Microsoft - General Motors

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a me di quel post piace tantissimo "La Macintosh" ahahahahahah mi ricorda i trolloni nei primi forum Apple.

Della serie "lo abbiamo fatto talmente inutilmente ed assurdamente complicato che ci serve qualcuno/qualcosa che cerchi di spiegare al cliente di turno perche' ha senso buttare via i soldi in sta cosa che non usera mai oltre l'1% delle funzionalita' per il resto della sua vita, ma che e' fighissima?"... bello... ci stiamo tirando dentro il "meglio" degli altri settori, non c'e' che dire... Fare una macchina da guidare invece che programmare (e reboottare) pare brutto?

Il problema è che se i vecchi non li sanno usare...i giovani non le vogliono comprare

I giovani non comprano auto

Gm chiede aiuto a Mtv

In forte calo il numero di patenti: fra i ragazzi Apple e Google i marchi preferiti. I produttori corrono ai ripari

MILANO- Alla libertà di guidare preferiscono quella della rete. I giovani americani sono sempre meno interessati alle automobili, rispetto alle generazioni motorizzate che li hanno preceduti. E lo stesso accade in Europa, dove una vasta percentuale non può permettersi di comprare una nuova vettura e tutti gli oneri di gestione che ne derivano. Così, negli Usa il primo mondiale General Motors ha chiesto aiuto a Mtv per studiare strategie di marketing efficaci per riportare i ventenni al volante. Al New York Times, Ross Martin, vicepresidente della televisione musicale lo dice senza giri di parole: «Per i ragazzi l'auto sta diventando un'enorme scocciatura».

L'ELETTRONICA BATTE LE 4 RUOTE- A conferma il quotidiano americano cita dei dati secondi i quali nel 2008 soltanto il 46,3% di chi era in età di patente l'ha effettivamente presa, contro il 64,4% del 1998. A da retta a una ricerca della Gartner, poi, il 46% di ragazzi fra i 18 e i 24 anni preferisce una connessione a internet all'automobile. E in un altro sondaggio effettuato fra i nati fra 1981 e il 2000, alla domanda su quali fossero i marchi preferiti, Google, Nike, Apple hanno fatto terra bruciata: nella top-10 non si è piazzato nemmeno un costruttore. Insomma, a Detroit e dintorni c'è poco da stare allegri per il futuro. Così, gli uomini Gm si sono rivolti a chi la generazione Y la conosce o almeno dovrebbe. Da questa insolita partnership dovrebbe venire fuori un modo diverso di comunicare l'industria dell'automobile e suoi prodotti per trasformare Chevrolet in un marchio multiculturale e tecnologico. Un percorso che sta avvenendo a colpi di video spettacolari postati in rete, di apertura ai social network, di colori sgargianti, come il techno pink. Funzionerà? È presto per dirlo, ma di sicuro oggi la celebre frase «Quel che va bene per Gm va bene per l'America» appare solo un lontano ricordo.

Redazione Motori

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come faremo?