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EICMA 2013 - Le novità del Salone della Moto di Milano


LucioFire

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I più attivi nella discussione

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Ho visto che verrà presentata la Vespa Primavera; chiarisco subito che non è un modello a marce come il classico PX ma è un nuovo modello che sostituisce l'attuale LX con cambio a variatore. Sui siti specializzati sono state pubblicate due foto.

Comunque mi piace, è ispirata alla Vespa 946.

Un'altra novità interessante (per me:D): la yamaha dovrebbe portare uno scooter a 3 ruote simile all'MP3 Piaggio.

In questo settore si inizia a vedere un po' di movimento negli ultimi tempi; oltre a Piaggio, ci sono anche i modelli di Peugeot e di Quadro.

Chissà che non arrivino proposte da altri costruttori, magari anche del settore auto.

Il giorno che mi vedrete a bordo di una mercedes, sarà il giorno del mio funerale

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Un'altra novità interessante (per me:D): la yamaha dovrebbe portare uno scooter a 3 ruote simile all'MP3 Piaggio.

In questo settore si inizia a vedere un po' di movimento negli ultimi tempi; oltre a Piaggio, ci sono anche i modelli di Peugeot e di Quadro.

Chissà che non arrivino proposte da altri costruttori, magari anche del settore auto.

Mooooolto interessante!

Anche per me la cosa potrebbe tramutarsi in un futuro acquisto. :pen:

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

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Evado un attimo dalle quattro ruote :mrgreen:

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Il Gruppo Piaggio si presenterà al Salone Internazionale del Motociclo di Milano (EICMA), che aprirà le porte al pubblico giovedì prossimo 7 novembre, con una interessante novità, la nuova Vespa Primavera 2014. Vespa Primavera nasce, nella sua prima versione, nel 1968. Linee leggere, fresche, prestazioni brillanti, semplicità e gioia nella guida, Vespa Primavera, 45 anni fa, arriva come una ventata di novità in un mondo che ha fame di cambiamento. Piccola, maneggevole, scattante diventerà uno dei modelli più longevi e più amati nella storia di Vespa, un vero “status symbol”, apprezzato in eguale misura dai ragazzi e dalle ragazze. La nuova Vespa Primavera ritorna nel 2014, ricca di quei valori che ne fondarono la leggenda. Giovane, innovativa, tecnologicamente all’avanguardia, agile e dinamica, attenta alla salvaguardia dell’ambiente. Design radicalmente nuovo, nuova scocca in acciaio, nuove dimensioni, sempre agile ma ancora più stabile e confortevole, Vespa Primavera rinasce - spinta dalle modernissime ed ecologiche motorizzazioni 50 2T, 50 4T, 125 3V e 150 3V - facendo sue alcune delle soluzioni stilistiche e tecniche di Vespa 946, il modello più prezioso e tecnologicamente avanzato mai concepito.

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Autobianchi Y10 1.1 i.e. (1992) - Fiat Bravo 1.4 T-Jet Emotion (2008) - Fiat 500 1.2 Lounge (2017) - Alfa Romeo Mito 1.4 TB GPL Super (2017)

 

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[h=1]Ducati Monster 1200: Testastretta per due[/h]

GALLERY

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FOTO

[h=2]Il look reinterpreta il concetto nato 20 anni fa mantenendone (giustamente) lo spirito, ma la nuda bolognese è nuova in tutto: motore (potente il giusto), ciclistica, elettronica, perfino la filosofia. Due versioni diverse per potenza e dotazioni[/h]

01%20monster%201200%20s%20%283%29.jpg_650.jpg [h=2]di Tarcisio Olgiati[/h]

Lo sanno tutti, nel 2013 il mito Monster ha compiuto 20 anni. Anzi, se si considera che l’icona bolognese è stata presentata nell’autunno 1992, ormai i 20 anni sono decisamente superati (cliccate qui per vedere la gallery di tutte le Monster). Il 2013 è quindi un anno di svolta, che verrà ricordato dai ducatisti come quello in cui “tornò il motore raffreddato a liquido”. Infatti Eicma 2013 vede il debutto in società di una nuova Monster (o “nuovo”, come amano dire gli appassionati, declinando la nuda bolognese al maschile): arriva la 1200. Anzi, arrivano le 1200, dato che esiste un modello “base” ma anche la versione “S”.

POMPONE: CIAO E GRAZIE

Prima di addentrarci nella descrizione, facciamo il punto sulla famiglia Monster: da oggi in poi sarà formata dai modelli 696 e 796, col desmo raffreddato ad aria e il tralicco “tradizionale”, e dalle due 1200, tecnicamente parecchio innovative rispetto ai concetti tecnici usati fin qui. Quindi addio 1100 Evo e addio Pompone, inteso come un bicilindrico a L di alta cilindrata raffreddato ad aria. Già… A meno di sorprese, la Monster 1100 Evo è stata l’ultima Ducati a montarlo. Pensionamento senza troppi clamori, dunque, e largo all’821 della Hypermotard, per cui è previsto l’uso su più di un modello.

SEMPRE LEI, MA TUTTA NUOVA

Tornando alla Monster 1200, si capisce fin da subito che è nuova. Fatto salvo il fatto che una Monster debba ovviamente sempre ricordare… una Monster, qui il cambiamento è evidente fin dal primo sguardo, anche se alcune soluzioni sono ispirate alla 1100 Evo. Il traliccio è sempre più “compatto”, scompaiono le piastre laterali; il faro schiacciatissimo e la coda corta (grazie al porta targa a filo ruota) accentrano lo sguardo sulla zona mediana, che è più snella ma al tempo stesso ospita il nuovo il serbatoio più dimensionato e capiente (da 13,5 litri a 17,5). La meccanica ha un impatto estetico decisamente inedito, con i radiatori che caratterizzano la zona anteriore e l’impianto di scarico che catalizza l’attenzione in quella posteriore, coi suoi terminali sovrapposti che “completano” i collettori dal caratteristico andamento curvilineo in stile Diavel. Il tutto ha un aspetto muscolare e grintoso, ma nasconde anche soluzioni che rendono la nuova Monster versatile come non mai. Del serbatoio più capiente abbiamo detto, ma c’è anche la sella regolabile in altezza, e poi tutta una serie di dotazioni elettroniche che permettono al pilota di cucirsi la moto addosso e di adattarla ad ogni situazione (senza dimenticare i miglioramenti sul fronte sicurezza).

DOPPIA ANIMA

Ma prima di parlare di elettronica (e ce n’è davvero molta) soffermiamoci sul cuore. Il motore è il Testastretta 11° DS (doppia accensione), quindi tornano il raffreddamento a liquido le grandi potenze. Allora spariamoli subito, questi numero: 135 CV/8.750 giri e 12,7 kgm/7.250 giri per la 1200; 145 CV/8.750 giri e 12,7 kgm/7.250 giri per la “S”. Il motore è lo stesso per entrambe le moto, l’aumento di prestazioni è ottenuto semplicemente con una diversa mappatura (ricordiamo che questo motore arriva fino a 162 CV sulla Diavel). Già sentiamo le lamentele o le ironie di chi ha in mente i 180 CV della KTM 1290 SuperDuke R, ma ricordiamo anche che, in un nostro sondaggio in merito, i lettori hanno decretato che 140 CV sono la potenza giusta per la nuova “Supermonster” (così la chiamavamo per comodità). Per non parlare di tutti gli strali che gli appassionati lanciano su internet contro le superpotenze. Vediamo cosa dicono adesso.

Ecco in sintesi le caratteristiche del motore (in fondo all’articolo, la scheda tecnica completa): Testastretta 11° DS Desmo da 1198 cc a 4 valvole per cilindro, raffreddato a liquido, alimentazione a iniezione (gli iniettori dirigono il getto direttamente sul retro surriscaldato della valvola di aspirazione), corpi farfallati Mikuni con Ride-by-Wire, due candele per cilindro, frizione a bagno d'olio con funzione antisaltellamento e servo assistenza, sistema di scarico con valvola elettronica, registrazione delle valvole è ora prevista ogni 30.000.

PARLIAMO DI ELETTRONICA

Monster 1200 e Monster 1200 S hanno di serie 3 Riding Mode, ABS a 3 livelli e DTC a 8 livelli compresi nel concept DSP (Ducati Safety Pack). Partendo dai freni, il sistema anti bloccaggio è il Bosch 9MP a 3 livelli di intervento

  • Livello 1: intervento dell'ABS abbinato a prestazioni sportive; non prevede l’anti-sollevamento del posteriore
  • Livello 2: intervento dell'ABS abbinato a prestazioni sportive; attivazione dell'anti-sollevamento
  • Livello 3: massimo grado di intervento in vista della sicurezza; attivazione dell'anti-sollevamento

L'ABS è comunque disinseribile dal cruscotto in qualsiasi Riding Mode selezionato e consente la memorizzazione e riattivazione delle impostazioni salvate al successivo “giro di chiave”.

In un dispositivo chiamato Safety Pack non può mancare il controllo di trazione, che tradizionalmente in Ducati si chiama DTC. Il nuovo Monster è dotato dell'ultimissima versione del Ducati Traction Control, che interviene sul solo anticipo di accensione in base a 8 diversi profili, ciascuno calibrato per offrire un valore di tolleranza allo slittamento del posteriore commisurato a livelli progressivi di capacità di guida (il livello 1 è caratterizzato dal minimo grado di intervento del sistema, mentre il livello 8 offre il massimo dell'interazione). I livelli di DTC sono preimpostati per ciascuno dei tre Riding Mode, ma possono essere personalizzati e salvati.

I Riding Mode sono 3: “Sport”, “Touring” e ”Urban”. Ciascun Riding Mode varia istantaneamente il 'carattere' del motore (Power Modes) e i livelli di intervento di ABS e DTC, anche durante la guida.

  • Sport - Il Riding Mode Sport fornisce 135CV (145 CV per la versione S) con una risposta diretta all'apertura del gas (High), ridotto intervento del sistema DTC e livello 1 di elevata efficienza frenante dell'ABS con nessun controllo del sollevamento del posteriore.
  • Touring - Il Riding Mode Touring fornisce 135 CV (145 CV per la versione S) con una risposta più progressiva del RbW all'apertura del gas (Medium), maggior intervento del sistema DTC e livello 2 di efficienza frenante dell'ABS e controllo del sollevamento del posteriore.
  • Urban - Il Riding Mode Urban fornisce 100 CV con una risposta progressiva del RbW all'apertura del gas (Low), intervento ancora più consistente del sistema DTC e livello 3 di efficienza frenante dell'ABS con massima stabilità in frenata e controllo del sollevamento del posteriore.

CICLISTICA PER DUE

Il telaio è sempre a traliccio, ma è collegato direttamente alle teste del motore, che diventa così parte stressata della struttura. I tubi sono di diametro maggiore rispetto al passato e la rigidezza torsionale è aumentata. Al motore sono fissati anche il forcellone monobraccio in alluminio e l’ammortizzatore posteriore. Le sospensioni differiscono a seconda dei modelli: la 1200 ha una forcella Kayaba da 43 mm Ø completamente regolabile e un monoammortizzatore Sachs con regolazione del precarico molla e freno idraulico in estensione; la 1200 S vanta la forcella Öhlins da 48 mm Ø a regolazione integrale con steli con trattamento TiN e ammortizzatore Öhlins completamente regolabile con serbatoio “piggy back” integrato.

Le quote ciclistiche sono improntate al comfort e alla stabilità più di quanto sia mai stato fatto in passato: l’interasse cresce di 60 mm, passando da 1.450 a 1.511 mm; l’inclinazione del cannotto di sterzo passa da 24° a 24,3°, quindi l’avancorsa aumenta da 87 a 93,2 mm. I cerchi da 3.50 x 17 all'anteriore e da 6.00 x 17 al posteriore calzano pneumatici Pirelli Diablo Rosso II da 120/70 all'anteriore e da 190/55 al posteriore, mentre i freni sfruttano due pinze radiali M4-32 Monoblocco Brembo a 4 pistoncini che agiscono su dischi da 320 mm (la Monster 1200 S utilizza pinze M50 Monoblocco e dischi da 330 mm). Entrambi i modelli hanno pompe radiali per i freni anteriori con serbatoi separati con finitura fumé e un unico disco da 245mm al posteriore, su cui lavora una pinza Brembo.

Il peso dichiarato in ordine di marcia è di 209 kg, 9 in più rispetto alla 1100 Evo.

ERGONOMIA

Rispetto al pilota, il manubrio (in alluminio a sezione variabile, con leve regolabili per freno e frizione)) è più alto di 40 mm e ravvicinato di 40 mm di quanto non fosse in passato, ma soprattutto è la sella (ridisegnata con una superficie ad alta aderenza ) a riservare la bella sorpresa della possibilità di regolazione in altezza con un pratico meccanismo. Dalla quota standard di 810 mm, si può passare a 785 mm, ma con la sella ribassata optional si arriva fino a 745 mm (mai sella Ducati fu così bassa). Parlando di passeggero, si segnalano invece le inedite maniglie, che rimangono ben visibili anche se si rende la sella monoposto usando il guscio presente nella dotazione di serie.

CRUSCOTTO

Un capitolo a parte merita la strumentazione, che sfrutta la tecnologia TFT (Thin Film Transistor). A seconda del riding mode selezionato, infatti, il display cambia completamente faccia e configurazione delle informazioni visualizzate. Il display, completamente personalizzabile, prevede tre modalità, denominate “Core”, “Full” e “Track”

  • Riding mode “Urban”/Cruscotto “Core” - Quantità di dati visualizzati ridotta al minimo (meglio concentrarsi sulla strada, in città…): velocità indicata in cifre grandi, orologio, riding mode selezionato, livello ABS e DTC, contachilometri e temperatura del refrigerante. In basso scorrono le indicazioni riguardanti le percorrenze parziali A e B e la percorrenza in riserva, la durata del viaggio, i tempi sul giro (se attivati) il consumo medio, consumo istantaneo, velocità media e temperatura aria. Il tutto selezionabile tramite pulsanti sul blocchetto elettrico sinistro.
  • Riding mode “Touring”/Cruscotto “Full” - Massima quantità possibile di informazioni (in viaggio tutto va tenuto sotto controllo): velocità, mostrata a cifre di dimensioni ridotte; contagiri grafico a barre animate (l'indicatore di giri cambia la zona rossa adeguandosi alle fasi di rodaggio e riscaldamento del motore), orologio, temperatura del motore, livelli DTC e ABS, contachilometri, consumo medio. In basso le indicazioni sono le stesse date nella modalità Core
  • Riding mode “Sport”/Cruscotto “Track” - Lo sfondo si trasforma mostrando una finitura tipo alluminio spazzolato e presentando solo informazioni finalizzate alla regolazione sportiva. La grafica del contagiri si avvolge a 90° intorno al margine superiore sinistro del display principale, mentre la velocità è ben in evidenza al centro. I dati ABS, temperatura del motore e DTC sono visualizzati in fondo, da sinistra a destra. Le altre informazioni sono identiche a quelle date nelle altre due modalità e scorrono in basso al centro.

Il display sostituisce poi le classiche spie con delle icone, c’è poi il conto alla rovescia che per ricordare le scadenze di manutenzione programmata e non possono mancare le spie del fuori giri e quella che segnala il funzionamento del DTC. A moto ferma, il display permette di personalizzare e poi salvare le impostazioni di ABS, DTC e RbW all’interno di ciascun Riding Mode; per quanto riguarda la modalità cronometro, oltre alla visualizzazione degli ultimi 30 giri registrati, per ogni registrazione sono indicati il numero del giro e la velocità e regime massimo raggiunti durante il giro stesso.

COLORI

  • Monster 1200: rosso con telaio rosso e cerchi neri in lega leggera a 10 razze
  • Monster 1200 S: rosso con telaio rosso, bianco con telaio bronzo; e cerchi nero lucido a tre razze a Y e con lavorazione supplementare di macchina
  • Monster 696: rosso con telaio rosso e cerchi neri; Dark Stealth e Stone White con telaio grigio opaco e cerchi neri
  • Monster 796: Diamond Black Silk con telaio rosso e cerchi neri

Cliccate qui per tutte le altre novità del Salone

MONSTER 1200: SCHEDA TECNICA

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[TD] MONSTER 1200

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[TD] MONSTER 1200 S

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[TD=colspan: 3] MOTORE

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[TD] Tipo

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[TD] Bicilindrico a L, distr. Desmo 8 V, Dual Spark, raffr. a liquido

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[TD] Bicilindrico a L, distr. Desmo 8 V, Dual Spark, raffr. a liquido

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[TD] Cilindrata

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[TD] 1198,4 cc

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[TD] 1198,4 cc

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[TD] Alesaggio x Corsa

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[TD] 106 x 67,9 mm

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[TD] 106 x 67,9 mm

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[TD] Rapporto di compressione

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[TD] 12,5:1

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[TD] 12,5:1

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[TD] Potenza

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[TD] 135 CV (99,3 kW)/8.750 giri

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[TD] 145 CV (106,6kW)/8.750 giri

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[TD] Coppia

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[TD] 118 Nm (12,0 kgm)/7.250 giri

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[TD] 124,5 Nm (12,7 kgm)/7.250 giri

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[TD] Alimentazione

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[TD] Iniezione. Corpi farfallati Mikuni da 53 mm con ride-by-wire.

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[TD] Iniezione. Corpi farfallati Mikuni da 53 mm con ride-by-wire.

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[TR]

[TD] Omologazioni

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[TD] Euro 3

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[TD] Euro 3

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[TR]

[TD=colspan: 3] TRASMISSIONE

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[TD] Cambio

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[TD] 6 marce

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[TD] 6 marce

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[TD] Rapporti

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[TD] 1=37/15 2=30/17 3=27/20 4=24/22 5=23/24 6=22/25

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[TD] 1=37/15 2=30/17 3=27/20 4=24/22 5=23/24 6=22/25

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[TD] Trasmissione primaria

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[TD] Ingranaggi a denti dritti, Rapporto 1,84:1

[/TD]

[TD] Ingranaggi a denti dritti, Rapporto 1,84:1

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[TD] Trasmissione secondaria

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[TD] Catena 5.30"; pignone 15, corona 41

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[TD] catena 5.30"; pignone 15, corona 41

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[TR]

[TD] Frizione

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[TD] Multidisco in bagno d'olio, servoassistita e con antisaltellamento

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[TD] Multidisco in bagno d'olio, servoassistita e con antisaltellamento

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[TR]

[TD=colspan: 3] CICLISTICA

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[TD] Telaio

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[TD] Traliccio in tubi di acciaio

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[TD] Traliccio in tubi di acciaio

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[TD] Interasse

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[TD] 1.511 mm

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[TD] 1.511 mm

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[TD] Inclinazione cannotto

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[TD] 24,3°

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[TD] 24,3°

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[/TR]

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[TD] Avancorsa

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[TD] 93,2 mm

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[TD] 93,2 mm

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[/TR]

[TR]

[TD] Sospensione anteriore

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[TD] Forcella Kayaba USD da 43 mm completamente regolabile

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[TD] Forc. Öhlins USD da 48 mm completamente regolabile, tratt. TiN

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[TR]

[TD] Escursione ruota anteriore

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[TD] 130 mm

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[TD] 130 mm

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[TR]

[TD] Ruota anteriore

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[TD] Fusa in lega leggera a 10 razze 3,50 x17

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[TD] Fusa in lega a 3 razze a Y con lavorazione di macchina 3,50 x17

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[TR]

[TD] Pneumatico anteriore

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[TD] 120/70 ZR17 Pirelli Diablo Rosso II

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[TD] 120/70 ZR17 Pirelli Diablo Rosso II

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[TR]

[TD] Sospensione posteriore

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[TD] Monoammortizzatore Sachs regolabile nel precarico e in estensione.

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[TD] Unità Öhlins completamente regolabile.

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[TD] Escursione ruota posteriore

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[TD] 152 mm

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[TD] 152 mm

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[TR]

[TD] Ruota posteriore

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[TD] Fusa in lega leggera a 10 razze 6,00 x17

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[TD] Fusa in lega a 3 razze con lavorazione di macchina 6,00 x17

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[TR]

[TD] Pneumatico posteriore

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[TD] 190/55 ZR 17 Pirelli Diablo Rosso II

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[TD] 190/55 ZR 17 Pirelli Diablo Rosso II

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[/TR]

[TR]

[TD] Freno anteriore

[/TD]

[TD] 2 dischi da 320 mm, pinze Brembo monoblocco M4-32 radiali a 4 pist., pompa radiale, ABS 9MP di serie

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[TD] 2 dischi da 330 mm, pinze Brembo monoblocco M50 radiali a 4 pist., pompa radiale con ABS 9MP di serie

[/TD]

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[TR]

[TD] Freno posteriore

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[TD] Disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini (ABS 9MP)

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[TD] Disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini con ABS 9MP di serie

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[TR]

[TD=colspan: 3] MISURE E PESI

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[TD] Capacità serbatoio benzina

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[TD] 17,5 litri

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[TD] 17,5 litri

[/TD]

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[TD] Peso a secco

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[TD] 182 kg

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[TD] 182 kg

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[TD] *In ordine di marcia

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[TD] 209 kg

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[TD] 209 kg

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[TD] Altezza sella

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[TD] 785-810 mm

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[TD] 785-810 mm

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[TD] Altezza max

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[TD] 1.117 mm

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[TD] 1.117 mm

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[/TR]

[TR]

[TD] Lunghezza max

[/TD]

[TD] 2.156 mm

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[TD] 2.156 mm

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[TR]

[TD] Strumentazione

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[TD] TFT

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[TD] TFT

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[TR]

[TD] Elettronica Ducati

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[TD] DTC, R-b-W, Riding Modes

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[TD] DTC, R-b-W, Riding Modes

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Ducati Monster 1200: Testastretta per due - Motociclismo

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Ma il monster è tutto nuovo o una specie di riedizione dell' S4? parlo anche esteticamente.

Mv porterà la sua moto da turismo

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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[h=1]Turismo Veloce 800: bella come una MV, tecnologica come un tablet[/h]

GALLERY

52

FOTO

[h=2]Presentata la nuova sport tourer di Schiranna. Due le versioni, di cui quella denominata "Lusso" ricchissima nelle dotazioni: sospensioni semiattive, piattaforma inerziale, valigie di serie, anti wheeling... Per entrambe un cruscotto spaziale, ABS di serie e un'elettronica raffinatissima[/h]

20131104_132222.jpg_650.jpg

[h=2]di Tarcisio Olgiati[/h]

Credevate che la Casa di Schiranna avesse esagerato con la Rivale? Bene, non era nulla al confronto di quello che in MV Agusta si sono inventati per la grande novità presentata oggi in anteprima. Parliamo della Turismo Veloce 800, l'inedita "turistica" che a Varese hanno voluto declinare in salsa MV senza perdere nulla del proprio DNA sportivo. Ma la curiosità è tanta, lo sappiamo: non perdete tempo e guardate le foto ufficiali in gallery.

GEMELLE DIVERSE

Le versioni sono due: la Turismo Veloce 800 e la Turismo Veloce 800 Lusso. Differiscono per la colorazione (argento la prima, il tradizionale rosso/argento per la seconda), ma questo è un dettaglio, perchè la sostanza (gran sostanza!) sta sotto la carrozzeria. Ancora un attimo di pazienza per i patiti della tecnica, parliamo un po' di design. Al di là del fatto che sicuramente molti cominceranno a fare la caccia alla... citazione, noi vediamo una moto dalle linee tipicamente MV Agusta, nei dettagli e nel profilo generale. Il frontale è inequivocabile, così come la "firma" del terminale di scarico, del telaio a traliccio e del motore, lasciati in bella vista. La novità è la carenatura "multistrato", nonché l'impostazione generale da "crossover", con la seduta comoda e il manubrio alto. Molti i particolari interessanti per forma e funzione, come la coda con faro tridimensionale a Led e la sella con... l'aria sotto la porzione del passeggero; gli indicatori di direzione integrati nei paramani (ma gli specchi sono tradizionali); il porta targa a filo ruota; le valigie aderenti ma capienti (60 litri in totale: montatele e la moto non perde grinta, toglietele e praticamente il posteriore è da sportiva).

CONTROLLO MISSIONE

Poi c'è un cruscotto che da solo meriterebbe un articolo a parte. Il display TFT ha dimensioni mai viste su una moto, dato che raggiunge i 5". Il cruscotto, realizzato esclusivamente per questa moto, visualizza i normali parametri di viaggio ma permette anche di monitorare e gestire le dotazioni elettroniche della Turismo Veloce 800: livello traction control, mappa motore, livello ABS, settaggio cruise control. La vera chicca è la connessione bluetooth, ma la versione di cui è equipaggiata la Lusso comprende anche un sistema di acquisizione dati GPS

TRIPUDIO ELETTRONICO

Il motore è lo stesso della Rivale, quindi si conferma il 3 cilindri di 800 cc da 125 CV. La mappatura della centralina è però ottimizzata per l'uso turistico, pur mantenendo il DNA sportivo tipico di MV Agusta. Quello che fa compiere a questo motore un gran salto in avanti è la gestione elettronica, operata attraverso la piattaforma MVICS 2.0 (Motor&Vehicle Integrated Control System). Ci sono le mappe motore (Turismo - 100 CV ed erogazione specifica per i viaggi; Sport - 125 CV ed erogazione grintosa; Rain - 100 CV ed erogazione improntata alla sicurezza); c'è poi una mappa personalizzabile intervenendo su molti parametri, quali la curva di coppia, il livello del limitatore, la sensibilità del comando del gas, il freno motore e la risposta del 3 cilindri, infine il traction control (8 livelli). Continuiamo con l'anti wheeling, il cruise control, il cambio elettronico (EAS 2.0: Electronic Assisted Shift) che permette di salire e scendere di rapporto senza chiudere il gas né usare la frizione. Tutti i parametri personalizzabili si gestiscono tramite comodi pulsanti al manubrio anche in marcia (grazie MV!).

APPESA AL CIELO

Il telaio è il tradizionale traliccio, adattato alle esigenze del turismo (più largo al centro), affiancato da piastre e telaietto posteriore in alluminio studiato per ospitare l'attacco delle valigie. Le sospensioni sono una forcella Marzocchi e un mono Sachs, entrambi pluriregolabili. La frenata è affidata ad un impianto con pinze Brembo ad attacco radiale, gestito dall'ABS Bosch 9 Plus, che vanta il dispositivo anti ribaltamento e più livelli di intervento. La versione Lusso presenta l'inedito sistema MVCSC (MV Agusta Chassis Stability Control), con sospensioni semi attive Sachs e piattaforma inerziale che fornisce vari parametri per adattare in tempo reale le sospensioni ad ogni condizione di utilizzo (algoritmo Skyhook).

VOCI ALLA PRESENTAZIONE

Alla conferenza stampa in cui l'establishment MV Agusta ha presentato la Turismo Veloce 800 abbiamo sentito parecchie dichiarazioni interessanti. Innanzitutto ora sappiamo che l'obbiettivo per la Casa di Schiranna è rinforzare la rete di distribuzione e arrivare a vendere 15.000 moto in tutto il Mondo. Sicuramente si punta molto sulla Turismo Veloce, moto di cui i progettisti vanno particolarmente fieri, fino a definirla "il nostro pezzo forte". Pier Paolo Bianchi, di CRC, esalta il risultato di essere riusciti a fare una moto di questo tipo pesante solo 194 kg a secco (la Lusso pesa 207 kg) e larga solo 810 mm con le valigie, e sottolinea la presenza del display più grande mai visto su un mezzo a due ruote, nonché della raffinata elettronica Eldor (sviluppata in esclusiva per MV Agusta, ribadisce Brian Gillen, resp. motori). Da parte sua, il designer Adrian Norton ha dichiarato: "Ho voluto disegnare una moto turistica che fosse anche sportiva in ogni suo dettaglio, senza però tradire la vocazione al viaggio. Una forte identità la dà il faro anteriore. Grandissima integrazione delle borse posteriori, un lavoro pazzesco!".

Cliccate qui per la scheda tecnica della MV Agusta Turismo Veloce 800

Cliccate qui per la scheda tecnica della MV Agusta Turismo Veloce 800 Lusso

Turismo Veloce 800: bella come una MV, tecnologica come un tablet - Motociclismo

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Il nuovo Monster 1200 Testastretta è stato -forse, anche- saggiamente pensato con l'utilizzo della versione "godibile" del 1198 Testastretta.. Quindi hanno, anche qui, utilizzato, la versione 11° (utilizzata anche per Multistrada e Diavel). Dunque, direi che a livello di puro pensiero "estremo" la scuola innaugurata con i Monster 4valvole (prima serie), quindi l'S4 (916) poi l'S4R (996) e poi l'S4R/S (999) si è tramandata più su Streetfigher 10988-)..

Questo nuovo Monster rappresenta però - per me- un ulteriore passo avanti della Casa nel pensare e razionalizzare il tipo di propulsori ed il loro impiego per avere soluzioni su moto di nicchia.. Infatti qui si godrà -con queste caratteristiche- di una coppia da rimorchiatore unita a velocità ed agilità eccellenti pur non essendo "scannati" come su Streetfighter 1098;). E questa senza dubbio è un'ulteriore ottima mossa che permette di evitare il rischio di sovrapporre le due supernaked a listino.. Ed avere di fatto due moto differenti o per differenti usi.. Ma entrambe dalle supercaratteristiche.

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Questo salone non sembra sentire la crisi; i costruttori si sono dati da fare, c'è una pioggia di novità. Non gli si sta dietro:D

Il giorno che mi vedrete a bordo di una mercedes, sarà il giorno del mio funerale

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