Fine del Toro 1906: da oggi si cambia!

..sperando di non avere più finti presidenti messi ad hoc dai potenti (Agnelli)

consiglio di Stato respinge tutti i ricorsi tranne quelli di Gela e Torres Calcio: Messina in serie A, Torino in B Confermata l'ordinanza del Tar che riammetteva i siciliani nella massima categoria. Il Napoli resta in C1, no anche al Perugia

ROMA - Il Messina resta in serie A. Per il Torino arriva invece l'ultimo «no», che manda i granata in serie B. Questi i responsi del consiglio di Stato, ultimo grado di giudizio per le società alle prese con irregolarità di bilancio. I giudici hanno respinto tutti i ricorsi, tranne quelli di Gela e Torres (riammesse in C1). Come conseguenza di questa decisione, il Torino può sperare di conservare la serie B beneficiando del cosiddetto lodo Petrucci, altrimenti lo attende il calcio dilettantistico. Il Perugia può puntare alla C1, sempre in virtù del lodo. Il Bologna, avendo perso il ricorso presentato contro il Messina, giocherà la prossima stagione in serie B, mentre il Napoli, che aveva fatto appello contro Vicenza e Pescara, resta in C1.

ESULTANZA MESSINA - Esultano i tifosi del Messina radunati fuori dalla sede del consiglio di Stato: «E’ stata una grande vittoria - ha commentato il presidente della squadra siciliana Pietro Franza. Siamo la ventesima squadra della serie A, d’altronde siamo arrivati settimi in campionato dopo essere stati promossi dalla serie B. Il tribunale ha riconosciuto che la società è sana e che ha tutte le carte in regola. Il mio impegno è di fare del Messina una società modello».

AMAREZZA TORO - Mentre il Bologna dichiara attraverso il suo legale Mattia Grassani di «deporre le armi» almeno sul fronte legale nei confronti del Messina sono amari i commenti dei rappresentanti del Torino: «Era la nostra ultima speranza per potere ottenere la fideiussione che garantisse la transazione con l'Agenzia delle entrate. Così noi non perdiamo solo la serie A, perché il Torino calcio 1906 scompare. E' come se avessimo fatto 100 metri di corsa da soli e non fossimo riusciti a mettere dentro la palla», ha dichiarato l'avvocato della squadra granata, Federico Vecchio. ». «Siamo stati fortemente danneggiati», dice il presidente del Torino, Attilio Romero, con la voce rotta dall'amarezza. «La situazione è questa - dice Romero - vedremo se ci sono degli appigli. Ci sono tante squadre inadempienti. Ovviamente abbiamo le nostre responsabilità - conclude - ma credo che il Palazzo si sia messo di traverso con noi». Nel caso dei granata, la linea difensiva è stata bocciata su tutta la linea: non è stata accolta l'istanza per la rateizzazione del debito fiscale, nessuna fideiussione è stata prodotta e il bilancio non è stato certificato.

NAPOLI - «Il Napoli non è stato sconfitto sul piano legale». Così l'avvocato Eduardo Chiacchio, legale del Napoli. «Sono state calpestate le regole, quelle regole che si era data proprio la Figc - dice il legale -. Per questo i nostri ricorsi non sono stati accolti. È passato il principio che i termini stabiliti per le iscrizioni non sono perentori e a questo punto è chiaro che i nostri ricorsi potevano essere respinti. Noi abbiamo però dimostrato che alcune società hanno pagato in ritardo e per questo dico che non siamo stati sconfitti sul piano legale. Ma questo è stato considerato irrilevante, perché è stata calpestata la regola della perentorietà dei termini. Il Napoli aveva fatto ricorso come terzo interessato, ma a questo punto è inutile fare questo tipo di ricorsi perchè le altre società si sono affrettate a pagare dopo la notizia del nostro ricorso. E questo è stato considerato valido».