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Il "nuovo corso" Lancia


trovi che l'operazione di rimarchiamento dei prodotti Chrysler da parte si Lancia sia una mossa...  

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  1. 1. trovi che l'operazione di rimarchiamento dei prodotti Chrysler da parte si Lancia sia una mossa...

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Messaggi Raccomandati:

Discorso a parte le critiche incondizionate di cui c'e' da dire, mi sembra sia piu' florida casa alfa che casa lancia.

Solo perché non hai mai sentito parlare di Abarth Ritmo Turbo 4x4 (le Delta vincitrici dei mondiali rally) e di Audobianchi 246 (la Stratos). Certo sono posizioni estreme, ma le ho sentite e ne avrei fatto volentieri a meno.

Sul resto non c'è molto da aggiungere: sono le solite recriminazioni che leggo da quando sono iscritto a questo forum.

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I più attivi nella discussione

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Ma infatti ho parlato di persone che si "definiscono" come tali.

solo che agiscono spesso in modo diametralmente opposto.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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nulla da ridire sugli appassionati di automobile. solo che la passione senza una buona dose di realismo fa apparire l'industria automobilistica come qualcosa a metà strada tra una onlus di volontariato e un'associazione culturale. cosa che evidentemente non è...

e giusto perché non voglio passare per l'alfista sfegatato che gode come un riccio a veder chiudere Lancia, sottolineo il fatto che non sono nemmeno quello, e anzi, quando leggo "eh, ma le Alfa del passato, erano tutta un'altra cosa...avevano la TP, avevano questo, avevano quello", ricordo che quelle Alfa, Giulia a parte e forse forse Giulietta '55, furono progettate, costruite e vendute IN PERDITA...erano auto mitiche, ma che se non fossero state prodotte da un'azienda di Stato, a quei prezzi, sarebbero state auto mitologiche.

quindi, preferisco molto di più una Mi.to o una Giulietta, pensate per fare il loro dovere senza andare in perdita (e magari facendo lucrare il suo produttore).

e chiudo l'OT.

Modificato da led zeppelin
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nulla da ridire sugli appassionati di automobile. solo che la passione senza una buona dose di realismo fa apparire l'industria automobilistica come qualcosa a metà strada tra una onlus di volontariato e un circolo culturale. cosa che evidentemente non è...

.

Già, queste caratteristiche son richieste solo ad Audi:lol:.

Nessun vento è favo​revole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare


Alfa Romeo 147 JtdM 120CV Distinctive (2008)

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C'è più che altro da capire cosa si intenda per lancista/alfista, o meglio, di quali sottospecie di essi si parli.

Semplifico: prendo l'esempio che ho in casa. Mio padre, classe '48, ha avuto capacità e determinazione tali (come grande parte della sua generazione) da ritrovarsi, già da ventenne, in buone condizioni economiche. Il suo primo sfizio fu una Beta coupè 1.8, noie di affidabilità ma grandissima auto. Tant'è che dopo una parentesi con una 316 E21 2 porte (grande motore, tenuta di strada infame), venne presentata la mitica Lancia Thema.

Ne avemmo 2: una i.e. tenuta due anni, e soprattutto una i.e. turbo (entrambe I serie) che riempì di gaudio la famiglia per 7 intensi anni, veloci quasi come il 2.0 bialbero.

Detto ciò, quando mio padre vide in foto una K (la Thema era anzianotta e andava cambiata), inorridì al punto che non volle mai più sapere nulla delle Lancia, e comprò un'auto gloriosa, superlativa, in un certo senso l'unica erede di quel tipo di auto: Volvo 850 T5 sw. Altre enormi sodddisfazioni. Come in migliaia di casi simili, dopo essere stato 2 volte volvista, con l'avvento dei nuovi diesel prestazionali tedeschi, siamo andati - e rimasti - in crucconia: varie tra BMW e Audi. Auto che non hanno mai soddisfatto in tutto e per tutto mio padre, ma alla fine gli hanno sempre dato le cose che, con l'avanzare dell'età, egli chiedeva da un'auto. Grandi doti da stradista, motori diesel potenti e silenziosi (visto il suo chilometraggio annuo è l'unica scelta :si:), cambio automatico raffinato, quattro ruote motrici, e una certa sobria eleganza.

Morale della favola: mio padre (ma il discorso vale per migliaia di altri automobilisti italiani che negli '80 compravano Lancia e Alfa) non è mai stato un vero "lancista". Gli piacevano e ci si trovava bene, tutto qui. Quindi, al momento di cambiare auto, andava naturalmente prima dal concessionario Lancia. Se l'auto non rispettava i suoi rigidi gusti, alzava i tacchi e andava a spendere tanti, faticosamente e onestamente guadagnati quattrini sul modello che gli garbava di più.

E' lancismo/alfismo anche questo? Per me sì. Anzi, credo questa sia stata la tipologia sociale (professionista o imprenditore o manager ecc., benestante, amante della bella guida) che ha fatto la fortuna del marchio Lancia, del marchio Alfa, e che ora rimpingua BMW Audi e Mercedes. Perchè erano in tanti, compravano auto potenti, costose e piene di optional, e contribuivano indirettamente a crearne la fama di status symbol.

I segmenti alti sono quelli che hanno più margine, danno maggior prestigio e notorietà, ma sono i più difficili da gestire, perchè si tratta di clienti seri che non tollerano cadute di stile, sbagli o furberie giocati sulle loro tasche. E soprattutto non si innamorano di un marchio; se questo li delude cambiano in un amen. Sono disposti a sganciare sull'unghia 50-60-70 mila euro su un'auto non per sfizio, ma perchè c'è un rapporto di FIDUCIA con una Casa.

Perdonate il francesismo: ma a questi che cazzo gliene frega di ypsilon, mito e polo??

Ergo, anche la triade non è eterna, ma camperà di rendita solo fino al momento in cui i clienti non avranno alternative valide (e già adesso stanno ampliando i volumi per tamponare le perdite). Se Fiat da oggi comincia a lavorare sodo, fra meno di vent'anni li potrà avere anche tutti ai suoi piedi, come già successo nella sua storia.

Ecco perchè, per me, cestinare il marchio Lancia non è come cestinare Innocenti.

In casa Fiat l'ultimo che aveva questa mentalità fu cacciato nell''88, e personalmente sono dell'idea che l'unico che poteva forse raccogliere la sua eredità fosse De Meo.

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C'è più che altro da capire cosa si intenda per lancista/alfista, o meglio, di quali sottospecie di essi si parli.

Semplifico: prendo l'esempio che ho in casa. Mio padre, classe '48, ha avuto capacità e determinazione tali (come grande parte della sua generazione) da ritrovarsi, già da ventenne, in buone condizioni economiche. Il suo primo sfizio fu una Beta coupè 1.8, noie di affidabilità ma grandissima auto. Tant'è che dopo una parentesi con una 316 E21 2 porte (grande motore, tenuta di strada infame), venne presentata la mitica Lancia Thema.

Ne avemmo 2: una i.e. tenuta due anni, e soprattutto una i.e. turbo (entrambe I serie) che riempì di gaudio la famiglia per 7 intensi anni, veloci quasi come il 2.0 bialbero.

Detto ciò, quando mio padre vide in foto una K (la Thema era anzianotta e andava cambiata), inorridì al punto che non volle mai più sapere nulla delle Lancia, e comprò un'auto gloriosa, superlativa, in un certo senso l'unica erede di quel tipo di auto: Volvo 850 T5 sw. Altre enormi sodddisfazioni. Come in migliaia di casi simili, dopo essere stato 2 volte volvista, con l'avvento dei nuovi diesel prestazionali tedeschi, siamo andati - e rimasti - in crucconia: varie tra BMW e Audi. Auto che non hanno mai soddisfatto in tutto e per tutto mio padre, ma alla fine gli hanno sempre dato le cose che, con l'avanzare dell'età, egli chiedeva da un'auto. Grandi doti da stradista, motori diesel potenti e silenziosi (visto il suo chilometraggio annuo è l'unica scelta :si:), cambio automatico raffinato, quattro ruote motrici, e una certa sobria eleganza.

Morale della favola: mio padre (ma il discorso vale per migliaia di altri automobilisti italiani che negli '80 compravano Lancia e Alfa) non è mai stato un vero "lancista". Gli piacevano e ci si trovava bene, tutto qui. Quindi, al momento di cambiare auto, andava naturalmente prima dal concessionario Lancia. Se l'auto non rispettava i suoi rigidi gusti, alzava i tacchi e andava a spendere tanti, faticosamente e onestamente guadagnati quattrini sul modello che gli garbava di più.

E' lancismo/alfismo anche questo? Per me sì. Anzi, credo questa sia stata la tipologia sociale (professionista o imprenditore o manager ecc., benestante, amante della bella guida) che ha fatto la fortuna del marchio Lancia, del marchio Alfa, e che ora rimpingua BMW Audi e Mercedes. Perchè erano in tanti, compravano auto potenti, costose e piene di optional, e contribuivano indirettamente a crearne la fama di status symbol.

I segmenti alti sono quelli che hanno più margine, danno maggior prestigio e notorietà, ma sono i più difficili da gestire, perchè si tratta di clienti seri che non tollerano cadute di stile, sbagli o furberie giocati sulle loro tasche. E soprattutto non si innamorano di un marchio; se questo li delude cambiano in un amen. Sono disposti a sganciare sull'unghia 50-60-70 mila euro su un'auto non per sfizio, ma perchè c'è un rapporto di FIDUCIA con una Casa.

Perdonate il francesismo: ma a questi che cazzo gliene frega di ypsilon, mito e polo??

Ergo, anche la triade non è eterna, ma camperà di rendita solo fino al momento in cui i clienti non avranno alternative valide (e già adesso stanno ampliando i volumi per tamponare le perdite). Se Fiat da oggi comincia a lavorare sodo, fra meno di vent'anni li potrà avere anche tutti ai suoi piedi, come già successo nella sua storia.

Ecco perchè, per me, cestinare il marchio Lancia non è come cestinare Innocenti.

In casa Fiat l'ultimo che aveva questa mentalità fu cacciato nell''88, e personalmente sono dell'idea che l'unico che poteva forse raccogliere la sua eredità fosse De Meo.

sono d'accordo con te, anche se, ripeto, le Lancia di cui parli erano appunto delle Lancia costruite in era Fiat, quindi con tutti i crismi del ritorno economico :), che spesso e volentieri (Thema a parte, ma Beta decisamente sì), sono state tacciate di essere delle Fiat vestite a festa dai detrattori.

erano anche Lancia che campavano della fama d'immagine delle loro progenitrici, che, non diversamente dalle Alfa, erano state automobili progettate e costruite in perdita, e non essendo di proprietà dello Stato, finirono già nel 1969 in mano privata.

ad ogni modo, la storia che racconti tu su queste Lancia è stata una storia effettivamente vera: ne ho viste io stesso molte di storie simili con i miei occhi.

ma c'è un piccolo problema: sono state tutte storie in buona parte ITALIANE. all'estero, dubito fortemente che, anche solo in termini percentuali, Lancia avesse la stessa popolarità di Volvo, giusto per non tirare sempre in ballo Alfa.

Lancia, nel bene o nel male, salvo alcune eccezioni, commercialmente parlando (e quindi escludendo il mondo delle competizioni o dell'estetica), è stata un fenomeno tipicamente italiano. rattrista dirlo, ma i numeri sono quelli che sono.

e sinceramente, sono abbastanza convinto che un marchio come Lancia possa benissimo un domani anche essere resuscitato, se ci fosse il modo di renderlo redditizio anche fuori dall'Italia, o anche solo in Italia. Se, e ripeto se, Kappa e Thesis avessero venduto solo in Italia quello che aveva venduto Thema, dubito che oggi qualcuno la vorrebbe chiudere.

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Marchionne ha detto chiaramente che non punterà su Lancia come Global Brand (cosa che invece farà con Alfa/Maserati) e che vede Lancia come marchio "monoprodotto" per alcuni mercati, leggi Y.

Mi pare che inoltre giudichi da non ripetere l'esperienza del rebadging.

Io concordo in pieno sul fatto che bisogna concentrare gli sforzi su pochi marchi - ed Alfa Jeep e Maserati per n motivi hanno più numeri di Lancia- ma fatico a vedere il rebadging come esperienza fallimentare in assoluto.

Innanzitutto Alfa e Maserati dovrebbero andare su un settore più sportivo ( e nel caso di Maserati Esclusivo) quindi il settore flotte segmento D-E ed MPV credo potrebbe rimanere scoperto e questo potrebbe essere un peccato.

Grazie al rebadging si può invece ampliare la gamma senza fare grossi investimenti su modelli ad hoc avendo inoltre una forte leva per ridurre i prezzi (in quanto gli investimenti si ammortizzano a lòivello mondiale e non europeo). Dimostrazione di questo è l'operazione Freemont che credo si possa catalogare come se non di successo sicuramente in utile.

Il rabadging Lancia ha riguardato invece nell'ordine una berlinona da più di 5 metri disponibile con cilindrata da 3000 in su, un monovolume figlio di un progetto a fine ciclo da 5 metri e 20 e una berlina cabriolet 2.4 benzina da 5 metri derivante da un modello in run-out..scusate ma cosa si sperava?

Io penso e spero che la prossima generazione di MPV americani possano essere più compatta e leggere in omaggio ad una dinamica di europeizzazione di cilindrate e dimensioni che è in atto anche in America e che, queste si, possano essere proposti con succeso in Europa con marchio Lancia.

Peraltro gli americani sono sempre stati bravi nel design e nelle linee delle MPV (pensiamo alla versione precedente di Voyager) i cui valori possano essere ben rappresentati in Europa da un marchio come Lancia - soprattutto in consideraione della già citata tendenza all'europeizzazione di cilindrate e dimensioni,

Io per esempio penso che in USA possa avere senso proporre un Voyager dalle dimensioni leggermente più umane di quello attuale - diciamo sulla dimensione del Freemont - e non mi dispiacerebbe neanchè un Voyager più compatto su pianale Giulietta che invece potrebbe andare su dimensioni simili alla Mercedes Classe B sfruttando il nome Voyager e declinandolo più in basso come fatto da Jeep con i vari modelli Cherokee.

Ecco, credo che due modelli del genere che vwedo come abbastanza logico proporre in USA come Crysler, avrebbe senso proporli in Europa con marchio Lancia, altre proposte le vedo francamente come un di più.

Modificato da anparrini
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Ma oggigiorno lancisti e alfisti perchè dovrebbero preferire un prodotto del loro marchio prediletto rispetto ad uno della concorrenza?

o meglio.......oltre a Giulietta,cosa offrono di interessante i due marchi?

e io faccio la domanda opposta: :P

perchè uno deve preferire un altro marchio?

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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e io faccio la domanda opposta: :P

perchè uno deve preferire un altro marchio?

Giulietta + Delta (5anni di vita) vs A3/Q3 S1/X1 DS4 Mazda3 ClasseA/CLA QQ 308 Astra Megane Leon Auris Golf/Tiguan V40........

2 modelli di cui uno vecchio e lasciati soli soletti dalle loro case,contro una sterminata proposta di prodotti piu' freschi e appetibili degli altri marchi.....uno puo' essere Lancista quanto vuoi ,ma se deve comprarsi la Delta ,ci pensa 10 volte......lo stesso vale per Giulietta , la cui immagine del marchio è sprofondata.....

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