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Il recupero di auto " normali" d'epoca , cosa ne pensate ?


Oldcroma

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Il problema grosso sono solo i costi. Restaurare un 128 costa in pratica come restaurare una Montréal, anche perchè per entrambe i pezzi di carrozzeria sono introvabili ( per la 128 il grosso problema è la cornice cromata del Parabrezza e del lunotto ) e te li devi far fare.

Ma alla fine hai una vettura che vale un nientesimo dell'altra.

Se si vuole fare il collezionismo di auto quotidiane, è meglio perciò partire molto prima. Ora per esempio sarebbe il momento delle Punto I serie , in quanto i prezzi sono bassi ed i ricambi ancora trovabili.

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I più attivi nella discussione

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Infatti io mi sto portando avanti...il Pandino Young del '99 ha appena passato la sua sesta revisione (con un po' di affanno a dire il vero) e io e mio fratello ci stiamo interessando per comprare una gemella da tenere per i pezzi di ricambio...vero, ha 14 anni e la strada per diventare una storica è lunga, ma se inizi ora ad accantonare i ricambi, dopo spendi la metà. Per i sedili interni mi hanno chiesto 200 € e trovando una "donatrice" per 5-600 € hai quasi tutti i ricambi.

el Nino

[sIGPIC][/sIGPIC] I sogni a volte si avverano. Tu sei il mio.

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...chi parla mai ad esempio della lancia prisma o della fiat regata?

Eh, non nominare Regata invano... ;-) (vedi firma...) Se avessi i soldini proverei a rimettere insieme la 100 S i.e. che avevo fino al '99.

Fiat 127 - 903 ab | Fiat Regata 100 S i.e. | Daewoo Nubira SW 1600 SX-Fiat Panda Young 750 ab ('89) | Fiat Punto Easy 1.2 Nero Tenore

Camper Adria Coral 655 Sp su Ducato Maxi 2.8 jtd 127cv

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Personalmente credo di averne già combinate abbastanza in questo forum, fra topic su come nacquero Tipo e Tempra, come fu disegnata la Delta e discorsi vari, da non dover stare a scrivere come la penso. Con me chi fa un discorso del genere sfonda una porta aperta e lo accolgo volentieri. :)

La mia "quasi storica" in effetti non è un'utilitaria o una vettura estremamente popolare sulle strade quanto potevano essere Uno e Panda, ed inoltre IN TEORIA dovrebbe essere abbastanza al di fuori del discorso che riguarda le "povere ma belle" (per citare RC), ossia le auto che meriterebbero più attenzione per quel che han dato al popolo automobilista (che le guidava) operaio (che le costruiva) ingegnere, che le progettava... si tende sempre e comunque ad osannare le capacità del passato che hanno creato le cosiddette TOP CAR, ma bisogna ricordare che da più parti s'è sempre detto che un conto era progettare la SUPERMACCHINA che poi veniva messa sul mercato al superprezzo, un altro conto era progettare l'utilitaria rivoluzionaria, capace di grande salto rispetto al modello precedente, riducendo i costi in modo tale da far si che il prezzo fosse popolare... indi per cui ritengo che legato al discorso di valore dell'auto in sè, dovrebbe essere quello della rilevanza storica di una progettazione, dei valori umani ed industriali che si celano dietro la comune utilitaria che abbiamo visto in milioni di esemplari per le nostre strade.... per fare un esempio spicciolo, nel mondo delle storiche sono ben conosciuti i grandi nomi di chi ha fatto famosi motori a 12 cilindri a V.... però se ci chiedono i nomi di chi ha realizzato quel gioiellino che era il Fire... boh?

Tutti coloro che si interessano del settore sanno a memoria la storia di famosi battilastra che hanno creato meravigliose carrozzerie, e tanto di cappello per carità... ma il mio pensiero va anche - in ugual misura - a chi tramutava in realtà di lamiera i bozzetti di un Giugiaro per la Delta, per fare un esempio vicino a noi dato che abbiamo la fortuna di annoverare fra i presenti in questo forum il nostro caro Roberto.c.

Quindi, le auto "normali" ma anche il lavoro di chi c'era dietro, indirizzato forse su oggetti più comuni, meno esclusivi, ma meritevole della stessa attenzione.

E' stato scritto - giustissimamente - che nella memoria rimangono sempre le grandi perle, ma alla fine sono auto che hanno fatto parte dei nostri sogni, tranne l'eccezione di pochi fortunati. Dei sogni di gioventù e di quelli di oggi, ma sempre lontane da noi nella realtà. Le quattroruote che hanno fatto la nostra storia sono quelle che tendono a sparire oppure l'hanno già fatto.

Con loro siamo andati in vacanza, con loro siamo rimasti a piedi, di loro abbiamo gioito il giorno in cui avevamo speso 10 dei nostri miseri milioni ed eravamo al settimo cielo perchè avevamo l'auto nuova. Con loro abbiamo fatto i nostri primi giri indipendenti ed alcune di loro, con i doppi comandi, sono quelle che ci hanno insegnato a guidare.

Nella nostra vita ci sono state loro, non le GTO e le F40, auto che non avrò mai la fortuna di avere e se per caso un domani l'avessi perchè ho preso il biglietto buono dal tabaccaio, non comprerei. Avevo il poster della F40 appeso in camera quando avevo 14 anni, e anche oggi quel poster - che non è più appeso ma da qualche parte c'è - è il massimo che mi sento di dedicarle personalmente. Ammirazione, certo, mi piace vederla dal vivo se mi capita l'occasione. Vederla andare, sentirla nei video, pensare "che bestia"... ma non fa per me.

Se domani mi trovassi davanti a casa uno schizzato che mi dice "adoro la tua 164, ti prego facciamo cambio ti dò la mia F40 e tu mi dai la tua Alfa", lo farei? Beh, certo... se sapessi di poterla vendere domani. Perchè coi soldi che recupererei, comprerei il mio tanto sognato box stile capannone e ci metterei di nuovo una 164, assieme ad una Thema, una Uno, una Tipo, una Ritmo, una Y10, una Golf II GTI, una Regata, una Prisma...

Tornando alla mia "quasi storica", ho scritto IN TEORIA, dovrebbe uscire dal contesto delle "ignorate" dal mondo dell'auto storica, ma fino ad oggi così non è stato. Ora, qui e là sembra di scorgere alcuni piccoli segnali: l'interesse della gente attorno ad un bell'esemplare che c'era in vendita ad Autoclassica, i commenti sempre più numerosi dei passanti quando parcheggio - l'ultimo sabato mattina, una coppia di sessantenni che si è fermata a guardarmi mentre parcheggiavo sul viale, poi lui si è avvicinato e mi ha detto "l'avevamo.... che bella che era 'sta macchina, non ce ne sono più in giro". Commenti che si assomigliano tutti, da quello del signore di sabato a quello del camionista che si è fermato allo stesso bar dove avevo fatto sosta nel vercellese, dopo averlo superato di slancio sulla statale. Pensai di aver combinato qualcosa, perchè scese dalla motrice e guardò la macchina, chiedendomi se era mia... ma poi mi disse semplicemente che gli avevo ricordato i tempi in cui in autostrada le vedeva sfrecciare tutto il giorno, cosa che per lui era un bellissimo spettacolo.

Piccole esperienze che ho vissuto da quando l'ho presa, che più che farmi sentire gasato - non è che sia esattamente il tipo io - mi hanno fatto capire che se gliele metti sotto il naso, alla gente, spuntano i ricordi, di qualunque auto si tratti. E questa è la testimonianza del fatto che la storia, la nostra storia, l'hanno fatta loro, quelle auto di cui ahimè ci si ricorda sempre troppo tardi, quando ormai non esistono quasi più.

Per questo in passato ho voluto esprimere la mia ammirazione per quello che sta facendo Oldcroma e per tutti coloro che si mettono in ballo in un'affare del genere, nel quale i soldi secondo un mero conto economico vanno quasi sempre persi: io stesso pur avendo avuto la tremenda fortuna di pagarla una stupidata, tra acquisto, trapasso, gomme, lavori, pezzi cambiati per puntigliosità, ho già speso il doppio di quello che vale sui listini di RC... potrei stare a pensare che un giorno si rivaluterà e sarò "nel buono"?

Onestamente, ragazzi, non me ne frega UNA MAZZA che si rivaluti sui listini oppure no... lo so io quello che vale per me - per mille cose che ho già raccontato - così come ognuno di noi sa cosa vale per lui la "normale" storica che ha nel cuore o magari ha messo nel box, e la coccola come fosse una F40.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Paoluzzo ti rendi conto che in pratica stai guidando una gigantesca madeleine ? :mrgreen:

Già da molti anni di Combray tutto ciò che non era il teatro o il dramma del coricarmi non esisteva più per me, quando in una giornata d'inverno, rientrando a casa, mia madre, vedendomi infreddolito, mi propose di prendere, contrariamente alla mia abitudine, un po' di tè. Rifiutai dapprima, e poi, non so perché, mutai d'avviso. Ella mandò a prendere una di quelle focacce pienotte e corte chiamate « maddalenine», che paiono aver avuto come stampo la valva scanalata d'una conchiglia.

Ed ecco, macchinalmente, oppresso dalla giornata grigia e dalla previsione d'un triste domani, portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzo di «maddalena». Ma, nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di focaccia toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. Un piacere delizioso m'aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa. M'aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, le sue calamità, la sua brevità illusoria, nel modo stesso che agisce l'amore, colmandomi d'un'essenza preziosa: o meglio quest'essenza non era in me. era me stesso. Avevo cessato di sentirmi mediocre, contingente, mortale. Donde m'era potuta venire quella gioia violenta? Sentivo ch'era legata al sapore del tè e della focaccia, ma la sorpassava incommensurabilmente, non doveva essere della stessa natura. Donde veniva? Che significava? Dove afferrarla?

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Paoluzzo ti rendi conto che in pratica stai guidando una gigantesca madeleine ? :mrgreen:

e non era quello che correva in F1 :lol:

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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ditemi a chi non piace stare "all'ombra delle fanciulle in fiore" :lol:

Detto questo, concordo con Paolì sul fatto che sia molto più difficile progettare un'utilitaria che deve costar poco, essere affidabile, adatta ad ogni tipo di guidatore e quasi ad ogni tipo di manutenzione, il tutto in budget sempre più ristretti. E cito le parole di Sir Reginald Mitchell, ingegnere capo della Supermarine, qundo gli chiesero se era stato più difficile il progetto dei "racer" S5 ed S6 pittosto che del caccia Spitfire . Lui rispose " L o Spitfire: il racer deve fare una cosa sola una volta sola " :)

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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ditemi a chi non piace stare "all'ombra delle fanciulle in fiore" :lol:

Detto questo, concordo con Paolì sul fatto che sia molto più difficile progettare un'utilitaria che deve costar poco, essere affidabile, adatta ad ogni tipo di guidatore e quasi ad ogni tipo di manutenzione, il tutto in budget sempre più ristretti. E cito le parole di Sir Reginald Mitchell, ingegnere capo della Supermarine, qundo gli chiesero se era stato più difficile il progetto dei "racer" S5 ed S6 pittosto che del caccia Spitfire . Lui rispose " L o Spitfire: il racer deve fare una cosa sola una volta sola " :)

Wow, che perla, questa non la sapevo ed ero convinto di sapere tutto lo scibile in proposito... (aka dello spit)

Fiat 127 - 903 ab | Fiat Regata 100 S i.e. | Daewoo Nubira SW 1600 SX-Fiat Panda Young 750 ab ('89) | Fiat Punto Easy 1.2 Nero Tenore

Camper Adria Coral 655 Sp su Ducato Maxi 2.8 jtd 127cv

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