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[Ufficiale] Alleanza Fiat - Chrysler


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Da quello che ho sentito poco fa , i tre fondi tappresentano l' 1 % e inoltre il giudice è vicino ad obama.

Stiamo alla finestra. Una settimana passa in fretta.

Modificato da simonepietro

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

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I più attivi nella discussione

Da quello che ho sentito poco fa , i tre fondi tappresentano l' 1 % e inoltre il giudice è vicino ad obama.

Stiamo alla finestra.

I fondi rappresentano lo 0,6% dei fondi creditori privati (42 milioni su 6,9 Miliardi).

E se ci aggiungiamo gli altri che hanno un credito e ci rimettono soldi in Chrysler, ovvero Cerberus, Mercedes, Governo USA e sindacati, i 3 fondi dell'Indiana appaiono per quello che sono, cioè un attore insignificante utilizzato per fare ostruzione all'operazione di salvataggio. 8)

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utilizzato per fare ostruzione all'operazione di salvataggio. 8)
allora pendi per il complotto ? Magari di matrice repubblicana fondato ,comunque, su giuste recriminazioni. Modificato da simonepietro

... Le Alfa del futuro, Mazda a parte, dovrebbero essere ingegnerizzate là. Ma io dovrei comprare un'Alfa fatta dagli ingegneri della Chrysler ?

( Cit . Giugiaro da Quattroruote )

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allora pendi per il complotto ? Magari di matrice repubblicana fondato ,comunque, su giuste recriminazioni.

Complotto? :lol:

Giochetto politico. 8)

E preparati a vedere fuoco e fiamme con il chapter 11 di GM. Li la scala delle pappette politiche è nettamente più grossa.

Così come sono più grosse le somme in gioco. 8)

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Guest EC2277

Questa è una questione un po' più seria di quella dei fondi pensione dell'Indiana.

FIAT: CONSUMATORI FANNO APPELLO CONTRO VENDITA CHRYSLER.

(AGI) - Washington, 9 giu. - Cinque associazioni dei consumatori Usa e tre singoli cittadini si sono appellati alla Corte Suprema perche' blocchi la vendita degli asset di Chrysler ad una 'newco' guidata da Fiat. Il motivo del ricorso e' che la nuova compagnia si ritroverebbe sollevata da ogni responsabilita' sui prodotti venduti prima che la casa di Auburn Hills dichiarasse bancarotta. I soggetti che hanno presentato appello hanno infatti dei contenziosi in corso con Chrysler. La Corte Suprema ha gia' sospeso a tempo indeterminato l'operazione Fiat-Chrysler dopo aver accolto un ricorso da parte di tre fondi pensione dell'Indiana.

Fonte: AGI News On - FIAT: CONSUMATORI FANNO APPELLO CONTRO VENDITA CHRYSLER

Questo pezzo invece aggiunge poco di nuovo, eccezion fatta per il commento della Casa Bianca in fondo.

FIAT: MARCHIONNE, NON ABBANDONIAMO CHRYSLER.

NEW YORK - La Fiat non ritirerà l'offerta per la Chrysler neppure dopo il 15 giugno, data entro la quale deve essere ufficializzato il contratto. "Non l'abbandoneremo, mai" dice in modo chiaro Sergio Marchionne, dopo la decisione a sorpresa della Corte Suprema Usa di sospendere temporaneamente, "fino a nuovo ordine", la vendita della casa automobilistica americana alla Fiat. "Dobbiamo essere pazienti e consentire al sistema di lavorare. Non abbandoneremo mai questo processo con la Chrysler", afferma l'amministratore delegato del Lingotto, che si consola con il buon risultato conseguito, grazie agli incentivi, sul mercato automobilistico europeo a maggio.

Sul fronte della partita Opel, invece, il governatore dell'Assia, Roland Koch, da sempre schierato a favore dell'accordo con Magna, sostiene che "non c'é alcun motivo" per non ritenere valida l'intesa con il gruppo austro-canadese. Lo stallo imposto dalla Corte Suprema Usa non favorisce il titolo Fiat a Piazza Affari, che parte subito male e chiude in flessione dell'1,39% a 7,43 euro. Per la società torinese si tratta di un nuovo ostacolo da affrontare nella strategia internazionale messa a punto da Marchionne, ma la Chrysler è un tassello importante e, per questo, il manager italocanadese ci tiene a sgomberare il campo da ogni dubbio sulla volontà di mantenere l'impegno. In teoria infatti il Lingotto, se l'operazione non venisse sbloccata entro il 15 giugno, avrebbe la facoltà di recedere perché così prevede la lettera d'intenti. L'interrogativo riguarda proprio i tempi della magistratura, ma l'auspicio a Torino è che tutto si concluda in fretta anche perché Marchionne vuole avviare subito il processo di risanamento dell'azienda americana. Lo stesso presidente Usa Barack Obama aveva invitato la Corte a non bloccare l'operazione perché un rinvio potrebbe avere "gravi conseguenze" per la casa di Detroit. Tre memorandum sono stati presentati dall'avvocato generale dello Stato Usa e dalle stesse Fiat e Chrysler per contestare la posizione dei fondi. Dell'operazione Chrysler e, più in generale, delle misure necessarie per il rafforzamento del settore auto si parlerà a Roma, nella riunione del tavolo istituzionale delle Regioni sedi di stabilimenti del gruppo Fiat, convocata dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso. Saranno presenti i presidenti delle Regioni Puglia, Campania, Abruzzo, Basilicata, Molise, Sicilia e gli assessori allo sviluppo economico di Emilia Romagna, Lazio e Marche. La nuova Chrysler, quella che uscirà dal fallimento pilotato, sarà in mano per il 20% alla Fiat (quota che in seguito potrà salire al 35%), per il 10% ciascuno allo Stato americano e a quello canadese e per il 55% a un fondo gestito da sindacati.

CASA BIANCA, FIDUCIA IN SOLUZIONE RAPIDA.

"Rimaniamo molto fiduciosi nel fatto che la decisione" della Corte Suprema sul caso Fiat-Chysler "verrà presa rapidamente". Lo ha oggi indicato il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs parlando "di un senso di urgenza". Secondo Gibbs gli effetti di una liquidazione della Chrysler sarebbero "gravi e profondi", mentre l'accordo tra Fiat e Chrysler rappresenta "l'occasione migliore per assicurare la sopravvivenza" della casa automobilistica di Auburn Hills e per "recuperare una parte degli investimenti fatti dai contribuenti".

Fonte: http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_988515661.html

Modificato da EC2277
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Chrysler: Fiat, senza accordo entro 15 giugno scade l'intesa

09 Giugno 2009 22:00 ECONOMIA

NEW YORK - La Fiat ha fatto sapere alla Corte Suprema degli Stati Uniti che se non ci sara' un accordo entro il 15 giugno, il Lingotto non si considerera' piu' vincolato dal memorandum di intesa stipulato per Chrysler. (Agr)

Corriere della Sera

www.queenheaven.it

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Articolo contenente interessanti e attendibili dettagli su come si sta già muovendo Fiat per far ripartire Chrysler e su quale sarà e quando arriverà la prima Fiat americanizzata. :)

Fiat said to expand team creating first car for Chrysler

DETROIT (Reuters) - A growing team of Fiat S.p.a. executives and engineers has been working at Chrysler's suburban Detroit headquarters this week, finalizing plans to cut costs and ready the Fiat 500 small car for the U.S. market, people with knowledge of the work said.

Fiat CEO Sergio Marchionne, who is expected to take over operational control at Chrysler, has been leading the team from the Italian automaker, according to the sources. They asked not to be named because a deal to link the two companies under Marchionne has not been cleared by U.S. courts.

A Chrysler spokeswoman was not immediately available for comment. Fiat had no comment.

A federal appeals court will hear arguments on Friday from three Indiana state pension funds looking to block the sale of most of Chrysler's assets to a group led by Fiat.

Chrysler has been operating in bankrupcy with the backing and financing of the U.S. Treasury since April 30.

The plan brokered by the White House-appointed auto task force is for the UAW to take 55 percent of a reorganized Chrysler in a deal that has been on track to close this month.

The U.S. government and Canadian government would hold a combined 10 percent stake.

Fiat would obtain 20 percent of Chrysler in exchange of bringing its small-car technology and management to the U.S. automaker. Fiat's stake would rise to 35 percent over time as it meet benchmarks in the company's turnaround.

Marchionne's charge

But advance of the closing of the Chrysler deal, Marchionne has been leading an effort involving several dozen executives from Italy intended to drive cost savings on parts purchasing and to smooth the way for the introduction of the Fiat 500 to the U.S. market.

The 500, smaller than a BMW's Mini, is expected to get more than 40 miles per gallon as measured by U.S. regulatory standards.

The car was the centerpiece of Fiat's pitch to U.S. officials that it could help reinvent Chrysler and break its dependence on heavier pickups, minivans and SUVs.

Plans are for the 500, named Europe's car of the year for 2008, to be brought over to Chrysler's U.S. dealers 18 months after the work on readying it to meet the U.S. safety standards began, the people with knowledge of the effort said. That aggressive timetable is intended to bring the 500 to U.S. showrooms by the end of 2010.

The plan is for the 500 to be the first new product introduced by Chrysler under the still-pending deal with Fiat, the source said.

New York stage

In April, before Fiat had sealed a deal to take its controlling stake, Chrysler President Jim Press promoted the 500 by driving one onstage for his appearence at a New York Auto Show press conference.

Press, speaking to reporters on Wednsday in Washington, said work had already begun to produce a range of new vehicles based on Fiat vehicle architectures and powertrains.

A separate team of Fiat engineers has been working with Chrysler to examine plans for vehicles still in development part by part to see where two companies can begin to share components to bring down costs, sources said.

One potential complication of that effort is the deep drop in Chrysler sales this year.

Chrysler's 2008 sales were near 2 million vehicles, wich, combined with Fiat's 2.2 million vehicle sales, would have created a combined automaker with global sales near Hyundai Motor Co., projections prepared by Fiat showed.

But Chrysler sales in the United States have plunged by 46 percent through the first five months of the year. That is a problem because the U.S. automaker has relied on the U.S. market for almost 90 percent of its overall sales.

Auto suppliers have been hurt by the sharp decline in industry production volume. In a further blow, Chrysler opted to shut down all of its factories during its bankruptcy .

Restructuring advisers and analysts have said many of the smaller and privately held suppliers could face a cash crunch as auto production picks up and they are asked to bring workers back and restart plants.

"Our production for our company will start by the end of June," Chrysler's Press said on Wednesday.

Quattro i punti chiave di questo lavoro "sotto traccia" che personale Fiat stà già svolgendo nell'ottica della nuova Chrysler e del mercato Usa:

- c'è un folto team di decine tra ingegneri e dirigenti Fiat che è già a Detroit e sta lavorando, sotto la diretta guida di Marchionne in persona per aprire la strada negli Stati Uniti

- una parte del team sta lavorando sull'introduzione dei nuovi prodotti su base Fiat e su federalizzazione e lancio della 500 in USA.

- un'altra parte del team sta lavorando sui progetti Chrysler già in fase di sviluppo, analizzando come introdurre già da ora una ampia condivisione di componentistica tra Fiat e Chrysler, abbattendo così i costi.

- per 5oo, che è già in fase di federalizzazione, per l'adeguamento alle normative di sicurezza e inquinamento americane, è prevista la commercializzazione tramite la rete di vendita Chrysler già da fine 2010.

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cavoli, marchionne non perde tempo...

cmc deve essere bello fare parte del team e lavorare con entusiasmo a questa nuova avventura direttamente in america... sicuramente gli ingegneri e il management Fiat, lasceranno una bella traccia a Detroit, dove verranno ricordati meglio dei tedeschi che si muovevano da arroganti... forza ragazzi

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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