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Fiat in caduta libera!!!


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Eh Eh Eh

Io ho smesso di cercare di capire.

Sono felice di vivere nell'ignoranza riguardo al dorato mondo della finanza. ;)

c'è poco da capire.. Gli unici che guadagnano sono solo le banche le quali vendono 'prodotti' finanziari ( azioni, fondi comuni di investimento, mutui, prestiti, ecc..), per ogni tipo di transazione che fanno te la fanno pagare con loro pasciuto guadagno,sia che tu guadagni sia che tu rimetta ... loro guadagnano sempre

Le agenzie di rating sono di proprietà delle banche, stanno lì a macinare pagine e pagine di carta di analisi (vere o false non fanno differenza...)tanto per creare un po' di movimento, ogni acquisto e ogni vendita per le banche sono commissioni che entrano nelle loro tasche, e alla fine chi deve rimetterci con i loro 'giochini' sono sempre i risparmiatori...

Oramai la finanza è globale, se non abbocca più un italiano abboccherà un cinese o un tailandese o un coreano... potete stare anche in cima ad un monte isolati, vi basterà un pc e un collegamento per entrare nel club di chi perde in borsa...

se poi alla fine nessuno si fida più di nessuno tutti si mettono a vendere come è successo nell'ultimo periodo ,questo vale anche per le azioni che sono andate bene...

un meccanismo simile avviene nelle cellule quando c'è il cancro, da un certo punto in poi queste si duplicano in maniera errata senza un motivo logico...:(

vuol dire che nella finanza di oggi c'è qualcosa di malato.

Che ritornando in topic, nulla toglie agli errori che Fiat sta facendo con la sua gamma di prodotti.....

Modificato da Prismone

Scopo di un forum...

-se io do una cosa a te e tu dai una cosa a me alla fine avremo una cosa per uno...

-se invece io dò un'informazione utile a te e tu ne dai una utile a me alla fine tutti e due avremo due informazioni....

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I più attivi nella discussione

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Finanza ed industria sono cose diverse, è un fatto. Come è un fatto che Marchionne si occupa piu di finanza che di industria con tutto quel che ne consegue. Fiat dovrebbe costruire auto, avere una gamma completa, coerente e competitiva. Non lo fa e il signore in maglioncino racconta favole ai mercati che per troppo tempo gli han dato credito. Ora che la recessione è alle porte e che le stime di vendita crollano ci si accorge che la Fiat è al palo e che non basta una mascherina ristilizzata alla Delta (orrida) per poter ancora credersi un costruttore d'auto quando le auto l'impulloverato ha smesso di pensarle e concepirle da anni.

Chi ama l'auto e guarda quel che Marchionne ha combinato in questi anni non può che indignarsi. Che si togliesse i pulloverrini, indossasse una giacca e cambiasse mestiere.

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ti quoti in pieno!!! ho smesso di ammirare la strategia fiat dalla stilo in poi....

invece ero un fiattaro ai tempi della prima punto, (auto dell'anno '95) della prima bravo/bravo (auto dell'anno '94), della barchetta, dalla coupè.... anche con la multipla la fiat dimostrò innovazione e coraggio....bei tempi...

l'unica auto che imho hanno indovinato è il "ritorno" della 500...

delle altre nessuna passerà alla storia....

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Fiat secondo me ha fatto 3 errori:

1) Tornare sul mercato statounitense, hai problemi nel tuo paese e nel tuo continente e sbarchi in tempo di crisi negli USA?

2) Tornarci con una citycar in un paese dove già la Bravo è considerata una piccola auto.

3) Tornarci in modo maldestro con ritardi e problemi logistici e forse con una non adeguata campagna pubblicitaria (da quello che ho letto da qualche parte)

Secondo me poteva investire tempo e risorse per migliorare la sua rete di vendita in Italia e in Europa.

Se da una parte l'esterofilismo italiano gli amputa una gamba, Fiat si taglia anche l'altra da sola....

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A me par veramente strano dagli USA leggere le testate italiane.

Non so come si pretendeva 50k nel 2010 su un auto che ancora neppure e' regime. Eppure sia la percezione del marchio che del gruppo e' alta qui in USA, la campagna 500 e' in corso e mi sembra che a macchia di leopardo (e' chiaro) riscuota un buon successo. Chrysler e relativo gruppo iniziano ad essere percepite meglio etc...

ma dove e' il fallimento della 500 in USA? Siamo gia' sulle 3000 unita'/mese ed in costante crescita. Confido che si arrivi alle 4000 in settembre ove non si superi adirittura questo numero.

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Lettera aperta a Marchionne

Gentile dottor Marchionne,

l'Italia è messa male, la Fiat peggio. Ci rivolgiamo a lei, perché le sorti del Paese si sono sempre intrecciate, nel bene e nel male, con quelle del suo principale gruppo manifatturiero. Oggi la Fiat conta meno di ieri, ma conta sempre tanto. Dopo il tracollo del 2002, ha fatto molto sotto la sua guida. Ma ora questo Paese si attende un cambio di passo. Necessario per il futuro dell'azienda, sarebbe d'esempio anche per l'azione di governo.

I titoli di Stato italiani, benché conservino un rating discreto, devono trovare un acquirente amico nella Banca centrale europea per reggere i colpi di maglio dei mercati. Le obbligazioni Fiat riscuotono un giudizio nettamente inferiore. Rimangono junk bond , titoli spazzatura. Pareva un dettaglio quando i corsi azionari impennavano, drogati dallo scorporo di Fiat Industrial dalla Fiat. Ma ora le quotazioni stanno tornando al punto di partenza. E non hanno una Bce alle spalle. Al di là della speculazione contro la moneta unica senza governo unico, l'Italia viene bocciata prima degli altri grandi dell'euro perché non sa fare luce sul suo futuro: se sarà capace di aumentare il Prodotto interno lordo tanto da ridurre il peso relativo del debito pubblico a livelli ragionevoli, o se invece, in un quadro di crescita fatalmente rallentata, riuscirà ad aggredire l'esposizione dello Stato. Lei ha criticato il governo Berlusconi. Non a torto. Ma la Fiat? Negli ultimi due o tre anni non le abbiamo risparmiato le nostre riserve sulla sua strategia, pur coraggiosa e affascinante per un analista finanziario. L'abbiamo esortata a chiarire il piano Fabbrica Italia, al quale ha connesso un cambiamento dei rapporti sindacali. Alcuni nostri argomenti sono stati usati dalla Fiom e dalla Cgil, ma questo non ci ha impedito di sostenere il sì al referendum di Mirafiori. Nell'ora critica ci sono ragioni più forti di altre. E la sopravvivenza della Fiat, che lei ha guidato fuori dall'emergenza nel 2005, viene prima di alcuni diritti sindacali.

La sua gestione e il suo personaggio sono stati usati prima dai comunisti in servizio ed ex contro i berlusconiani e la cosiddetta destra confindustriale e poi dai berlusconiani e dagli ex socialisti per schiacciare il Pd sul sindacalismo radicale. E lei ha dato l'impressione di partecipare al gioco, talvolta di sponda e talaltra spingendo. Ma adesso? Come farà la Fiat a far crescere il suo Pil, e come gestirà il suo stato patrimoniale, così pieno di avviamenti e di debiti?

Negli anni scorsi, la Fiat ha strizzato i conti, e ha guadagnato un po' grazie al buon momento dell'economia. È durata fino al 2008. Poi il declino, accentuato dalla mancanza di nuovi modelli. Lei ha spiegato la cosa come un'astuzia: avrebbe scoperto le carte a ripresa consolidata. Molti - anche alcuni ministri - le hanno creduto. A noi sembrava e sembra una tattica, come dire?, singolare. Tutte le altre case fanno diversamente. E adesso che Usa ed Europa rischiano di ricadere nella recessione, la Fiat rinvierà ancora? L'operazione Chrysler è stata il grande paravento. Ma a noi pare che gli investimenti netti di Chrysler siano bassi, e troppo alti i debiti finanziari e pensionistici. Con un patrimonio netto tangibile negativo. Sappiamo che negli Usa considerano quest'ultima un'ubbìa da ragionieri. Ma l'Ufficio studi di Mediobanca no. La quadratura del cerchio sarebbe venuta con un proficuo collocamento di Chrysler in Borsa tramite anche un aumento di capitale. Ma ora, con Wall Street in ginocchio e la domanda mondiale di auto in calo, la quotazione è rinviata sine die.

A differenza di tanti politici, lei è un uomo che sa decidere e rischiare. Non potendo far investire i suoi azionisti sull'auto, si è inventato una strategia che ha incantato le banche d'affari. Magari ha incantato meno chi guarda al Paese e non crede alla debt economy , ma oggi non conta. La Fiat, che deve correggere la rotta, ha di nuovo bisogno dell'Italia e dell'Europa. Ma dovrebbe anche sentire il bisogno di dire la verità per intero, di confrontarsi con l'opinione pubblica, più esigente di tanti ministri e sindacalisti. Un confronto conti alla mano, e senza rete, che potrebbe essere introdotto dalla promessa di restare al Lingotto fino a quando il consiglio di amministrazione lo riterrà necessario e dall'annuncio che, pur avendo il diritto di mantenerla a Zug, il leader della Fiat sente il dovere di spostare la residenza fiscale a Torino.

Massimo Mucchetti

21 agosto 2011

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messaggio cancellato

Modificato da Mivar
già postato da wilderness lo stesso momento!

Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza e vi risponderà che è la femmina del rospo.

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Se è per questo Fiat è passata dai quasi 10€ del 2007 a sotto i 2€ nel 2009 :shock: quest'anno era quasi arrivata a toccare 7 e adesso è risprofondata a 4€!

anno in corso

Fiat -35,32&

Wv - 10%

no.. x correttezza dovresti dire che con il cambio di valore delle azioni Fiat fatto ad ca. 8 mesi fa dopo le varie suddivisioni in realtà il titolo Fiat (auto) aveva raggiunto oltre 15 euro ed era stato ri-valorizzato con piu azioni a 7 euro, sicche quando dici che era arrivata a toccare 7 Euro in realta corrispondono a circa 15 precedenti e quando dici 4 euro attuali in realtà in paragone al passato corrispondono a circa 10 euro... e anche il paragone fatto proprio con inizio anno non ha molto valore in quanto Fiat proprio in quel periodo era nel pieno delle speculazioni e interesse x quella che era la nuova suddivisione azionaria...

(tra l'altro altra dimostrazione che risulta alquanto aleatorio valutare la credibilità di una azienda a seconda delle sue quotazioni azionarie......

e se volessimo fare esempi su questo tema potremmo parlare all'infinito.....Do You know Parmalat? o Lehman Brothers? ...supervalutate... e fallite... ;)

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sono solo un'appassionato di auto e non capisco una breccola nè di finanza nè tanto meno di marketing. A occhio, così da popolino, ho visto coincidere questa caduta con la conferma della produzione del Suv Maserati in America che, anche se era una notizia già nell'aria, non credo sia stata da nessuno accettata con piacere.

Marchionne e la Fiat mi sembra l'unica Società o Gruppo automobilistico che guarda al proprio Paese e di conseguenza al proprio mercato, con malcelato disgusto, con pressapochismo e presunzione. Mi sembra che si dica all?italia:" non ti do quello che vuoi ma questi sono i prodotti. Se li vuoi, bene altrimenti chissene!" e questo anche se magari incide poco sul mercato per me incide sull'opinione pubblica. Sulle borse e finanze pure? Non lo so ma so che Fiat/Marchionne sono guardati con sfiducia e antipatia e se chi sta nel mondo dell'auto forse lo plaude, non lo accettano i comuni mortali, quelli che giudicano e comperano

Da parte mia vedo che ci sono forti errori di valutazione del mercato, modelli non lanciati per risparmiare pochi spiccioli (es Bravo SW) che però hanno causato crollo delle vendite del modello stesso, tipo il mancato FL della 159 e oggi il mercato è tutto nelle mani dell'industrie straniere. Qualche modello lanciato è stato forse sbagliato sia come estetica che come impostazione (tipo Mito) con un collocamento esagerato sul mercato e flop magnifico nelle vendite. Poi la politica degli abbinamenti catastrofici degli optional incide ancora più profondamente sull'andamento delle sue vendite. Vedo più flop la Mito che non la tanto vituperata Delta che bene o male vende "quasi" a livello della concorrenza anzi forse devo dire vendeva perchè di nuove con la mostruosa mascherina Chrysler mai viste.

Abbandono di settori e categorie, mancato inserimento in altre e questo la Gente vede e discute, non interessata anzi infastidita dal recupero Chrysler se veramente c'è.

E' chiaro che nei confronti del FGA tutto sia amplificato specie se negativamente e oggi si scagliano anche contro certe assunzioni clientelari alla Ferrari (figlio di Colajanni, dell'ex moglie di Montezemolo etc etc) proprio a indicare il malumore che si sta ampliando nei confronti del gruppo. Marchionne continua a sfidare l'Italia ma non mi sembra che il Mondo gli stia dando ragione, anzi al contrario.Ripeto non rispettare il proprio mercato, i propri siti produttivi non mi sembra che alla fine abbiano dato ragione al maglionato ma che lo stiano affossando di santa ragione, complice la crisi anzi la Crisi e la Recessione in atto.

Chissà fors avrò detto un mucchio di cappellate e non mi picchiate per questo ma io purtroppo la vedo così

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