Tutto questo discorso per dire solo che non per forza un ottimo voto di laurea o addirittura avere il pezzo di carta vuol dire essere un ottima risorsa per l'azienda, io sono più convinto che nella realizzazione di impianti tecnologici (meccanici,elettrici,....)non è la firma di un professionista abilitato a garantire il risultato o il perfetto funzionamento del sistema, anzi è solo un dazio da pagare a una "casta". Per me dovrebbe essere l'azienda (insieme delle sue professionalità) a garantire la corretta progettazione, realizzazione,ecc...

Per fortuna il "vero mercato" sta andando verso questa direzione....

Discorso interessantissimo, che non fa che dimostrare che il TIROCINIO durante gli anni universitari dovrebbe diventare obbligatorio.

Ma TIROCINIO fatto in azienda, dove fai cose che spesso sono anni-luce distanti da quello che impari sui libri di scuola

Ed e' in quella direzione che bisogna muoversi, non come da me che "hai fatto la tesi fuori dall'uni? ti do meno punti".

Poi, per carità, e' verissimo che il voto conta fino ad un certo punto, ma se alcune ditte mettono i paletti sul voto di laurea, di fatto sei costretto a fare una tesi "interna" per tenerti aperte maggiori possibilita' dopo.

E questo sistema e' una merda, va cambiato.

alcuni miei colleghi sono stati inseriti nel corso del 2010 da stage formativi fatti presso la nostra azienda, ai quali dissi in sincerità che se avessero dimostrato il loro vero valore avrebbero avuto la possibilità di essere assunti( eravamo in piena corsa del settore fotovoltaico), ma nelle maggior parte delle realtà aziendali i stagisti sono visti come schiavi da far fare i lavori inutili che nessuno vuole fare....quindi se si continua a pensare non si và da nessuna parte

alcuni miei colleghi sono stati inseriti nel corso del 2010 da stage formativi fatti presso la nostra azienda, ai quali dissi in sincerità che se avessero dimostrato il loro vero valore avrebbero avuto la possibilità di essere assunti( eravamo in piena corsa del settore fotovoltaico), ma nelle maggior parte delle realtà aziendali i stagisti sono visti come schiavi da far fare i lavori inutili che nessuno vuole fare....quindi se si continua a pensare non si và da nessuna parte

Chi mi spiega che cacchio vuole l'FMI?

Prima dice che l'Italia non ce la può fare da sola.

Poi dice che grazie alla manovra, l'Italia otterrà il pareggio di bilancio nel 2013.

Io non ci capisco più nulla.

Stare zitti no?

Mi sa che il messaggio è indirizzato alla culona e ai tromboni a Bruxelles

La culona è impegnata in campagna elettorale.

E poi noi itagliani siamo tutti come Schettino, quindi non ci meritiamo gli aiuti.

No al salario minimo

No al salario minimo «che rischia di disincentivare al lavoro» e sì al mantenimento dell'attuale assetto degli ammortizzatori, cig straordinaria e mobilità, «per far fronte alle moltissime ristrutturazioni da gestire». Sono questi i punti che per la leader di Confindustia, Emma Marcegaglia, dovrebbero tornare al centro del confronto tra governo e parti sociali per la riforma del mercato del lavoro.

«Noi rimaniamo convinti che in una situazione come quella italiana il salario minimo rischia di disincentivare al lavoro: abbiamo un tasso di occupazione troppo basso e rischiamo di avere, a salario minimo, 20 milioni di persone», spiega lasciando viale dell'Astronomia al termine di un convegno sull'Expo. Non solo.

Eh beh, se lo dice lei.

Immagino sia una di quelle che si e' fatta le osse lavorando come stagaire a 500 euro al mese fuori casa.

Modificato 25 Gennaio 201213 anni fa da TurboGimmo

La culona è impegnata in campagna elettorale.

E poi noi itagliani siamo tutti come Schettino, quindi non ci meritiamo gli aiuti.

Eh beh, se lo dice lei.

Immagino sia una di quelle che si e' fatta le osse lavorando come stagaire a 500 euro al mese fuori casa.

ma in realtà in questo caso mi tocca darle ragione

a parità di esborso, meglio pagare qualcuno con l'ottica che poi rientrerà in una aziendache nel frattempo si ristruttura (*)

piuttosto che garantirgli un vitalizio in modo che non cerchi più lavoro (o magari lavori in nero )

* che poi gli ammortizzatori sociali debbano essere concessi in modo più selettivo, verificando l'effettiva necessità

e impegnando a piani seri e e reali di ristrutturazione

* e che al termine del periodo d CIG e dei relativi corsi obbligatori di aggiornamento , il reintegro venga subordinato ad un "test" altrettanto obbligatorio

su quanto appreso,

questo sarebbe il minimo

ma in realtà in questo caso mi tocca darle raone

a parità di esborso, meglio pagare qualcuno con l'ottica che poi rientrerà in una aziendache nel frattempo si ristruttura (*)

piuttosto che garantirgli un vitalizio in modo che non cerchi più lavoro (o magari lavori in nero )

* che poi gli ammortizzatori sociali debbano essere concessi in modo più selettivo, verificando l'effettiva necessità

e impegnando a piani seri e e reali di ristrutturazione

* e che al termine del periodo d CIG e dei relativi corsi obbligatori di aggiornamento , il reintegro venga subordinato ad un "test" altrettanto obbligatorio

su quanto appreso,

questo sarebbe il minimo

Per come la vedo io sarebbe piu' giusto un salario minimo fisso, e licenziamenti piu' easy..

Quando l'azienda e' in difficolta', tutti a casa.

Quando il mercato tira, ti riprendo.

Meglio fare 10mesi a 1000 euri che 20mesi a 500

Per come la vedo io sarebbe piu' giusto un salario minimo fisso, e licenziamenti piu' easy..

Quando l'azienda e' in difficolta', tutti a casa.

Quando il mercato tira, ti riprendo.

Meglio fare 10mesi a 1000 euri che 20mesi a 500

d'accordo, ma qui con salario minimo si intende SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE.

non quello che intendi (con varie ragioni) Tu.

E allora che lo chiamino sussidio, cribio.

Che poi non e' una cosa cosi' terribile. In Svizzera c'e'.

Ti do il sussidio, ma tu in cambio fai una specie di servizio civile