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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

Messaggi Raccomandati:

10 minuti fa, gpat scrive:

 

La Spagna alza la voce contro la Germania in ambito automotive?

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Spagna = Seat = Volkswagen = Audi che già ha espresso perplessità e che sono i principali fautori in ambito UE della svolta elettrica.

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Adesso, jameson scrive:

Spagna = Seat = Volkswagen = Audi che già ha espresso perplessità e che sono i principali fautori in ambito UE della svolta elettrica.

 

Però sono anche quelli che si sono messi di traverso adesso per opporsi al blocco delle ICE... qualcosa non torna

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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1 minuto fa, gpat scrive:

 

Però sono anche quelli che si sono messi di traverso adesso per opporsi al blocco delle ICE... qualcosa non torna

 

Tutti i costruttori europei hanno i piedi in 2 scarpe, devono vendere le ICE che continuano a produrre e nello stesso tempo hanno fatto grossi investimenti nelle BEV.

 

L'esempio più clamoroso è proprio VAG che per le segmento B (che sono almeno 8 modelli con notevoli numeri di vendita) non propone nemmeno una motorizzazione mild hybrid, mentre lato BEV è il terzo costruttore mondiale.

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35 minuti fa, xtom scrive:

La potenza installata in Italia è circa 120 GW, ovvero abbiamo la capacità di produrre fino a 120 GWh quando tutte le centrali producono, c'è il vento, c'è il sole e c'è l'acqua nelle dighe.

 

 

...ma solo ca. 63GW (carbone, gas, petrolio, biomassa) sono disponibili sempre e per certo. E poi resta la domanda del rete, dove sono situati questi centraline a gas e carbone e dove il bisogno della elettricita? E il rete sempre in grado anche ad punti lontani del paese dalle centraline di stabilire la frequenza sempre e subito a 50Hz anche consumatori grossi si collegano? Un rete funzionante del corrente non e solo produrre abbastanza MW o GW, devi essere anche in grado di bilanciare e stabilre il rete in ogni momento e gestire la distribuzione.

 

 

 

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33 minuti fa, gpat scrive:

 

Però sono anche quelli che si sono messi di traverso adesso per opporsi al blocco delle ICE... qualcosa non torna

Semplice. 

VW ha fatto all in sull'elettrico, ma le vendite non l'hanno premiata anzi ( citofonare id3 per chiarimenti.) 

 

Nel frattempo ha una Golf che se fosse italiana sarebbe un flop al cui confronto Thesis ha venduto bene. 

 

Quindi cominciano a sentire qualche problemino, come Paulus a Stalingrado 😁

28 minuti fa, xtom scrive:

 

Tutti i costruttori europei hanno i piedi in 2 scarpe, devono vendere le ICE che continuano a produrre e nello stesso tempo hanno fatto grossi investimenti nelle BEV.

 

L'esempio più clamoroso è proprio VAG che per le segmento B (che sono almeno 8 modelli con notevoli numeri di vendita) non propone nemmeno una motorizzazione mild hybrid, mentre lato BEV è il terzo costruttore mondiale.

Ehm.. 

Nel 2023 VW polo ha fatto 110k circa, Fabia 85k circa, Ibiza 40k circa. 

Non proprio successi epocali. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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3 minuti fa, stev66 scrive:

Semplice. 

VW ha fatto all in sull'elettrico, ma le vendite non l'hanno premiata anzi ( citofonare id3 per chiarimenti.) 

 

Nel frattempo ha una Golf che se fosse italiana sarebbe un flop al cui confronto Thesis ha venduto bene. 

 

Quindi cominciano a sentire qualche problemino, come Paulus a Stalingrado 😁

 

C'è un'altra scelta di VAG che reputo del tutto incomprensibile, ovvero quella di non puntare sulla e-Up e al contrario di mandarla fuori produzione completamente di punto in bianco.

Dimensioni giuste, autonomia giusta (con l'aggiornamento del 2022), prezzo giusto, costi di sviluppo più ragionevoli rispetto alla piattaforma MEB.

I tedeschi non riescono a svincolarsi proprio dal loro feticismo per l'overengineering.

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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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12 minuti fa, stev66 scrive:

 

Nel 2023 VW polo ha fatto 110k circa, Fabia 85k circa, Ibiza 40k circa. 

Non proprio successi epocali. 


Beh… a lato ci hanno messo altrettante SUV di segmento e dimensioni simili però.

Se prima c’era solo la Polo, ma adesso posso scegliere tra questa e la T-Cross, è normale che la prima possa fare numeri più piccoli.

C’è meno interesse al segmento causa maggiore offerta di carrozzerie.

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34 minuti fa, xtom scrive:

 

Tutti i costruttori europei hanno i piedi in 2 scarpe, devono vendere le ICE che continuano a produrre e nello stesso tempo hanno fatto grossi investimenti nelle BEV.

 

L'esempio più clamoroso è proprio VAG che per le segmento B (che sono almeno 8 modelli con notevoli numeri di vendita) non propone nemmeno una motorizzazione mild hybrid, mentre lato BEV è il terzo costruttore mondiale.

 

Con VW devi fare attenzione e dividere tra Gruppo VW e la persona di Blume. VW come azienda sta ancora per una via bev only, solo il capo di VW in suo ruolo doppio, anche capo di Porsche, sta anche per la sincerita tecnologica, significa di rispettare anche gli efuels. VW e Porsche non sono contro la data 2035, solo Porsche vuole anche una possibilita per gli efuels, una cosa che in casa VW non interessa. Germania come scettico e quasi solo la piccola parte della coalizione del governo, la partita dei liberali che stanno anche per il ministro del trasporto, Ma i socialisti e communisti con la verniciatura verde sono contro gli efuels, quindi la posizione "contro" della Germania e abbastanza zobbicanda e secondo me non dura lunga.

 

 

 

 

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On 7/3/2023 at 08:36, 4200blu scrive:

 

..sono convinto che sara una seconda motivazione che fa obsoleto il bando - non sara piu una offerta di macchine ice, dal 2030 diventera molto difficile di trovare qualcosa non elettrico, ecetto qualche modelli dei segmenti superiori (che servono anche per america). Tutta la catena della produzione e della fornitura, neccessario per una macchina ice, sta tagliato durante i prossimi anni incluso il personale e öa capacita produttiva. Nessun OEM lascia attivo tutte le linie per montare motori fino a 2034 in volume di oggi per poi non produrre un anno dopo zero motori su questi linie. La fase di phase-out ha gia iniziato.

 

 

 

 

fate sempre i ragionamenti al 2035, ma il prossimo enorme step e il 2025, dove la media emissioni si abbassera ulteriormente in maniera drastica e i costruttori dovranno scegliere se vendere le ice o pagare multe.

 

ogni volta che sento parlare del 2035 come data cruciale sorrido, ogni 5 anni ci sono scalini mostruosi in tema emissioni, e ogni anno una riduzione sistematica dei superbonus co2.

 

quindi semplicmente, gia dal 2025 sara difficile andare in un concessionario e trovare ICE disponibili, visto che i costruttori faranno i loro calcoli per rientrare nelle medie e quindi semplicemente venderanno ICE fin dove possono

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