I NOSTRI “ALLEATI” SAUDITI - di Gianandrea Gaiani

E' da parecchio che non seguo la vicenda, ma oggi mi hanno raccontato che ad Aleppo ci sarebbero circa 200 istruttori americani.

On 11/10/2016 at 21:33, Мир dice:

E' da parecchio che non seguo la vicenda, ma oggi mi hanno raccontato che ad Aleppo ci sarebbero circa 200 istruttori americani.

E secondo te perché hanno questa ansia di fare il "corridoio umanitario", perché tengono tanto alla vita dei "poveri cittadini di Aleppo"? 

 

E non ci sono mica solo gli americani... 

12 ore fa, Martin Venator dice:

E secondo te perché hanno questa ansia di fare il "corridoio umanitario", perché tengono tanto alla vita dei "poveri cittadini di Aleppo"? 

 

E non ci sono mica solo gli americani... 

 

e dall'altro lato i russi premono per vincere la battaglia di aleppo prima delle presidenziali USA... visto che una probabile vittoria della clinton ci trascinerebbe sull'orlo della III GM nel caso in cui agli usa balenasse in mente l'idea della no fly zone

WASHINGTON ENTRA IN GUERRA ANCHE IN YEMEN

 

Cita

Gli Stati Uniti hanno colpito nel corso della notte con tre missili Tomahawk tre postazioni radar in una area dello Yemen sotto controllo dei ribelli sciiti Houthi, sulla costa del Mar Rosso.

Si tratta di un attacco di “autodifesa”, dopo gli attacco con missili contro il cacciatorpediniere USS Mason, domenica e mercoledì, in navigazione al largo delle coste yemenite, ha affermato il Pentagono.

 

con i sauditi quindi? ma quanto sono scemi gli yankees.......

 

e noi continuiamo a non voler scegliere da che parte stare....

32 minuti fa, Martin Venator dice:

WASHINGTON ENTRA IN GUERRA ANCHE IN YEMEN

 

 

 

la frase finale dell'articolo

 

Del resto le forze americane hanno una buona conoscenza del terreno yemenita dove operano fin dal 2002, soprattutto con velivoli teleguidati e forze speciali, contro i miliziani di al-Qaeda nella Penisola Arabica.

 

mentre ora intervengono.. a favore dei miliziani di al quaeda e del loro grande fratello saudita

Sauditi che in Yemen hanno bombardato 3 aziende di proprietà italiana... ?

 

Io mi chiedo se a Washington siano veramente così coglioni o fanno solo finta.

 

Ti hanno buttato giù due grattacieli e ti gli dai pure una mano... ma come cazzo si fa...

On 11/10/2016 at 21:33, Мир dice:

E' da parecchio che non seguo la vicenda, ma oggi mi hanno raccontato che ad Aleppo ci sarebbero circa 200 istruttori americani.

 

Sì, istruiscono terroristi.

3 ore fa, justjames dice:

Io mi chiedo se a Washington siano veramente così coglioni o fanno solo finta.

 

Ti hanno buttato giù due grattacieli e ti gli dai pure una mano... ma come cazzo si fa...

 

Sì, istruiscono terroristi.

 

io temo che certi ambienti USA vogliano andare oltre.... le continue provocazioni, i toni forti...imho siamo in una situazione ben più pericolosa che durante la guerra fredda.

 

durante il confronto con il blocco sovietico c'era comunque un certo ordine mondiale riassumibile con la frase "tu non metti piede nel mio orto e io non lo metto nel tuo" ecco perchè l'occidente non mosse un solo dito per l'ungheria nel 1956 cosi come i sovietici non interferirono mai con le ingerenze USA in america latina (sto parlando di interventi militari diretti) questo perchè c'era rispetto per le rispettive sfere di influenza.

ovviamente non si perdeva occasione di sabotare il nemico per vie traverse, ma mai nella vita i sovietici si sarebbero azzardati a proporre una no fly zone sul vietnam cosi come gli USA mai lo avrebbero anche solo ipotizzato sull'afghanistan occupato dai russi.

 

ora invece la situazione è ben più caotica e pare proprio che determinati ambienti neocon credano sul serio che un conflitto con la russia sia vincibile con pochi (o comunque accettabili) danni...anche utilizzando armi nucleari. Le teorie assurde sul first strike (inattuabili contro una nazione dotata di centinaia di lanciatori ICBM mobili e decine di SSBN) e sulla "Guerra nucleare limitata" pare che abbiano parecchi adepti in quel di washington.

 

spero veramente prevalga il buonsenso