Da Dagospia

Prendi i soldi e scappa. Potrebbe essere questo l’atteggiamento di gran parte delle otto banche che martedì prossimo convertiranno in azioni al prezzo di 10,28 euro i tre miliardi prestati alla Fiat. Alessandro Profumo guadagna tempo e si allinea sulla strategia prudente di Matteo Arpe. L’unico che non fa mistero di voler restare nel gioco e di sostenere con il suo 4% la Famiglia Agnelli è il presidente del S. Paolo, Enrico Salza. Ma la novità del giorno è che la Famiglia comincia a parlare e lo fa per bocca di Andrea Agnelli, il figlio di Umberto che ha trent’anni e che dopo 4 anni in Philip Morris, adesso è responsabile dello sviluppo strategico di Ifil. Sul quotidiano “Il Foglio” il giovane Andrea, ultimo discendente del fondatore-senatore si lascia andare a dichiarazioni molto positive nei confronti di Sergio Marpionne e dei due reggenti, Luchino di Montezemolo e Gianluigi Gabetti. Per Luca-Luca spende parole di grande apprezzamento: “un anno e mezzo fa ha accettato la presidenza (che non voleva) nel momento più drammatico della vita della Fiat. Era il miglior presidente possibile in quel momento. Lo è a maggior ragione oggi”. L’ultimo degli Agnelli non parla di Yaki e di Lapo, mentre dedica un pensierino a Carletto De Benedetti e a proposito della famosa intervista dell’Ingegnere che conteneva giudizi poco generosi sull’Avvocato, il giovane Andrea dice con saggezza: “erano solo giudizi troppo colorati”.

mamma mia!!!! Dagospia, ma lo sai anche tu!!!

quando metti questi messaggi devi citare la fonte

è il regolamento .

comunque visto chi è la fonte

mi astengo da qualsiasi dichiarazione

non mi sembra che ci sia molto da discutere, forse dovresti dirci perché ti sembra interessante.

è il primo agnelli che parla, dopo gli elkann, sai com'è!!!