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Termini Imerese, il rilancio è un bluff

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Termini Imerese, il piano di salvataggio del governo rischia di diventare un bluff | Fabio Amato | Il Fatto Quotidiano

Per capire il perché bisogna fare un salto molto più a nord, a Grugliasco, per l’esattezza, dove questa mattina i 900 lavoratori delle carrozzerie De Tomaso, ex Pininfarina, protestavano per il mancato pagamento della cassa integrazione straordinaria di Febbraio. Per farlo, l’azienda sta aspettando lo sblocco dei fondi da parte dell’Inps, mentre il riavvio della produzione, dopo che il marchio è stato rilevato da Gian Mario Rossignolo è previsto per l’autunno. Rossignolo, ex presidente Telecom ed ex Lancia ha in mente di produrre nelle carrozzerie torinesi 8mila esemplari l’anno di un nuovo crossover che dovrebbe essere presentato a breve al salone di Ginevra.

Un progetto ambizioso, nel pieno della crisi dell’automobile italiana, che si scontra però con una serie di incognite. Oltre ai soldi Inps, infatti, l’azienda aspetta che vengano sbloccati i fondi europei per la formazione professionale dei dipendenti dei due stabilimenti (i motori verrebbero prodotti in Toscana), o che, in alternativa, i soldi vengano anticipati dalla Regione Piemonte. Una bazzecola di circa dieci milioni di euro che apre molti “se” sulla rinascita del marchio De Tomaso. Tanto che in molti, nell’ambiente sindacale torinese, dicono: “Se non si parte adesso non si parte più”.

Ma cosa c’entra De Tomaso con Termini Imerese? C’entra eccome, perché il nobile marchio delle carrozzerie di Grugliasco è capofila nella lista delle sette aziende che salveranno lo stabilimento Fiat. Lì, dicono le cronache entusiastiche della scorsa settimana, il marchio arriverebbe a produrre altri 35mila veicoli l’anno, distribuiti su due modelli. La rinascita di Termini insomma, è legata ad una azienda che ancora non c’è, che per il momento – per la volontà di Rossignolo che nell’impresa crede eccome – spende nell’attesa di produrre. Ma che di certo non si imbarcherà per la Sicilia con un piano industriale triplo o quadruplo rispetto a quello che affronta ora in Piemonte senza garanzie.

Per capire il perché bisogna fare un salto molto più a nord, a Grugliasco, per l’esattezza, dove questa mattina i 900 lavoratori delle carrozzerie De Tomaso, ex Pininfarina, protestavano per il mancato pagamento della cassa integrazione straordinaria di Febbraio. Per farlo, l’azienda sta aspettando lo sblocco dei fondi da parte dell’Inps, mentre il riavvio della produzione, dopo che il marchio è stato rilevato da Gian Mario Rossignolo è previsto per l’autunno. Rossignolo, ex presidente Telecom ed ex Lancia ha in mente di produrre nelle carrozzerie torinesi 8mila esemplari l’anno di un nuovo crossover che dovrebbe essere presentato a breve al salone di Ginevra.

Un progetto ambizioso, nel pieno della crisi dell’automobile italiana, che si scontra però con una serie di incognite. Oltre ai soldi Inps, infatti, l’azienda aspetta che vengano sbloccati i fondi europei per la formazione professionale dei dipendenti dei due stabilimenti (i motori verrebbero prodotti in Toscana), o che, in alternativa, i soldi vengano anticipati dalla Regione Piemonte. Una bazzecola di circa dieci milioni di euro che apre molti “se” sulla rinascita del marchio De Tomaso. Tanto che in molti, nell’ambiente sindacale torinese, dicono: “Se non si parte adesso non si parte più”.

Ma cosa c’entra De Tomaso con Termini Imerese? C’entra eccome, perché il nobile marchio delle carrozzerie di Grugliasco è capofila nella lista delle sette aziende che salveranno lo stabilimento Fiat. Lì, dicono le cronache entusiastiche della scorsa settimana, il marchio arriverebbe a produrre altri 35mila veicoli l’anno, distribuiti su due modelli. La rinascita di Termini insomma, è legata ad una azienda che ancora non c’è, che per il momento – per la volontà di Rossignolo che nell’impresa crede eccome – spende nell’attesa di produrre. Ma che di certo non si imbarcherà per la Sicilia con un piano industriale triplo o quadruplo rispetto a quello che affronta ora in Piemonte senza garanzie.

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nuove immagini di questa fantasctica crossover ;) da AutoCar.co.uk:

De Tomaso shows SLS crossover - Autocar.co.uk

The model that will relaunch De Tomaso at next week’s Geneva motor show will be this Pininfarina-designed BMW 5-series GT-rivalling luxury crossover concept, dubbed SLS.

Former Fiat marketing executive Gian Mario Rossignolo will present De Tomaso’s new SLS (meaning sport luxury sedan) at the Geneva show and the Italian is also planning to launch new coupé and luxury saloon models.

De Tomaso went bankrupt seven years ago. Rossignolo purchased it from a bankruptcy court in November 2009.

He signed a deal with Pininfarina a month later to rent its Grugliasco plant near Turin, having previously failed to acquire Bertone’s coachbuliding facilities. The SLS, which will be renamed for production, is going to be put together at the Grugliasco plant from 2012, with Rossignolo planning an annual production run of 3000 units.

The plant has an assembly line, body shop and paint shop and employs 900 people. Planned production of the luxury saloon is 3000 units, while 2000 units of the coupé will be made.

All will be built on an aluminium chassis using an innovative construction technique known as Univis, full details of which will be revealed at Geneva by Rossignolo.

In production, the all-wheel-drive SLC will be offered with 542bhp V8 and 296bhp V6 petrol engines and a 247bhp V6 diesel.

Rossignolo is investing 116 million euros (£98m) in the project. The LC is pictured here in these teaser images ahead of its full reveal at Geneva.

scusate ma da qui non riesco a riportare le immagini :(

il frontale e la fiancata migliorano un pò rispetto alle immagini precedenti però chissa perchè non ci son foto del posteriore...

niente da dichiarare...

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The model that will relaunch De Tomaso at next week’s Geneva motor show will be this Pininfarina-designed BMW 5-series GT-rivalling luxury crossover concept, dubbed SLS.

Former Fiat marketing executive Gian Mario Rossignolo will present De Tomaso’s new SLS (meaning sport luxury sedan) at the Geneva show and the Italian is also planning to launch new coupé and luxury saloon models.

De Tomaso went bankrupt seven years ago. Rossignolo purchased it from a bankruptcy court in November 2009.

He signed a deal with Pininfarina a month later to rent its Grugliasco plant near Turin, having previously failed to acquire Bertone’s coachbuliding facilities. The SLS, which will be renamed for production, is going to be put together at the Grugliasco plant from 2012, with Rossignolo planning an annual production run of 3000 units.

The plant has an assembly line, body shop and paint shop and employs 900 people. Planned production of the luxury saloon is 3000 units, while 2000 units of the coupé will be made.

All will be built on an aluminium chassis using an innovative construction technique known as Univis, full details of which will be revealed at Geneva by Rossignolo.

In production, the all-wheel-drive SLC will be offered with 542bhp V8 and 296bhp V6 petrol engines and a 247bhp V6 diesel.

Rossignolo is investing 116 million euros (£98m) in the project. The LC is pictured here in these teaser images ahead of its full reveal at Geneva.

autocar

Autocar la chiama SLS... e devo dire che da queste foto le cose, imho, migliorano.

 News al 02/12/2015: Mazda 2.

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Questa vettura, stilisticamente, mi ha dato le stesse sensazioni di quando è uscita la K Lancia: cerca di essere moderna e allineata a ciò che c'è intorno a lei, ma gli mancano parecchi dettagli affinchè possa sembrare compiuta.

Poi dietro è oscena, senza imbarazzo nel dirlo........

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molto meglio delle foto precedenti, dunque un pò di sollievo, ma decisamente non all altezza di una De Tomaso...

Dal 4 marzo 2003 la passione ci guida! Entra nella comunità con noi !

Questa Giulia non è premium....è spermium !

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