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Che ruolo dare ai marchi auto italiani (sotto FCA)


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Per me gestire i marchi italiani di FCA dovrebbe essere la cosa più facile del mondo. Ognuno di questi marchi ha una storia, un blasone, peculiarità e caratteristiche uniche, che dovrebbero gestirsi quasi da soli. Non riesco proprio a capire come negli anni apssati, e per certi versi anche oggi, siano riusciti a combinare tanti disastri nel gestire questi marchi.

LA cosa sarebbe così semplice:

Alfa= auto sportive

LAncia= auto di classe

Fiat: economiche e razionali

MAserati: lusso e super lusso.

 

Paradossalmente pesno che per il gruppo VW sia molto più difficle gestire e proprio marchi, perchè molti si sovrappongono e no nhanno una precisa identità Per esempio Skoda e Seat. Audi e VW in passato molti modelli si sovrapponevano, ad esempio: la golf 4 aveva una qualità superiore alla Adui A3. Oggi tendono a fare le Audi molto più costose delle VW.

Anche per PSA le cose son complicate, non ho mai capito oggi cosa differenzia le Citroen dalle Peugeot.

 

Veramente mi stupisco che fiat non sia riuscita a gestire i suoi marchi. Ora si sta cercando di rimediare, ma temo che per Lancia sia troppo tardi

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1 ora fa, infallibile_GF dice:

Per me gestire i marchi italiani di FCA dovrebbe essere la cosa più facile del mondo. Ognuno di questi marchi ha una storia, un blasone, peculiarità e caratteristiche uniche, che dovrebbero gestirsi quasi da soli. Non riesco proprio a capire come negli anni apssati, e per certi versi anche oggi, siano riusciti a combinare tanti disastri nel gestire questi marchi.

LA cosa sarebbe così semplice:

Alfa= auto sportive

LAncia= auto di classe

Fiat: economiche e razionali

MAserati: lusso e super lusso.

 

Paradossalmente pesno che per il gruppo VW sia molto più difficle gestire e proprio marchi, perchè molti si sovrappongono e no nhanno una precisa identità Per esempio Skoda e Seat. Audi e VW in passato molti modelli si sovrapponevano, ad esempio: la golf 4 aveva una qualità superiore alla Adui A3. Oggi tendono a fare le Audi molto più costose delle VW.

Anche per PSA le cose son complicate, non ho mai capito oggi cosa differenzia le Citroen dalle Peugeot.

 

Veramente mi stupisco che fiat non sia riuscita a gestire i suoi marchi. Ora si sta cercando di rimediare, ma temo che per Lancia sia troppo tardi

 

Tu ragioni come se esistessero solo i quattro marchi italiani, ma Fca ha anche altri brand e gestirli tutti non è facile.

Secondo me serve un asse generalista globale, e ci metterei dentro Chrysler per Nafta, Fiat per Emea e uno dei due marchi per Apac.

Dodge che fino ad ora con Dart andava anche su fasce più basse di mercato la farei rimanere da Charger in su, avvicinandola un pochino di più ad Alfa, Chrysler a farei arrivare al segmento C con un operazione tipo Cruze/Astra Focus ecc, facendo la versione Fiat per Emea (e non la Tipo)

 

1 ora fa, infallibile_GF dice:

Per me gestire i marchi italiani di FCA dovrebbe essere la cosa più facile del mondo. Ognuno di questi marchi ha una storia, un blasone, peculiarità e caratteristiche uniche, che dovrebbero gestirsi quasi da soli. Non riesco proprio a capire come negli anni apssati, e per certi versi anche oggi, siano riusciti a combinare tanti disastri nel gestire questi marchi.

LA cosa sarebbe così semplice:

Alfa= auto sportive

LAncia= auto di classe

Fiat: economiche e razionali

MAserati: lusso e super lusso.

 

Paradossalmente pesno che per il gruppo VW sia molto più difficle gestire e proprio marchi, perchè molti si sovrappongono e no nhanno una precisa identità Per esempio Skoda e Seat. Audi e VW in passato molti modelli si sovrapponevano, ad esempio: la golf 4 aveva una qualità superiore alla Adui A3. Oggi tendono a fare le Audi molto più costose delle VW.

Anche per PSA le cose son complicate, non ho mai capito oggi cosa differenzia le Citroen dalle Peugeot.

 

Veramente mi stupisco che fiat non sia riuscita a gestire i suoi marchi. Ora si sta cercando di rimediare, ma temo che per Lancia sia troppo tardi

Tu ragioni come se esistessero solo i quattro marchi italiani, ma Fca ha anche altri brand e gestirli tutti non è facile.

Secondo me serve un asse generalista globale, e ci metterei dentro Chrysler per Nafta, Fiat per Emea e uno dei due marchi per Apaca.

Dodge che fino ad ora con Dart andava anche su fasce più basse di mercato

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Quella visione dei marchi italiani poteva andare bene quando era ancora in vita l'avvocato, ora lo scenario è decisamente più complesso per via della competizione globale in cui FCA non è un attore principale. Per diventarlo per cui vanno bene i modelli ad alto valore ma servono anche i volumi grossi e servono SUBITO.

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5 ore fa, infallibile_GF dice:

Per me gestire i marchi italiani di FCA dovrebbe essere la cosa più facile del mondo. Ognuno di questi marchi ha una storia, un blasone, peculiarità e caratteristiche uniche, che dovrebbero gestirsi quasi da soli. Non riesco proprio a capire come negli anni apssati, e per certi versi anche oggi, siano riusciti a combinare tanti disastri nel gestire questi marchi.

LA cosa sarebbe così semplice:

Alfa= auto sportive

LAncia= auto di classe

Fiat: economiche e razionali

MAserati: lusso e super lusso.

 

Paradossalmente pesno che per il gruppo VW sia molto più difficle gestire e proprio marchi, perchè molti si sovrappongono e no nhanno una precisa identità Per esempio Skoda e Seat. Audi e VW in passato molti modelli si sovrapponevano, ad esempio: la golf 4 aveva una qualità superiore alla Adui A3. Oggi tendono a fare le Audi molto più costose delle VW.

Anche per PSA le cose son complicate, non ho mai capito oggi cosa differenzia le Citroen dalle Peugeot.

 

Veramente mi stupisco che fiat non sia riuscita a gestire i suoi marchi. Ora si sta cercando di rimediare, ma temo che per Lancia sia troppo tardi

 

L'errore che commetti si rispecchia nella frase iniziale. Gestire i marchi FCA è una sfida quasi paradossale. Hai dei marchi che ancor oggi si trovano con una propria identità ma che di fatto rimane solo sulla carta e nelle, non so quanto, benevoli intenzioni di chi comanda.

Non voglio star qui a ripercorrere la storia di ogni singolo brand, basta osservare gli ultimi dieci anni e poco più per capire che la strada è stata si più volte tentata ma che, forse per pigrizia o poco coraggio, più volte abbandonata ed arresi alle prime difficoltà. Citi VW ma il paragone non regge visto che comunque il gruppo partiva da una base solida che ha potuto solo fortificarsi sempre più con gli anni e gli investimenti. Oggi non è una questione di quale marchio del gruppo scegliere, semmai una questione di prezzo. Per FCA il problema è che il cliente vede prodotti che si differenziano tutti gli uni dagli altri tanto da sembrare marchi diversi, ed infatti non vedo perché pensarla diversamente. 

Trovo che FCA debba fare innanzitutto chiarezza con se stessa e capire che cosa voglia dire per la gente acquistare FIAT o Alfa, ecc... perché non si campa solo di 500 o di politica sul prezzo al ribasso. 

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Oggi un mio collega ha ritirato la Giulietta.
E stica, direte. La cosa però mi ha fatto pensare: lui viene da Fiesta, è passato ad una compatta ben fatta, vivibile e con un buon rapporto qualità/prezzo. La nuova Giulietta TP sarebbe appetibile a questo pubblico? Io non credo, per il costo e per la scomodità del tunnel della trasmissione e della seduta bassa. Questo secondo me sarebbe il ruolo di Lancia, prendere il posto dell'attuale Giulietta dopo la virata di Alfa sullo sportivo, e magari aggiungere un'analoga segmento D.

☏ T8-PLUS ☏

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21 ore fa, uccio21 dice:

Parla degli aspetti intangibili che creano l'immagine del brand, alla fine che nel concetto di premium ci fosse una componente immateriale si sapeva....certo c'è anche il prodotto, il tizio alla fine parla anche di coerenza, coerenza ad esempio vuol dire che non puoi mettere nello stesso spot con la stessa promozione un Alfa una Lancia e una Fiat e poi vendermi una berlina da 45000euro.

Alla fine è una questione di immagine, immagine che o crei (come ha fatto abilmente Audi), o ce lhai (jeep).

 

Uccio, e dai, ti pare che non ci arrivo??? :-P

 

Dico solo che per me, e ribadisco è un mio modesto parere, si parla di cazzate. 

Nella misura in cui, se guidassi Giulietta, anche magari acquistata non approfittando di suddetta offerta, e vedessi la reclame di Chiambretti, potrei avere fastidio per la figura dello stesso, ma di certo non mi verrebbe voglia di scenderci per salire piuttosto sull'Audi A3 dalla reclame iperfuturistica, o su una sportivissima MSport tricilindrica...

 

 

Esplicito meglio ancora il concetto: affinchè possa diventare un brand di successo e immagine, Alfa Romeo deve tirare fuori vetture dall'immagine sportiva e dalle qualità dinamiche iso-Giulia, con una propria personalità ben distinta: così facendo, imho, può andare ben oltre il concetto di Premium alla tedesca comunemente inteso e diventare appetibile ad una fetta interessante di pubblico (e che non faccia i numeri delle tedesche "gonfiati" dai noleggi, sarebbe solo un gran punto di forza).

 

Modificato da gianmy86
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- '10 Alfa Romeo MiTo 1.4 TB MultiAir 135 cv Distinctive Premium Pack (dal 2017)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

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19 minuti fa, gianmy86 dice:

 

Uccio, e dai, ti pare che non ci arrivo??? :-P

 

Dico solo che per me, e ribadisco è un mio modesto parere, si parla di cazzate. 

Nella misura in cui, se guidassi Giulietta, anche magari acquistata non approfittando di suddetta offerta, e vedessi la reclame di Chiambretti, potrei avere fastidio per la figura dello stesso, ma di certo non mi verrebbe voglia di scenderci per salire piuttosto sull'Audi A3 dalla reclame iperfuturistica, o su una sportivissima MSport tricilindrica...

 

 

Esplicito meglio ancora il concetto: affinchè possa diventare un brand di successo e immagine, Alfa Romeo deve tirare fuori vetture dall'immagine sportiva e dalle qualità dinamiche iso-Giulia, con una propria personalità ben distinta: così facendo, imho, può andare ben oltre il concetto di Premium alla tedesca comunemente inteso e diventare appetibile ad una fetta interessante di pubblico (e che non faccia i numeri delle tedesche "gonfiati" dai noleggi, sarebbe solo un gran punto di forza).

 

Si ma tu sei un utente di un forum serio che è in grado di valutare un auto senza che nessuno te ne spieghi le caratteristiche o ti venda fumo.

Il problema è che rappresenti una percentuale minoritaria sul mercato.

Chi spende tanti soldi su un auto spesso purtroppo cerca anche lo status, anzi alcuni solo quello, quindi sta al brand creare un certo tipo di immagine e non confonderla con quella di altri marchi con un target ben diverso.

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il vero problema di FCA è che abbina auto dal design bello e globale (vedi Grande Punto prima serie, nuova Panda, 500, Cherokee), constatabile dalle vendite, a veri e propri aborti di stile o richiamo al passato (Mito, Giulietta, Grande Punto Evo...)

Ok, la qualità non sarà il massimo, ma se almeno l'occhio rimane appagato, certi difetti si possono perdonare.

 

Esempi lampanti del design che funziona sono stati la 159 (che se non era per lo stile, visto il pianale e i motori di derivazione GM, non l'avrebbe presa nessuno) e 500 che qualitativamente non vale quei soldi ma, vende perchè bellissima e iconica (per fare un esempio sul fattore bello/iconico basti pensare al maggiolino che seppur iconico è brutto ammazzato e non lo vuole nessuno)

 

Un esempio invece per far capire che il design è almeno il 60% del valore dell'auto è la Thesis, auto particolarissima che, all'epoca qualitativamente era pari se non superiore alle coeve tedesche (fonte riviste del settore), ma stroncata da uno stile (soprattutto l'esterno) incompiuto. L'affidabilità non la tratto perchè lo sviluppo dell'auto, visto le scarse vendite fu subito abbandonato dalla Fiat

 

Ad oggi il mondo guarda l'apparire, e se l'auto non è bella non appari, nemmeno come comparsa.

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Voreri agigungere un'altra cosa sulla gestione dei marchi da parte di Fiat.

Alfa e Lancia sono due marchi in crisi, ma sono crisi strutturali che durano da quasi 50 anni! Sono sempre stati coi bilanci in rosso da sempre! Lancia dopo i gloriosi anni 60 è stata sempre perenemmente in crisi, passando attraverso molti proprietari e l'unico momento in cui Lancia, dal punto di vista economico, è riouscita a far quadrare i conti è stato negli anni 80 con modelli come Thema, Delta e Prisma.

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