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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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comunque sei costi di trasporto sono gestibili per un numero di unita' limitato , anzi molto ben gestibili visto il prezzaccio del freemont,

e aumentando il volume dovrebbero comunque scendere.

Purtoppo le automobili hanno un rapporto tra massa di merce trasportata ed ingombro estremamente svantaggioso poiché hanno molto spazio vuoto al loro interno (l'abitacolo ed il bagagliaio) e perché devi poterle saricare, trasportare e scaricare senza che si danneggino.

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indubbiamente ed e' per questo che di solito e' piu' redditizio produrre in loco.

pero' se la struttura dei costi regge per un "cassone" da 4.90 m "low cost" a maggior ragione potrebbe valere

per un "cassetto" da 4,50 "near premium"...senza contare che se trasporto 200 anziche 100 un po' di sconto lo ottengo.

se per il freemont oggi pago "100", per 2 modelli pagherei "95" cadauno.

e se trasporto 200 di qua all'andata e altri 200 di la al ritorno lo sconto cresce ulteriormente, diciamo che potrei pagare "90" l'uno

chiaro che se produco in loco probabilmente di trasporto pago solo "30" e il resto me lo metto in tasca,

pero' ....tutto dipende dai costi fissi in un preciso lugo :roll: e dalla volonta' di impegnarsi in investimenti a lungo termine in un preciso luogo :muto:

p.s. poi siccome i costi li sa solo Marchionne, naturalmente si tratta di sole ipotesi

Modificato da owluca
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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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a mio parere marchionne sa' che ci sarà una tremenda riduzione del mercato dele auto in europa.

Non ci vuole un genio per capire che se abbiamo tutti cambiato macchina con gli incentivi e sommiamo

il fatto che siamo tutti a spasso e chi non lo è si caga addosso va' da se' che la spesa per

cambiare l'auto arretra di molte posizioni nelle priorità di tantissime persone.

Aggiungi anche che moltissime aziende stanno toglindo l'auto come benifit ai dipendenti

ed ecco che il quadretto inizia a delimitarsi. Aggiungiamo che noi in cina ed india non vendiamo

una cippa e il quadro è completo

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a mio parere marchionne sa' che ci sarà una tremenda riduzione del mercato dele auto in europa.

Non ci vuole un genio per capire che se abbiamo tutti cambiato macchina con gli incentivi e sommiamo

il fatto che siamo tutti a spasso e chi non lo è si caga addosso va' da se' che la spesa per

cambiare l'auto arretra di molte posizioni nelle priorità di tantissime persone.

Aggiungi anche che moltissime aziende stanno toglindo l'auto come benifit ai dipendenti

ed ecco che il quadretto inizia a delimitarsi. Aggiungiamo che noi in cina ed india non vendiamo

una cippa e il quadro è completo

Sì, però tutte queste cose si sapevano anche 6 mesi fa. O almeno le sapevo io che, quando si parla di auto, sono l'ultimo dei pirloni, non l'AD del più grande gruppo industriale privato Italiano.

In ogni caso tirare i remi in barca non mi pare la soluzione migliore.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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teoricamente uno scenario "argentino" di svalutazione aumenterebbe la competitivita' dei prodotti realizzati in italia.;)

piuttosto visto che, tra l'altro il mercato italiano, sembra aver accettato molto piu' che bene un auto con marchio FIAT non prodotta in italia (o europa) :muto:

alla pari dei clienti di apple che non si preoccupano affatto di dove vengano costruiti i loro gadget (o di quanti suicidi per telefonino si registrino :(r)

si tratterebbe "solo" di produrle in un altro posto, non di tirare i remi in barca come azienda.:roll:

Naturalmente prima di partire con i soliti mugugni sarebbe opportuno aspettare le informazioni ufficiali e verificare che effettivamente la situazione sia cambiata,

che queste sono solo illazioni e l'unica cosa diversa fra l'inizio anno ed oggi e' l'esperimento "freemont".:pen:

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a mio parere marchionne sa' che ci sarà una tremenda riduzione del mercato dele auto in europa.

Non ci vuole un genio per capire che se abbiamo tutti cambiato macchina con gli incentivi e sommiamo

il fatto che siamo tutti a spasso e chi non lo è si caga addosso va' da se' che la spesa per

cambiare l'auto arretra di molte posizioni nelle priorità di tantissime persone.

Aggiungi anche che moltissime aziende stanno toglindo l'auto come benifit ai dipendenti

ed ecco che il quadretto inizia a delimitarsi. Aggiungiamo che noi in cina ed india non vendiamo

una cippa e il quadro è completo

Ma anche il mercato americano non promette nulla di buono, voglio proprio vedere come i 2000 miliardi di dollari di tagli incideranno sui consumi di una grossa fetta di popolazione americana....

Allora cosa fa Sergio?

smette di produrre auto finchè i mercati non ripartono o finchè non iniziano a vendere nei mercati in crescita?

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teoricamente uno scenario "argentino" di svalutazione aumenterebbe la competitivita' dei prodotti realizzati in italia.;)

Svalutazione che non può verificarsi se prima non cola a picco anche la Teteschia, portandosi dietro tutta l'eurolandia.

piuttosto visto che, tra l'altro il mercato italiano, sembra aver accettato molto piu' che bene un auto con marchio FIAT non prodotta in italia (o europa) :muto:

alla pari dei clienti di apple che non si preoccupano affatto di dove vengano costruiti i loro gadget (o di quanti suicidi per telefonino si registrino :(r)

si tratterebbe "solo" di produrle in un altro posto, non di tirare i remi in barca come azienda.:roll:

No. Dal punto di vista del sistema Italia, se il più grande gruppo industriale privato lascia il Paese è un disastro. E' comunque un problema gravissimo se molla stabilimenti come quello di Mirafiori col relativo indotto. Quindi dire che la cosa è irrilevante, facendo paragoni con l'iCoso, non mi trova d'accordo.

Poi capisco che a Marchionne la cosa interessi il giusto, ma questo dovrebbe farci preoccupare di più, non di meno.

Naturalmente prima di partire con i soliti mugugni sarebbe opportuno aspettare le informazioni ufficiali e verificare che effettivamente la situazione sia cambiata,

che queste sono solo illazioni e l'unica cosa diversa fra l'inizio anno ed oggi e' l'esperimento "freemont".:pen:

Abbiamo già un segnale ufficiale che è la retromarcia sui SUV Alfa prodotti in Italia. Poi non è la pioggia di rane o l'invasione delle locuste o la morte dei primogeniti, per cui magari l'apocalisse non sarà prossima, ma non è neanche roba da far stare allegri.

Per quanto riguarda il "tirare i remi in barca", mi riferisco alle dichiarazioni che vengono riportate dai giornali, che danno l'impressione di un gruppozzo che ha paura degli attuali scenari difficili (che si conoscevano da tempo e che non sono certo roba di oggi, anche se, ancora, il gruppozzo fa finta di essersi svegliato solo oggi) a cui pare capace di reagire solo scappando.

Comunque stiamo a vedere, magari tirano fuori dal cappello la killer car e siamo tutti più contenti.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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cut

quoto tutto, per la verità però la notizia non è ancora ufficiale, ma la fonte è anonima e probabilmente interna, come riportano WSJ e Bloomberg.

Entrambi tirano in ballo small e parlano di decisione da prendere a breve.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Svalutazione che non può verificarsi se prima non cola a picco anche la Teteschia, portandosi dietro tutta l'eurolandia.

cosa che capiterebbe se l'italia smettesse di acquistare il 50e+ miliardi di euro di export che ogni anno noi acquistiamo dalla germania (molto piu' dell export verso la cina o altri paesi ... tanto per intenderci ....dove le piazzerebbero tutte le premium altrimenti :§) per cui sono costretti a salvarci

No. Dal punto di vista del sistema Italia, se il più grande gruppo industriale privato lascia il Paese è un disastro. E' comunque un problema gravissimo se molla stabilimenti come quello di Mirafiori col relativo indotto. Quindi dire che la cosa è irrilevante, facendo paragoni con l'iCoso, non mi trova d'accordo.

Poi capisco che a Marchionne la cosa interessi il giusto, ma questo dovrebbe farci preoccupare di più, non di meno.

dal punto di vista dell'italia sarebbe veramente grave (le "" attorno a "solo" volevano significare proprio quello ;)) e nessuno ha detto o scritto che sarebbe irrilevante.

pero' una azienda puo' essere "figa" (e salire in borsa come fiat negli ultimi giorni) producendo all'estero: tra l'altro in canada non mi risultano suicidi seriali di operai :roll:

Abbiamo già un segnale ufficiale che è la retromarcia sui SUV Alfa prodotti in Italia. Poi non è la pioggia di rane o l'invasione delle locuste o la morte dei primogeniti, per cui magari l'apocalisse non sarà prossima, ma non è neanche roba da far stare allegri.

Per quanto riguarda il "tirare i remi in barca", mi riferisco alle dichiarazioni che vengono riportate dai giornali, che danno l'impressione di un gruppozzo che ha paura degli attuali scenari difficili (che si conoscevano da tempo e che non sono certo roba di oggi, anche se, ancora, il gruppozzo fa finta di essersi svegliato solo oggi) a cui pare capace di reagire solo scappando.

Comunque stiamo a vedere, magari tirano fuori dal cappello la killer car e siamo tutti più contenti.

come diceva Cosimo di ufficiale non c'e nulla.

non produrre in italia sarebbe gravissimo per Noi (intesi come itaGliani) , non ho alcun dubbio (infatti il mio tono era preoccupato e EC ad es. lo aveva compreso)

ma non vuole affatto dire "tirare i remi in barca" o aver paura degli scenari difficili o scappare (tutti aggettivi molto emotivi e poco quantificabili): vuol "solo" dire produrre ove si CALCOLA sia complessivamente piu' redditizio..

e se si arriva al punto che conviene produrre in messico e trasportare grossi cassoni in italia (nonostante i reali problemi logistici che sono stati indicati)

vuol dire che l'ITALIA intesa come tutti gli italiani non solo come Maglionne o ...OT:muto: un grosso problema lo ha gia'.

tutto questo e' indubbiamente preoccupante e speriamo che non capiti perche' e' ovvio il problema peggiorerebbe.

Modificato da owluca
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...

Sintetizzo: fuori la paglia dal xxxx, dal vertice della piramide (parlamentari a Roma, governo e opposizione) fino al fondo; si rinuncia chi più chi meno a qualcosa ritenuto intoccabile e CI SI SVEGLIA. Sennò altro che la fine dell'Argentina.

Ho capito bene?

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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