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FIFA World Cup 2010: Sudafrica


Navarre75

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Permettetemi l´intrusione , ma ai Tedeschi gli "stranieri" vanno bene solo se gli fanno vincere un mondiale ... nella vita quotidiana le cose stanno molto molto diversamente.:|

dipende, i coglioni ci sono dappertutto, in generale (basandomi per lo più sulle mie esperienze personali) io ho notato una maggiore propensione nello accettare il "diverso" ad ogni livello.. anche lavorativo, nonostante mantengano un aria di superiorità che a tratti può dare fastidio (specialmente in quest'ambito)

poi chiaramente non vivendoci non posso avere una conoscenza più approfondita

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Uruguay-Olanda giù le maschere

In palio la terza storica finale

Tutto è pronto a Città del Capo per assistere alla prima delle due semifinali di Sudafrica 2010 che restituirà il nome' date=' un po' a sorpresa rispetto alla vigilia del torneo, della prima finalista. Uruguay o Olanda, la serenità di chi sa di aver già fatto molto contro la qualità di chi è maturo e pronto al definitivo salto di qualità dopo tante - forse troppe - effimere illusioni passate. Quella tra queste due squadre è più di una semplice partita, è anche una sfida tra mentalità diverse e organizzazioni così lontane ma mai come stasera così vicine.

Eppure sono molte le cose in comune tra i due movimenti calcistici. Tra le altre sia gli "Oranje" che la "Celeste" sono alla ricerca della loro terza finale ma il famoso detto "non c'è due senza tre" potrebbe non essere accolto con troppa gioia dalle parti di Amsterdam (sconfitta nel '74 e nel '78) al contrario di quanto accadrebbe a Montevideo visti i precedenti vittoriosi nel '30 e nel '50.

Un campo e novanta minuti per un'altra occasione dunque, da giocarsi con qualche problema di formazione per entrambi - ecco un'altra cosa in comune - tra squalifiche e acciacchi. Tabarez dovrà fare a meno di quello che è diventato l'eroe di un'intera nazione, Suarez, espulso dopo la parata al 120' che a conti fatti è valsa una qualificazione e di Fucile che verrà sostituito dall'ex bianconero Caceres, mentre rimangono in dubbio Lodeiro e Lugano. Dall'altra parte Van Marwijk punterà sempre sui "Fantastici 4" puntellando però difesa e centrocampo viste le assenze, sempre per squalifica, di Van der Wiel e De Jong sostituiti con ogni probabilità da Boulahrouz e De Zeeuw (numero 14 di Cruijff).

Il sipario sul Green Point Stadium è pronto ad alzarsi, mancano gli ultimi accorgimenti e lo spettacolo sarà pronto per iniziare. Olanda all'attacco, Uruguay attento e pronto a colpire in ripartenza, come ha fatto fin qui. Entrambe sotto il segno dell'attenzione e delle giocate dei singoli, da Forlàn a Robben passando per Sneijder e Cavani anche se alla fine potrebbero essere i portieri l'arma in più e, in caso di epilogo ai rigori, Tabarez potrebbe essere assai felice di affidarsi ancora una volta a Fernando Muslera.

6 luglio 2010

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Passare per idiota agli occhi di un imbecille è voluttà da finissimo intenditore. - Georges Courteline -

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Spagna: Fabregas è recuperato

Lo spagnolo si è allenato regolarmente

L'ultimo allenamento della Spagna ha portato buone notizie al ct Vicente Del Bosque: Fabregas si è allenato regolarmente con i compagni e quindi sarà a disposizione per la semifinale Mondiale di mercoledì contro la Germania. Il centrocampista dell'Arsenal' date=' che aveva preso una botta al perone della gamba destra, lo stesso osso che si era fratturato tre mesi fa calciando un rigore ai quarti di Champions contro il Barcellona, era in forte dubbio.

[b']GERMANIA, FRIEDRICH E KHEDIRA IN GRUPPO

Per la semifinale mondiale di mercoledì sera contro la Spagna, il ct della Germania Joachim Loew potrà contare anche su Sami Khedira e Arne Friedrich. Entrambi sembrano aver risolto i rispettivi problemi e si sono allenati regolarmente col resto del gruppo. Khedira era alle prese con una contrattura rimediata nel quarto di finale contro l'Argentina mentre Friedrich lunedì era rimasto a riposo per un fastidio al piede. Recuperato anche Cacau, costretto al forfait per infortunio contro l'Argentina mentre Trochowski e Kroos si giocano una maglia per sostituire lo squalificato Mueller.

GERMANIA, LA NAZIONALE RINGRAZIA I TIFOSI

"Anche se siete a più di 10.000 chilometri di distanza il vostro sostegno è qui, con ognuno di noi. Il vostro entusiasmo ci dà una motivazione in più. Il vostro sostegno ci rende più forti". Alla vigilia della semifinale mondiale con la Spagna, la Germania ringrazia i tifosi tedeschi in una lettera pubblicata sul sito della Federcalcio (Dfb). "Il nostro cammino non è alla fine - scrivono capitan Lahm e compagni -. In Sudafrica e in Germania. Siamo tutti una squadra. E abbiamo tutti un obiettivo molto importante. Insieme, possiamo farcela!".

GERMANIA, BIERHOFF TIRA LE ORECCHIE A LAHM

Oliver Bierhoff 'bacchetta' Philipp Lahm: al team manager della Germania non sono piaciute le parole del difensore del Bayern Monaco, che alla vigilia della semifinale mondiale con la Spagna ha detto che non rinuncerà alla fascia di capitano anche quando tornerà Michael Ballack. "Non è il massimo scegliere la settimana decisiva della Coppa del Mondo per dire certe cose, visto che l'aspetto sportivo dovrebbe essere al primo posto", ha affermato Bierhoff.

SPAGNA, BUSQUETS: "LORO PIÙ IN FORMA MA NOI SIAMO PIÙ FORTI"

"Non sono migliori di noi anche se forse sono più in forma". Lo ha detto lo spagnolo Busquets alla vigilia della semifinale mondiale contro la Germania. "Si sono presentati con giocatori giovani e importanti nei loro club anche se alla prima esperienza in un Mondiale, come Oezil e Mueller - ha proseguito - Credo sia la nazionale più in forma, ha fatto due goleade e ha mostrato un bel calcio. Ma noi siamo una generazione ambiziosa e vincente e lo abbiamo dimostrato. È chiaro che bisogna avere un po' di fortuna per essere campioni del mondo ma bisogna anche cercarsela".

6 luglio 2010

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Uruguay-Olanda: le formazioni ufficiali

Al Green Point Stadium di Cape Town Uruguay-Olanda.

URUGUAY: 1-Fernando Muslera; 3-Diego Godin' date=' 6-Mauricio Victorino, 5-Walter Gargano, 16-Maximiliano Pereira, 22-Martin Caceres, 15-Diego Perez, 11-Alvaro Pereira, 17-Egidio Arevalo, 7-Edinson Cavani, 10-Diego Forlan. All. Tabarez.

[b']OALNDA: 1-Maarten Stekelenburg; 12-Khalid Boulahrouz, 3-John Heitinga, 4-Joris Mathijsen, 5-Giovanni van Bronckhorst; 7-Dirk Kuyt, 6-Mark van Bommel, 10-Wesley Sneijder, 14-Demy de Zeeuw, 11-Arjen Robben; 9-Robin van Persie. All. Van Marwijk.

ARBITRO: Ravshan Irmatov (Uzbekistan).

6 luglio 2010

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Mondiali: Olanda prima finalista

Un buon Uruguay esce sconfitto 3-2

È l'Olanda la prima finalista del Mondiale. A Città del Capo gli Oranje superano per 3-2 l'Uruguay e ora aspettano la vincente di Germania-Spagna. Gara tutt'altro che facile per gli uomini di Van Marwijk' date=' che passano al 18' con Van Bronckhorst e poi si fanno raggiungere al 40' da Forlan (colpevole Stekelenburg). I sudamericani insistono ma l'uno-due di Sneijder e Robben porta il risultato sul 3-1. Al 92' Maxi Pereira fa il 3-2.

[b']LA PARTITA

Due squalificati per parte: Fucile e Suarez nell'Uruguay e Van der Wiel e De Jong nell'Olanda. Ma i sudamericani devono fare a meno del loro capitano per infortunio: Lugano è costretto al forfait a causa di un problema al ginocchio.

L'inizio è di marca olandese, con gli uomini di Tabarez che si chiudono in difesa e cercano, quando possono, di ripartire. Ma dietro Caceres, in campo al posto di Fucile, colleziona un errore dietro l'altro nel giro di pochi minuti e per fortuna sua e dell'Uruguay gli Oranje non riescono ad approfittarne. Al minuto 18' però la squadra di Van Marwijk sblocca il risultato grazie a un sinistro da distanza siderale di Van Bronckhorst che si infila all'incrocio alla sinistra di Muslera. Il portiere della Lazio si tuffa in ritardo ma c'è da dire che la parabola era perfetta. A questo punto l'Olanda potrebbe viaggiare sul velluto e invece si addormenta, con l'Uruguay che col passare dei minuti guadagna sempre più metri. Cavani fa ottimo movimento tra le linee arancioni e resta in agguato: ottima la sua iniziativa al 35', quando finta il cross e si 'beve' un avversario e poi lascia partire il traversone, intercettato. Ancora la Celeste con Alvaro Pereira e Forlan, poi il gol del pari al 40', con il bomber dell'Atletico Madrid. Sempre un tiro dalla distanza (Mathijsen se lo lascia scappare) ma nell'occasione c'è l'enorme complicità del portiere Stekelenburg.

A inizio ripresa nell'Olanda dentro Van der Vaart e fuori De Zeeuw, reduce da una brutta botta al volto da parte di Caceres in rovesciata (Sneijder ammonito per fallo di reazione). Ma ora la partita ha un altro colore, perché l'Uruguay insiste in avanti mentre l'Olanda non riesce a costruire gioco e soffre terribilmente il pressing e la miglior condizione fisica degli avversari. E Sneijder continua a non vedersi. Al 4' Boulahrouz pasticcia con un retropassaggio a Stekelenburg, che però riesce ad anticipare Cavani. Forlan impegna il portiere olandese su punizione poi la fiammata di Van der Vaart, cui si oppone Muslera. E Robben spara alto. Ma Sneijder, fino a quel momento praticamente inesistente, con una conclusione deviata da Victorino (e Van der Vaart in fuorigioco), trova il gol del 2-1 che di fatto taglia le gambe all'Uruguay. Che dopo 3' cade ancora su colpo di testa di Robben su cross dalla sinistra di Kuyt. Robben si mangia il quarto gol, Maxi Pereira accorcia e rende caldissimi i minuti finali. Ma il forcing dell'Uruguay non porta al pari. E l'Olanda trova la finale mondiale dopo 32 anni. Grande spettacolo e giù il cappello ai sudamericani, sconfitti ma a testa alta.

IL TABELLINO

Uruguay-Olanda 2-3

Uruguay (4-4-2): Muslera; M.Pereira, Victorino, Godin, M.Caceres; Perez, Arevalo, Gargano, A.Pereira (33'st Abreu); Forlan (39'st S.Fernandez), Cavani. A disposizione: Castillo, Silva, Scotti, Eguren, Gonzalez, A.Fernandez. Ct.: Tabarez.

Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Zeeuw (1'st Van der Vaart); Robben (45'st Elia), Sneijder, Kuyt; Van Persie. A disposizione: Boschker, Vorm, Ooijer, Braafheid, Schaars, Afellay, Babel, Huntelaar. Ct.: Van Marwijk.

Arbitro: Irmatov (UZB)

Marcatori: 18' Van Bronckhorst (O), 40' Forlan (U), 25'st Sneijder (O), 28'st Robben (O), 47'st Maxi Pereira (U)

Ammoniti: Maxi Pereira, Caceres (U), Sneijder (O)

Espulsi: - nessuno

Olanda-Uruguay: le pagelle

Caceres uinco flop uruguaiano

di Andrea Saronni.

URUGUAY

Muslera 6 Van Bronckhorst lo sorprende con un tiro di quelli della serie "mi è uscito così", sul secondo gol olandese paga il flipper tra mille gambe, sul terzo è incolpevole. Un paio di volte mette il guantone. Non colpevole e, anzi, un bravo complessivo per il suo mondiale.

Maxi Pereira 6 A destra concede poco, ma appena molla un attimo il colpo, Sneijder e Kuyt (sul cross del 3-1) lo puniscono senza pietà. Si riscatta con il bello quanto inutile gol del 2-3.

Victorino 6,5 Eredità di Lugano benissimo raccolta: guardia attenta e pulita su Van Persie. Sciocchezze, dalle sue parti, non se ne vedono.

Godin 6 Giocherebbe anche meglio di Victorino, rispetto al quale è nettamente più bravo tecnicamente e nella regia difensiva: viene penalizzato dal colpevole ritardo su Robben in occasione della rete spaccapartita.

Caceres 5 Era l'ultimo dei mohicani juventini in questo campionato mondiale e, in qualche modo, ha chiuso perfettamente il cerchio delle cavallette bianconere di Sudafrica 2010. Anche nei momenti migliori dell'Uruguay, la sua parte (la sinistra), è l'autostrada delle speranze e dei sogni olandesi. Robben lo salta fintando di fintare, nei rinvii e nei disimpegni è da segno della croce. A Marotta, che lo ha rispedito senza lottare al mittente, sarà sfuggito un sorriso all'angolo della bocca...

Diego Perez 6 Puntuale e determinato, purtroppo per Tabarez è uno dei primi che paga il conto ai 120 minuti e spiccioli del Ghana.

Arevalo 6,5 Se Sneijder, per vasta parte dei 90 minuti, non fa il Re Mida come al solito, molto è merito di questo pelatozzo tuttofare, che non si perde un raddoppio che sia uno sia davanti alla difesa che sulle fasce. Qualità un po' così così, ma che cuore.

Gargano 7 Mazzarri esulti: tornerà a Napoli un giocatore ancora più importante, più maturo. Lasciato inspiegabilmente da parte nella prima parte del Mondiale, il motorino Celeste regge letteralmente il centrocampo per 70 minuti pressando da solo (!) i portatori di palla olandesi e non rinunciando, appena si può, ad appoggiare Forlan e Cavani. Bravissimo.

Alvaro Pereira 6 I piedi sono quelli che sono, ma la volontà è gigantesca. La fascia sinistra la farà almeno 40 volte e quando ha l'occasione per il cross, la percentuale di riuscita è bassina. Ma la sufficienza la merita, eccome.

Abreu 5 "El Loco" entra ciondolando sull'1-3 e non riesce neanche a fare un po' di casino in area nelle ultime, disperate mischie. In compenso, dopo il fischio finale, sgambetta un olandese esultante accendendo la rissa. I soprannomi non si danno mai a caso.

Forlan 6,5 Pescato il gol dal suo inesauribile cilindro di attaccante di razza e ringraziato Stekelenburg per la collaborazione, prova a spingere l'Uruguay in paradiso: su punizione ci va vicinissimo, poi è il primo ad alzare bandiera bianca dopo l'uno-due olandese. Grande mondiale, grande giocatore (dal 40' st B.Fernandez senza voto).

Cavani 7 L'assenza di Suarez gli consente di agire maggiormente da punta centrale e i risultati sono eccelsi: i suoi movimenti, specie nel primo tempo, creano grattacapi non piccoli. Sacrificandosi molto per Forlan, però, non riesce ad andare alla conclusione: e magari colpirebbe forse letalmente l'Olanda in difficoltà. Corre in maniera forsennata fino al 95'. Il tempo è dalla sua parte.

OLANDA

Stekelenburg 5,5 "L'unico portiere costante del Mondiale", si è detto. L'unico a dire no alla maledizione-Jabulani, un po' come l'uomo in ammollo che diceva no allo sporco impossibile. E invece, la papera, eccola qua: e come gli è venuta, chi lo sa (scusa, Vasco). Di certo c'è che Forlan e l'Uruguay sognano per trenta minuti più intervallo.

Bouhlarouz 6 Corse, muscoli e pasticci, su tutti quello che a inizio ripresa offre a Cavani l'occasione di scatenare il ribaltone. Van der Wiel non aveva impressionato, ma è decisamente meglio.

Heitinga 6,5 Forlan sta più che altro dalle parti di Mathijsen e a lui non resta che sfruttare il suo fisico da pennellone per spazzare in acrobazia. Specialità che risulta molto utile nel concitato finale.

Mathijsen 5,5 Sul momentaneo 1-1, Forlan lo fa girare come la ruota della fortuna. E in altri interventi, appare un po' scomposto. Forse non era ancora fisicamente al 100% dopo il forfait col Brasile

Van Bronckhorst 7 Cuore di capitano e giusto premio per il vecchio Giovanni, che apre la serata di gloria in salsa arancio con un sinistro pazzesco, molto Jabulani e molto bello, con palla che si alza, si abbassa e finisce nel sette più sette che c'è. Quando il gioco si fa duro, lui è tra i duri che giocano e non mollano. ha cinque notti davanti per sognare di alzare la Coppa del Mondo e se lo merita.

Van Bommel 5,5 A giocare la palla è lento, lentissimo, sembra uno di quelle ante tutte tarlate di vecchi armadi di campagna. In compenso è reattivo e velocissimo quando c'è da mollare calci più o meno leali, tipo quello che, nella prima fetta di partita, rifila ad Alvaro Pereira impegnato a rilanciare in contropiede. E' tutto il Mondiale che picchia come un ferramenta, eppure il cartellino giallo se lo becca per proteste. Mah.

De Zeeuw 5,5 Già non è un fenomeno, e fa sorridere il fatto che svolazzi per il campo con la maglia dell'Olanda numero 14: i puristi ultraquarantenni sorridono per non piangere. È in apnea a centrocampo e affoga quando il disastroso Caceres, nel tentativo di segnare un gol storico in rovesciata, colpisce in pieno la sua mascella. Intontito, lascia dopo il primo tempo: ma anche prima non è che fosse poi così lucido.

Van der Vaart 6 Van Maarwijk lo schiera al posto di De Zeeuw per alzare baricentro e tasso tecnico. Risponde a singhiozzo, ma è lui, con un tiro ben parato da Muslera, a svegliare l'Arancia dormiente e dare il via ai minuti magici che la porteranno in finale

Robben 7 Favorito dalla pochezza di Caceres, svolge il ruolo della stampella a cui si appoggia, a destra, la zoppicante Olanda dei primi 60-65 minuti. Sbaglia il tap-in del 2-1 un attimo prima del gol di Sneijder, poi firma l'ingresso in finale della Principessa Arancia con un gran colpo di testa: non è la sua specialità, ma tant'è. Non doveva giocarlo, questo mondiale: e invece ha altissime probabilità di potere essere, a fine viaggio, l'uomo da ricordare (dal 45' st Elia senza voto).

Sneijder 6,5 Entri in campo teso, le cose non ti riescono, gli avversari corrono più di te e pure i compagni non ti assecondano. Ti guadagni i replay solo per una mezza rissa. È una serata-no, ma tu sei Wesley Sneijder, il predestinato, e un destro apparentemente degno del contesto rimbalza e passa tra cento gambe e si infila per il gol che, ancora una volta, cambia la storia dell'Olanda ai mondiali. La fortuna è cieca? No, ci vede benissimo.

Kuyt 7 "Braveheart" albino di Van Maarwijk, è l'unico a non perdere il filo e a tentarle tutte quando sembra che il muro costruito dal professor Tabarez sia di quelli insormontabili. Svaria, suggerisce, si fa vedere, si allarga, crossa: e dal suo piedonzolo nasce il 3-1 di Robben. Uomo in più.

Van Persie 5,5 Partita difficile, avrebbe più di un alibi: ma il voto negativo se lo becca perché la sensazione è stata quella di un giocatore molto poco disposto a tirarsi su le maniche nel momento in cui le cose stavano prendendo una brutta piega. In posizione di fuorigioco, rischia di vanificare il 2-1 di Sneijder.

6 luglio 2010

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Van Marwijk: 'Uno spettacolo essere in finale'

'Ora dobbiamo completare la missione' date=' faremo del nostro meglio'[/size']

'Penso che siamo in finale ed è straordinario, adesso faremo del nostro meglio'. 'Certo dobbiamo migliorare, spingere di più, ma abbiamo una missione da completare, adesso dobbiamo finirla. Comunque è già spettacolare essere in finale'. Così il ct dell'Olanda finalista Bert Van Marwijk ha giudicato a caldo la vittoria e la prestazione della sua squadra. 'Abbiamo iniziato in maniera ragionevole, dopo nel secondo tempo ci siamo svegliati e siamo stati in grado di giocare molto meglio. Bisogna andare avanti, forse dovevamo e potevamo fare il quarto gol che alla fine c'è mancato. Adesso abbiamo una nuova storia da scrivere. È incredibile, finalmente ci siamo in finale, siamo un Paese piccolo ma ce l'abbiamo fatta'.

Uruguay: Tabarez 'Sconfitti, ma a testa alta'

'L'Olanda è stata più forte. Il gol di Sneijder? In fuorigioco, ma non cerchiamo scuse'

'È stata una partita degna di una semifinale di un Mondiale'. 'Sono molto orgoglioso dei miei giocatori, abbiamo fatto quello che potevamo fare. Accettiamo la sconfitta, anche perché la nostra rivale è stata più forte di noi'. Cosi' Oscar Washington Tabarez, ct dell'Uruguay, commenta la sconfitta nella semifinale contro l'Olanda. 'Ne usciamo a testa alta, non avevamo voglia di perdere questa partita ma basta, anche se siamo tristi - aggiunge il ct della Celeste -. Abbiamo dimostrato che siamo andati molto lontano'.

Tabarez evita qualsiasi polemica circa il mancato sbandieramento del fuorigioco di Van Persie sul gol del momentaneo 2-1 segnato da Sneijder: 'Ho rivisto le immagini ed era fuorigioco, ma sono scelte che vanno accettate. Questo - conclude - non è il momento di piangere o di trovare scuse'.

Sneijder, da scarto a Re Mida: 'È incredibile'

Un anno fa il Real Madrid si liberava di lui, oggi si gioca il titolo mondiale

Un anno fa il Real Madrid scartava Wesley Sneijder, vendendolo all'Inter dopo gli acquisti galactici di Kakà e Ronaldo. Un destino identico a quello del compagno di squadra Arjen Robben, spedito in fretta e furia al Bayern Monaco. Ora, un anno dopo, il mondo è rovesciato e si è colorato di arancione. Sneijder, con la maglia dell'Inter, ha vinto tutto quello che poteva vincere, a Robben è mancata solo la Champions League. Non solo: Wesley è, insieme allo spagnolo David Villa, il capocannoniere del Mondiale sudafricano. Un Re Mida vero e proprio: tutto ciò che tocca si trasforma in oro.

E Wesley Sneijder fatica a trattenere la gioia al termine della partita con l'Uruguay che regalato la finale mondiale all'Olanda dopo 32 anni. 'Abbiamo dovuto lottare stasera, è stata una gara molto difficile ma ce l'abbiamo fatta, siamo in finale - dice il centrocampista dell'Inter, autore del gol del momentaneo 3-2 ed eletto, naturalmente, man of the match -. Siamo pronti a vincere, abbiamo fatto del nostro meglio stasera e siamo in finale. È veramente incredibile, non me ne rendo ancora conto'. L'Olanda affronterà la vincente di Germania-Spagna: 'Cercheremo di fare del nostro meglio, non possiamo pensare di fare festa. Non c'è niente di più grande di questo. È importante vincere con un club, ma una finale mondiale con la Nazionale va sopra qualsiasi altra cosa. Se sono contento? Certo, è incredibile, non ci posso credere'.

6 luglio 2010

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Germania-Spagna' date=' chi vince?[/size']

Pochi i punti deboli delle due squadre

A Durban si incontrano le due squadre che in questo Mondiale hanno giocato meglio. Da una parte le ripartenze veloci e la freschezza atletica dei tedeschi, dall'altra l'organizzazione e il possesso palla spagnolo. A decidere allora una sfida che in partenza sembra così equilibrata potrebbe essere l'invenzione di un singolo, la cattiveria di un bomber o la concentrazione dei reparti difensivi. Analizziamole reparto per reparto.

Spagna e Germania si incontrano per la ventunesima volta nella loro storia calcistica. Nei 20 precedenti incontri i tedeschi hanno trionfato per 8 volte, 6 sono stati i pareggi e 6 le vittorie spagnole, l'ultima delle quali nella finale dell'Europeo 2008 a Vienna, decisa da un goal di Fernando Torres. Nei 20 confronti ufficiali, 12 sono state amichevoli, 2 partite di qualificazione europea, 3 in fasi finali di un Europeo e 3 sfide in fasi finali di un campionato del mondo.

La Spagna non è mai riuscita a battere la Germania in una fase finale di un Mondiale. Il primo confronto fu nel primo girone del Mondiale inglese nel '66: vinsero i tedeschi per 2 a 1. Tedeschi che poi arrivarono in finale e persero a Wembley con l'Inghilterra. Nel Mondiale di Spagna '82 la Germania si impose per 2 a 1. Era il secondo girone di quel mondiale e anche in quel torneo la Germania arrivò fino in fondo, perdendo nella famosa finale di Madrid con gli azzurri. L'ultimo confronto in un Mondiale fu nel 1994, a Chicago, nel girone C del Mondiale americano. Finì 1 a 1, con reti di Klinsmann e Goicoichea.

Per sfatare una tradizione complessivamente negativa, gli uomini di Del Bosque, dovranno cercare di vincere i confronti diretti nelle varie zone del campo. Ecco perché una sfida talmente equilibrata potrebbe essere decisa da un passaggio filtrante di Schweinsteiger o Xavi, da un'invenzione di Ozil o Iniesta, da un intervento difensivo di Piqué o Mertesacker, o da un cross di Sergio Ramos o Lahm. Senza dimenticare che alla fine vince chi riesce a fare un goal più dell'altro: Villa e Klose, in corsa per la classifica marcatori del Mondiale, là davanti promettono scintille.

SCHWEINSTEIGER-XAVI: Sono i due cervelli pensanti di Germania e Spagna. Il primo arriva da una stagione stratosferica col Bayern. Van Gaal gli ha inventato il ruolo di regista e la nazionale tedesca ne ha tratto benefici enormi. Nelle ultime partite è addirittura cresciuto di condizione, dimostrandosi trascinatore vero. Xavi è il regista più talentuoso al mondo. Sa essere decisivo sia in fase di costruzione che nell'ultimo passaggio. Nel Mondiale fino ad ora non ha brillato come al solito, ma queste sono le sue partite.

OZIL-INIESTA: Il Turco di Germania è presente e futuro. Ha solo 22 anni, ma gioca da veterano, con personalità e colpi di classe. Ha già fornito 3 assist e segnato un goal. Potrebbe faticare a trovare spazi nel folto centrocampo spagnolo. Iniesta per adesso ha giocato tra alti e bassi. Molto bene contro Cile e Paraguay, così così con Honduras e Portogallo. Se Khedira e Schweinsteiger non controllano i suoi inserimenti, il fenomeno del Barcellona potrebbe essere l'uomo chiave.

MERTESACKER-PIQUE: Lo spilungone del Werder sta giocando un mondiale eccellente. A 25 anni compiuti sembra essere pronto per il salto di qualità in una big d'Europa, dopo gli anni trascorsi a Brema. Lui e Friedrich sono sicuri di testa e forti fisicamente. Villa può sfruttare la rapidità per impensierirli. Il centrale del Barcellona, nonostante i soli 23 anni, ha retto meglio del compagno di reparto Puyol. Può soffrire la velocità di Klose, ma sulle palle alte non ce n'è per nessuno.

LAHM-SERGIO RAMOS: Il capitano della Germania, grazie agli schemi di Low, riesce ad andare sul fondo e a crossare con continuità. Stasera davanti non avrà Muller, ma uno tra Kroos e Trochowski, e quindi potrebbe spingere di più e aver meno compiti difensivi. Dovrà fare molta attenzione a Villa che parte dalla sua zona per accentrarsi, ma ha le gambe per reggere la velocità del piccolo "Guaje". Il laterale del Real Madrid è andato vicino al goal parecchie volte. Da quella parte deve tener d'occhio Podolsky, ma se riesce a portarsi in avanti può inguaiare seriamente Boateng.

KLOSE-VILLA: Miroslav è tornato ragazzino. Ha già segnato 4 goal nel Mondiale ed è ad un solo goal dal record di Ronaldo (15 goal nei Mondiali). È in forma strepitosa e pronto a colpire alla minima disattenzione la coppia Puyol-Piquè. Villa è l'uomo simbolo di questa Spagna. È capocannoniere con 5 goal, con le sue eccellenti prestazioni ha coperto la scarsa forma di Torres e vuole eguagliare il record di Gerd Muller: miglior marcatore in un Europeo e in Mondiale. In questo momento sembra immarcabile.

SORPRESE-PUNTI DEBOLI: Alla Germania peserà l'assenza di Muller, ma ha in Lukas Podolski l'arma giusta per perforare la difesa spagnola. Sergio Ramos non è un fenomeno difensivo e da quel lato potrebbe soffrire le accelerazioni del polacco naturalizzato. L'unico punto debole dei tedeschi è rappresentato da Jerome Boateng: non offre garanzie, anche se per adesso ha tenuto. Questa Spagna non ha punti deboli. Può solo correre il rischio di specchiarsi troppo su sé stessa. La sorpresa può essere proprio lui: El Nino Fernando Torres. È fuori condizione, è stato pesantemente criticato, è sembrato il fratello scarso dell'attaccante del Liverpool. Ma resta sempre uno dei più completi centravanti al mondo e l'ultima volta, al Prater di Vienna, ha deciso lui la sfida con i tedeschi.

7 luglio 2010

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