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Gm venderà Opel a Magna ? [era: FIAT acquisterà OPEL?]


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Da Corriere.it:

«andiamo avanti a cercare alleanze»

Marchionne: «Nessun ostacolo

all'operazione tra Fiat e Chrysler»

L'ad: «Vantaggi reciproci. Opel? Non c'è niente di stabilito». Primo trimestre, perdita netta di 411 milioni

MONTE_b1--180x140.jpg Luca di Montezemolo e Sergio Marchionne (Marka) TORINO - «Confermo che Fiat continua la sua politica di cercare alleanze e confermo di non vedere ostacoli al raggiungimento di un'intesa con Chrysler. È la nostra priorità». Sergio Marchionne, rispondendo in conference call alle domande degli analisti, ha spiegato «i vantaggi reciproci» legati all'operazione: «Portiamo sufficiente tecnologia a Chrysler - ha affermato l'amministratore delegato - per avere in cambio una quota del costruttore». «Abbiamo parlato molto con il governo Usa e tutte le parti coinvolte in Chrysler», ha proseguito, escludendo che Fiat metta soldi in Chrysler. «Non ci siamo impegnati a darle cash, a concederle un sostegno finanziario», ha detto.

IL MASSIMO - Nella trattativa ancora in corso per l'accordo, che l'amministratore delegato di Fiat ha definito «una pietra miliare nel panorama di un settore che sta rapidamente cambiando», Marchionne ha poi assicurato che cercherà di «ottenere il massimo sia per Fiat che per Chrysler». L'accordo, che deve essere firmato entro la fine di aprile, prevede che la società torinese acquisisca un iniziale 20% che potrà essere aumentato fino al 35% se saranno raggiungi alcuni specifici obiettivi; inoltre è prevista una call option su un ulteriore 16% da esercitare entro 7 anni. Fiat non potrà avere il controllo di Chrysler fino a quando il prestito del Tesoro americano non sarà interamente rimborsato.

OPEL -Interpellato sulle indiscrezioni di stampa relative a un interesse di Fiat per Opel (gruppo General Motors), Marchionne ha spiegato di non dover annunciare nulla: «Non c'è niente di stabilito. Non abbiamo colloqui diretti con Opel». Marchionne ha ribadito che, considerando lo «squilibrio strutturale tra domanda e offerta a livello mondiale, è necessario un riallineamento» nel settore, che è «un processo di adeguamento molto doloroso. Fiat farà parte del consolidamento in atto. Siamo aperti a abbiamo dialoghi con tutti i costruttori» per raggiungere «un volume minimo di 6 milioni di unità».

«VICINA A OPEL» - La notizia di un interessamento a Opel era rimbalzata dalla Germania: a scriverlo è il settimanale tedesco Der Spiegel nella sua edizione online. Secondo il periodico, che attribuisce l'indiscrezione a fonti vicine ai negoziati, una lettera d'intenti per l'operazione verrà firmata martedì prossimo. Ma la trattativa dovrebbe essere condotta in alternativa alla partita Chrysler. Il presidente del consiglio di fabbrica della Opel, Klaus Franz, ha già detto al settimanale che si opporrà all'operazione con Fiat. Anche lo Spiegel, come il quotidiano tedesco Rheinische Post, scrive che allo stesso tempo sono in corso trattative con un consorzio al quale partecipa il produttore di componenti d'auto austriaco-canadese Magna. Questa soluzione sarebbe preferita dal management Opel e dal consiglio di fabbrica. Sono di diverso parere, invece, il management della casa madre General Motors e il ministero tedesco dell'Economia, che preferirebbero - scrive lo Spiegel - una «soluzione più rapida» con la Fiat. In particolare, Franz ha detto di temere «forti riduzioni dell'organico e chiusure degli stabilimenti in Germania».

LA TRIMESTRALE - Intanto, il gruppo Fiat ha chiuso in rosso il primo trimestre dell'anno. Nel primo periodo fiscale del 2009 la perdita netta è stata di 411 milioni di euro a fronte di un utile netto di 427 milioni di euro nel primo trimestre 2008. Per quanto riguarda la gestione ordinaria la perdita è stata pari a 48 milioni di euro a fronte di un utile di 766 milioni di euro nello stesso periodo del 2008. I ricavi del gruppo Fiat, pari a 11,3 miliardi di euro, sono scesi del 25,3% rispetto al primo trimestre 2008, con volumi in calo in tutti i business.

STIME CONFERMATE - Il gruppo Fiat ha comunque confermato le stime per il 2009 e si attende un utile della gestione ordinaria di almeno un miliardo di euro per l'anno. La società si attende infatti un miglioramento graduale della domanda nel resto dell'anno. I risultati sono stati approvati dal consiglio di amministrazione, riunito a Torino sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo. Secondo fonti d'agenzia, il consiglio avrebbe accolto con soddisfazione i risultati del primo trimestre «migliori» delle previsioni degli analisti e raggiunti con un «incisivo taglio dei costi», come riportano fonti d'agenzia. La Fiat prevede nel 2009 un calo della domanda globale dei propri prodotti del 20% circa rispetto all'anno scorso.

AUTO - Per quanto riguarda la Fiat Group Automobiles - ovvero la divisione auto - ha registrato una perdita della gestione ordinaria di 30 milioni di euro dovuta ai minori volumi, in particolare nei primi due mesi del trimestre, «parzialmente compensati - spiega una nota - da significative azioni di contenimento dei costi». I ricavi di Fiat Auto sono ammontati a 5,6 miliardi di euro (-18%), con un totale di 464.600 vetture e veicoli commerciali leggeri consegnati (-17,6% rispetto al primo trimestre 2008). Il trend della domanda è migliorato durante il trimestre, specialmente a marzo dopo l'introduzione, in diversi paesi dell'Europa Occidentale e in Brasile, di incentivi fiscali e alla rottamazione. Con i suoi prodotti dai consumi ridotti e a basso impatto ambientale, Fiat ha guadagnato quote di mercato in Germania (al 5,5% dal 3,3%), Francia (al 4,7% dal 4,0%) e in Italia (al 32,2% dal 31,1%). Fiat si conferma leader di mercato in Brasile.

INDEBITAMENTO - L'indebitamento netto industriale del gruppo Fiat è salito, nel primo trimestre, a 6,6 miliardi di euro dai 5,9 miliardi di euro di fine 2008, con un assorbimento di cassa più che dimezzato rispetto al primo trimestre 2008 (da 1,5 miliardi di euro a 0,6 miliardi di euro). La liquidità è aumentata a 5,1 miliardi di euro dai 3,9 miliardi di euro di fine 2008.

chi ne capisce più qualcosa?!?!

"post fata resurgam." (cit.)

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Se vendono CNH OGGI fanno l'affare del secolo......

Totalmente d'accordo ho letto che il settore delle macchine movimento terra ha avuto dei crolli di vendite ben oltre il 50%, causa la crisi dell'edilizia che non invoglia le imprese a rinnovare il parco mezzi.

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