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In un mercato, come quello italiano, dove ormai le auto a gasolio si stanno avvicinando a passo di corsa a percentuali di vendita vicine al 60 per cento del totale, l'arrivo di un nuovo motore destinato alla categoria media (quella più affollata di diesel) fa sempre notizia, anche se le vetture di riferimento sono già arcinote.

Il quattro cilindri common-rail 1.900 CDTI nella variante più potente ed evoluta, frutto della collaborazione tra Opel e Fiat nel quadro della più ampia relazione tra la General Motors e il nostro gruppo nazionale, è tra l'altro un'unità di assoluto prestigio tecnologico, che va a confrontarsi con l'élite di settore dove i principali rivali sono il due litri TDI Volkswagen e il pari cilindrata BMW.

Quasi gemello del Multijet montato sull'Alfa Romeo GT coupè, il neodebuttante Opel oltre, appunto, al sistema common-rail, alle quattro valvole per cilindro, al turbo a geometria variabile, alle sei marce e all'acceleratore elettronico, dispone anche di un inedito e sofisticato filtro antiparticolato autopulente che lo pone in vetta sul piano della tutela ambientale e, naturalmente, al rispetto delle normative Euro 4.

La vocazione ecologica non ne sminuisce, però, le doti di vivacità, grazie ad una potenza di 150 Cv (10 più del Volkswagen e pari al BMW) ed ad una coppia di 315 Nm che permettono a modelli non certo di poco peso, come la Vectra o la Signum, di offrire prestazioni di tono: oltre 200 km/h di velocità massima e circa 10 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Del nuovo diesel, inoltre, è disponibile una variante "2 valvole" da 120 Cv meno grintosa, ma comunque in sintonia con il carattere di queste vetture: grandi stradiste e destinate a chi vuole macinare chilometri in pieno comfort e risparmiando sui consumi.

Berlina o wagon classica l'una, originale quasi ammiraglia a cinque porte l'altra, sia la Vectra che la Signum rappresentano bene, del resto, il nuovo corso Opel, fatto di auto dal design decisamente anticonformista, rispetto ad un passato piuttosto conservatore del marchio, e dal punto di vista del rapporto qualità-prezzi il salto in avanti è immediatamente percepibile, tenendo conto di listini che partono da meno di 25.000 euro.

Destinato nel prossimo futuro ad equipaggiare anche la terza generazione dell'Astra, il 1.900 CDTI prosegue con coerenza nel segno di una tradizione che ha visto la casa tedesca svolgere un ruolo di assoluto rilievo nel campo dei motori a gasolio, con oltre 9 milioni di vetture diesel costruite a partire dal 1970.

Quel che mi fa pensare è quel 1.9 CDTI da 120 cv.

Secondo me è quel motore che alimenterà la "199" e la Stilo restyling! Insomma quel multijet che prenderà il posto del 1.9 jtd da 115 cv. Ciò vorrebbe dire che questo motore è già pronto per essere introdotto nel mercato? Credo proprio di sì... speriamo faccia miglior figura, soprattutto nel cofano dei modelli italiani!

Comunque sono anche incavolato: è mai possibile che il gruppo Fiat progetta un 1.9 multijet da 120 cv, e il suo debutto spetta prima all'alleata Opel che non ha fatto niente?

è mai possibile che il gruppo Fiat progetta un 1.9 multijet da 120 cv, e il suo debutto spetta prima all'alleata Opel che non ha fatto niente?

Bè Fiat sta attraversando una gravissima crisi finanziaria i soldi li tira su anche in questo modo.

Bè speriamo che sul mini-restylng di 147 questo motore vada a sostituire il suo motore più venduto il jtd 116cv....e soprattutto che lo mettano già euro4.

Aggiungiamo che il FAP made in Fiat avrebbe dovuto far parte di una delle novita` della Large, ma che per i ritardi di quest'ultima e` finito a Opel...