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Avvistamenti vari di auto storiche o quasi-storiche


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In che garage ti sei imbucato per trovare quella motocicletta? 8-)

Non è un garage, è il club federato ASI presso il quale siamo iscritti io e mio padre con Uno e Delta. Quella è la moto del titolare, la tiene esposta lì all'ingresso. La 128 è fotografata all'esterno del club, anch'essa appartiene al titolare ed è prossima al restauro.;)

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Ho letto anche io qui e là l'articolo.... devo ancora mettermi disteso a leggerlo per bene. Però non è la prima volta che ho l'impressione che chi ha scritto sia stato ispirato da falsi ricordi o da qualche opinione personale. Molto spesso chi realizza queste retrospettive va a ripescare qui e là, mette assieme, magari prende alcune opinioni riportate chissà dove e costruisce un discorso che alla fine ti fa dire "mah a me non sembrava mica così", perchè chi ha scritto non ha bene in mente le cose e va a ripescare magari non in maniera corretta.

Anche su Tipo hanno scritto una cosa che mi ha lasciato perplesso, e l'han fatto alla veloce, passandoci sopra solo un attimo, col risultato che ti fan dire "beh momento spetta un attimo". Hanno scritto che la linea di Tipo era sobria ma non fece immediatamente presa sul pubblico.

Letto così, uno che non ricorda o non c'era potrebbe pensare che Tipo abbia fatto fatica all'inizio della sua commercializzazione. MA TUTT'ALTRO! I primi tempi della vita di Tipo furono un qualcosa di pazzesco, in quanto a vendite.

Più corretto sarebbe stato dire che la linea all'inizio aveva "bloccato" un po' la gente, ma questo nell'estate del 1987, quando uscirono le foto e l'Italia si divise in chi urlava che era fantastica, l'auto del futuro, che finalmente Fiat avrebbe fatto il c... "a" e via dicendo, e in chi diceva che era orrenda, copiata dalla Golf (ma dove??), che era un cesso, con in mezzo chi non era convinto perchè la trovava strana.

Insomma, nell'estate del 1987 la Tipo fece indubbiamente discutere. Però non è corretto scrivere "che non fece presa sul pubblico in principio" perchè fu un BOTTO, la Tipo. Semmai calò abbastanza vistosamente negli anni successivi, finito il boom e sparsa la voce che non era proprio perfetta....

Quindi, anche in questo caso, son passati 24 anni e si scrive (poco, perchè le han dedicato quattro righe) condensando ma pigliando come argomento un qualcosa che ai tempi era uno dei tanti pensieri, riportando solo quello ed il risultato che ne esce è un giudizio che lascia perplessi.

Idem per la Dedra, io non ricordo che fosse vista come qualcosa di scialbo. Anzi, le fecero fiocchetti tutti quanti, e il successo non mancò. Se mi vengono a dire "non ha lasciato il segno come Thema", ok ci sto, ma se contestualizziamo l'epoca visto che dell'epoca stiamo parlando, ci si può esprimere con più positività riguardo a Dedra e come fu accolta.

Quoto ogni singola parola ;) Alla fine, rispetto alla Prisma, la Dedra non appariva derivata da una 2 volumi, ma con uno stile proprio (almeno prima della Delta II). Anche io l'ho sfogliata velocemente questa retrospettiva, ma mi è sembrata poco approfondita...

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

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"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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Quoto ogni singola parola ;) Alla fine, rispetto alla Prisma, la Dedra non appariva derivata da una 2 volumi, ma con uno stile proprio (almeno prima della Delta II). Anche io l'ho sfogliata velocemente questa retrospettiva, ma mi è sembrata poco approfondita...

Poco approfondita per forza di cose. A me piacciono molto queste retrospettive (e anche a qualcun altro, vero Due'? :D) però quando decidi di CONDENSARE un decennio di fatti e di auto (un decennio mirabolante per giunta, pieno zeppo di cose da raccontare riguardo l'automobile), devi "volare" su tutto, senza approfondire (tanto che mi son stupito di vedere la foto della Vectra :)) . E alla fine arrivi al punto che da qualche parte, "volando", cogli un passaggio che non era essenziale, lo riporti come tale e in quel punto la retrospettiva non è veritiera. In effetti, dovessero approfondire per ogni singolo caso-auto-evento-fatto-storia il decennio degli anni '80, non basterebbe un numero di Ruoteclassiche, altro che qualche pagina :) quindi queste retrospettive vanno anche prese come un'infarinatura. C'è da star sereni, comunque, perchè il decennio in oggetto è agli albori, per quel che riguarda le riviste di auto d'epoca, e da qui in avanti verrà trattato. Ci sarà tempo e spazio per approfondire, auto per auto, storia per storia.

La nostra amata decade (parlo per me e per gli altri vecchiacci, oltre che per chi è venuto dopo ma la ammira e vorrebbe averla vissuta) è alle porte, sulle riviste di vecchiume. Noi vecchiacci ci sentiamo appunto tali vedendo che sulle pagine di una rivista d'auto d'epoca vengono mostrate cose che noi avevamo attorno negli anni dell'infanzia (e che non vogliamo abbandonare, le viviamo ancora oggi come se fossero qui), ma è iniziato il periodo dei dolci (crudeli) ricordi. La retrospettiva ottantesca vuole anche essere un segnale, è giunto il momento.

Su quelle copertine riappariranno auto che per noi erano la normalità quotidiana, e ci ricorderemo dei discorsi che sentivamo da bambini, quando i nostri "vecchi" parlavano di Fulvie e Giulie. Non ti crucciare per questa volta Nicketto, se son stati veloci. Hanno appena iniziato girare il coltello nella piaga di quelli come me :) e andranno avanti per un bel po'.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Solo due cosine su quella moto Honda, che potrebbe sembrare banale: il motore, come per la sorella Vt500e, è un bellissimo bicilindrico a V stretta, tre valvole per cilindro (due aspirazione, una scarico), raffreddamento ad acqua con radiatore alto e stretto e alette di raffreddamento mantenute anche per motivi estetici, trasmissione cardanica. Indistruttibile, è il fratello più anziano dei motori Transalp-Revere-Ntv-Africa Twin-Deauville.

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Non capisco poi il significato, e nemmeno quale giovamento estetico possa portare in chiave sportiva, del rimpicciolire la luce posteriore, che invece è proprio un tratto distintivo, caratteristico e saliente del design dela Tipo.:pen:

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Orciari. ;)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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