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Opuscoli di automobili da fine anni 50 a inizio 2000


multiplex

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INNOCENTI A40S COMBINATA -1960/1967

 

Alla fine degli anni 50 l'Innocenti volle allargare la sua produzione verso il mercato automobilistico e per questo concluse un accordo con la BMC per il montaggio in Italia, della Austin A40. Il controvalore della sterlina e gli elevati dazi d'importazione rendevano quasi impossibile la vendita diretta di questa vettura, così con il montaggio in loco si evitavano almeno i dazi. Tra l'altro la prima montava un modesto 948cc che la poneva perfettamente a metà traFiat 600 e 1100, nel buco lasciato vuoto dalla casa torinese. All'inizio erano 2 le versioni, la normale e la Combinata che predeva apertura di lunotto e portello bagagliaio separatamente, poi, nel 1963 con l'avvento della versione S, la combinata adottà un più pratico portellone.

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INNOCENTI 950 SPIDER - 1960/1969

 

 

Concepita su base meccanica dell'inglese Austin Haley Sprite, la Innocenti 950 Spider aveva una carrozzeria realizzata da Ghia su disegno stilistico di Tjaarda e assemblaggio OSI.

Era un piccolo sogno per gli italiani ma le prestazioni piuttosto irrisorie. Così prima ebbe una potenza incrementata di 3 cv, da 43 a 46 poi fu adottato il motore di 1089. Nel 1963 nacque la S. con piccole modifiche, freni a disco e possibilità di montare l'hard top.

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INNOCENTI C - 1966/1968

 

 

L'avvento delle derivate 850 Fiat sia spider che coupe, fece correre ai ripari la Innocenti che presentò così la versione coupe della sua spiderina ma linea obsoleta rispetto alle 2 fiat e prezzo decisamente più alto, la posero fuori concorrenza cosi che dopo soli 2 anni INnocenti la tolse dai listini a fronte di poche centinaia di esemplari prodotti

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Non è mai stato chiaro l'intervento di Innocenti sulle varie Austin / Bmc. 

Motore è cambio arrivavano da Albione, ma tutto il resto era italico, componentistica compresa. 

Si vocifera poi che l'impianto elettrico fosse Totalmente riprogettato. 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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SALONE DI TORINO AL VALENTINO

 

Se non siete mai stati al Salone di Torino che si teneva un tempo al Palazzo delle Esposizioni al Valentino, vi fornisco questa foto che ritrae alcune auto in attesa di percorrere giri di prova. Erano dei giri abbastanza lunghi che normalmente arrivavano al museo dell'auto, traversavano il Po e percorrendo poi la sponda opposta, si inerpicava su per la Collina dei Cappuccini (corretto torinesi?), Tra le auto provate ricordo Ascona, Fiat Dino Coupe 2400, A112 (Giorgio Pianta?) Simca 1100 e tante altre. La foto risale al 1969.

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INNOCENTI IM3

 

Nel 1963 la Innocenti allargò l'offerta delle sue vetture, montando in Italia la nuovissima ADO 16, costruita con pochissime varianti, da Austin e Morris. L'Innocenti scelse quwat'ultima e per questo la denominazione divenne IM3, ovvero Innocenti Morris 3° modello

La ca di lambrate scelse di fare di questa vettura quasi una Premium diremmo oggi e così oltre al motore da 55cv, finiture e dotazioni furono da subito ottime, giustificando il prezzo elevato richiesto di 1 milione e 250 mila lire. Il frontale era rivisto da Pininfarina

 

 

 

 

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INNOCENTI I4 - 1964

 

Per rendere più appetibile questa vettura al pubblico, la Innocenti presentò nel 1964, una versione che praticamente ricalcava la Morris originale. Più tardi venne presentata anche la I4S

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Modificato da multiplex
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INNOCENTI IM3S E I5 - 1966

 

 

 

La necessità di riorganizzare la gamma per via dell'accoglienza un poco scemata, indussero la Innocenti a presentare la versione S della IM3, che presentava lievi ritocchi, mentre la I5 era una versione unica della I4 e I4S con modifiche al frontale. Proseguirono fino al 1974 quando venne introdotta la Regent, versione italiana della Maestro.

 

 

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29 minutes ago, Mazinga76 said:

 

Immagino tu volessi dire dell'Allegro. La Maestro uscirà nel decennio successivo.

 

Allegro era quella perculata per decenni per il volante quadrato, in realtà era solo 45 anni in anticipo :-P
Maestro invece era quella carina, aveva pure il sintetizzatore vocale che nessuno ha mai capito a cosa servisse davvero :-D

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Grazie @multiplex per aver riproposto, nell'arco di poche settimane, 4 delle auto che mio nonno possedette.

 

Dopo una Topolino usata, ebbe prima una Austin A40(assemblata in Italia dalla Innocenti in realtà) e poi, evidentemente affezionato alle auto anglo-italiane 🙂, delle Innocenti I4 e I5.

 

Con le prime si trovo molto bene, la terza, seppur di fatto identica alla seconda, molto meno, forse anche in ragione delle agitazioni nelle fabbriche di quegli anni (primi anni 70).

 

Complice forse anche quest' ultimo aspetto , nel 1977 voltò pagina e acquistò una R14, all'epoca nuovissima e che mi ricordo bene perché ce l'ebbe per tutta la mia prima infanzia.

 

Meccanicamente ineccepibile (e forse in questo c'era la mano di Peugeot di quegli anni come dice Stev66? Però da quel che lessi, pur essendo confortevole, non mi sembra avesse un comportamento stradale tipicamente Peugeot), la tenne per ben 14 anni per poi sostituirla con una Clio MK1 anch'essa appena esordita.

 

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