Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa Bentornati senatori, >dalle feste e dai ristori, >tutti insieme per votare >la gran legge secolare, >la più urgente, la più bella >sì, la legge Pecorella. >Ma quant'è curioso il mondo, >nel suo gran girare in tondo, >che fa nascere d'incanto >una legge che può tanto. >E la scrive un avvocato >per salvare il suo imputato, >che poi, caso assai moderno, >è anche capo del Governo, >mentre invece l'avvocato >è un potente deputato. >Ah, che idea stupefacente, >non si trova un precedente, >è un esempio da manuale >di cultura occidentale >che sa metter le persone >sopra la Costituzione. >E ora è bello edificante >che di voci ne sian tante, >di giuristi, ex magistrati, >di causidici, avvocati, >pronti, intrepidi, a spiegare >che la legge è da votare, >poiché vuole la dottrina >che il diritto su una china >più virtuosa scorrerà, >se la norma si farà. >Ma pensate che bellezza >per un reo, l'aver certezza >che se il giudice è impaurito >o corrotto o scimunito, >potrà dar la soluzione >senza alcuna sconfessione, >che il processo finirà >e un macigno calerà >sull'accusa dello Stato >e su chi subì reato. >Che trionfo, che tripudio, >e per Silvio che preludio >ad una dolce terza età, >l'assoluta impunità. >Bentornati senatori, >per la fine dei lavori; >cinque anni incominciati >coi tesori detassati, >poi vissuti con amore >a far leggi di favore: >rogatorie, suspicioni, >lodi, falsi e prescrizioni, >approvate in frenesia >e con gran democrazia, >che chi c'è non può parlare >e chi è assente può votare. >Mentre al pubblico in diretta >lui giurava: "Date retta, >se non si combina niente >sui problemi della gente >colpa è di opposizioni, >Parlamento e Commissioni!". >Bravi voi che con tempismo >combattete il comunismo, >anche se nell'ossessione >ce l'aveste una ragione: >falsa è di Marx la tesi >che lo Stato è dei borghesi; >ci insegnaste voi del Polo >che lo Stato è di uno solo. >Or votando con l'inchino >si completi il gran bottino >delle leggi personali, >questo sconcio senza eguali. >Del diritto sia mattanza. > >Ma l'Italia ne ha abbastanza! > benchè qualcuno potrebbe ascriverla la nostro buon copco, lascio a voi, la curiosità sul nome del vero o di chi l'ha declamata pubblicamente. "Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"
Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa Bentornati senatori, >dalle feste e dai ristori, >tutti insieme per votare >la gran legge secolare, >la più urgente, la più bella >.... Difficile non averne sentito parlare un mesetto fa. Il nome dell'autore/proclamatore è un "moto da luogo".
Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa Autore 'mazza. neanche 3 minuti... "Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"
Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa e' un intervento di Nando Dalla Chiesa in parlamento... semplicemente SPETTACOLARE!!! Italians do it better
Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa Difficile non averne sentito parlare un mesetto fa.Il nome dell'autore/proclamatore è un "moto da luogo". Italians do it better
Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa C'ho messo un po' per capirla...alle volte c'hai un senso dell'umorismo che definire inglese e' poco...
Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa Autore non avevo mai avuto occasione di leggerla tutta, prima di oggi. "Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"
Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa Stavolta era 30% senso dell'umorismo e 70% intenzione di non scrivere subito il nome, ma lasciarlo comunque capire. Italians do it better
Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa Mi dispiace, ma ormai ho svelato l'arcano... Si, ma c'è stata mezz'ora di suspanse.
Inviato 9 Febbraio 200619 anni fa Io ne avevo riportata una sintesi dopo Natale. Non l'avevo mai letta al completo. Davvero molto azzeccata, ma soprattutto tragicamente divertente. Comunque specificai chiaramente che non era mia ma di Nando.
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