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La (tragicomica) rassegna stampa di Autopareri


Guest EC2277

Messaggi Raccomandati:

L'uragano Patricia si abbatte sul Messico. "Il più forte di sempre, possibili onde distruttive" - Repubblica.it Mobile

onde fino a 120 metri scritto e ripetuto

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L'uragano Patricia si abbatte sul Messico. "Il più forte di sempre, possibili onde distruttive"

ore 23.20 del 23 ottobre 2015

È di categoria 5, stato di emergenza sulla costa pacifica. Possibili onde fino a 120 metri, ma toccando terra ha perso un po' di potenza. Esodo della popolazione, chi resta barrica abitazioni e negozi

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CITTÀ DEL MESSICO - L'uragano Patricia si è abbattuto sulla costa del Pacifico in Messico, al confine degli Stati di Colima e Jalisco, poco prima delle 16 (ora locale, le 23 in Italia). Il fronte dell'uragano, ovvero la parte più pericolosa, dovrebbe arrivare sulla terra ferma tra l'una e le due di notte italiane.

Patricia è l'uragano più forte mai registrato nell'emisfero occidentale, ha una forza "potenzialmente catastrofica" e potrebbe provocare "onde distruttive" alte fino a 120 metri. Però toccando terra ha leggermente perso potenza, secondo il National Hurricane Center (Nhc): i venti toccano i circa 305 chilometri orari, con punte di 380, invece dei 320 previsti.

L'uragano ha raggiunto la massima potenza, la categoria 5 della scala Saffir-Simpson, in pochissime ore, mentre si avvicinava alle coste messicane sul Pacifico. Nella zona toccata da Patricia si trova il porto di Manzanillo e la località turistica di Puerto Vallarta.

MAPPA Ecco la zona su cui si abbatterà / LIVE TV Sulla costa

Il volume e l'intensità del fenomeno ha portato le autorità messicane a lanciare l'allarme massimo, scatenando il panico nelle zone a rischio. "Un uragano di categoria 5 è in grado di sollevare un aereo e di mantenerlo per aria", ha chiarito l'Organizzazione mondiale della metereologia.

il bello è che non è successo (fortunatamente) nulla

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Ok, ma gli uragani sono molto poco prevedibili, cambiano di intensità e direzione in modo inaspettato.

meglio far casino per nulla che contare i morti.

ok un par del pale:

sono solo "PUTTANE DEL CLICK" (Cit) ormai a livello degli sciachimsti.

hai ragione è opportuno avvertire perchè sono fenomeni imprevedibili,

però siccome sono fenomeni appunto non prevedbili, occorre evitare le isterie e i soliti complottisimi

questa non è prevenzione , semplicemente ormai si coglie ogni pretesto per far eun titolo sensazionalistico per attarre dei click,

anche perchè la prevenzione la dovevi fare ad es. in costa azzura che è ha 300 km di distanza,

non la fai quando sei a 6000 km di distanza.

questo uragano in particolare visto che si preanunciava più potente di altri (in raltà solo all'interno di una precisa serie storica

per altro molto limitata nel tempo) ha scatenato il soltio tsunami di fesserie:

el nino, sicità, C02 ,( L'unico che non è tirata in ballo è volkswagen), quindi di sicuro moriremo tutti .

da parte di persone che l'unico teermometro che conoscono è quelo che si infilano nelle terga.

fino a culminare nella madre di tutte le fesserie appena riportata,

per avere un paragone l'onda ( una sola) più alta della tempesta perfetta è stata di 30,1 metri :

https://en.wikipedia.org/wiki/1991_Perfect_Storm

EDIT : ovviamente poi nell'immaginario dei soliti gomblottisti avendo solo 2 neuroni rimarrà solo il ricordo del nome di Patricia

(RI EDIT : LA MILF LATINA n.d.r )

(la tempesta che non è mai stata) e con questo giustificheranno altre mille coglionate inventate e che si inventeranno

Modificato da owluca
Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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ok un par del pale:

sono solo "PUTTANE DEL CLICK" (Cit) ormai a livello degli sciachimsti.

hai ragione è opportuno avvertire perchè sono fenomeni imprevedibili,

però siccome sono fenomeni appunto non prevedbili, occorre evitare le isterie e i soliti complottisimi

questa non è prevenzione , semplicemente ormai si coglie ogni pretesto per far eun titolo sensazionalistico per attarre dei click,

anche perchè la prevenzione la dovevi fare ad es. in costa azzura che è ha 300 km di distanza,

non la fai quando sei a 6000 km di distanza.

questo uragano in particolare visto che si preanunciava più potente di altri (in raltà solo all'interno di una precisa serie storica

per altro molto limitata nel tempo) ha scatenato il soltio tsunami di fesserie:

el nino, sicità, C02 ,( L'unico che non è tirata in ballo è volkswagen), quindi di sicuro moriremo tutti .

da parte di persone che l'unico teermometro che conoscono è quelo che si infilano nelle terga.

fino a culminare nella madre di tutte le fesserie appena riportata,

per avere un paragone l'onda ( una sola) più alta della tempesta perfetta è stata di 30,1 metri :

https://en.wikipedia.org/wiki/1991_Perfect_Storm

EDIT : ovviamente poi nell'immaginario dei soliti gomblottisti avendo solo 2 neuroni rimarrà solo il ricordo del nome di Patricia

(la tempesta che non è mai stata) e con questo giustificheranno altre mille coglionate inventate

hai vinto tutto

:idol::clap

"Perche l'ing. é sempre tardi quando nella mia fantasia il prodotto perfetto é giá pronto?" T!

:mrgreen:

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  • 3 settimane fa...

Nulla di tragico.......Solo comico (un po' :lol:)battiato! ?loredana bertè. la incontro in aereosi alza il pullover e mi fa vedere le tette" - Media e Tv

1.‘’LOREDANA BERTÈ. LA INCONTRO IN AEREO E LA GUARDO UN SECONDO DI TROPPO. LEI SCORGE AMMIRAZIONE, SI ALZA IL PULLOVER E SENZA PREAVVISO MI FA VEDERE LE TETTE’’

2. ‘’NEL 1980, ALLA FINE DI UN’ESIBIZIONE DELIRANTE CON 5.000 PERSONE, DARIO FO MI ASPETTÒ. E MI DISSE: “I TUOI TESTI NON MI PIACCIONO”. E IO RISPOSI: “E A ME CHE CAZZO ME NE FREGA?”

3. ‘’UNA VOLTA IN MOTOSCAFO A VENEZIA ERO CON NANNI MORETTI. VIDE UNA RAGAZZA CORPULENTA E LA INVESTÌ: “MA NON TI VERGOGNI DI PESARE COSÌ TANTO?”. RIMASI DI STUCCO”

4. ‘’CERTE CANZONI, PENSO A ‘’SENTIMIENTO NUEVO’’ CHE CANTAVO CON ALICE, ERANO UN PO’ DELLE CAZZATE. CAZZATE DIVERTENTI E TENDENTI ALL’ALTO, MA PUR SEMPRE CAZZATE’’

5. “FARE IL MILITARE È STATO UN INCUBO. PER UN ALTERCO SUI CAPELLI LUNGHI, VENNI SBATTUTO ANCHE IN CARCERE MILITARE. “FACCIA DI MERDA, VATTI A TAGLIARE I CAPELLI”

6. ‘’HO AVUTO MOLTE STORIE, NON TUTTE LUNGHE E AL MATRIMONIO NON HO MAI PENSATO. LA SOLA IDEA MI FA VENIRE VOGLIA DI SPARARMI. LA PRIMA RISALE ALLA FINE DEGLI ANNI ’60. LEI ERA SPOSATA E GESTIVA UNA DISCOTECA ENORME. MI CHIAMAVA QUANDO IL MARITO PARTIVA”

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franco battiato fetus

Malcom Pagani per Il Fatto

China sul buffet, attira la sua attenzione una donna con la giacca a scacchi neri e rossi: “Somiglia a Susan Sarandon” dice Franco Battiato. Continua ad affidarsi a fisiognomica e curiosità. A bere acqua gassata. A evitare veleni: “Ho smesso di fumare nel 1984” e animali sulla tavola: “A un certo punto mi hanno fatto orrore”. A mangiare poco dopo mezzogiorno e ad alzarsi nel cuore della notte: “Alle tre e mezza del mattino, ogni giorno”.

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battiato pubblicita divano busnelli

A settant’anni, ogni cosa è relativa. Le cose passano, le mamme imbiancano e anche l’ultima doppia fatica in uscita a novembre per Universal -da un lato un disco triplo, Le nostre anime- con inediti, rivisitazioni e riscoperte, dall’altro un lussuoso compendio di mezzo secolo di scorribande - sei cd, quattro dvd, decine di canzoni, litografie e istantanee del Battiato dalla magrezza ascetica, del Franco ragazzo-con la barba, sotto la luna piena, seduto per terra con gli studenti e gli amplificatori a fianco, in cappotto a Catania, Milano o Kathmandu-riveste un’importanza momentanea: “Non ho neanche letto i testi che accompagnano la raccolta”.

Le nostre anime è un’antologia completa: c’è il Battiato sperimentalista, il Battiato di La Voce del Padrone, il Battiato regista.

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franco battiato e pino massara fetus

È un distillato delle cose che ho fatto, la canzoni ci sono cadute dentro quasi per inerzia, se avessi dovuto mettere insieme proprio tutta la mia produzione avrei finito nel 2025.

È contento del percorso compiuto?

Ho scritto canzonette dai buoni testi e cose più serie.

In una bella intervista di Giancarlo Dotto aveva definito ‘canzonetta’ anche Centro di Gravità permanente.

Ma certo, esistono le categorie. A volte scrivi per divertirti, altre ti interroghi sulla spiritualità. Se devo razionalizzare il mio percorso non mi va di nascondere la verità.

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dario fo

E qual è la verità?

Che certe canzoni, penso a Sentimiento nuevo che cantavo con Alice, erano un po’ delle cazzate. Cazzate divertenti e tendenti all’alto, ma pur sempre cazzate.

Si rifiutava di riconoscere a certi brani un valore artistico?

Quando feci ascoltare Prospettiva Nevskji a Giusto Pio mi disse “È bellissima” e quasi mi ribellai: “Come è bellissima? A me sembra una cazzata”.

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franco battiato pollution

Del successo- ha detto-non mi è mai importato nulla.

È vero. A essere più preciso, gli anni più difficili della mia vita hanno coinciso con il successo sfrenato. Dal ’78 all’82 ho sofferto.

Gli albergatori facevano entrare di soppiatto i fan a fotografarla nel cuore della notte.

Ero in Versilia, mi svegliai all’improvviso, mi ritrovai i fan a scattare foto sul ciglio del letto. Ero assediato e alla popolarità reagivo con turbamento. Che volevano da me? Non lo capivo.

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loredana nuda

La Voce del Padrone vendette più di un milione di copie.

Quel disco non aveva niente a che vedere con lo sperimentalismo degli anni ’70, ma dietro c’era comunque un lavoro e io nella vita non mi sono mai pentito di niente. Gli invidiosi dicevano: “È facile. Il vero Battiato ci ha traditi, lo abbiamo perso nel ‘75”. Non era vero e si sbagliavano di grosso, ma visto che vendevo era più facile sostenere che mi fossi piegato al sistema.

Ne Le nostre anime, tra Fetus e Pollution, c’è posto anche per quello sperimentalismo.

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Battiato by Massarini

Sono stati anni folli, i ’70. Giocavo con i suoni, con le distorsioni, con i sintetizzatori. Avevo per le mani qualcosa che nessuno aveva mai osato proporre.

Prima ha citato Alice. Da Febbraio ad Aprile, dopo tanti anni sarete nuovamente sul palco insieme: venticinque date, venticinque concerti nei teatri di tutta Italia.

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loredana berte

Siamo sempre stati amici, le voglio bene, non l’ho riscoperta di colpo. Ci alterneremo sul palco, poi canteremo insieme. Ma inizio io, così la salvaguardo.

Alcune sue vecchie canzoni, Battiato, si suonano remixate nelle discoteche.

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battiato al piper nel 1972

Pensi che a Madrid, ho visto più di duemila persone cantare in sincrono e in italiano Cuccuruccuccù senza mai andare fuori tempo.

Viaggia, suona, scrive. Non si ferma mai.

Non mi fermo mai, è vero: “Non ti stancare” mi dicono tutti. E io non do retta.

Ormai è un venerato maestro. Si ricorda la tripartizione arbasiniana?

Vagamente.

La carriera dello scrittore italiano ha tre tempi: brillante promessa, solito stronzo, venerato maestro.

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DARIO FO E FRANCA RAME

Io sarei stato anche il solito stronzo? La ringrazio.

No, Battiato, lei è un venerato maestro.

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BATTIATO

Non voglio essere chiamato maestro, mi dà fastidio. Maestro di che cosa? Sono stato fortunato, protetto da un patto stabilito altrove, ho avuto delle grandi soddisfazioni da quelli che stanno sopra di me.

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loredana berte

Da chi?

(Alza il dito, guarda in alto) Da questi tipi qua, le meccaniche celesti che cantavo le ho incontrate veramente.

Iniziò a meditare presto?

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battiato GIOVANE

Da ‘autodidatta’. Mi sdraiavo per terra e iniziavo a viaggiare per conto mio. Un giorno venne da me Juri Camisasca, cantautore e amico fraterno, tutto eccitato: “C’è un guru pazzesco, devi venire ad ascoltarlo, sbrigati, è l’ultima lezione, finiscono i posti”. Mi feci convincere e arrivammo sul posto.

Descriva.

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battiato GIOVANE

Un centinaio di persone e il guru al centro, circondato da due leccaculo. Entro, mi sdraio per terra e me ne vado con la testa. Dopo cinque minuti sento una voce nelle orecchie e vedo il vicino che mi scuote: “Guarda che il guru ce l’ha con te”.

Cosa voleva?

Non gli piaceva che mi fossi sdraiato per terra: “Mi dica” gli faccio. E lui: “In quella posizione stanno solo gli animali”. “Si vede che sono un animale” dico soave e lo vedo impazzire. Gli si deformano i lineamenti e inizia a urlare. I leccaculo, gli sgherri, i servi si agitano e si indignano, sembra mettersi male.

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loredana berte

E si mette male?

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Travaglio alla Battiato

Macchè, gira in trionfo. Gli allievi se la prendono con il guru, lo cacciano, lo contestano. Li avevo liberati, mi fecero festa, fu un piccolo momento di gloria.

A Luca Valtorta de La Repubblica ha raccontato di qualche momento meno glorioso vissuto ai tempi della Leva militare.

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ISABELLA FERRARI CON NANNI MORETTI CAOS CALMO

Ci avrei dovuto fare un film sulla mia leva, avrebbe spopolato. A Cassino, da dove partì la storia, marcai subito male. Mi sembrava di stare sulla luna, non capivo niente e andavo in giro con le maniche che arrivavano a metà della mano e un aspetto evidentemente troppo trasandato per i parametri militareschi. Mi ferma un bruto, un generale napoletano, un vero figlio di puttana che mi prende a male parole: “Come cazzo vai in giro? Non ti vergogni”. Aveva 25 stellette sulla giacca: “Sta parlando con me?” abbozzo e lui, rosso in volto: “Vedi qualcun altro intorno?”. Gli stava venendo un infarto. Da quel momento mi puntò. Decise di farmela pagare. Quando dimagritissimo, mi feci ricoverare per un sospetto esaurimento, si avvicinò minaccioso: “Ti devo mandare al Celio di Roma, ma siccome tornerai sicuramente qui, ti farò pulire i cessi con la lingua”.

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loredana berte' 2

Le venne risparmiata l’incombenza?

A Cassino non tornai e fu una fortuna, perché quel generale mi avrebbe rovinato.

Lei era impulsivo?

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moretti nanni

Molto, ma oggi sarei meno impulsivo. All’epoca, per un alterco sui capelli lunghi, venni sbattuto anche in carcere militare. “Faccia di merda, vatti a tagliare i capelli” mi dissero e a nulla valse il consiglio in tempo reale di Juri Camisasca: “Mettiti la lacca sui capelli così non devi tagliarti niente”. La mattina dopo venni convocato e per l’espediente della lacca, i graduati manifestarono disgusto: “Sei un’indecenza, Battiato”. Ebbi il torto di rispondere.

E cosa rispose?

“Si faccia psicanalizzare” dissi al militare. Come le ho detto mi misero in galera. 10 giorni. “Non puoi fumare” dicevano, però io fumavo lo stesso. Tra congedi e sospensioni, la leva non è durata poi tantissimo, ma fare il militare è stato un incubo. La sola idea di sparare mi faceva sentir male”:

Si sente più a destra o a sinistra?

Sto in alto.

La politica di ieri?

Mi era simpatico Pannella. Un giorno, per un calcio di troppo tra il servizio d’ordine e i carabinieri ai margini di un comizio radicale a cui avrei dovuto suonare, mi ritrovai nel bel mezzo di una rissa. Della politica mi importa sempre meno. E sono felice che non mi chieda di Renzi e Berlusconi, tanto qualunque cosa si dica, il quadro complessivo non cambia.

Franco Battiato è misogino, a Franco Battiato non piacciono le donne.

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Vere cretinate dette da chi non sa neanche cosa voglia dire misoginia. Ho avuto molte storie, non tutte lunghe e al matrimonio non ho mai pensato. La sola idea mi fa venire voglia di spararmi.

Le storie “non tutte lunghe” furono importanti?

La prima risale alla fine degli anni ’60. Lei era sposata e gestiva una discoteca enorme. Mi chiamava quando il marito partiva, è andata avanti per un po’.

Era sposata, non si sentiva in colpa?

Ma che scherza? Lei mi si infilò nel letto e a quel punto, cosa avrei dovuto fare? Am i making my self clear?

È stato chiaro. E gli amici? Li ha conservati? Li ha persi?

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battiato pollution happening

Non ne ho perso neanche uno e non ho rimpianti, né delitti da confessare: della remissione dei peccati non sono stato mai un gran sostenitore.

E neanche della convivenza par di capire.

Guardi, una volta con una ragazza pensai anche: “Questa è quella giusta”.

E poi cosa accadde?

Uscii presto, comprai tre yogurt, li misi in cucina e poi andai a fare una doccia. Una volta lavato, gli yogurt non c’erano più.

Li aveva mangiati tutti lei?

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Tutti e tre. Ora dico, se ne avesse lasciato almeno uno, avremmo parlato di altro. Ma li aveva fatti fuori tutti. Un saggio di egoismo, non solo simbolico. Tra noi la storia non poteva funzionare e infatti si arenò.

Lei è cresciuto con le sue zie e con sua madre, in una famiglia matriarcale.

Le zie sarte, quella straordinaria donna di mia madre, i parenti che andavano e venivano dall’America.

Andava e veniva anche suo padre, Turi.

Non c’era quasi mai. Ho sognato che si reincarnava in un cane e che era giudicato da un severo tribunale composto da 10 persone: “Suo padre entrerà nei regni inferiori”. Io testimoniavo a suo favore: “Non ce l’ho con lui, se condannandolo pensate di premiarmi vi siete fatti un’idea sbagliata”.

Uno strano sogno. Che rapporto ha con la memoria.

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Mi ricordo tutto e non dimentico nulla. Per esempio mi ricordo di un meraviglioso pianoforte che mi regalarono le suore all’età di 16 anni. Una mia amica mi disse che dovendo liberare un convento, lo vendevano a basso prezzo. Mi presentai e la madre superiora me lo sbolognò senza pretendere una lira. Pensava fosse rotto e invece era solo scordato. Mi sentii felice.

Che rapporto ha avuto con la critica?

Me ne sono sempre fregato.

E con l’adulazione?

Direi che me ne sono sempre fregato.

Apprezza la sincerità?

Dipende dal garbo, dalla formula, dalla grazia. Poi se sei sincero fino a essere urticante devi aspettarti che anche l’altro possa rispondere con la stessa moneta. Nel 1980, alla fine di un’esibizione delirante con 5.000 persone, Dario Fo mi aspettò all’uscita del concerto.

Cosa le disse?

“I tuoi testi non mi piacciono”. E io risposi: “E a me che cazzo me ne frega?”. Eravamo sullo stesso piano, a quel punto. Ma non mi ritengo intoccabile, anzi. Se mi avesse criticato in un’altra maniera avrei anche apprezzato. È sempre il modo. Si può essere critici senza essere brutali. Una volta in motoscafo a Venezia ero con Nanni Moretti. Vide una ragazza corpulenta e la investì: “Ma non ti vergogni di pesare così tanto?”. Rimasi di stucco.

Rimase di stucco anche quando Di Lernia, dirigente della Emi, le chiese di suonare per Giovanni Paolo II?

“A Battià, te vole er Papa”. Così disse. Un po’ stupito ero, sì.

E suonerebbe per Bergoglio?

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ven02 gior albertazzi fr battiato

Ci andrei, sì. È un Papa anomalo.

Le piacciono gli anomali?

A volte sono molto simpatici.

Nomi?

Loredana Bertè. La incontro in aereo e mi fa: “A Battià, dove vai?”, Dove vai te?” rispondo. Poi parliamo e la guardo un secondo di troppo. Lei scorge ammirazione, si alza il pullover e senza preavviso mi fa vedere le tette. “Loredana, ti dico la verità, sono bellissime”. Avrei voluto uno specchietto retrovisore puntato sugli altri passeggeri.

Altri anomali: Celentano.

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franco battiato cast DieMusikanten lap

All’inizio Adriano, soprattutto per mia incapacità di valutarlo, non mi piaceva per niente. L’ho riscoperto dopo: quando azzecca la canzone è straordinario. Chi mi piaceva molto, un tipo veramente simpatico, generoso e squinternato era Jannacci. “Sei minuti all’alba/el gh’è gnanca ciar/sei minuti all’alba il prete è pronto già”. Sapevo le canzoni a memoria.

Il denaro è stato importante?

Mai. L’ho donato e quando non l’avevo, mi sono sempre arrangiato. Anche in modo acrobatico. Frequentando gli artisti, dal trapezio capitava di cadere. Una volta, ero a Roma, mi invitano a cena in trattoria Giancarlo Nanni e Manuela Kustermann. Parliamo, beviamo, scherziamo e a un certo punto i due iniziano a litigare selvaggiamente. Volano schiaffi, colpi proibiti, si picchiano proprio. L’oste ci cacciò: “Ma con che gente si accompagna?” mi disse sprezzante. Sembrava un film.

Non gira un film da molti anni. Che fine ha fatto il progetto su Händel?

È pronto, aspetta da cinque anni e finalmente ho trovato il produttore. I tedeschi credono al film. Mi concentrerò sul rapporto conflittuale con il padre, sulle difficoltà iniziali di Händel, sul suo viaggio in Italia e sul complicato rapporto con gli italiani. La storia parte da lì. Gireremo a Roma, a Londra, in Germania e a Venezia, se dio vuole, in autunno.

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franco battiato 002 lap

Ha già scelto un attore per interpretare Händel?

È Johannes Brandrup. O è lui o il film non si fa.

E il film si fa?

Si fa, si fa, il film si fa. E ho il sospetto che sarà bellissimo.

:lol:

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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ha fatto due ore di intervista su radio capital con mixo. Personaggio che vive nel suo mondo ma simpatico. Io ero innamorato di alice, bella donna ancora adesso peraltro.

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CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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  • 2 settimane fa...

Dopo Battiato, un altro bel personaggio........Imho c'è sempre stato del genio vero in codesto uomo ! :si:

vita, opere e miracoli di renzo arbore, padre della patria (narrati da lui stesso) - Media e Tv

1. VITA, OPERE E MIRACOLI DI RENZO ARBORE, PADRE DELLA PATRIA (NARRATI DA LUI STESSO)

2. “ANDAI A TROVARE PADRE PIO PIÙ VOLTE, FINÌ SEMPRE MALE. UN GIORNO GLI PORTAI BAUDO E LUI CI MISE ALLA PORTA. PADRE PIO CHIESE A PIPPO SE FOSSE VENUTO PER FEDE O PER CURIOSITÀ. LUI FU SINCERO: PER CURIOSITÀ. “E ALLORA VE NE POTETE IRE!” RISPOSE IL SANTO”

3. “LA MIA GENERAZIONE È ABITUATA AL PENSIERO POSITIVO PERCHÉ HA VISTO LA GUERRA, LA FAME, LA MORTE. I NAZISTI PORTARONO VIA ANCHE MIO PADRE, CREDEVAMO DI AVERLO PERSO”

4. "QUEL GIORNO A RICCIONE QUANDO IL DCE PERSE IL COSTUME MENTRE FACEVA IL BAGNO"

5. “LA PRIMA SERA A ROMA MI FIDANZAI CON GABRIELLA FERRI - IL GRANDE ERRORE DELLA MIA VITA NON SPOSARMI LA MELATO. MIA MADRE MI AVEVA GIÀ PREPARATO I DOCUMENTI…”

6. ''LASCIAMMO LORY DEL SANTO E FELLINI SOLI. MAI CAPITO COME SIA ANDATA A FINIRE”

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ARBORE AL CLARINETTO 384

Aldo Cazzullo per “Sette - il Corriere della Sera”

Renzo Arbore sta correggendo le bozze della sua autobiografia: “E se la vita fosse una jam session”, in uscita da Rizzoli. Nel frattempo gli stanno svuotando la casa: stavolta non sono i ladri, ma i curatori della mostra sulle sue passioni che aprirà il 19 dicembre al Macro di Roma; dalla collezione di oggetti inutili e coloratissimi alle locandine dei concerti di Tokyo, Pechino, New York… L’uomo ama ridere, ma in quattro ore di conversazione per due volte si commuoverà.?

Arbore, qual è il suo primo ricordo??

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ARBORE BONCOMPAGNI 7

“Mio padre che rientra dal sabato fascista e sbuffa perché non riesce a togliersi gli stivali”.?

La sua famiglia era fascista??

“La mia famiglia era borghese. E’ un aggettivo che non mi dispiace, da rivalutare. Da ragazzo leggevo il Borghese, quello di Leo Longanesi non quello di Gianna Preda. Ricordo i pezzi di Antonio Siberia, che in realtà era Montanelli: anche quando diventammo amici, non lo chiamavo Indro, ma Antonio. Mio fratello portava a casa il Mondo di Pannunzio, la cameriera portava Grand Hotel. Io leggevo avidamente entrambi. Ho sempre amato i rotocalchi”.?

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1985, quelli della notte roberto d'agostino e renzo arbore 1985

Non li fanno più.?

“Ma i quotidiani ora sono fatti come i rotocalchi. Con Roberto D’Agostino, che conobbi al Piper quand’era ragazzo, fummo i primi a fare i gossip: “Il peggio di Novella 2000” vendette centomila copie. Poi Roberto continuò genialmente per conto proprio”.?

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RENZO ARBORE ILLUSTRA ROBERTO DAGOSTINO

Il Duce l’ha mai visto??

“Certo. A Riccione affittavamo una casa di proprietà della sua famiglia. La gente lo attendeva in adorazione. Un giorno mentre faceva il bagno dal pattino il Duce perse il costume, e chiese se qualcuno poteva dargli un giornale per coprirsi. Ma chi porta il giornale in pattino? Fu allora che mio padre cominciò a dubitare dell’intelligenza di Mussolini”.?

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mara venier renzo arbore

Foggia, la vostra città, fu rasa al suolo dai bombardamenti.?

“Ho esordito come artista nei rifugi antiaerei. Cantavo, con un certo successo, le canzoni friulane che mi insegnava la mia tata Emanuela. Poi, quando si sentiva il rombo degli aerei, passavamo al rosario: “Ave Maria gratia plena…”. Alle prime esplosioni la preghiera saliva di tono, come per coprire il fragore. Un giorno all’uscita vedemmo un casa crollata, i morti schiacciati…”.

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EMMA BONINO E RENZO ARBORE

Qui Arbore si commuove. Poi riprende: “La mia generazione è abituata al pensiero positivo perché ha conosciuto la guerra, la fame, la morte. I nazisti portarono via anche mio padre, credevamo di averlo perso”.?

Poi arrivarono gli americani.?

“Vedemmo i tedeschi sfilare via, uno a uno, con calma e disciplina. Poi si sentì una musica. Erano le radio montate sulle jeep Usa. Una macchina con la musica! Non avevamo mai visto nulla del genere. E poi i soldati con i piedi sui parafanghi. E i denti bianchissimi dei neri. Non potevamo che diventare filoamericani. Anche se erano state le loro bombe a distruggere la città”.?

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arbore marenco bracardi boncompagni

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ARBORE f0156d8e2c_XL

Vicino a Foggia c’era padre Pio.?

“Andai a trovarlo più volte, ma finì sempre male. Gli chiedevano se dovevo fare l’avvocato o l’artista, e lui che non voleva essere trattato da indovino rispondeva: “Facisse ‘cchi vole!”. Un giorno gli portai Pippo Baudo”.?

Arbore e Baudo da padre Pio è una scena troppo bella per essere vera.?

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renzo arbore

“E lui ci mise alla porta. Padre Pio chiese a Pippo se fosse venuto per fede o per curiosità. Lui fu sincero: per curiosità. “E allora ve ne potete ire!” rispose il santo”.?

Lei aveva anche una nonna bolognese.?

“Nonna Bianca, detta Bianchina, aveva una gemella, Nera, detta Nerina”.?

I suoi genitori si sono amati per tutta la vita.?

“Si sono fidanzati a 14 anni e non si sono mai lasciati. Mia madre era molto religiosa, chiamava Pasquetta “lunedì in albis”; escludo abbia mai guardato un altro uomo. Mio padre andava via di casa una sola volta l’anno, alla fiera di Milano, per aggiornarsi sull’odontoiatria. E non escludo che facesse visita a qualche piacevole casa…”.?

Anche lei ci andava??

“A Napoli erano luoghi di ritrovo. Adoravo la città, ma faticavo. Non ero napoletano. Ed ero innamorato di una donna sposata”.?

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ARBORE BONCOMPAGNI BANDIERA GIALLA

A Roma invece ebbe fortuna fin da subito.?

“La prima sera incontrai Gabriella Ferri e ci fidanzammo”.?

Carmelo Bene diceva che chi non ha avuto mille donne non è un grande. Lei quante ne ha avute??

“Be’, dai, meno di mille”.?

Cento??

“Be’, dai, più di cento. Negli interregni tra gli amori, che sono stati pochi. Con un unico amore grandissimo”.?

Con Mariangela Melato non vi siete mai sposati. Perché??

“E’ stato il grande errore della mia vita. Mia madre mi aveva già preparato i documenti…”. Arbore si commuove. “Giancarlo Giannini sostiene che Mariangela è stata la più grande attrice di tutti i tempi. Eduardo, che ci ospitava ogni sera alla sua tavola nei locali del teatro Eliseo, quando in tempo di austerity i ristoranti chiudevano presto, la corteggiava perché facesse Filumena Marturano, ma lei non se la sentiva di impersonare una napoletana…sarei felicissimo di fare qualcosa in tv per ricordarla”.?

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D'ANGELO, MEROLA, ARBORE

Ora c’è Renzoarbore channel.?

“Ho sempre guardato al futuro. E il futuro è lì, nei canali tematici”.?

Con Bandiera Gialla e Alto Gradimento, lei e Boncompagni avete reinventato la radio.

“Era il 1964. La radio pareva destinata a soccombere alla tv. Noi vi portammo l’improvvisazione. Il motto di Gianni era: “Si può fare”. E scoprimmo i giovani, i teen-agers. Allora da ragazzi si diventava subito adulti, si passava dai pantaloni corti alla cravatta. Noi dicevamo: “A tutti i maggiori di anni diciotto, a tutti i maggiori di anni diciotto; questo programma è rigorosamente riservato ai giovanissimi”. Io volevo chiamarlo “Basso gradimento”. Boncompagni mi dissuase”.?

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hsa14 renzo arbore ma melato

Alla Rai lei arrivò su segnalazione della sua dirimpettaia a Foggia: donna Matilde, suocera del direttore generale Bernabei.?

“E’ vero. Ma entrai per concorso. Arrivai primo: maestro programmatore. Quattro tra i miei predecessori erano stati cacciati perché prendevano la payola per mettere su sempre gli stessi dischi”.?

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video ray charles canta con renzo arbore a new york

La payola??

“To pay: americanismo per mazzetta. Noi, appoggiati da Leone Piccioni e Maurizio Riganti, mettemmo – gratis - Mina, Modugno, Celentano. E i Beatles, che erano stati schedati come “gruppo locale strumentale con difetti di intonazione””.?

A Roma lei abitava in una casa di artisti.?

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“Nel sottoscala c’erano i Primitives. Al secondo piano il proprietario del Titan Club, concorrente del Piper, che ospitava un’attrice francese di straordinaria bellezza: Edvige Fenech. Sullo stesso pianerottolo abitava una donna ancora più bella, con Virna Lisi la più bella che abbia mai visto: Laura Antonelli. Un angelo disceso dal paradiso. Fidanzata con Mario Marenco”.?

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ARBORE GILET

Il comico??

“Lui. Arrivato dalla Svezia, dove aveva fatto la fame con Boncompagni. Terzo piano: Shel Shapiro, che girava in Rolls-Royce bianca mentre io avevo la 500 targata Foggia, nel bagagliaio il plaid messicano che la Fiat vendeva come optional. Quarto piano: Franco Califano, bellissimo e invidiatissimo; allora viveva con Mita Medici. Io stavo all’ammezzato. Di fronte, Alberto Durante, direttore della Ricordi. Da lui passava sempre Lucio Battisti, che poi veniva a trovare me”.?

E lo faceste esordire a Bandiera Gialla.?

“Me l'avevo segnalato la moglie del mago Zurlì”.?

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RENZO ARBORE

Chi??

“Christine Leroux, moglie di Cino Tortorella: c’è un ragazzo che suona con I Campioni di Tony Dallara, è bravo…All’epoca Lucio scriveva canzoni per i Dik Dik e l’Equipe 84 e rifiutava di cantare: “Ho una vociaccia, canto peggio di Mogol” diceva. Gli mettemmo in mano una chitarra. Cantò “Per una lira”. Fu subito un successo clamoroso”.?

E’ vero che “Innocenti evasioni” la ispirò lei, quando stava con Vanna Brosio??

"Lasci stare...".?

C'è nel libro.?

"Quella sera aspettavo un’altra. Battisti vide le luci soffuse, il vino, i dischi, e mi disse: “Se Vanna rientra all’improvviso, come te la cavi?”. L’idea della canzone nacque così”.?

L’elenco degli artisti che ha lanciato è impressionante.?

“Sono cento”.?

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RENZO ARBORE QUELLI DELLA NOTTE

Qualcuno l’ha deluso??

“No”.?

Neppure Benigni??

“Lo incontrai per la prima volta in uno di quei premi di provincia, presentato da Corrado. Roberto mi ballonzolava interno, palesemente per farsi notare…Era impossibile non notarlo. Veniva a casa mia ogni settimana a registrare la sua rubrica dell'Altra Domenica, in cui recensiva in modo esilarante un film che non aveva visto. Abbiamo un rapporto splendido. Nessuno mi ha deluso. Tranne la Rai, in certe fasi”.?

Quando??

“Ad esempio quando mi tolsero il mio programma, “Speciale per voi”. Mi impedivano di trasmettere il filmato di John Lennon che cantava “Give peace a chance”, l’inno della protesta contro la guerra in Vietnam, con il pretesto che costava 500 mila lire. Le misi di tasca mia. Mi rimborsarono, John Lennon andò in onda, ma l’anno dopo mi mandarono a casa”.?

In tv il grande successo arrivò con l’Altra Domenica.?

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RENZO ARBORE QUELLI DELLA NOTTE

“Fino a quel momento, a parte le annunciatrici, le donne in televisione non c’erano. Sono fiero di aver portato in Rai le donne parlanti: Isabella Rossellini, Milly Carlucci, Stella Pende, una giovanissima Irene Bignardi. E poi Marisa Laurito, Simona Marchini, Silvia Annichiarico. La mia regista storica è una donna, Rita Vicario: la complice della vita, insieme con Ugo Porcelli”.?

E’ vero che Fellini si offese con lei??

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RENZO ARBORE QUELLI DELLA NOTTE

“Fu terribile. Il Pap’occhio gli era piaciuto. Il film successivo, “FF SS. Federico Fellini South Story”, doveva essere un omaggio. Glielo facemmo vedere. Ma lui si dispiacque per la scena in cui il copione volava via dalla finestra mentre andava a fare pipì. Ce lo disse in faccia: “Non ci siamo. La cosa migliore è il finale con la musica di Rota”. Una pugnalata al cuore”.?

Per farvi perdonare lei e Luciano De Crescenzo lo portaste a casa di Lory Del Santo.?

“E li lasciammo soli. Non abbiamo mai capito come sia andata a finire”.?

Con De Crescenzo vi conosceste perché avevate una fidanzata in comune, vero??

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RENZO ARBORE MARIANGELA MELATO resize

“Vero. Galantuomo napoletano d’altri tempi. Meraviglioso inventore di scherzi. A Capri, c’era anche Mariangela, portavamo sempre qualche ragazza, di solito padana, a fare il bagno a Cala del Rio, dove c’è la statuetta della Madonna.

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ARBORE IN LACRIME

Dopo un po’ la ragazza diceva: “Guarda com’è bella quella Madonna scolpita nella roccia!”. Istruiti da Luciano, tutti noi facevamo finta di niente: “Quale Madonna? Non c’è nessuna Madonna”. “Ma come, non la vedete?”. “Ma no, assolutamente no! Ma che Madonna?”. Finché la vittima si levava in piedi e con afflato mistico annunciava: “Io vedo la Madonna! Sto vedendo la Madonna” Ecco la Madonna!””.?

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ARBORE E LAURITO

La sua biografia è piena di scherzi.?

“Avevamo inventato una falsa trasmissione radio, “Svegliati e vinci!”: chiamavamo registi e attori alle quattro di notte simulando quiz. Ci cascarono tutti, tranne Paolo Villaggio che ci mandò a quel paese. Un’altra notte telefonai a Pippo Baudo. Ero con Verdone, Troisi e Benigni. Gli dissi: “Pippo, ho trovato un imitatore formidabile. Senti come imita Verdone, Troisi e Benigni”. E gli passai gli originali. Impazzì: “Mandameli subito!””.?

Poi nella sua vita entrò Mara Venier.?

“Nel suo libro dice che ci vogliamo bene e abbiamo avuto momenti felici e momenti dolorosi. E’ vero”.?

Nella primavera del 1985 "Quelli della Notte" divenne una mania collettiva.?

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arbore indietrotuttarai

“Agnelli ci invitò a Villar Perosa, Pertini al Quirinale. C’era anche Craxi, arrabbiato con il presidente della Rai Zavoli: dopo Mike, Berlusconi aveva portato via pure Pippo Baudo e la Carrà”.?

Perché lei disse no??

“Perché sono figlio della Rai. E per Berlusconi non avrei potuto fare “Indietro tutta”, una trasmissione di satira sulla tv commerciale, che con un lessico mussoliniano antevedeva la discesa in campo: “Tu nella vita comandi fino a quando/ hai stretto in mano il tuo telecomando”.

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mariangela Melato Renzo Arbore Luciano De Crescenzo

Inventammo il videodisco: interventi serissimi di Montanelli, Bocca, Biagi, Scalfari, montati come commenti ai vocalismi di Gegé Telesforo e agli svarioni di Frassica. Vent’anni prima usavamo la stessa tecnica alla radio, con le voci dei leader politici. Dovetti andare da tutti a farmi firmare la liberatoria.

A ognuno feci credere di essere dei suoi: da Almirante mi presentai in doppiopetto con cravatta nera, dal monarchico Covelli con la cravatta blu Savoia, da Pajetta con la sciarpa rossa. L’unico a dirmi di no fu il politico per cui votavo davvero: Malagodi. La volta dopo votai repubblicano”.?

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Marisa Laurito invita sul palco Arbore Fiorello e Geg Telesforo

Di Renzi cosa pensa??

“Apprezzo il tentativo di restituire agli italiani l’orgoglio di se stessi. Una volta Alberto Cavallari, direttore del Corriere della Sera, mi chiese come avevo fatto a capire che il sentimento della patria sarebbe tornato. Avevo fatto “Telepatria International. Niente paura siamo italiani”, con i militari dell’esercito, della marina e dell’aeronautica a fare da pubblico”.?

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Laurito nella torta con Arbore e Proietti

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ROBERTO DAGOSTINO RENZO ARBORE resize

Poi si è inventato l’Orchestra italiana.?

“La canzone oggi sarebbe un formidabile strumento per far conoscere la nostra lingua e il nostro Paese. Ma la dobbiamo aiutare. Tradurre i testi di Dalla, De André, De Gregori. Portarli all’estero. Riallacciare i rapporti con la straordinaria comunità degli italiani espatriati. Quando mi affidarono Rai International la ribattezzai Rai Italia. Fu l’unico vero fallimento della mia vita”.?

Come andò??

“Arrivò un direttore generale dalemiano, che mandò via quelli che c’erano prima. Purtroppo la Rai è anche questa”.?

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Boncompagni e Arbore negli studi di Radio

E’ vero che a Sanremo con “Il clarinetto” aveva vinto lei??

Arbore scoppia in un’altra risata: “Così dicono…con Ramazzotti eravamo alla pari. Passo in sala stampa e vengo accolto freddamente da vecchi amici rosi dall’invidia. Mi dissi: speriamo di arrivare secondo… fui accontentato”.

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Boncompagni ee Renzo Arbore

:D

Modificato da pennellotref

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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