Il fallimento del 3+2: parliamone

[TurboGimmo]

Le nostre università saranno pure peggiori, ma i nostri studenti sono spesso migliori che nel resto d'Europa.

Ma voi davvero avete visto tutti 'sti rifiuti del voto? Io no. Ogni facoltà, poi, ha i suoi esami particolarmente complicati o docenti-mostri*, quindi ci sta che uno, anche bravo, possa avere bisogno di rifarlo.

Spesso il rifiuto e', come dire, indotto.

Non e' capitato a me, dove e' un miracolo se l'esame lo passo, ma a Lettere a Torino funzionava cosi':

Facevi un esame cosi'-cosi', dove probabilmente il tuo voto sarebbe stato un 21/30

Il professore ti diceva: "Guardi, l'esame e' sufficiente, ma poco di piu'. Io voti cosi bassi non li do, e fossi in lei non accetterei e mi ripresenterei"

Formalmente risulti bocciato, in realta' eri da 21/30.

Prova a guardare il voto medio di laurea delle facolta' umanistiche, dal sito AlmaLaurea

Su 8mila studenti laureati in Lettere

VOTO MEDIO di LAUREA 110/110

[Edolo]

Come in CH, per quel poco che ne so. 6-7 esami a semetre, ma roba che la mia morosa ha preparato nei 4-5 giorni antecedenti all'esame (e seguendo il corso ogni giorno, scrivendo durante le relazioni richieste). Ha preso quello che capitava: 9/10, 10/10, 8/10. In Italia mi ha detto che un 24/30 (cioe' l'8) l'avrebbe rifiutato 2 anni fa, stavolta non poteva.

Dimenticavo un particolare IMHO non trascurabile.

In Germania lo stesso criterio di votazioni accompagna gli studenti dalla scuola primaria fino alla laurea: da 1 a 5 (con tre decimali: i.0, i.3, i.7), dove 1 è il massimo e 4 la sufficienza.

Noi invece abbiamo, almeno "ai miei tempi": Ottimo, Distinto, Buono, eccetera ad elementari e medie; voti numerici 0-10 alle superiori; trentesimi all'università; centodecimi alla laurea.

Dove sta la differenza?

Che se io al liceo prendevo 8 ero al settimo cielo, voto che all'università è un modesto 24 e che alla laurea è un vergognoso 88.

Dove sta scritto che uno all'università possa considerarsi soddisfatto solo di voti che rasentano la perfezione?

La differenza tra due laureati, pur con una bella differenza di media, finisce per esprimersi in una differenza di voto inferiore al 10%: come tra uno che a scuola prende 9 ed uno che prende 10.

In Germania 1.0 è pressoché un voto limite.

Il mio 1.3 in Thermische Kraftwerke era già talmente al di sopra del comune da farmi proporre di rimanere al TUM per la tesi (ma avevo barato, avevo già seguito un corso più difficile in Italia ).

Va da sé che un 2.3 o un 2.7 rimangono ottimi voti di cui essere più che soddisfatti. Laurearsi con più di 2 (cioè 1.qualcosa) è roba da semi-geni.

Tant'è che gli studenti tedeschi delle facoltà umanistiche vengono in Italia ad alzarsi paurosamente la media, mentre il percorso opposto è considerato folle.

[TonyH]

Gimmo, impara a ampliare le vedute...troppo spesso generalizzi. Il mondo non è solo lettere, luino, Lugano

Ti fai prendere dal ragionamento induttivo, e da quello vuoi dare una soluzione universale.

Ma ciò che funziona in un contesto, devi comprendere che non funziona ovunque, e essere flessibili.

È uno sconsiglio spassionato che ti dò, uno spunto di riflessione

[TurboGimmo]

Gimmo, impara a ampliare le vedute...troppo spesso generalizzi. Il mondo non è solo lettere, luino, Lugano

[TonyH]

Il rischio è che per "punire" lettere, danneggi ingegneria o medicina.

L'obiettivo dell'università non è sfornare laureati in poco tempo. È sfornare laureati preparati. È il primario.

Dopo vedi come aiutare a farlo in tempo, ma non a scapito della didattica.

Finire in tempi rapidi è un obiettivo degli studenti, per essere più appetibili sul mercato del lavoro

[loric]

E allora parliamo del mio indirizzo di studi.

Dati pre-riforma, analisi del 2008.

[TABLE="class: datiprofilo1"]
[TR="class: gruppoeven"]
[TH="colspan: 1"]Numero di laureati [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
 [TD="class: datobold"]2.150[/TD]
 [/TR]
  [TR="class: gruppoodd"]
 [TH="colspan: 1"]Numero di intervistati [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
 [TD="class: datobold"]1.844[/TD]
 [/TR]
  [TR="class: gruppoeven"]
 [TH="colspan: 1"]Tasso di risposta [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
 [TD="class: datobold"]85,8[/TD]
  [/TR]
  [TR="class: gruppoodd"]
 [TH]Composizione per genere (%)[/TH]
[TD="class: datobold"] [/TD]
 [/TR]
  [TR="class: voceeven"]
 [TH="colspan: 1"]Uomini [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
 [TD="class: dato"]39,2[/TD]
  [/TR]
  [TR="class: voceodd"]
 [TH="colspan: 1"]Donne [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
 [TD="class: dato"]60,8[/TD]
  [/TR]
  [TR="class: gruppoeven"]
 [TH="colspan: 1"]Età alla laurea (medie)[img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/nota.gif]  [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
 [TD="class: datobold"]29,8[/TD]
 [/TR]
  [TR="class: gruppoodd"]
 [TH="colspan: 1"]Voto di laurea in 110-mi (medie)[img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/nota.gif]  [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
 [TD="class: datobold"]95,9[/TD]
 [/TR]
  [TR="class: gruppoeven"]
 [TH="colspan: 1"]Durata degli studi (medie, in anni)[img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/nota.gif]  [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
 [TD="class: datobold"]9,8[/TD]
[/TR]
[/TABLE]

Durata degli studi 9,8 anni di media e voto medio di 95,8.

Questo per spiegare perché, per accedere al mondo di lavoro, per me era importante laurearmi presto e con la lode.

[Martin Venator]

Infatti io a Martin parlavo esplicitamente di Lettere, perche' ho info di prima mano.

Il trucco e' facile da trovare: 65% di fuori corso, che hanno ripetuto gli esami fino a prendere il 28 che non rovina la media.

Già siamo inutili, facci pure laureare con voti bassi! Non credo, però, che la percentuale di fc delle facoltà umanistiche sia motivata da quello. Non è il mio caso, per esempio, ma ti posso dire che anche tanti altri studenti vanno fc o perché lavorano, e l'assistenza per gli studenti-lavoratori è roba recente (ma poi, a lavoro, ti danno modo di studiare, al di là della cantilena del "ne hai diritto"?), o per altre questioni che non so. A La Sapienza i voti sotto al 27 li danno eccome, ma magari chi sceglie facoltà così sfigate ha anche una certa passione per l'argomento, quindi gli viene più facile andare bene. Non fai il grecista perché papà ha lo studio da grecista, o il filosofo perché fai i soldi come un notaio.

[TurboGimmo]

Il rischio è che per "punire" lettere, danneggi ingegneria o medicina.

L'obiettivo dell'università non è sfornare laureati in poco tempo. È sfornare laureati preparati. È il primario.

Dopo vedi come aiutare a farlo in tempo, ma non a scapito della didattica.

Finire in tempi rapidi è un obiettivo degli studenti, per essere più appetibili sul mercato del lavoro

Che intanto si cominci a sistemare le cose nelle facolta' umanistiche.

Sono loro a rischio disoccupazione, non gli ingegneri o i medici, no?

Per il fatto che tu dica che ci vuole gente preparata, sono d'accordo, ma ci vede essere un modo per capire chi e' piu' bravo e chi no.

Leggendo i dati, penso di essere di fronte a 8mila futuri direttori dell'Accademia della Crusca.

Si pontifica sulla meritocrazia, ma se tutti si laureano con lo stesso voto, come faccio a capire chi e' piu' fenomeno e chi no?

E allora parliamo del mio indirizzo di studi.

Dati pre-riforma, analisi del 2008.

[TABLE="class: datiprofilo1"]
[TR="class: gruppoeven"]
[TH]Numero di laureati [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
[TD="class: datobold"]2.150[/TD]
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[TH]Numero di intervistati [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
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[TR="class: gruppoeven"]
[TH]Tasso di risposta [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
[TD="class: datobold"]85,8[/TD]
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[TH]Composizione per genere (%)[/TH]
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[TH]Donne [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH]
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Durata degli studi 9,8 anni di media e voto medio di 95,8.

Questo per spiegare perché, per accedere al mondo di lavoro, per me era importante laurearmi presto e con la lode.

Minchia, siamo a tempi da ingegneria... Pero' almeno qua il voto medio e' piu' verosimile

[TurboGimmo]

Già siamo inutili, facci pure laureare con voti bassi! Non credo, però, che la percentuale di fc delle facoltà umanistiche sia motivata da quello. Non è il mio caso, per esempio, ma ti posso dire che anche tanti altri studenti vanno fc o perché lavorano, e l'assistenza per gli studenti-lavoratori è roba recente (ma poi, a lavoro, ti danno modo di studiare, al di là della cantilena del "ne hai diritto"?), o per altre questioni che non so. A La Sapienza i voti sotto al 27 li danno eccome, ma magari chi sceglie facoltà così sfigate ha anche una certa passione per l'argomento, quindi gli viene più facile andare bene. Non fai il grecista perché papà ha lo studio da grecista, o il filosofo perché fai i soldi come un notaio.

Non so se su AlmaLaurea figura la Sapienza (per dirti, il Poli no, non tutti hanno aderito).

Sul fatto degli studenti lavoratori - formalmente anche io lo sono - hai ragione tu. Moltissimi lo sono, ma di fatto sono conteggiati tutti insieme..

[loric]

Minchia, siamo a tempi da ingegneria... Pero' almeno qua il voto medio e' piu' verosimile

Il voto medio per giurisprudenza si è sensibilmente alzato dopo la riforma, passando a 102,9 (dati 2011). L'età media alla laurea si è abbassata a 26,1.

Il corso di laurea è diventato più efficace o semplicemente più facile? Mah... io un'idea ce l'avrei.