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Scelte strategiche FCA (Piano industriale 2018 da pag 97)


Messaggi Raccomandati:

19 ore fa, stev66 dice:

Quindi non è stato tagliato per aggiustare i conti, come si ripete ogni 3x2.

FCA Total Research and development expenditures
€ 3,230  -  2017
€ 3,274  -  2016
€ 2,864  -  2015
€ 2,334  -  2014
€ 2,275  -  2013
 
pagina 43
 

trovo anche poco corretto tagliare i dati dove comoda (nel lasso di tempo in cui gli investimenti sono aumentati di 1 miliardo il debito é stato ridotto ad un decimo e i profitti decuplicati)

  • Grazie! 1

Non ti curar di loro, ma sgomma e sorpassa....

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1 ora fa, Quo.Lore dice:

Bravo, quello è il punto: com'è che si è passati da essere tra i primi in Europa alla mera sopravvivenza? Con un marchio quasi-fallito (Lancia), un'altro che è stato così bistrattato che ci vorranno anni e milliardi per rissollevarlo, e una Fiat che farà solo Panda e famiglia 500?

Prova a chiederlo direttamente a lui:

 

Risultati immagini per cesare romiti

 

Sempre che, alla soglia dei 95 anni, sia ancora in grado di risponderti.

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Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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2 ore fa, lukka1982 dice:

La domanda però è... perché in Italia non si è continuato a fare così??? Perché siamo arrivati al punto che il mercato interno italiano non assorbe più la produzione autoctona come fino alla prima metà degli anni novanta?

Fermo restando che il 30% di Giulia vendite in Italia in un mercato ben più ampio degli anni d’oro son comunque un’indice di fiducia mica da poco eh!

La dietrologia Stev andrebbe applicata in maniera biunivoca... ?

 

in realtà è molto semplice :)

Storicamente il mercato italiano ha sempre assorbito vetture del segmento A e B , massimo C.

Dal D in su, i numeri sono sempre molto bassi ( un po' più alti oggi in tempi di mini rate  )

I mercati tedeschi ed inglese sono baricentrati sui segmenti  C e D ed hanno numeri importanti nel D  .

Di qui le rispettive scelte ed i rispettivi flussi di cassa.

 

Condizioni al contorno, esattamente da dove eravamo partiti.   :)

 

PS. Ovviamente i numeri attuali sono conseguenza della rovina Fiat partita ad inizi anni '90 e finita nel 2003 con il fallimento ( rimasto virtuale per volontà politica ) , punto di partenza dell'enorme lavoro fatto da Sergione .

 

Ma io qui indagavo nel periodo precedente, diciamo da metà degli anni '60 a fine anni '80, che guarda caso è il periodo in cui si definiscono le forze in campo e le capacità di ciascun concorrente .

E se fate un po' di studi comparati sui mercati italiani , francesi e tedeschi, sulle offerte , i margini e le penetrazioni reciproche ( absit injuria verbis   :)  ) nei vari mercati  il quadro vi diventa chiaro improvvisamente :)

 

 

 

1 ora fa, 4200blu dice:

Poi prendiamo Audi 100 e Alfetta come punto di partenza: perche con questo inizio mediocre una Audi oggi vende 2mio macchine, una Alfa con inizo Alfetta al top della tecnica solo 100k auto? E colpa della Audi che hanno superato Alfa? Stesso discorso per la BMW che ha prodotto 1985 poco piu di 300k auto e adesso 2,5mio. Perche una alfa non ha preso lo stesso sviluppo? Solo colpa delle crucchi?

 

Non è questione di colpa e merito. Semplicemente  Audi 100 C1 ha venduto 850.000 pezzi coupè ( bella  ) compresa  , quasi principalmente in Germania .  in otto anni.

Alfetta si è fermata a 475.000 in 12 anni.

Considerando che il prezzo di vendita era simile e la prima costava molto meno della seconda come produzione e progettazione, è facile capire come Audi sia diventata giustamente una potenza ed Alfa abbia rischiato per l'ennesima volta il fallimento.

 

Audi ha fatto un'intelligente strategia basata sul suo mercato interno ed ha accumulato fondi per migliorarsi fino ad arrivare alla bella e tecnologica C3 e da lì in avanti è stata tutta discesa.

 

Alfa Romeo ha tentato la strada della tecnologia spinta ed ha fallito .

 

 

 

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

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17 minuti fa, stev66 dice:

 

in realtà è molto semplice :)

Storicamente il mercato italiano ha sempre assorbito vetture del segmento A e B , massimo C.

Dal D in su, i numeri sono sempre molto bassi ( un po' più alti oggi in tempi di mini rate  )

I mercati tedeschi ed inglese sono baricentrati sui segmenti  C e D ed hanno numeri importanti nel D  .

Di qui le rispettive scelte ed i rispettivi flussi di cassa.

 

 

quindi non avere, su tre marchi, progetti per una nuova segmento B mi sembra la conseguenza più logica.

contando, come già detto da altri, che qui in Italia se c'è scritto FIAT vende bene pure la Idea, la Palio o la Stilo.

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1 minuto fa, skizzo_85 dice:

 

quindi non avere, su tre marchi, progetti per una nuova segmento B mi sembra la conseguenza più logica.

contando, come già detto da altri, che qui in Italia se c'è scritto FIAT vende bene pure la Idea, la Palio o la Stilo.

Però dipende a quali cifre le vendi però... ?

 

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9 minuti fa, lukka1982 dice:

Però dipende a quali cifre le vendi però... ?

 

Trovo comunque strano che FCA sia l'unico gruppo che non riesce a trovare un modo di vendere Segment B e ricavarci (abbastanza) profitto. E intanto, si lascia sempre più spazio ai concorrenti perché, anche se il segmento si restringe, ad oggi pesa ancora tanto in Europa. Nel 2017, 5 dei 10 modelli più venduti in UE erano segmento B, accumulando 1,3 millioni di unità. Cioè, 8,5% delle auto particolari vendute nel 2017. Se son poche...

Modificato da Quo.Lore
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"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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40 minuti fa, stev66 dice:

 

in realtà è molto semplice :)

Storicamente il mercato italiano ha sempre assorbito vetture del segmento A e B , massimo C.

Dal D in su, i numeri sono sempre molto bassi ( un po' più alti oggi in tempi di mini rate  )

I mercati tedeschi ed inglese sono baricentrati sui segmenti  C e D ed hanno numeri importanti nel D  .

Di qui le rispettive scelte ed i rispettivi flussi di cassa.

 

Condizioni al contorno, esattamente da dove eravamo partiti.   :)

 

PS. Ovviamente i numeri attuali sono conseguenza della rovina Fiat partita ad inizi anni '90 e finita nel 2003 con il fallimento ( rimasto virtuale per volontà politica ) , punto di partenza dell'enorme lavoro fatto da Sergione .

 

Ma io qui indagavo nel periodo precedente, diciamo da metà degli anni '60 a fine anni '80, che guarda caso è il periodo in cui si definiscono le forze in campo e le capacità di ciascun concorrente .

E se fate un po' di studi comparati sui mercati italiani , francesi e tedeschi, sulle offerte , i margini e le penetrazioni reciproche ( absit injuria verbis   :)  ) nei vari mercati  il quadro vi diventa chiaro improvvisamente :)

 

 

 

 

Non è questione di colpa e merito. Semplicemente  Audi 100 C1 ha venduto 850.000 pezzi coupè ( bella  ) compresa  , quasi principalmente in Germania .  in otto anni.

Alfetta si è fermata a 475.000 in 12 anni.

Considerando che il prezzo di vendita era simile e la prima costava molto meno della seconda come produzione e progettazione, è facile capire come Audi sia diventata giustamente una potenza ed Alfa abbia rischiato per l'ennesima volta il fallimento.

 

Audi ha fatto un'intelligente strategia basata sul suo mercato interno ed ha accumulato fondi per migliorarsi fino ad arrivare alla bella e tecnologica C3 e da lì in avanti è stata tutta discesa.

 

Alfa Romeo ha tentato la strada della tecnologia spinta ed ha fallito .

 

 

 

Parto dall'ultima frase.

Non è colpa della tecnologia spinta se Alfa ha fallito.

Il problema di Alfa è stata la politica. Negli anni 70 è stata il bacino di raccolta dei dipendenti di altre aziende statali in perdita in quanto era l'unica azienda che faceva utili e funzionava bene. Tutto questo prima del progetto Alfasud. Da li in poi è stato tutto un disastro. Fino ad arrivare al 1986. Anzi a dire il vero è nato prima il problema politico. Basti pensare alla tipo103 che giace al Museo, rimasta prototipo dopo pressioni Fiat.

 

Quanto al mercato, mi ricordo che al tempo esistevano dei dazi per l'importazione di vetture dall'estero. Dazi che facevano costare anche una semplice B (al tempo chiamato segmento 2) quanto una C (segmento 3). Una volta liberalizzato questo la strada per i costruttori stranieri si è fatta in discesa, aiutata dalla gestione fallimentare della Fiat degli anni 90.

  • Grazie! 2

Alfa Romeo GT 3.2 V6 - 2007

Skoda Fabia 1.0 TSI 110 cv Montecarlo - 2023

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19 minuti fa, slego dice:

 

edit ;)

 

So che è il pensiero imperante nel forum ma anche questo non mi sembra del tutto vero.... si vogliono pagare poco i prodotti vetusti. E ci credo anche, chi vorrebbe pagare come la concorrenza moderna Punto, Y, 500L ecc...? Per forza te le devono tirare dietro, all'estero non le vogliono comunque (e spesso ancora più scontate che in Italia), in Italia vengono comprate in buon numero.

 

Vedi che già su Panda, 500 e 500x i discorsi sono diversi.

 

Giulia e Stelvio in Italia performano.

 

Giulietta tiene nonostante tutto ancora botta.

 

Tipo nasce già come prodotto "semi low-cost" di suo e in Italia viaggia su ottimi numeri.

 

Altri prodotti non ci sono.

 

PS ma poi sbaglio o è sempre questo il form dove si sosteneva che i prodotti della triade si vendono in Italia solo scontati al -20/30%?

Modificato da imported_dunnet
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