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[Ufficiale] Alleanza Fiat - Chrysler


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I più attivi nella discussione

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Sempre che non abbia preso un qualche impegno, con l'abbronzato, che noi ignoriamo...

Cioè butterebbe nel cesso 20 miliardi di Euro per gettare fumo negli occhi ai nostri politici?

Scusa ma, per fare un esempio terra-terra, ce lo vedi un capo famiglia che spende 80'000 Euro per acquistare un'auto e poi, invece di ritirarla ne compera un'altra?

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I 20 miliardi sono promessi, non ancora investiti ;).

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Intanto ha stanziato 1,7 miliardi per Pomigliano e Mirafiori percui la solfa non cambia. Cambia il termine del mio paragone: ce lo vedi un capo famiglia che spende 20'000 Euro per acquistare un'auto e poi, invece di ritirarla ne compera un'altra?

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Intanto ha stanziato 1,7 miliardi per Pomigliano e Mirafiori percui la solfa non cambia. Cambia il termine del mio paragone: ce lo vedi un capo famiglia che spende 20'000 Euro per acquistare un'auto e poi, invece di ritirarla ne compera un'altra?

In realtà Marchionne starebbe attuando un diabolico piano per affossare la FIOM. Avete capito bene: della governance dello stabilimento se ne impippa, dei costi pure, le macchine sono un optional, Detroit, la Polonia, la Serbia, tutte cazzatine, l'obiettivo è azzerare la FIOM.

Ebbene sì, mi è stato realmente detto da un sindacalista della CGIL. Io di rimando gli ho chiesto se andava in giro con un cappello di latta, ma non ha capito l'ironia :roll:

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Intanto ha stanziato 1,7 miliardi per Pomigliano e Mirafiori percui la solfa non cambia. Cambia il termine del mio paragone: ce lo vedi un capo famiglia che spende 20'000 Euro per acquistare un'auto e poi, invece di ritirarla ne compera un'altra?

Ovviamente no, ma in questo caso, di soldi davvero impegnati, c'è una parte dei 700 milioni per realizzare le linee Panda a Pomigliano: su questi possiamo stare pressochè certi, sugli altri ancora no, è ancora in tempo per cambiare idea. Su 1,7 miliardi possiamo avere una ragionevole fiducia, sui 20 miliardi proprio no, per ora sono solo parole ;).

A me importa poco della sede del futuro vertice unico Fiat-CJD, mi interessa il futuro dei reparti di progettazione, stile e stabilimenti produttivi. Ad oggi possiamo essere ragionevolmente certi di Pomigliano, Melfi e Cassino, un po' meno di Mirafiori (comunque probabile), e comunque solo per 7-8 anni ;).

Forse Romani si riferiva al futuro italiano di Fiat tra 10 anni.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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A me importa poco della sede del futuro vertice unico Fiat-CJD, mi interessa il futuro dei reparti di progettazione, stile e stabilimenti produttivi. Ad oggi possiamo essere ragionevolmente certi di Pomigliano, Melfi e Cassino, un po' meno di Mirafiori (comunque probabile), e comunque solo per 7-8 anni ;).

bene, abbiamo quindi ben 7-8 anni per modernizzare il mercato del lavoro e portare il nostro apparato economico al pari dell'europa occidentale ;)

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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come ho riportato nel topic su alfa e maserati: maglionne ha appena cacciato altri 600 miooni su MAserati a gruglasco.

Quindi quegli 1,7 miliardi sono diventati 2,3.

Ad ogni modo dubito seriamente che chiuderanno i centri stile e progettazione italiani poiché, se lo facessero, chi si occuperebbe di sviluppare le vetture destinate all'Europa?

Quelli di Detroit?

Il loro mercato è troppo diverso dal nostro per poterlo fare; tant'è che la Ford e la General Motors non si sognano nemmeno di chiudere i centri di progettazione e stile della Ford-Europa e della Opel.

Più critica è la questione di alcuni stabilimenti (Pomigliano e Mirafiori). Ma ciò è legato alla produttività degli impianti ed alla ricettività del mercato.

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Intanto riporto qui anche le preoccupazioni del rettore del polito rilasciate su repubblica.it "Un maxi accordo sulla ricerca per tenere la Fiat a Torino" - Torino - Repubblica.it

"Un maxi accordo sulla ricerca

per tenere la Fiat a Torino"

Il rettore del Politecnico, Francesco Profumo, punta a rinnovare l'accordo decennale con il Lingotto: "Oggi le collaborazioni tra di noi sono tante. Con l'intesa possiamo strutturarle meglio e convincere Marchionne"

di STEFANO PAROLA

Il rettore Francesco Profumo

Il rettore del Politecnico, Francesco Profumo, crede di aver trovato la ricetta per tenere la "testa" di Fiat a Torino. La spiega così: "Serve un accordo quadro che leghi il nostro ateneo e l'azienda per i prossimi dieci anni. Un'intesa che riguardi la formazione degli ingegneri dell'automobile, ma che tenga insieme in maniera più strutturata tutti i progetti di ricerca che abbiamo in comune con Fiat. Compresa la piattaforma dell'auto che la Regione intende creare".

Rettore, perché legare la Fiat al "Poli" è così importante?

"Le grandi case hanno sempre un'università di riferimento nel loro territorio: Volkswagen a Monaco, General motors a Detroit, Toyota a Tokyo. Per l'industria dell'auto creare un legame stretto nei processi di formazione è necessario per rifornirsi di personale competente, che attraverso tirocini, tesi o contratti di ricerca sia già inserito nel contesto lavorativo giusto".

Dunque, da dove si parte?

"Dall'accordo decennale tra Fiat e Politecnico scaduto nel 2009. Prevedeva di mettere in piedi il corso di laurea in ingegneria dell'autoveicolo e di instaurare collaborazioni sulla ricerca applicata. Siamo riusciti a creare una filiera formativa che oggi sforna 150 laureati l'anno e di cui beneficia tutto il settore automotive. Tuttavia non è stato possibile dare piena attuazione alle attività congiunte di ricerca, anche a causa di fondi pubblici che si sono rilevati insufficienti".

Perché l'accordo non è stato ancora rinnovato?

"Le nuove regole del Ministero dell'Università ci hanno costretto a posticipare di un anno la sottoscrizione. I corsi non si sono fermati perché Fiat ha contribuito alle spese di gestione. Ora stiamo negoziando i contenuti dell'intesa con l'azienda. Bisogna passare a una seconda fase".

Che preveda che cosa?

"Oggi i rapporti di ricerca tra Politecnico e Fiat sono tantissimi, ma non sono strutturati. Invece dobbiamo rendere il prossimo accordo più ampio, prevedendo la condivisione di laboratori e di attività di ricerca. Questa è una delle chiavi per mantenere sul territorio la "testa" dell'azienda".

La Regione sta creando una piattaforma nazionale dell'automotive. Può servire anche questo a convincere Fiat?

"È un'iniziativa che deve rientrare nel nostro accordo quadro, perché costituirebbe almeno una parte di quell'intervento pubblico che in passato è mancato. Quella piattaforma è parte integrante dell'operazione che stiamo facendo con l'azienda ed è un elemento fondamentale per accelerarla".

Cota e la sua giunta puntano su due ambiti: la motoristica e l'infomobilità. Sono quelli giusti?

"Noi siamo interessati a un accordo a 360 gradi. Ben venga il lavoro sulle motorizzazioni future. E ben venga anche lo sviluppo dell'elettronica e dell'informatica legate all'auto, perché nel giro di pochi anni il mondo sarà sempre più interconnesso e le vetture dovranno essere più intelligenti e in grado di dialogare con la strada. Ma anche sui materiali ci possono essere evoluzioni interessanti: ormai sui motori si è quasi raggiunto il livello ottimale, è ora di pensare a come ridurre il peso del veicolo".

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