concept introduced in September. "We should be global in sharing platforms and strategies without dulling the product line."

To get a mix of U.S. and Italian input, teams in Detroit and Turin are competing to develop a design language that can suit both brands, Ramaciotti said, adding that the styling would evolve as new products get released. In the meantime, Italian flair is already finding its way into Chrysler cars with a version of the 300 getting leather interiors from furniture-maker Poltrona Frau S.p.A.

"It's hard work and a long way to go for Chrysler and Lancia to find a common identity," said Verganti. "It's big challenge for Ramaciotti."

APHRODITE, DIVA DI BELLEZZA, AMORE E VOGLIA PARLA PERFETTAMENTE ITALIANA!!!

(Parliamo di macchine italiane, eh!)

Life is too short to drive german cars!!

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Allora, ho verificato con Bloomberg, ecco secondo me i punti piu importanti di Ramaciotti:

- Cerchiamo di trovare un linguaggio internazionale da usare in Italia e negli Stati uniti

- Quando vedi tutti i modelli in concessionario deve esserci un "sentimento di famiglia"

- Non vogliamo fare puro badge engineering perchè non ha mai funzionato a lungo termine

- Condividiamo piattaforme su livello globale senza opacizzazione dei prodotti

APHRODITE, DIVA DI BELLEZZA, AMORE E VOGLIA PARLA PERFETTAMENTE ITALIANA!!!

(Parliamo di macchine italiane, eh!)

Life is too short to drive german cars!!

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Sembra un'ottima notizia per il futuro Lancia, meno per i rebadge in rampa di lancio che invecchieranno presto (me ne farò una ragione :D).

Le conferme verranno dagli spies e dai modelli lanciati tra 2-3 anni.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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  • 3 mesi fa...

Dal sito "Lanciaitaliablog.it", una intervista ad un dirigente Lancia al salone di Ginevra da parte di un blog francese, UnicaStrada:

Ginevra 2012, UnicaStrada intervista un dirigente Lancia | Lancia Italia Blog - Il sito d'informazione dei Lancisti

Ginevra 2012, UnicaStrada intervista un dirigente Lancia

Il Blog francese UnicaStrada è riuscito ad avere importanti novità per quel che riguarda il futuro della Lancia da Philippe Maury, un manager facente parte del Lancia Press France. Qui di seguito, vi riporto tutte le domande opportunamente tradotte e rivisitate da me.

Unica Strada: Come vanno le vendite della Ypsilon a un anno dal suo debutto? Sono in linea con le aspettative?

Nel complesso la Lancia Ypsilon è stato un modello molto sgradito alla stampa che l'accusava, tra l'altro, per lo sgradevole suono del motore TwinAir e di una diversa caratterizzazione rispetto alle sue concorrenti. Ma paradossalmente, questa diversa caratterizzazione è piaciuta ai clienti e sopratutto alle clienti. Sono arrivate a vederla in concessionaria e l'hanno subito acquistata! Le vendite vanno bene e confermano i risultati che vogliamo raggiungere. Per il momento non abbiamo i dati perché la Ypsilon è stata messa in vendita nel giugno 2011. In questo momento però siamo in grado di produrre 250-300 registrazioni al mese in un mercato in crisi: la prova che questa vettura non lascia indifferente la clientela.

US: La clientela della Ypsilon è prevalentemente femminile?

Assolutamente sì. I clienti della versione 5 porte arrivano dalla 3 porte. Però, l'arrivo sul mercato della Ypsilon Black&Red sta conquistando anche la clientela maschile e più giovane. Oggi l'età media di un'acquirente della Ypsilon è di 40-45 anni.

US: Mentre la Fiat Idea è stata sostituita dalla Fiat 500L, la Musa avrà un'erede?

La Musa continuerà la sua carriera almeno fino alla fine del 2013 e probabilmente oltre. La domanda in Italia è molto forte con l'arrivo della versione GPL. Non vi è alcun motivo di fermare la produzione di un modello che funziona.

US: Al Salone di Ginevra la Lancia Delta compie 4 anni. Ma quanti anni resterà ancora sul mercato?

Nei prossimi mesi ci saranno novità riguardanti nuovi allestimenti o edizioni speciali (
ndr) . La Delta ha ancora due anni di carriera davanti a sé.

US: Un ritorno al motorsport è possibile?

Allo stato attuale non è previsto... Ma tutto è possibile! Oggi la visione di Lancia è incentrata sulla Dolce Vita, l'italianità, l'eleganza, il cinema, il glamour, le star... Lancia non è lusso. Non siamo mai stati un marchio di lusso e non lo saremo mai. Eleganza e Temperamento sono i nostri valori. E aggiungerei la nozione di differenza.

Oggi i nostri clienti sanno che le nostre automobili sono Chrysler rimarchiate. Non è fastidioso. Si possono avere simpatia o antipatie ma non si può dire che la Thema non è bella e non abbia un'essenza italiana. Ha il carattere di una Lancia.

US: Ci dovremo aspettare un modello sportivo Lancia (ad esempio la Chrysler SRT-8)?

È un sogno! Ma per passare dal sogno alla realtà ci sono diversi elementi da considerare: in primo luogo il mercato e l'immagine. Riguardo al primo punto, sia in Francia che nel resto d'Europa non abbiamo nessun buon motivo per importare la SRT-8 la quale ha consumi ed emissioni di CO2 che non sono in linea con le aspettative dei consumatori, specialmente con i prezzi che la benzina ha raggiunto. Gli investimenti da fare sarebbero troppi per il suo potenziale di vendita. Ma in termini di immagine un modello come questo potrebbe giovare al Brand. La versione sportiva della Jeep, ad esempio, è disponibile in Francia in una versione super-limitata con soli 20-25 esemplari per la Francia tutti venduti. Sappiamo che dai 20 ai 25 fans francesi vorrebbero avere nel loro garage una Thema SRT8. Pertanto ci è permesso sognare la sorella della Chrysler SRT8 qui in Europa.

US: È previsto un SUV Lancia nel futuro?

Quando abbiamo presentato il nostro product plan era previsto un SUV Lancia/Chrysler per il 2013. Esso sarà un SUV a 7 posti basato sulla Jeep Grand Cherokee, a differenza del SUV Alfa Romeo che invece ne avrà 5. Comfort ed Eleganza per Lancia... Dinamismo per Alfa Romeo. Aspetta e vedrai!

US: Sarà possibile avere parti di ricambio per i modelli Lancia con più di 10 anni, come succede con Alfa e Fiat?

Tutti i produttori hanno l'obbligo di fornire parti di ricambio per un periodo di 10 anni. Attualmente sono presenti tutti i modelli Lancia con le relative parti di ricambio (Zeta, Ypsilon, Dedra, Kappa, Thema...). Ma riguardo a modelli come la Thema 8.32 o le Delta in versione HF sono pezzi quasi introvabili. Si dovrebbero contattare club come Lancia Heritage.

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

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"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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