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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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Inviato
36 minuti fa, M86 scrive:

Vorrei andare a ricercare i messaggi che ho postato negli anni passati quando (nel trehad alfa) sostenevo che fare all-in sull'elettrico era una cazzata, stamparli e portarli a John elkann come referenze visto che cerca il sostituto di Tavares 😇

Mettiti in coda, siamo almeno altri mille ad avere lo stesso curriculum 😂

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Inviato
1 ora fa, Alain scrive:

 

Una crisi epocale si abbatte sul settore: vetture a batteria invendute, normative sulla CO₂ che rischiano di mettere fuori gioco la produzione europea, mentre brand cinesi semisconosciuti tentano l’invasione con modelli termici e ibridi.

 

 

Io sono convinto che questa cosa fosse voluta da qualcuno (*) che a Bruxelles ha preso certe decisioni...

 

(*) non tutti, eh... alcuni "disillusi" ci credevano veramente nell'immediato passaggio all'elettrico e si sono fatti trascinare da chi invece aveva secondi fini...

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Inviato

Che poi, nel 2023 , 500e abarth ha venduto il 25% delle Abarth, salvando le altre dalle multe:)

Paradossalmente le specialties vendono anche elettriche. 

Sono le segmento B e C elettriche general purpose che latitano.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato (modificato)
1 ora fa, TonyH scrive:

Strano, chi mai l'avrebbe potuto prevedere nel 2020 sull'onda dell'entusiamo.

 

Penso 3/4 degli Autopareristi. Ma sembrava che fossimo i talebani tradizionalisti brutti e cattivi. 

Modificato da Kay195
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Inviato (modificato)

La butto lì: e se la UE stabilisse di sanzionare i singoli Paesi, anziché i produttori, che non immatricolano una percentuale sufficiente di veicoli elettrici? In questo modo, si darebbe un premio ai Paesi che in un modo o nell’altro - che sia incentivando l’acquisto, che sia riducendo il prezzo dell’energia, che sia ampliando le infrastrutture… ecc… - sono più virtuosi di altri (anche perché i Paesi, a seconda delle soluzioni adottate, potrebbero fare “spesa produttiva” utile all’economia, ad esempio ricollocando personale per infrastrutture, invece di avere una “spesa improduttiva” per sanzioni) anziché gettare la croce addosso ai produttori, che, se le auto le producono ma poi non vendono, hanno colpe tutto sommato relative (e il cui costo delle sanzioni ricade inevitabilmente sul listino, e quindi sul pubblico, il quale in tutti i casi, acquista prendendolo doppiamente in quel posto)

Sarebbe un’assurdità?

Modificato da savio.79

 

 

 

Inviato
La butto lì: e se la UE stabilisse di sanzionare i singoli Paesi, anziché i produttori, che non immatricolano una percentuale sufficiente di veicoli elettrici? In questo modo, si darebbe un premio ai Paesi che in un modo o nell’altro - che sia incentivando l’acquisto, che sia riducendo il prezzo dell’energia, che sia ampliando le infrastrutture… ecc… - sono più virtuosi di altri (anche perché i Paesi, a seconda delle soluzioni adottate, potrebbero fare “spesa produttiva” utile all’economia, ad esempio ricollocando personale per infrastrutture, invece di avere una “spesa improduttiva” per sanzioni) anziché gettare la croce addosso ai produttori, che, se le auto le producono ma poi non vendono, hanno colpe tutto sommato relative (e il cui costo delle sanzioni ricade inevitabilmente sul listino, e quindi sul pubblico, il quale in tutti i casi, acquista prendendolo doppiamente in quel posto)
Sarebbe un’assurdità?

Ti vuoi veramente male vero?[emoji28]
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4 minuti fa, savio.79 scrive:

La butto lì: e se la UE stabilisse di sanzionare i singoli Paesi, anziché i produttori, che non immatricolano una percentuale sufficiente di veicoli elettrici?

Non siamo in Cina o in Unione Sovietica, lo stato non è responsabile delle scelte degli acquirenti.

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Inviato
3 minuti fa, savio.79 scrive:

La butto lì: e se la UE stabilisse di sanzionare i singoli Paesi, anziché i produttori, che non immatricolano una percentuale sufficiente di veicoli elettrici? In questo modo si darebbe un premio ai Paesi che in un modo o nell’altro - che sia incentivando l’acquisto, che sia riducendo il prezzo dell’energia, che sia ampliando le infrastrutture… ecc… - sono più virtuosi di altri (anche perché i Paesi, a seconda delle soluzioni adottate, potrebbero fare “spesa produttiva” utile all’economia, ad esempio ricollocando personale per infrastrutture, invece di avere una spesa improduttiva per sanzioni) anziché gettare la croce addosso ai produttori, che, se le auto le producono ma non vendono, hanno colpe tutto sommato relative (e il cui costo delle sanzioni ricade inevitabilmente sul listino e quindi sul pubblico che acquista prendendolo doppiamente in quel posto)

Sarebbe un’assurdità?

 

Penso che si finirebbe solo per "spostare" il problema: le case automobilistiche non avrebbero nessun vantaggio a proporre in certi mercati auto elettriche così che alcune nazioni si troverebbero a pagare multe salate non perchè la gente non compra, ma perchè non ci sarebbe l'offerta....

LanciaDeltaS4_open_mini.jpg.5d11965fd7512efc3fa6bdb812cce295.jpg 

Inviato
7 minuti fa, savio.79 scrive:

[...]

Ne ho sentite di idee pessime per la transizione, ma questa entra nella TOP 10😂 Scherzo ovviamente, ma così andresti ad obbligare i paesi a drogare ancora di più il mercato con incentivi e cose del genere, con i soldi dei contribuenti poi, per convincere ad acquistare qualcosa che non vogliono.

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Inviato

Ragazzi, ho scritto mentre ero fermo in macchina ad aspettare la moglie, probabilmente sono stato frettoloso e non mi sono spiegato bene.

Ricomincio da capo :-) 

La UE ha imposto delle sanzioni, è un fatto.

Difficilmente tornerà sui propri passi, sappiamo come funziona.

Al massimo, potrà esserci uno slittamento delle scadenze (ma è già tardi, siamo a fine novembre, e la tagliola scatta da gennaio)

Ho pensato:

1) le multe ai costruttori, chi credete/crediamo che le paghino, prelevando dalle proprie tasche?

Gli azionisti? i CEO? oppure noi, quando acquistiamo le auto nuove? perché, per forza: una parte di quelle multe, verrà trasferita sui prezzi di listino (cosa che per me accade già da un po' visto il lievitare dei listini degli ultimi anni), e una parte verrà compensata producendo meno auto endotermiche, cioè chiudendo fabbriche intere, come paventato anche da VW.

2) in questo scenario, chi ci perde? Le Case? sì; ma anche chi acquista l'auto. E anche i lavoratori della zona Euro. Famiglie. E anche tutto l'indotto, ditte, lavoratori, famiglie.

Insomma, mi sembra il tracollo dell'intera zona Euro. Saremo tutti più poveri, ma avremo più tempo libero (non lavorando); moriremo di fame o ci daremo alla criminalità per sopravvivere, ma almeno avremo l'aria più pulita del mondo (già, perché l'aria è ferma lì, non si sposta mica in giro per il mondo...)

 

Dato che questo mi sembra apocalittico come scenario, ma soprattutto insensato, ho pensato: se io fossi un CEO, e avessi fatto progettare e realizzare le auto elettriche volute dalle nuove regole, ma poi la gente non le acquistasse, come mi sentirei? Be' mi girerebbero le trottole, perché avrei fatto più o meno tutto quello che mi viene richiesto, ma pago sanzioni ugualmente. Dalle mie parti, si dice che "il pisellino fa pipì a letto, ma poi le botte le prende il sederino"

 

Qualcuno mi ha - giustamente - contestato che lo stato non può ritenersi responsabile delle scelte dei compratori. Verissimo! Però scusate: e come può esserlo la ditta che pure quei prodotti li offre?

 

Quindi, seguendo questo ragionamento dei punti precedenti,  ho pensato: la UE non tornerà indietro sui propri passi, ma potrebbe o posticipare le sanzioni (come chiedono Case e alcuni governi) oppure trasferirle, secondo il mio pensiero, agli stati, per il semplice fatto che, se in uno stato non si sono immatricolate abbastanza BEV, non può essere colpa dei produttori che le producono, le BEV, ma dello stato che non ha saputo gestire tutti gli altri aspetti della transizione, non mettendo i cittadini nelle condizioni di scegliere quell'alternativa.

 

Vedo un video di una prova consumi di un'elettrica in un Paese vicino al nostro; il tizio si ferma in autostrada per una ricarica veloce e davanti gli si para una batteria di 15 colonnine da 300kW, 4 da 100 o 150 kW, e una manciata di quelle più lente, per chi fa una sosta più lunga o ha bisogno di riposo.

 

In Italia, quante colonnine ci sono presso ciascuna stazione di servizio (quando ci sono)? Una? Due?

 

Se io anche volessi comprare elettrico, il problema me lo pongo: è vero che spesso sono vuote, ma la "fortuna" di trovarla vuota non durerà per sempre; le probabilità di trovare la colonnina vuota diminuiranno di pari passo con l'aumento del parco circolante elettrico. Quindi per ora, la BEV non la compro. Se devo aggiungere mezz'ora di attesa che si liberi alla mezz'ora di ricarica, non arrivo mai più.

 

Bene: non vedo perché allora la sanzione la dovrebbe pagare Stellantis o VW o Renault, sinceramente. Non è loro la colpa.

 

Ricordo inoltre che gli stati membri vengono già sanzionati per altri mille motivi, quindi i paragoni con le dittature non c'entrano.

 

Poi, magari ho scritto una cagata comunque, però almeno spero di aver chiarito meglio.

 

____

 

PS: siccome è da un po' che sospettavo che alcuni distributori (di carburante) fanno i furbi (erogando un po' meno carburante di quanto riportato a display) è da almeno un paio d'anni che monitoro i consumi della mia Mz3 per verificare le pompe oneste, fino a quando ho trovato quella che fa sempre bene (ovvero: consumo pieno-pieno corrispondente al decimo di litro per 100 km a quanto evidenziato dal CDB)

 

Ebbene: se nelle ultime due ore non vi ho risposto, è perché ho recuperato un anno di scontrini del carburante, riportato i dati in una tabella, verificato i miei consumi (non ci penso mai) e poi ho provato in maniera tutt'altro che scientifica, a ipotizzare quanto avrei speso se avessi percorso gli stessi km con un'auto elettrica (sto valutando la R5, per intenderci)

 

Risultato, partendo da dati aleatori di prove su strada estemporanee (ma sempre più affidabili dei cicli di omologazione, irrealistici):  se a benzina ho speso in un anno €1.576,79, con una BEV cittadina avrei speso € 1.316,37 (meno 260,42) con ricarica a colonnina lenta; oppure 1.721,40 (più 144,62) con ricarica veloce. Diciamo che in entrambi i casi la differenza è trascurabile, ma se ci aggiungiamo l'ansia di cercare la colonnina, il tempo che ci si mette, il fatto che devi trafficare col cavo sotto qualsiasi condizione meteorologica... neanche economicamente ne vale la pena! E questo, è dovuto ai costi dell'energia, che non dipendono dalle Case.

 

Allora? é giusto che le Case paghino sanzioni pur offrendo auto elettriche, solo perché non ci sono infrastrutture e perché abbiamo prezzi dell'elettricità sempre troppo alti?

 

Ecco: col mio messaggio precedente cercavo solo una soluzione alternativa... :-) 

 

 

 

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