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Prezzi auto alle stelle. Qual è il futuro dell’auto?


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L'ultima nel mio settore è che vogliono spingere per le comunicazioni via e-mail anzichè cartaceo.

Ergo abbiamo dovuto mandare una lettera a tutti i clienti che ancora utilizzano le comunicazioni via posta (per xyz motivi loro) di dare comunicazione esplicita firmata via posta di voler ricevere ancora le comunicazioni in formato cartaceo.

 

Carta, tempo, spedizioni.......

 

Nel mondo automotive solo negli ultimi 25 anni si è dovuti passare da euro3 a euro6, la CO2 media richiesta da 140g nel 2008 agli attuali 95g, sono divenuti obbligatori molti accessori prima optional (ultima la GRS24).

 

Che sono tutte cose che seppur progresso comunque hanno necessitato di risorse enormi per essere attuate.

 

Risultato? i piccoli sono stati spazzati via (come sempre avviene nei mercati dove si hanno barriere all'ingresso sempre più alte)

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Attenzione, le regole sono una cosa. La burocrazia per spiegarle e/o farle applicare un'altra.

 

Che spesso le due cose coincidano non vuol dire che debbano farlo necessariamente. In questo senso @TonyH ha ragione perché in molti campi la burocrazia è allucinante anche sulle cazzate. Ma non è un buon motivo per pensare che le regole (tipo quelle della CO2, ma per esempio anche quelle sull'uso della plastica, della chimica nei cibi e mille altre) non siano necessarie. E, per inciso, mezzo mondo ce le invidia (e l'altro mezzo mondo ci ride dietro per la burocrazia che hanno generato).

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2 ore fa, v13 scrive:

Attenzione, le regole sono una cosa. La burocrazia per spiegarle e/o farle applicare un'altra.

 

Che spesso le due cose coincidano non vuol dire che debbano farlo necessariamente. In questo senso @TonyH ha ragione perché in molti campi la burocrazia è allucinante anche sulle cazzate. Ma non è un buon motivo per pensare che le regole (tipo quelle della CO2, ma per esempio anche quelle sull'uso della plastica, della chimica nei cibi e mille altre) non siano necessarie. E, per inciso, mezzo mondo ce le invidia (e l'altro mezzo mondo ci ride dietro per la burocrazia che hanno generato).


Certo, le regole ci vogliono. Devono essere ben scritte e pensate per il futuro (nel senso prevedere già alcune possibili evoluzioni).

 

invece spesso ho la sensazione che si voglia normare il cavillo e spesso non si tenga in considerazione l’ applicabilità (ovvero l’impatto su chi deve usarle).

 

faccio sempre il mio campo, la norma Mifid II impone che la proposta di investimento oltre adeguata sia condivisa col cliente.

 

Problema, io faccio offerta fuori sede, ovvero a casa o in ufficio dal cliente.

 

Cosa può succedere? Che io preparo la proposta, è adeguata…..poi arrivo là e al cliente non piace o magari ha dei soldi extra da investire.

Ecco, secondo norma io dovrei ritornare in ufficio, rifare tutto da capo, prendere un altro appuntamento….magari a qualche decina di chilometri di distanza…

 

Adesso per fortuna abbiamo le firme elettroniche che colmano dove si può il gap..però…

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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tony capisco il tuo discorso, in altri ambiti ad esempio alcuni professionisti sclerano sugli adempimenti per tutelare la privacy. o si possono trovare mille altri esempi, come dice v13, di regole e burocrazia cavillosa o inefficiente. ma non era il mio discorso e non giustifica certe politiche industriali. ora però proprio per motivi essenzialmente tecnici (di tecnica economica, non tecnologici) ci troviamo di fronte a scelte che sono a mio parere scellerate e che definiscono bene la pochezza imprenditoriale di certi soggetti. che saranno ben contenti di accumulare miliardi che non possono spendere manco volendo, ma nel mio piccolo io eviterò di dargli i miei euro.

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Una parte di questi costi extra sono l'effetto politico del fatto che é cambiata, da parte del pubblico europeo, la visione dell'auto.

 

I decenni in cui è esplosa come strumento individuale di mobilità di massa hanno portato alla lunga ad avere coscienza dei suoi effetti negativi. Ci è voluto del tempo ma la percezione oggi c'è. Fino a qualche anno fa alle auto era consentito generare esternalità negative senza nessuna conseguenza per i fruitori del trasporto, oggi il pubblico (una grossa parte) l'ha realizzato ed evidentemente non lo accetta più, da cui le basse emissioni, le limitazioni di circolazione, le sicurezze obbligatorie.

 

Il tutto sta avvenendo in maniera evidentemente scoordinata, soprattutto per la via d'uscita, però il cambio di passo è epocale.

Modificato da Wilhem275

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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59 minuti fa, Wilhem275 scrive:

Una parte di questi costi extra sono l'effetto politico del fatto che é cambiata, da parte del pubblico europeo, la visione dell'auto.

 

I decenni in cui è esplosa come strumento individuale di mobilità di massa hanno portato alla lunga ad avere coscienza dei suoi effetti negativi. Ci è voluto del tempo ma la percezione oggi c'è. Fino a qualche anno fa alle auto era consentito generare esternalità negative senza nessuna conseguenza per i fruitori del trasporto, oggi il pubblico (una grossa parte) l'ha realizzato ed evidentemente non lo accetta più, da cui le basse emissioni, le limitazioni di circolazione, le sicurezze obbligatorie.

 

Il tutto sta avvenendo in maniera evidentemente scoordinata, soprattutto per la via d'uscita, però il cambio di passo è epocale.

 

E quale è il nesso di questa cosa con il dilagare dei SUV? Che sono inutilmente ingombranti, pesanti, pericolosi nel caso di urti, etc?

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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I limiti li chiede la parte di pubblico che non vuole subire le auto, i SUV li sceglie un'altra parte di pubblico che evidentemente se ne frega degli effetti sul prossimo.

Forse, se devo trovare un nesso, è che l'incapacità dei secondi di contenersi, chiedendo ai costruttori auto sempre più aggressive e dannose nei confronti degli altri, ha portato i primi ancora più sulla difensiva, chiedendo limiti sempre più stringenti.

 

Non so, penso che se invece di arieti in assetto da battaglia il traffico fosse tutto fatto di Miate sorridenti e Cinquini (non Abarth), probabilmente la percezione dell'auto sarebbe meno tesa.

 

 

Poi la messa in pratica di queste politiche è schizofrenica, perché tra cause ed effetti si fanno degli incasinatissimi giri politico-burocratici... però io leggo queste due tendenze.

Peraltro con le nuove generazioni la cosa sarà ancora più marcata, i boomers sono cresciuti in un mondo in cui l'auto andava usata anche per andare dal gabinetto al bidet, gli Z la vedono come un disastro sociale, probabilmente ci sarà un'esagerazione nelle restrizioni come reazione alle esagerazioni subite negli ultimi anni.

 

(poi, chiaramente ci sono un sacco di zone grigie in mezzo... tipo quelli convintissimi di fare del bene a qualcuno con auto elettriche da 3 tonnellate e 0-100 in 2,4 secondi...)

There's no replacement for displacement.

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12 ore fa, angelogiulio scrive:

tony capisco il tuo discorso, in altri ambiti ad esempio alcuni professionisti sclerano sugli adempimenti per tutelare la privacy. o si possono trovare mille altri esempi, come dice v13, di regole e burocrazia cavillosa o inefficiente. ma non era il mio discorso e non giustifica certe politiche industriali. ora però proprio per motivi essenzialmente tecnici (di tecnica economica, non tecnologici) ci troviamo di fronte a scelte che sono a mio parere scellerate e che definiscono bene la pochezza imprenditoriale di certi soggetti. che saranno ben contenti di accumulare miliardi che non possono spendere manco volendo, ma nel mio piccolo io eviterò di dargli i miei euro.

 

Il fatto è che le politiche industriali diventano a loro volta figlie di alcuni adempimenti.

Per dire, la nostra normativa sulla CO2 PREMIA le auto COSTOSE E PESANTI (perchè hanno vincoli più laschi, visto che le emissioni medie sono funzione del peso medio. Più è alto, più puoi emettere.).

Ovvio che i costruttori poi ci marciano.

 

Sulla faccenda a una cena a cui c'era Altavilla come relatore fu chiaro "dal 2020 dovremmo vendere auto che interessano a noi e non quelle che vogliono i clienti". Quando lo riportai fui preso per il culo....invece......era solo un'amara realtà.

39 minuti fa, LiF scrive:

Magari alcuni di voi invecchiando un pochino cambieranno idea sui SUV.

 

pur essendo negli -anta...umh...no :lol: 

10 ore fa, Wilhem275 scrive:

. Fino a qualche anno fa alle auto era consentito generare esternalità negative senza nessuna conseguenza per i fruitori del trasporto,

 

Oddio, tutto il mare di soldi che si puppano le amministrazioni a tutti i livelli (accise, bollo, striscie blu, accessi ZTL) non mi pare che si possa dire "senza nessuna conseguenza". 

 

E sono soldi che ALLE AMMINISTRAZIONI FANNO UN SACCO COMODO, anche se si asciugano le lacrime coi soldi.

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