Vai al contenuto

Il futuro dei siti produttivi Stellantis


Messaggi Raccomandati:

Il fatto che Fiat non sia più come prima significa che se Fiat non pianifica bene i propri prodotti, va a gambe all'aria, appunto perchè non c'è più dietro mamma Italia che si può fare carico delle perdite.

SM lo sa ed evita di chiedere più niente al governo in termini di sussidi, incentivi ed altro, limitandosi a far notare che è il sistema Paese che deve cambiare per ritrovare competitività.

Se il costo del lavoro, delle materie prime, dell'energia in Italia fossero stati più bassi e il clima generale fosse stato più disteso (non la caccia alle streghe di alcuni tra governo e sindacalisti), forse lo stabilimento per 500L non si sarebbe fatto e, magari, si sarebbe avviata qualche produzione nuova...

Mettiti in testa stefano73 che senza queste tre caratteristiche a livello europeo qualunque multinazionale non investirà mai in Italia per grosse produzioni al massimo per qualche piccola eccelenza ( es:come ducati e lambo).

Adesso potete chiudere :D

http://ilmalpaese.files.wordpress.com/2011/01/fiat-marchionne-linghiotto-operai.jpg

Firma editata dallo staff: dimensioni non consentite, verificare i formati utilizzabili elencati nel regolamento

Link al commento
Condividi su altri Social

Quindi PSA fa millemila modelli e non vende, ma se facesse un QQ in salsa francese venderebbe quest'ultimo più gli altri modelli che oggi non vende? E se FIAT facesse il piccolo SUV venderebbe anche quelle Panda che oggi non riesce a vendere?

Beh almeno magari venderebbe quello....tornando al discorso che fai tu degli stabilimenti, nissan in gb lo scorso anno con quashai-juke in GB ha prodotto lo stesso numero di fiat nelle 4 fabbriche italiane con N.modelli....ma i quashai-juke li ha prodotti e anche venduti perchè hanno azzeccato il genere.

Cmq fiat il piccolo suv pare che finalmente lo faccia (anche molto riuscito) che facciamo non va più bene nemmeno lui?

Non hai però forse ben capito il mio ragionamento auto come 208-panda-punto vs auto come una 500x

Senza cuore saremmo solo macchine.......

Link al commento
Condividi su altri Social

Repubblica ha finalmente pubblicato online l'intera intervista al Maglionato. Stante il copyright mi permetto solo alcune piccole estrapolazioni

Ma la rinuncia a nuovi modelli non è una resa, una rinuncia al mestiere e a stare sul mercato?

"Con un modello nuovo, nelle condizioni di oggi, magari avrei venduto trentamila macchine di più, glielo concedo. Ma magari, mi conceda lei, avrei perso due miliardi di più".

[...]

E l'Italia? Lei non può ignorarla.

"Ma lei non può pensare alla Fiat come a un'azienda soltanto italiana. Sarebbe in ritardo di dieci anni. La Fiat non è più un'azienda solo italiana, opera nel mondo, con le regole del mondo. Per essere chiari: se io sviluppo un'auto in America e poi la vendo in Europa guadagnandoci, per me è uguale, e deve essere uguale".

[...]

Siete specializzati in utilitarie: non c'è l'idea di un'auto per la crisi?

"I modelli non invecchiano bene. Io posso lanciare la migliore automobile in un momento di mercato tragico come quello attuale, senza ottenere risultati: ma due anni dopo, quando magari le condizioni di mercato cambiano, quel modello è vecchio, e i soldi del mio investimento non li riprendo mai più".

[...]

Come spiega agli americani il successo a Detroit e il disastro a Torino?

"Quando spiego, loro fanno due conti e mi dicono cosa farebbero: chiusura di due stabilimenti per togliere sovracapacità dal sistema europeo".

E lei?

"I conti li so fare anch'io. Se mi comporto diversamente, ci sarà una ragione".

Cosa vuol dire?

"Che non parlo di eccedenze, non parlo di chiusure, dico solo che non c'è mercato per fare attività commerciale garantendo continuità finanziaria all'azienda".

[...]

Sembra un discorso riferito al governo. La stanno cercando e vogliono chiarimenti: li vedrà?

"Se mi cercano li vedrò, certo. Immagino che incontrerò Passera, Fornero. Ma poi?".

Le chiederanno garanzie per la Fiat in Italia e vorranno sapere qual è il suo disegno strategico. Cosa dirà?

"Sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia, mi pare sia un discorso strategico".

Lei dunque s'impegna?

"Mi impegno, ma non posso farlo da solo. Ci vuole un impegno dell'Italia. Io la mia parte la faccio, non sono parole. Quest'anno la Fiat guadagnerà più di 3 miliardi e mezzo a livello operativo, tutti da fuori Italia, netti di quasi 700 milioni che perderà nel nostro Paese. È la prova di quel che le ho detto".

E c'è molto altro.

Marchionne: "Manterrò Fiat in Italia con i guadagni fatti all'estero" - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

Link al commento
Condividi su altri Social

Mettiti in testa stefano73 che senza queste tre caratteristiche a livello europeo qualunque multinazionale non investirà mai in Italia per grosse produzioni al massimo per qualche piccola eccelenza ( es:come ducati e lambo).

Adesso potete chiudere :D

Non del tutto, perché uesta storia della serbia ha anche un´altro aspetto:

- Mercato aperto per tutti i mercati Ex CSSR. Con facilitazioni anche per il resto della gamma del produttore.

- Connessione navale a costi mini e con infrastrutture apposite.

- Mercato aperto americano con facilitazioni a livello di tassazione internazionale e aggevolazioni.

Quindi la situazione é un bel po´ differente da quello che il CEO bricolage pensi.

T!

Factum abiit, monumenta manent.
Link al commento
Condividi su altri Social

- Mercato aperto per tutti i mercati Ex CSSR. Con facilitazioni anche per il resto della gamma del produttore.

!

Scusa ma ora in Russia fiat non produrrà direttamente?

Non ricordo però più i piani forse solo jeep giustamente li hanno un grande mercato o anche la dart-viaggio?

Senza cuore saremmo solo macchine.......

Link al commento
Condividi su altri Social

Repubblica ha finalmente pubblicato online l'intera intervista al Maglionato. Stante il copyright mi permetto solo alcune piccole estrapolazioni

E c'è molto altro.

Marchionne: "Manterrò Fiat in Italia con i guadagni fatti all'estero" - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

Letta bene.

Il Maglionato ha risposto a tutte le domande dando risposte esaustive, nonostante il tono non proprio amichevole dell'intervistatore (che ci stà...).

Al di la della condivisione delle strategie (sinceramente Giulietta SW io l'avrei fatta...), evidenzia l'infondatezza di molte sparate degli alti papaveri nostrani (mi chiedo quanto pelo sullo stomaco abbia la Camusso, date le cose che dichiara... :roll:).

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

Link al commento
Condividi su altri Social

Non del tutto, perché uesta storia della serbia ha anche un´altro aspetto:

- Mercato aperto per tutti i mercati Ex CSSR. Con facilitazioni anche per il resto della gamma del produttore.

- Connessione navale a costi mini e con infrastrutture apposite.

- Mercato aperto americano con facilitazioni a livello di tassazione internazionale e aggevolazioni.

Quindi la situazione é un bel po´ differente da quello che il CEO bricolage pensi.

T!

http://ilmalpaese.files.wordpress.com/2011/01/fiat-marchionne-linghiotto-operai.jpg

Firma editata dallo staff: dimensioni non consentite, verificare i formati utilizzabili elencati nel regolamento

Link al commento
Condividi su altri Social

Avendo iniziato da quest'anno studi nel settore finalmente riesco a capire bene il Marchionnepensiero e comprendo che è una filosofia logica dal punto di vista manageriale. Che poi possa essere vista come in base ad altri punti di vista (politici, sindacali, etc.) è altrettanto comprensibile. Tutti esagerano ma nessuno vuole contrattare con l'altro e perderci qualcosa, il succo è questo: da una parte lo stato che non vuole negoziare alcun tipo d'incentivo non al consumo ma bensì alla capacità di attrarre investimenti (e per incentivo intendo andare sui livelli europei di costi globali per produrre), i sindacati sono branche politiche le quali non vogliano mai perdere niente e alla fine si ritrovano ad accettare accordi indecenti a causa della loro inflessibilità nelle trattative o finiscono per perdere tutto, e la fiat fà il ruolo di chi tiene le briglie in mano. Siamo in una fase economica disastrosa ovunque, figuriamoci per il mondo dell'auto. Alcuni con la crisi ci si parano il culo, ci son sempre i furbetti che così magari non pagano il fornitore o gli operai ed accumulano fondi neri, ma un'ampia e assoluta maggioranza è schiacciata: come pretendete che si possa comprare un auto nuova? Basta entrare nei concessionari per vedere la situazione... Un esempio è la 208: nun se vende. È pieno di km0 nei piazzali. Eppure è un modello nuovo, tutto sommato riuscito, ben scontato già da ora. Come può una società rinnovare il proprio modello di presenza nel segmento (riferimento non troppo velato a punto) quando il concorrente con un modello nuovo non riesce a venderlo? Non fa prima a vendere un prodotto già ammortizzato a prezzi più decenti guadagnandoci sempre qualcosa sopra piuttosto che perderci?

Link al commento
Condividi su altri Social

Anzitutto vorrei chiedere scusa a tutti per il mio intervento precedente.

mi chiedo quanto pelo sullo stomaco abbia la Camusso, date le cose che dichiara... :roll:).

Penso che non si tratti di pelo e di semplice calcolo opportunistico, ma di un vero e proprio odio che si è radicato nel corso degli anni.

Stamattina, giusto per fare un esempio, ho fatto una piccola discussione sulla disoccupazione in Italia e sono riuscito a portare il discorso sul perché le aziende estere non vengono a produrre da noi. La risposta è stata unanime: corruzione dilagante, burocrazia eccessiva, giustizia faraginosa, sindacati astiosi, una legislazione assurda e degli operai che spesso sono dei fannulloni.

Quando ho collegato le loro risposte al caso della FIAT è partita la solita tiritera del Machionne che affama gli operai, degli Agnelli che statalizzano le perdite e privatizzano gli utili…

Insomma siamo difronte ad una micidiale miscela di calcolo opportunistico e di odio incancrenitosi.

Link al commento
Condividi su altri Social

Ho letto l'intervista e credo che SM abbia risposto chiaramente a tutte le domande, ma ce ne una che mi ha fatto riflettere non poco:

Il rischio è di disperdere un know how, una sapienza del lavoro, un universo dell'indotto, un marchio storico. Non ci pensa?

"Le rispondo così: lei non può saperlo, ma nei piani strategici del 2004 la Peugeot aveva considerato la Fiat fallita, e aveva programmato la conquista delle sue quote di mercato, come se la nostra azienda non ci fosse più. Fallita, cancellata, capito? Oggi la situazione è completamente diversa. Bisogna solo capire in che mondo viviamo. C'è un rapporto di Morgan Stanley secondo cui nello scorso decennio General Motors ha pompato 12 miliardi di euro in Europa, a fondo praticamente perduto".

Qesta è la risposta a chi si lamenta dell'operato di SM...

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.