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Il futuro dell'auto (elettrica)


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"...mentre Peugeot spinge fortissimo sul suo mini van Partner completamente elettrizzato "

 

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There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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  • 3 settimane fa...

Tesla e SolarCity verso la fusione?

Ho perso il link :( è sulla home del Sole24Ore

SolarCity fa pannelli solari, ed è in perdita da sempre. Tesla utilizzerebbe l'energia fornita da tali pannelli.

 

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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7 ore fa, TurboGimmo dice:

Tesla e SolarCity verso la fusione?

Ho perso il link :( è sulla home del Sole24Ore

SolarCity fa pannelli solari, ed è in perdita da sempre. Tesla utilizzerebbe l'energia fornita da tali pannelli.

 

 

Si...ha offerto 2,8 miliardi

 

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Energia pulita: Tesla vuol comprare SolarCity

Che Tesla non sia più esclusivamente un automaker lo si è capito da tempo. Lo scorso anno l’azienda, fondata e guidata da Elon Musk, ha fatto il suo ingresso ufficiale nel campo dell’energia, presentando una soluzione avanzata per lo storagedi quella prodotta attraverso fonti pulite e rinnovabili. Oggi il gruppo annuncia l’intenzione di acquisire SolarCity, società statunitense specializzata in impianti solari con circa 13.000 dipendenti.

L’entità dell’investimento economico messo sul piatto sarebbe di 2,5-3 miliardi di dollari. L’operazione non è ancora stata definita né confermata, ma non dovrebbe incontrare particolari ostacoli: a fondare SolarCity sono stati due parenti (per la precisione cugini) di Musk e lo stesso imprenditore ne è presidente. Solo una questione di formalità burocratiche, quindi, poi Tesla potrà mettere in campo una nuova iniziativa finalizzata ad immaginare il futuro del mercato energetico, in cui la parola d’ordine è sostenibilità, in primis per l’ambiente. Così si apre l’intervento sul blog ufficiale dell’azienda.

La mission di Tesla è sempre stata legata alla sostenibilità. Cerchiamo di accelerare la transizione verso sistemi di trasporto sostenibili a livello mondiale, incrementando l’offerta di vetture elettriche accessibili. E, nel marzo 2015, abbiamo lanciato Tesla Energy, che attraverso Powerwall e Powerpack consente a chi possiede un’abitazione, un’attività e a chi gestisce un servizio di beneficiare dello storage di energie rinnovabili.

SolarCity opera in ambito residenziale, commerciale e industriale. Elon Musk ha precisato che l’eventuale acquisizione non avrà alcun effetto di modifica sui piani già messi in campo per la realizzazione della Model 3 o per i lavori alla Gigafactory che sorge nel Nevada, dove a partire dal prossimo anno verranno realizzate batterie agli ioni di litio.

I clienti Tesla possono guidare macchine che non inquinano e utilizzare le nostre batterie per consumare l’energia in modo più efficiente, ma ancora non sono in grado di accedere alla più pulita fonte di energia disponibile: il sole.

 

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Auto elettrica? Marchionne ci ripensa

“Ho sempre pensato che il modello economico di Tesla potrebbe essere replicato da Fiat Chrysler, con il giusto marchio e le vetture giuste, e credo che utilizzare uno dei nostri modelli potenziali in questo settore sia interessante”. Così Sergio Marchionne, intervistato a Venezia da Bloomberg tv nell’ambito del workshop Italia-Usa che si è svolto lo scorso weekend, ridisegna la strategia del Gruppo nel campo della mobilità sostenibile.

“L’idea di realizzare un’auto elettrica c’è, ed è relativa ai segmenti premium e city-car”, aggiunge l’amministratore delegato FCA. Dunque un’apertura al settore delle elettriche che finora era stata sempre lasciata in sordina dal manager italiano. E non c’è da stupirsi visto il successo della Model S e gli ordini per la Model 3 di Tesla. Quali saranno i brand interessati dall’elettrificazione? “Penso a una Maserati e, fra le piccole, a una vettura dalle dimensioni ancora più contenute della 500: un modello specifico per la città, ma che sia anche utilizzabile nei tragitti a corto-medio raggio”, ha specificato Marchionne.


Probabilmente il modello designato per questa svolta green di FCA nel segmento premium sarà la Maserati Alfieri, ma per poterla vedere sulle strade bisognerà aspettare almeno il 2019. Intanto nel 2018 arriverà sul mercato la Maserati Levante ibrida, ma Marchionne non nasconde il suo scetticismo a proposito della corsa all’elettrificazione: “Non nutro la stessa convinzione che altri hanno sul fatto che l’elettrificazione dell’auto sia la soluzioni a tutti i mali dell’umanità. Dobbiamo sperimentare, come già facciamo, sulle auto connesse e sulla mobilità, valutando l’elettrificazione come una delle possibili soluzioni”.
Secondo l’amministratore delegato di FCA il futuro è a idrogeno, mentre “ci sono dei limiti per l’auto elettrica, occorre attenzione a non innamorarsi completamente di una tecnologia legata soprattutto ai progressi nel settore delle batterie, che dovranno essere enormi. Tuttavia FCA non si spingerebbe allo sviluppo di nuove batterie: esiste una industria che lo fa, e sul mercato ci sono produttori e aziende di componentistica che potrebbero esserci di aiuto”. Elettrico o a idrogeno, il futuro degli automobilisti non sarà a combustibile tradizionale

http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2016/06/22/news/auto_elettrica_marchionne_ci_ripensa-142505162/?ref=m|home|vaschetta_4|pos_1

 

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  • 2 settimane fa...
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Auto elettriche: entro il 2030 sostituiranno il diesel

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In Italia, nei primi mesi del 2016 sono cresciute del 50% (16mila unità) le vendite di auto ibride, essenzialmente per merito della Toyota. Le vendite di auto a batteria, invece, sono calate del 25%, da 800 a 600 unità. I consumatori hanno bisogno di più incentivi per scegliere auto con emissioni zero.

Gli ostacoli maggiori all’acquisto sono la scarsa autonomia e la difficoltà di ricaricare le auto; anche se si prospettano interessanti soluzioni per il futuro (autonomia di circa 500 chilometri). Inoltre, gli investimenti per le infrastrutture sono molto impegnativi: a Milano occorrerebbero 5 miliardi per raggiungere una dotazione sufficiente di colonnine (cifra che sale a oltre 10 miliardi per metropoli come Parigi e Londra). I fondi stanziati, purtroppo, raggiungono solamente l’1% dell’investimento necessario.

Ci sono buone prospettive per il futuro.

Secondo l’Automotive Study 2016, condotto dalla società di consulenza AlixPartners, il 2015 è stato un anno di svolta. È stato stimato che, entro il 2030, la motorizzazione nel nostro paese si sposterà dal diesel all’elettrico. Gli standard che saranno imposti cambieranno il panorama dell’auto motive. I limiti alle emissioni potrebbero essere, al 2030, di 50g/km di CO2 per le auto piccole; questo imporrà una quota significativa di auto elettriche per le vetture più piccole e di ibridi per quelle più grandi.

A breve, anche la differenza di prezzo tra motori a combustione e motori elettrici si ridurrà notevolmente. La quota delle vetture a diesel, quindi, da qui al 2030, potrebbe crollare dall’attuale 55% al 9%; quella delle vetture a benzina dal 45% al 25%. Ibridi e elettriche peserebbero per i due terzi delle vendite (di cui il 20% a batterie a emissioni zero).

È la tedesca Volkswagen ad avere dato la spinta decisiva al settore. Di recente, infatti, ha presentato la Strategia 2025 che comprende trenta modelli elettrici e punta a vendere, entro quella data, da due a tre milioni di unità a batteria, rispetto agli attuali dieci milioni di vendite complessive annue.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 30/06/2016, pagina 27

 

http://www.infodata.ilsole24ore.com/2016/07/02/auto-elettriche-entro-il-2030-sostituiranno-il-diesel/

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  • 1 mese fa...
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Tesla: cresce il fatturato ma le perdite continuano

Come di consueto Tesla Motors ha reso noti i risultati nel trimestre appena concluso. Sul fronte del fatturato Elon Musk può sorridere, con ricavi di 1.56 miliardi di dollari, appena di poco sotto l'1.6 ipotizzato dagli analisti, che significa circa il 31% in più dello scorso anno nello stesso periodo. L'aumento è dovuto agli ordini della Model S che continuano ad essere alti, oltre alle consegne dei preordini di Model X. Decisa spinta tuttavia anche dai nuovi modelli con batterie base da 60 kWh, che hanno avuto un buon riscontro.

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Tuttavia Tesla non è riuscita a tener fede alla promessa di aumentare notevolmente la produzione nei mesi successivi. Dei 17.000 veicoli ipotizzati ne sono stati consegnati solo 14.402, di cui 9.764 Model S e 4.638 Model X. Per tutto il 2016 Elon Musk ha più volte promesso di riuscire a portare su strada 80.000 vetture, quindi con 14.810 nel Q1, più quelle attuali, restano circa 50.000 auto da consegnare per mantenere le stime prefissate. Per raggiungere questo traguardo la produzione dovrà aumentare considerevolmente fino a circa 2.200/2.400 unità alla settimana.

Nonostante una roadmap tutto sommato lineare e la soddisfazione dei soci, le spese al momento continuano ad essere alte, soprattutto per la crescita della rete di ricarica Supercharger, per la fabbrica di batterie Gigafactory appena inaugurata e per la realizzazione della Model 3, che inizierà entro la fine dell'anno. Tutte queste voci e spese su diversi fronti hanno generato anche questo trimestre una perdita netta 293 milioni di dollari, oppure considerando anche i leasing ed altre voci ci si ferma a 150 milioni. La situazione aziendale rimane comunque solida con liquidità pari a 3.25 miliardi di dollari, anche grazie alla recente offerta di nuove azioni e ai depositi caparra della Model 3.

dday.it

 

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Autopilot Tesla si riscatta: salva un uomo portandolo in ospedale

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La modalità Autopilot di Tesla, presente per ora su Model S e Model X, è al centro del dibattito, a causa di alcuni incidenti causati dal sistema ancora in beta, ma anche dalla negligenza dei guidatori. Ma questa volta la notizia va in senso opposto, e probabilmente il pilota automatico ha salvato la vita al suo proprietario. Joshua Neally, residente nel Missouri, ha raccontato a Slate.com come abbia utilizzato questa funzione, quasi istintivamente per essere portato in ospedale durante un malore.

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Come saputo successivamente dai medici del pronto soccorso, Neally è stato colto da un embolo polmonare mentre si trovava alla guida della sua Model X. Visto il terribile dolore "come un paletto d'acciaio nel petto", ha avvisato telefonicamente la moglie, e senza pensarci due volte ha inserito nel navigatore il più vicino ospedale come destinazione, attivando l'autopilot. Il malore era tanto grave che Neally non ricorda quasi nulla dei 20 km di tragitto, se non che una volta che la Model X è uscita dall'autostrada, ha ripreso i comandi per le poche svolte che lo separavano dall'ingresso del pronto soccorso.

Difficile giudicare se il sistema di Tesla abbia in questo caso salvato una vita, ma secondo i medici la situazione era davvero grave, ed aspettare una ambulanza nel traffico dell'ora di punta sarebbe potuto essere fatale. Tuttavia, come Elon Musk continua a ricordare, Autopilot è un sistema ancora in fase beta, oggetto di continue modifiche e migliorie, ed è necessario che il guidatore mantenga sempre l'attenzione alla guida, oltre a dare conferma della sua presenza toccando il volante.

dday.it

 

(sicuramente non l'ha salvato l'auto ma diversamente potrebbe non essere sopravvissuto)

 

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