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Modifica all'art 18 Statuto dei lavoratori: quali conseguenze ?


loric

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Premesso che non voglio convincere nessuno, l'evangelizzazione non fa per me, ti do alcuni elementi aggiuntivi.

Il costo del lavoro relativo ai contratti "flessibili" viene aumentato ripetto al contratto a tempo indeterminato. In altre parole costerà di più assumere a termine che assumere a tempo indeterminato.

Continuo a pensare che molte aziende preferiranno non assumere proprio, visto anche l'andamento dell'economia. Ovviamente spero di sbagliarmi e che abbia ragione tu.

Sull'art. 18 non aggiungo altro, tanto ne abbiamo già parlato.

La questione dell'articolo 18 non l'avevo citata, e non a caso.

già Zarathustra

"la 4C sarà un trabiccolo per incompetenti" (Ipse dixit)

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Continuo a pensare che molte aziende preferiranno non assumere proprio, visto anche l'andamento dell'economia. Ovviamente spero di sbagliarmi e che abbia ragione tu.

Che c'entra? E' ovvio che se un'azienda non ha le possibilità economiche o l'esigenza di assumere allora non lo farà, ma questa riforma ha una natura strutturale, non transitoria, il suo scopo è quello di far funzionare a regime il mercato del lavoro anche quando la crisi non ci sarà più.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Che c'entra? E' ovvio che se un'azienda non ha le possibilità economiche o l'esigenza di assumere allora non lo farà, ma questa riforma ha una natura strutturale, non transitoria, il suo scopo è quello di far funzionare a regime il mercato del lavoro anche quando la crisi non ci sarà più.

già Zarathustra

"la 4C sarà un trabiccolo per incompetenti" (Ipse dixit)

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Punti di vista, datoriali: (oh, ma che brutto il termine datoriale ;))

"Non credo che sia l'articolo 18 a bloccare lo sviluppo del Paese. Le urgenze sono altre."

Giorgio Squinzi, presidente designato di Confindustria, Corriere della Sera 24/3/12

Non credo che sia l’articolo 18 a bloccare lo sviluppo del Paese. Le urgenze sono altre.

Giorgio Squinzi, presidente designato di Confidustria, Corriere della Sera 24 marzo 2012

Modificato da ilario
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Punti di vista, datoriali: (oh, ma che brutto il termine datoriale ;))

"Non credo che sia l'articolo 18 a bloccare lo sviluppo del Paese. Le urgenze sono altre."

Giorgio Squinzi, presidente designato di Confindustria, Corriere della Sera 24/3/12n credo che sia l’articolo 18 a bloccare lo sviluppo del Paese. Le urgenze sono altre.

Giorgio Squinzi, presidente designato di Confidustria, Corriere della Sera 24 marzo 2012

Quello che si sta facendo è un gioco delle parti.

Nella riforma della Fornero l'art. 18 non è il punto cardine, ma si parla solo di quello. Non ho visto nessun articolo che spendesse più di 3 righe sulla stretta sulle collaborazioni coordinate e continuative o sulle P. IVA farlocche che stanno distruggendo le imprese del settore di Cosimo.

Non ho visto alcun articolo che parlasse delle misure contro le dimissioni in bianco che, fino a 15 giorni fa (in coincidenza con la festa della donna) erano un'emergenza nazionale.

In ogni caso staremo a vedere.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Quello che si sta facendo è un gioco delle parti.

Nella riforma della Fornero l'art. 18 non è il punto cardine, ma si parla solo di quello. Non ho visto nessun articolo che spendesse più di 3 righe sulla stretta sulle collaborazioni coordinate e continuative o sulle P. IVA farlocche che stanno distruggendo le imprese del settore di Cosimo.

Non ho visto alcun articolo che parlasse delle misure contro le dimissioni in bianco che, fino a 15 giorni fa (in coincidenza con la festa della donna) erano un'emergenza nazionale.

In ogni caso staremo a vedere.

l'ho notato pure io. Per me sotto questo punto di vista è un passo avanti non da poco, anche perché la maggior parte dei nuovi inserimenti lavorativi finisce sotto questo tipo di trattamento che ritengo in molti casi indegno. Ormai il settore è marcio, le imprese strutturate non esistono quasi più.

Sia nel settore progettazione (la situazione degli studi di progettazione è da terzo mondo :disp2:) che nel settore costruzione.

Io faccio anche sicurezza nei cantieri, (solo per i miei, troppo pericoloso) e ho grossissime difficoltà a capire chi entra e chi esce in un cantiere. Ieri mattina ho dovuto sbattere fuori due operai irregolari di un ditta che ci fa l'intonaco (gente con cui lavoriamo da anni) perché, visto che era sabato, la gente non controlla.

Giuro, io non ci dormo più la notte. Eppure son costretto a farlo, il cliente in pratica pretende il coordinamento della sicurezza come "bonus" nella parcella, se non lo fai, hai la quasi certezza di perdere la commessa.

Fidatevi, la situazione è da delirio: imprese di 5-6 persone che di colpo diventano tutti artigiani e che fanno lo stesso lavoro nello stesso luogo (cosa vietata). Tu fai il contratto con uno e te ne ritrovi dopo una settimana 4-6 artigiani ingestibili, stessa cosa per le grandi ditte che non hanno più commesse statali (soldi finiti e non si fa più niente da due anni): si licenzia o pensiona e si continua a lavorare con le stesse persone a partita iva.

Per quello quando sento parlare di fine della civiltà per una pausa (retribuita) che passa da 15 a dieci minuti, a me cadono le palle. Nel mio ambiente o in quello dei ragazzi che vengono regolarmente presi per il culo con contratti da fame, roba da insulto, (vedi anche i call center, altro scandalo da terzo mondo) non sento volare una mosca da gente tipo camuso e compagnia cantante.

Ieri sera ero proprio a cena con un mio amico fiattaro e si faceva il raffronto delle condizioni contrattuali con un'altra ragazza presente che lavora nel commerciale settore fidi. Beh, sinceramente c'è da mettersi le mani nei capelli.. I nuovi arrivati nel commerciale di fatto non hanno quasi più tutele, da un giorno all'altro tolto il premio di produzione per la crisi, il mese dopo partita l'indennità di cassa, l'anno scorso hanno lasciato a casa tre dipendenti in pratica senza preavviso per motivi di crisi.

Perché di ste cose nessuno parla? In Italia sembra esistano solo il metalmeccanici

P.s.

OT, ma notizia positiva: il mio amico (progettazione) era uno di quelli che rischiava la cassa a mirafiori, pare che per quest'anno invece gli toccherà fare straordinari. Speriamo bene, che si lavori un po'

Modificato da Cosimo

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Punti di vista, datoriali: (oh, ma che brutto il termine datoriale ;))

"Non credo che sia l'articolo 18 a bloccare lo sviluppo del Paese. Le urgenze sono altre."

Giorgio Squinzi, presidente designato di Confindustria, Corriere della Sera 24/3/12

Non credo che sia l’articolo 18 a bloccare lo sviluppo del Paese. Le urgenze sono altre.

Giorgio Squinzi, presidente designato di Confidustria, Corriere della Sera 24 marzo 2012

Bombassei, arrivato secondo per una manciata di voti, la pensa in modo diametralmente opposto.

Imho c'è da dire una cosa, gli industriali sono persone e infondo troveranno sempre un motivo per lamentarsi e piangere miseria..

Riprendendo il discorso di Cosimo, i metalmeccanici vicono in un mondo a parte, amici che lavorano nella grande distribuzione o nei media (ne conosco diversi) con lauree specialistiche e master non vanno più in là di contratti progetto e 1000€/mese...

Modificato da Motron

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Fidatevi, la situazione è da delirio: imprese di 5-6 persone che di colpo diventano tutti artigiani e che fanno lo stesso lavoro nello stesso luogo (cosa vietata). Tu fai il contratto con uno e te ne ritrovi dopo una settimana 4-6 artigiani ingestibili, stessa cosa per le grandi ditte che non hanno più commesse statali (soldi finiti e non si fa più niente da due anni): si licenzia o pensiona e si continua a lavorare con le stesse persone a partita iva.

Visto ieri amico del Poli architetto. Lavora a tempo pieno, pagato con ritenuta d'acconto 600 euri al mese. O cosi' o niente, no tutele, no vacanze pagate, no malattia. Il giorno della sua laurea si sono laureati altri 6 con lui. Tutti nelle stesse condizioni, o comunque in partita iva, roba da 500/600 euri al mese.

La fidanzata lavora in uno studio legale come traduttrice (laurea in mediazioni linguistiche e culturali) e prende 300 euri al mese, come stagista. Teoricamente da stagista dovrebbe fare part-time, in realta' fa tempo pieno.

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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vedete, il problema non è solo la retribuzione da scandalo, è l'assoluta mancanza di prospettive di carriera, le tutele ridotte a zero e l'assoluta incertezza di rimanere.

SI viene assunti perché lo studio ha beccato un progetto grosso o ha del lavoro di merda da sfangare. Finito quello tanti saluti. Si è un costo e basta. Per quello che molti scappano o fanno altro. Non è un modo di vivere facile se non si ha un po' di pelo o le spalle coperte.

E non parlo dei pagamenti perché arriviamo alla comica finale

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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probabilmente squinzi sà che solo una ditta con c.a. 15 dipendenti può ipotizzare plausibilmente di fronte ad un giudice di risolvere il problemi economici licenziando 1 solo dipendente,tutte le altre se hanno necessità di ridurre (giusto o sbagliato che sia) tendenzialmente richiederanno numeri superiori, già previsti attualmente.

e tra l'altro già nessuna legge vieta di creare 2 aziende da 14 dipendenti: "una che fa le viti, l'altra i bulloni" invece di farne 1 sola da 30 persone con due divisioni 1 viti e una bulloni, però gli studi statistici mostrano che questo espediente non è per nulla iin voga, segno che il problema non è poi così sentito.

una cosa proprio non ho capito ma quando dovrebbe entrare in vigore ?

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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