Sono dell'idea che con impianti a ciclo combinato, moderni e abbastanza puliti, anche l'Italia potrà, potrebbe essere meno succube dal petrolio, acquisendo nel contempo un certo peso nelle decisioni della Comunità Europea.

Concordo che questa sia la strada da seguire

Ricordo ancora quando x skerzo dissi a mio papà:"ma che cavolo va a fare in berluska sempre in russia?e perchè si porta putin in sardegna?"

lui buttò li la risposta:"si ma sai mica quanta roba c'è negli Urali e nel sottosuolo"

forse aveva ragione

Un saluto ad Autodeltone solo per dire che lo leggo sempre con grande piacere. Ed ora veniamo al dunque. Esiste una nuova metodologia per trattare il carbone che *** mediamente*** riduce le emissioni del 60%. (In realta' andrebbe da tipologia a tipologia dell'emissione, ma il dettaglio non lo ricordo). Il punto e' un altro: e' giusto fregarsene ampiamente di chi il carbone lo scava, e badare solo che la propria pancia sia piena e il condizionatore bello acceso? Questo sempre perche' essendo quello che siamo, non siamo mai disposti a prenderci le nostre responsabilita'?

QUESTO E' SCHIAVISMO MODERNO. E' UNO SCHIAVISMO ECONOMICO, MA E' ALLA STESSA STREGUA DELLO SCHIAVISMO, ANZI E' PURE PEGGIO.

Regards,

Francesco 8(((

riguardo il nucleare in altri paesi, non vedo perchè i paesi dell'est europa dovrebbero favorire noi per gestire centrali nucleari ed eventualmente la rete elettrica.

è vero, recentemente l'enel è entrata in slovacchia e romania ma dopo regolare gara internazionale dopo averne perse altre.

ma se aspettiamo di produrre là per poi importare qui, la strada è ancora lunga, ammesso sia realizzabile.

La rete attuale di distribuzione ENEL e' obsoleta e perde il 25% dell'energia attiva trasportata. Gli investimenti ora sono concentrati solo sulle centrali, perche' rimunerative, e non sulla rete che e' solo un costo.

quegli sono gli effetti dell privatizzazione.

che senso ha investire su una società che entro breve dovrà essere ceduta a terzi?