I sindacalisti stanno diventando sempre più una palla al piede per il funzionamento sano delle cose.

Qua a Torino sono riusciti a protestare e a chiamare l'ispettorato del lavoro perchè c'era un reparto alle Molinette che non rispettava i regolari turni di riposo dei medici.

Il reparto TRAPIANTI.........."scusi, lei sta schiattando...abbiamo il cuore nuovo ma il medico è in pausa...":pz:pz:pz

Che poi, da quanto ho saputo, hanno fatto tutto i sindacalisti: ovviamente per i medici non era un grosso problema...

Che poi, da quanto ho saputo, hanno fatto tutto i sindacalisti: ovviamente per i medici non era un grosso problema...

Va beh uno che lavora in certi reparti sa benissimo di non avere orari, ferragosto o capodanno.

Se no sceglie di fare il callista.

Ma si, nei sindacati è come ovunque.

C'è sempre quello che cerca di mettersi in luce e emergere ad ogni costo.

E se magari in altri ambiti questo si ottiene leccando il culo, nei sindacati si ottiene spesso rompendo i coglioni con argomenti un po' tirati o addirittura di pura fantasia.

si pero leccando i culi non si fanno tanti danni agl'altri.. mentre chiamare ogni volta alla lotta sociale fa molti danni in tanti modi diversi - fisici, sociali, economici, di immagine per un paese, etc...

Gente in altri paesi ci tiene all'immagine che ha la loro nazione perche sa che questo influisce sulla scelta che fanno i clienti quando vengono a comprare il tuo prodotto anzhiche quello di in altro fornitore... e in Italia si fa tutto a far sembrare il paese/popolo come un mene freghista che non vuole lavorare.. e tutti quanti sappiamo che in generale questa non e' la verita... e parla da uno che vive al di fuori dell'Italia (non nel'UK...) e prova regolarmente a convincere gente che I prodotti Italiani sono buoni almeno quanto la concorrenze...

Mah che usando la propria lingua non si faccia danni ....

quanti ne abbiamo visto raggiungere il proprio massimo livello di incompetenza in questo modo..

si va be... qualche danno si fa anche leccando il culo... pero queste sollecitazioni alla lotta sociale invece di provare a ragionare sui problemi per trovare delle soluzioni ne fa sicuramente di piu e ad un numero piu grande di gente...

non dimentichiamo che pero' nelle aziende vige il principio che le decisioni sono prese da proprieta' e dirigenza.

i dipendenti ( ed i sindacati ) nel bene e nel male le subiscono solo.

Si va bene... pero dalle vicende recenti si sa che i vari Marchionne e soci ce la stanno mettendo per radrizzare i pezzi storti dell gruppo,... vedi sforzi in Pomigliano e Lancia... Se i sindacati e gl'operai nel complessivo (sono certo che sono poche le mele marcie, ma come al solito fanno piu rumore e danni dei tanti operai onesti) riescono a metter i soliti bastoni nelle ruote poi non si po sempre accusare l'azienda... tanto si sa che la Fiat come tutte le altre aziende

esiste esclussivamente per fare i soldi... e se non li fa si rischia la chiusura come si e' rischiato solo 3 anni fa....

Poi se questa volta i sindacati non hanno nessun torto perche e' stat la politica a fallire allora il discorso e'ancora pou complesso...

Il discorso e' piu' ampio....

La mia opinione e' che al di la' di errori omissioni e cattivi comportamenti ( che ci sono ) in tutte le aziende dalla oficina sottocasa alla grande multinazionale vige il principio che le decisioni operative sono prese da un gruppo ristretto di persone, mentre le conseguenze delle decisioni ricadono sull'intera azienda e su tutti i lavoratori.

quindi e' corretto indicare i mal comportamenti e le storture degli operativi, ma un'analisi giusta deve partire dalle decisioni che le hanno causate.

Salve rarissime eccezioni le guerre le perdono i generali , non i soldati....

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Sono il primo a dire che la politica siciliana e' il nemico numero della Sicilia ma in questo particolare caso anche l'ambiguita' (degl'ultimi anni) del managment ha contribuito al problema.

cito parte di un'articlo del Financial Times dove si ricapitila la situazione degli ultimi 3 anni.

A different owner of Fiat's Termini plant might much more easily brush off political pressures and close the factory, bridge or no bridge. Financially, the Termini plant has no reason to exist. Its relatively small size and the cost of shipping in most supplies and shipping out most of the product makes profitability virtually impossible to attain.

“I've never had anyone properly explain to me why we have a plant there,” complained Paolo Fresco, Fiat's chairman during the Termini protests.