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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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e le 300 assunzioni in vmmotori

Si, ma non per aprirne uno nuovo di zecca appena oltre confine. In Francia non avrebbero mai accettato che si chiudesse (di fatto) uno stabilimento sul loro territorio per aprirlo in Belgio in un momento come questo, contributi o no.

O hai eccesso di capacità produttiva o non ce l'hai. Dobbiamo smettere di pagare cassa integrazione a fondo perduto senza far nulla per costringere la Fiat ad aumentare la produzione in Italia. A questo punto che Fiat si prenda i rischi reputazionali ed economici (non pochi) di chiudere uno stabilimento, voglio proprio vedere come andrebbe a finire. Ci stanno prendendo in giro, almeno è questa la sensazione che ho, dopo decenni di sostegni statali a fondo perduto.

Inoltre è tutto da vedere che il governo serbo abbia pagato per intero lo stabilimento, ho qualche legittimo dubbio, ma nessuna controprova, quindi devo accettarlo. Piuttosto incentiviamo la Fiat a produrre in Italia, come fa la Serbia. Ci costerà comunque meno anche se si dovesse trattare di concorrenza sleale per la UE. Trovino il modo.

pero ti contraddici: " dopo decenni di sostegni statali a fondo perduto. " e " Piuttosto incentiviamo la Fiat a produrre in Italia, come fa la Serbia.".

vuoi regalare i soldi statali alla fiat o no?

Modificato da sarge
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@Quattro:

solo come consiglio: Non puoi paragonare un state e l´altro - nel quale esistono per lo piú grandissime differenze nel settore citato.

La Francia ha avuto una storia ben diversa e una realtá industriale e di consequenza struttulae diversa. Hanno sempre cercato, specialmente nel tempo non "NATO" di tenere strette le loro realtá industriali anche solo se sono perifericamente interessanti per il militare.

In italia, giá solo storicamente, la realtá é diversa: siamo - industrialmente parlando - troncati nel mezzo di due realtá: abbiamo vinto la guerra ma eravamo troppo deboli senza Marshall. E avevamo solo "monopoli" statali e privati.

Anche se questa vista molto semplificata non riesce a rendere le difficoltá implicate, riesce a rendere le idee.

Secondo alcuni esperti - non solo della Bocconi - sí é ormai convinti che l´industria italiana non ha avuto solo beni e pregi dai aiuti e fondi statali. E parlare dell´italia come una nazione industrializzata a mercato aperto fá appena senso dopo l´anno ´79 (Ultimi trattati con austria, fine emilia rossa, trattato Trieste italiana etc conclusi ). E di seguito si ha una realtá che é molto piú vicini alla spagna dopo dittatura che a quella di una francia nazionalistica di quei decenni.

Finalmente, dopo quella tragedia di Corsiga/Craxi/ Andreotti e il nano con 30 anni di politica DEVASTANTE (parlando d´economia) - sempre sotto il volto di voler "salvaguardare", si é arrivati a diventare competetivi. E si, ti dico: chiudi alla svelta Termini, che é decisione piú che giustificabile fai finalmente un po´ di pressione sui sindacati e sullo stato, che devono fare FINALMENTE le riforme dovute (anche e sopratutto per il popolo che vive sotto la capanna da decenni e si vuole liberare da essa).

Per dirla breve: Non si scappa da un paese se si é una industria transnazionale, ci si decide in favore. E italia deve - assolutamente DEVE - diventare piú "sexy" per il mercato. Il che non vuole dire NB che mandi a quel paese tutti i diritti dei lavoratori. Se si é appena appena un po´ attenti e si guarda intorno, non a caso i paesi nordici e i tanto criticati crucchi hanno un economia fortissima. E guarda caso, le industrie grandi tornano "a casa". Da Sennheiser, Schaeffler, Continental a molti altri. E questo perche la qualitá e il prezzo per questa sono inbattibili. Stesso vale per Svezia e compagnia.

Saluto,

T!

Factum abiit, monumenta manent.
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  • 2 settimane fa...
a Cassino scioperano contro la possibil chiusura dello stabilimento

articolo in riproduzione riservata da leggere qui

Cassino, scioperano gli operai Fiat per dire no all'ipotesi di chiusura - Corriere Roma

Cioè scioperano perché un domani, forse, se le cose non andranno bene, Marchionne potrà chiudere uno stabilimento in Italia ed in tal caso, forse, potrebbe toccare a Cassino come a qualsiasi altro stabilimento?

Ma lol :roll:

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Cioè scioperano perché un domani, forse, se le cose non andranno bene, Marchionne potrà chiudere uno stabilimento in Italia ed in tal caso, forse, potrebbe toccare a Cassino come a qualsiasi altro stabilimento?

Ma lol :roll:

Intanto a Pomigliano sarà ferma la produzione per due settimane ad agosto...

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Cioè scioperano perché un domani, forse, se le cose non andranno bene, Marchionne potrà chiudere uno stabilimento in Italia ed in tal caso, forse, potrebbe toccare a Cassino come a qualsiasi altro stabilimento?

Ma lol :roll:

Beh, un giorno di sciopero mi sembra normale in questo quadro.

E' una dichiarazione pubblica dello stesso valore di quella di Marchionne e in risposta a quella.

Marchionne ha dichiarato ufficialmente alla stampa che se le cose non migliorano a livello di mercato interno e esportazioni in futuro dovrà chiudere un impianto in Italia.

Lo sciopero di 8 ore equivale a una dichiarazione pubblica dei lavoratori che aderiscono che suona più o meno come "Non vogliamo che l'impianto di Cassino venga chiuso in un futuro prossimo. Tutti tengano conto di questo rischio e facciamo il necessario perchè non avvenga".

Ovvio se la cosa andasse oltre lo sciopero e oltre la singola giornata senza che ci siano ulteriori elementi o sviluppi, avrei anch'io da ridire in merito.

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Intanto a Pomigliano sarà ferma la produzione per due settimane ad agosto...

Intanto riporto la fonte:

Fiat Pomigliano, l'annuncio dell'azienda: chiusura produttiva dal 20 al 31 agosto - Napoli - Repubblica.it

Inoltre questo spiega un cospicuo quanto anomalo dispiegamento di bisarche piene di Panda che ho visto sull'A30 la settimana scorsa

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