Vai al contenuto

alx

Messaggi Raccomandati:

Guest EC2277

Sfrutto un suggerimento di Ario_ per ridare lustro a questo mostro.

Il 1986 fu l'anno che vide la cancellazione, a causa dei tragici incidenti avvenuti nelle stagioni '85 ed '86, dei mostri del GruppoB dalle competizioni automobilistiche. Però, assieme a tale categoria, venne anche cancellato il GruppoS che, dal 1987, sarebbe dovuto diventare la massima categoria del Mondiale Rally.

Dal punto di vista regolamentare si distingueva dal GruppoB per la maggior libertà tecnica concessa ai progettisti: le vetture del Gruppo S infatti sarebbero dovute essere dei prototipi veri e propri mentre le Gruppo B dovevano derivare da auto prodotte in piccolissima serie (200 esemplari) e gli uomini dell'Abarth, nella quale all'inizio degli anni '80 era confluito il Reparto Corse della Lancia, non erano rimasti con le mani in mano sviluppando un'auto rivoluzionaria. Ancora più rivoluzionaria della Delta S4; il che è tutto dire visto che si trattava della prima auto al mondo dotata di sovralimentazione mista (compressore volumetrico e turbocompressore), camicie dei cilindri rivestite in materiale ceramico, telaio progettato al calcolatore mediante il metodo degli elementi finiti e via elencando.

Molti ritengono che l'ECV (letteralmente Enviromental Composite Vehicle: veicolo sperimentale in materiali compositi) sia l'evoluzione della Delta S4 ma ciò è falso poiché anzitutto si passò da un telaio in traliccio di tubi d'acciaio ad una scocca in materiale composito, materiali che pare siano stati impiegati anche nelle sospensioni e poi il motore (forse derivato da quello della Delta S4 visto che ha lo stesso frazionamento, lo stesso alesaggio e la stessa corsa) è caratterizzato dall'avere la testata con le valvole a flussi incrociati ed una doppia sovralimentazione con una turbina a bassa ed una ad alta pressione.

Ma facciamo le cose con calma e torniamo alla Lancia ECV: venne presentata nel Dicempre del 1986 con il nome ECV poiché, a causa della soppressione del Gruppo B e di quello S, fu deciso di trasformarla in un'auto-laboratorio. Tale auto, come accennato era dotata di un telaio monoscocca in materiale composito che, accoppiato alla carrozzeria in kevlar, all'alluminio del motore (lo stesso utilizzato sulle Ferrari di Formula 1 dell'epoca) consentiva al prototipo di pesare 930 chilogrammi. La trazione era ovviamente integrale mentre del motore parlerò in seguito.

Come ho già detto l'ECV, non potendo gareggiare, venne utilizzata come auto-laboratorio ed infatti al Salone dell'auto di Torino del 1988 venne presentata la Lancia ECV2. Una vettura nata dal lavoro di sviluppo fatto sull'ECV1 e che dalla progenitrice si distingueva per una maggior cura aereodinamica e per un'impostazione generale più focalizzata all'utilizzo in pista; venne infatti pensata come auto destinata alle gare di durata.

ecvrossa_1max.jpg

Lancia ECV1

ecvbianca_4max.jpg

Lancia ECV2

Veniamo adesso al motore: il Triflux che si caratterizzava per la particolare architettura della testata, nella quale le valvole d'aspirazione e di scarico, erano incrociate e per la presenza di due turbocompressori che, a differenza di quanto accadeva negli altri motori biturbo, erano entrambi alimentati da tutti i cilindri ed entravano in pressione a regimi di rotazione differenti poiché il primo garantiva la sovralimentazione fino a 5000 giri/minuto mentre la seconda entrava in funzione da quel regime di rotazione in poi e ciò garantiva un'erogazione incredibilmente omogenea con un enorme tiro in basso accoppiato ad un eccezzionale allungo; Biasion disse che, sebbene l'auto fosse molto più potente dell'S4, la doppia sovralimentazione dell'ECV rendeva quest'ultima molto più guidabile della prima. Infine la particolare disposizione incrociata delle valvole conferiva alla miscela aria/benzina un fortissimo moto vorticoso che aiutava a nebulizzare la benzina nell'aria ed ha distribuirla omogeneamente in tutto il cilindro.

triflux.jpg

Schema del motore Triflux con evidenziati i flussi dei gas di scarico (in rosso) e dell'aria aspirata (in blu).

Dal punto di vista prestazionale non esistono dati certi poiché i 5 motori Triflux che vennero realizzati ebbero degli sviluppi diversi a seconda che fossero sviluppati, come ho già detto, in un'ottica pistaiola o rallystica. In ogni caso la versione da rally erogava 650 CV ad 8000 giri/min e 600 Nm a 5000 giri/min con un'accelerazione da 0 a 200 km/h inferiore ai 10 secondi...

Spero che abbiate gradito questa piccola retrospettiva, anche se credo che abbia bisogno di qualche piccola correzione e preciso che le mie fonti sono costituite da riviste dell'epoca e dal documentario Lancia Delta: dall'S4 all'HF.

Modificato da EC2277
Link al commento
Condividi su altri Social

  • Risposte 44
  • Creato
  • Ultima Risposta

I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Quella è una leggenda metropolitana smentita dallo stesso Fiorio (che ai tempi trasse anche me in inganno :oops:) che ha dato adito ad un'altra leggenda metropolitana: il tempone pare che in realtà sia stato fatto con l'ECV1.

Ma siamo OT e quindi suggerisco di lasciar perdere.

confermo quello che hai detto e posso aggiungere che in determinate situazioni già con l'ecv1 gli 800 cv erano abbastanza tranquillamente ottenibili (parlo di roba non ufficiale, quindi non scuderia martini & co..). Qualche esemplare fu infatti venduto a privati e un mio parente al tempo ci mise le mani sopra (quelli che mi ricordo ora come ora vanno a fare gli sboroni alle gimcane.. purtroppo). La modifica principale che mi ricordo consisteva nell'elaborazione del collettore perchè quello originale non riusciva a smaltire uniformemente il calore, quindi cuoceva ad minchiam un cilindro (anzi due..). Sull'esperienza maturata dalla concorrenza (peggiò 205t16..) modificarono anche i collettori, due minchiatine a turbo e centralina e ti ritrovavi un missile terra terra tra le mani.

non che l'originale (seppur un po' spompato dall'uso..) andasse piano

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Link al commento
Condividi su altri Social

E con tutto quell'ambaradan di motore fa 950kg! :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

Comunque ricapitolando la S4 ha compressore + turbina, la ECV due turbine, giusto?

che mostri... :shock:

ma che fine hanno fatto i rally? :(((

Sotto i 6000rpm è un mezzo agricolo.

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest EC2277

Esatto la Delta S4 aveva la sovralimentazione mista, che a detta dell'Ingegner Lombardi è stata copiata in tutto e per tutto dagli ingegneri della Volkwagen per realizzare il 1400 della Golf, mentre l'ECV aveva il doppio turbocompressore.

Un piccolo andeddoto agonistico: un propulsore dell'ECV venne montato su un prototipo realizzato da tal Tamburini allo scopo di gareggiare a gare in salita quali Il nido dell'aquila oppure la statunitense pike-peak e, se la memoria non m'inganna, la gara italiana venne vinta mentre quella statunitense fruttò un terzo posto.

Modificato da EC2277
Link al commento
Condividi su altri Social

...

Spero che abbiate gradito questa piccola retrospettiva, anche se credo che abbia bisogno di qualche piccola correzione e preciso che le mie fonti sono costituite da riviste dell'epoca e dal documentario Lancia Delta: dall'S4 all'HF.

--------------------------

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.