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Lancia Thema 8:32 in cerca di padrone


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E' ovvio :mrgreen: Mica potevano permettersi di commercializzare un'auto con quei cerchi lì :D Meglio non farla del tutto. A prescindere dal fatto che una tal auto sarebbe stata un'offesa al politburo sabaudo.

Infatti non esiste, ma soprattutto non è mai esistita, lo dico di nuovo :mrgreen: Chi asserisce il contrario è un rivoluzionario asservito al regime di sinistra.

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pagina catalogo degli interni della 8.32 prima serie

lancita_thema_8.32_ferrari_30027.jpg

PS: quale TIPO 4?

Solo Lancia Thema!

la piattaforma è nata li', anzi è l'ultima vera piattaforma nata in Lancia Spa... per cui ha anche un valore come pezzo di storia dell'automobile italiana, direi che è *quasi* l'equivalente Lancia che è la 75 per alfa

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Credo che questo topic presto da annuncio di 8.32 in vendita diverrà quello ufficiale Thema :) e la cosa mi garba.

Thema è stata oggetto di diverse chiaccherate a distanza con l'amico Roberto.C che vorrei ringraziare per avermi aperto gli occhi su diversi aspetti che non conoscevo affatto.

Proprio parlando di piattaforma, ricordo una delle nostre prime chiaccherate, che riguardava la diatriba fra Saab e Lancia sul sistema di sospensioni posteriori da adottare. Ovviamente, in virtù delle comunanze, si spingeva perchè lo schema meccanico fosse il più possibile unificato, ma dall'altra parte, i tecnici svedesi vollero insistere con il loro classico assale rigido.

Così, pur avendo riconosciuto che dai test svolti il sistema a ruote indipendenti voluto da Lancia era indubbiamente il più efficiente, vollero sviluppare la loro soluzione, e venne così sviluppato in Saab un pavimento posteriore con attacchi per il loro ponte rigido (parte che rimase una delle poche porzioni di scocca non intercambiabili fra le due auto).

Veniva così al mondo Thema, coi primi muli fra il '78 ed il '79 basati su Beta berlina terza serie; tre o quattro basati sulla due volumi, altri sulla Trevi (che abbiamo già visto in passato).

Su questi muletti vennero provate molte nuove soluzioni, come i materiali usati (acciai alto resistenziali) utilizzati per i bracci delle sospensioni e per il telaio ausiliare anteriore.

Vennero ovviamente collaudati l'alloggiamento delle varie motorizzazioni e la loro compatibilità coi vari accessori.

I primi muletti con carrozzeria Thema vennero pronti solo all'inizio del 1981.

Una curiosità: la progettazione dei muletti non venne eseguita in Lancia, bensì in SCA (Studio Carrozzerie Autoveicoli) società che da molti anni collaborava alla progettazione Lancia.

Tornando alla 8.32, sempre parlando con Roberto che è la mia inesauribile fonte di primizie :), appresi che il problema della motricità era ben conosciuto, a partire ovviamente dai collaudatori, spesso contrariati per non dir di peggio dai problemi che vi erano durante i collaudi, riguardo la messa a terra della potenza.

Già.... la trazione integrale. Già.

Citando ancora Lanciaboxer, bisogna chiarire infatti che i muletti erano tutti made in Lancia, riguardo il TIPO4 di quei tempi. Saab realizzò dei muletti propri (tutti a ponte rigido ovviamente) solo quando il progetto era già ben impostato, e pure per Croma si trattò soltanto di una variante di stile. Le modifiche e gli accorgimenti per una versione con portellone erano previste già nel progettone in principio.

Ricordo che una sera chiesi a Roberto come mai si fosse scelto di continuare anche per le grosse ammiraglie sulla strada di quel volante che pareva più orizzontale che verticale, e imho decisamente poco "premium" per usare terminologia odierna.

Appresi che tale soluzione probabilmente derivava dal fatto che già da diversi anni alla Direzione Tecnica Lancia erano rimasti soltanto il Reparto Carrozzerie e quello Esperienze, mentre già nel 1977 erano stati trasferiti a Mirafiori la Progettazione Motori e poi quella Meccanica.

Visto che gli organi di sterzo erano di competenza di quest'ultima, è probabile che vi fosse una grande influenza della scuola Fiat, che era caratterizzata dalla postura da camioncino.

Questi brevi cenni sulla nascita di Thema non hanno la pretesa di raccontare la storia a molte persone che qui su AP la conoscono meglio di me.... anzi. Visto che stiamo affrontando l'argomento, mi è sembrato carino inserire qualcosa da ciò che ho appreso grazie a Roberto, che non mi stancherò mai di citare e ringraziare per avermi concesso e concedermi tutt'ora, quando si può , parte del suo tempo e dei suoi ricordi.

Grazie Robertone! ;)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Diciamo acha anche Alfa romeo spinse per la soluzione ponte rigido al posteriore, soluzione che conoscevano bene dai tempi di Alfasud.

Poi accettarono l'espereinza Lancia, ma riprogettarono le sopsensioni anteriori, cambiandone l'inclinazione.

E da Lancista devo comunque ammettere che a livello di doti stradali la soluzione Alfa fu migliore. ( Anche se la differenza era come prendere 8 o 9 a scuola..;) )

L'integrale...se ben ricordo fu proposta due volte, tutte e due le volte con il V8.

sia per Thema si per K.

Ma Cesarone rifiuto' ( ormai i soldi c'erano solo per il Biscione )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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La Thema - che gran macchina.

Ho avuto nel 2000 una Thema 3. Serie 3.0 (Busso), aveva gia quasi 180'000 km quando la comprai quasi regalata - poi con piu di 205'000 km potei cambiarla a pari con una Delta 2.0 HPE - fu un affare - anche se la Delta era una baracca (consumava piu della Thema, andava meno, scrichiolava tutta).

Mi ricordo che andanto con il regolatore di velocità riuscivo a portare i consumi a 8l/100 km ai 120 km/h. Gran motore, grande Auto.

Peccato che oggi non esistano piu Auto italiane del genere.

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