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Come usare al meglio la frizione

Featured Replies

Inviato
Come posso capire io, e' quello che si chiama il circo della retroazione nella sistema elettronica dei motori con gli iniettori, anche delle macchine con cambio meccanico? S
Esattamente :agree: Su alcune auto quando il regime scende troppo, l'alimentazione prova a compensare il calo, fino ad un certo punto... ;)
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  • Accodandomi ai numerosi esaurienti interventi, tento di illustrare a grandi linee il funzionamento della frizione. Partiamo dalla considerazione che la frizione ha il compito di collegare (quando inn

Inviato

Accodandomi ai numerosi esaurienti interventi, tento di illustrare a grandi linee il funzionamento della frizione.

Partiamo dalla considerazione che la frizione ha il compito di collegare (quando innestata, ossia col pedale rilasciato) e di scollegare (quando disinnestata, ossia col pedale premuto) il motore dalle ruote (o meglio, dall'albero del cambio, e quindi dalle ruote), ossia due sistemi che, di norma, operano a velocità diverse, ma che hanno la necessità di lavorare in sintonia. Questa differenza di velocità si presenta prima di tutto in fase di partenza, cioé con il veicolo fermo: a veicolo fermo il motore deve comunque disporre di un regime (rpm, giri/minuto) minimo al di sotto del quale si spegnerebbe (indicativamente 800-1.000 rpm); ma contemporaneamente le ruote girano a... 0 rpm! :lol: Come rendere solidali ruote e motore? Qui si situa la frizione, senza la quale, da un lato, ipotizzando di collegare istantaneamente da fermi ruote e motore, questo non si sosterrebbe, e dall'altro lato, sarebbe impossibile trasmettere il moto.

Per quale motivo, con la marcia inserita, se premiamo la frizione a veicolo fermo, questo rimane acceso, mentre se la molliamo di colpo, si spegne? Se molliamo di scatto il pedale, il risultato è che, volendo rendere solidali i movimenti di motore e ruote, essendo queste ultime ferme, in quel mezzo secondo non ricevono sufficiente energia dal motore a regime minimo, dato che bisogna vincere l'attrito e l'inerzia del veicolo che è nulla; il motore, trovandosi però collegato alle ruote (essendo il pedale rilasciato) ferme, è costretto ad operare al di sotto del regime minimo, e dunque smette di girare (tecnicamente si ha uno strappo del volano, un organo fissato all'albero motore, che ne provoca lo spegnimento). Col pedale premuto, il motore e le ruote risultano isolati, e dunque nessun moto influenza l'altro (è l'equivalente di mettere in "folle").

Ora passiamo al tuo problema, ossia in che modo la potenza (o meglio, la coppia, cioé la potenza applicata su un oggetto in rotazione) del propulsore si trasmette agli organi di trasmissione (e poi alle ruote). Procediamo per passi:

1) motore acceso, veicolo fermo, I marcia inserita, frizione premuta. Qui il motore sta girando, e con esso il volano, mentre la frizione disinnestata fa sì che il disco dell'albero di trasmissione (fermo) non entri in contatto con il volano;

2) frizione gradualmente rilasciata. L'importanza di rilasciare gradualmente la frizione è questa: alzando poco a poco il piede dal pedale, le leve che tengono separati volano e disco dell'albero condotto (di trasmissione) si allentano, permettendo l'avvicinamento progressivo di due dischi.

3) frizione premuta fino al punto d'innesto (circa metà della "corsa" della frizione): il punto d'innesto è quel punto in cui il volano e il disco condotto vengono a contatto, e avviene la trasmissione lenta della coppia motrice generata dal motore all'albero condotto, e da questo alle ruote. La I marcia determina una coppia motrice alle ruote che è la più favorevole in partenza, perché facilità la trasmissione della coppia del propulsore agli organi di trasmissione (chiaramente più è alto il rapporto del cambio, più difficile è far partire il veicolo: in V, anche accelerando, il veicolo è sottoposto a uno sforzo immane!).

Come vedi il tutto avviene senza bisogno di accelerare, proprio perché si agisce semplicemente sul funzionamento autonomo del propulsore e sugli organi di trasmissione, collegati grazie alla frizione. Ovviamente il movimento iniziale è molto lento, perché si utilizza il motore al minimo dei giri, mentre con l'uso del gas, i giri aumentano e aumentano di conseguenza la potenza e la coppia erogate. La coppia si trasmette senza il gas perché il motore ha un regime minimo all'accensione; d'altra parte se girasse a 0 rpm, non si potrebbe neppure considerare in funzione!

Spero di essere stato chiaro, anche perché non è facile descrivere a parole un meccanismo complesso come questo. Chiedi pure se hai bisogno!;)

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

Inviato

ciao , ti volevo chiedere una cosa .Ti faccio un esempio pratico cosi ci capiamo meglio: mi trovo in una strada in salita in terza marcia a 50km/h, la macchina che mi precede rallenta vistosamente e io devo scalare in seconda marcia e sorpassarla il più in fretta possibile.Premesso che ho un almera 2.2tdi anno 2000; quando faccio l' operazione sopra descritta la macchina mi si ferma , non riesco cioè ad avere quella spinta del motore che mi permetta di effettuare il sorpasso. (Che cosa posso fare? ) Quando do gas si sente come un botto sicuramente dovuto al fatto che sono troppo giu di giri. Agli altri sinceramente vedo farlo con estrema naturalezza, e maggiore velocita,io non riesco a trovare il punto di stacco della frizione con conseguente perdita di secondi preziosi.Tutto cio mi si verifica solo in fase di scalata, in fase di cambiata normale non succede.Ti vorrei porre 2 quesiti:

69934afc394145350659cd7add244ca9.gif

1) l' acceleratore lo devo premere a fondo dal momento in cui la frizione comincia a staccare, oppure devo attendere che stacchi del tutto.

2)la frizione devo lasciarla piu velocemente per fare quel tipo di manovra.

ciao! Grazie.

Inviato
ciao , ti volevo chiedere una cosa .Ti faccio un esempio pratico cosi ci capiamo meglio: mi trovo in una strada in salita in terza marcia a 50km/h, la macchina che mi precede rallenta vistosamente e io devo scalare in seconda marcia e sorpassarla il più in fretta possibile.Premesso che ho un almera 2.2tdi anno 2000; quando faccio l' operazione sopra descritta la macchina mi si ferma , non riesco cioè ad avere quella spinta del motore che mi permetta di effettuare il sorpasso. (Che cosa posso fare? ) Quando do gas si sente come un botto sicuramente dovuto al fatto che sono troppo giu di giri. Agli altri sinceramente vedo farlo con estrema naturalezza, e maggiore velocita,io non riesco a trovare il punto di stacco della frizione con conseguente perdita di secondi preziosi.Tutto cio mi si verifica solo in fase di scalata, in fase di cambiata normale non succede.Ti vorrei porre 2 quesiti:

69934afc394145350659cd7add244ca9.gif

1) l' acceleratore lo devo premere a fondo dal momento in cui la frizione comincia a staccare, oppure devo attendere che stacchi del tutto.

2)la frizione devo lasciarla piu velocemente per fare quel tipo di manovra.

ciao! Grazie.

Il sorpasso in salita è un'operazione abbastanza faticosa per il motore, pure di più per un diesel. Dovresti tentare, appena vedi che la macchina davanti rallenta vistosamente, dare un colpo deciso di gas, stando in terza, e poi scalare in seconda per sfruttare la maggiore potenza. Il colpo di gas ti serve per compensare una perdita di giri (e di velocità) superiore alla norma in ragione della pendenza. Un consiglio è sicuramente questo: effettua il sorpasso in queste condizioni solo se è realmente necessario, altrimenti stai dietro, scala in II e anche in I, se necessario.

La frizione la puoi lasciare più velocemente, a patto che, prima che sia del tutto rilasciata (e cioè prima che si senta uno strappo a causa del rilascio veloce), pigi con energia sul gas. Diciamo così: quando cambi una marcia, la frizione va rilasciata dolcemente, in modo che l'ingranaggio e il motore si abituino l'uno all'altro (e questo si mette a punto quando la frizione è innestata, cioè quando alzi il piede dal pedale); di conseguenza, se lasci la frizione troppo di scatto, in una situazione normale, il volano e il disco di trasmissione impattano troppo velocemente e si avverte il ben noto strappo, anche se la cambiata è stata fatta ad un regime adeguato. Detto questo, se alzi il piede dalla frizione più rapidamente del solito, ma intanto acceleri (ripeto, devi abituarti a trovare il punto di equilibrio tra i due pedali, ossia il punto d'innesto della frizione stessa) il gas interviene prima che la marcia sia innestata (perché la frizione non è ancora rilasciata del tutto), evitando il sobbalzo. Quindi sì: se hai l'esigenza di rilasciare la frizione più velocemente del solito, fallo pure, ma inizia ad accelerare prima di superare il punto d'innesto (ossia prima che stacchi), altrimenti avvertirai lo strappo.

Prova così: rallentamento auto davanti -> colpo di gas in III -> frizione giù -> innesto II -> frizione molto rapida fino al punto d'innesto -> accelerata decisa

-> rilascio frizione durante l'accelerazione.

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Inviato
Il sorpasso in salita è un'operazione abbastanza faticosa per il motore, pure di più per un diesel. Dovresti tentare, appena vedi che la macchina davanti rallenta vistosamente, dare un colpo deciso di gas, stando in terza, e poi scalare in seconda per sfruttare la maggiore potenza. Il colpo di gas ti serve per compensare una perdita di giri (e di velocità) superiore alla norma in ragione della pendenza. Un consiglio è sicuramente questo: effettua il sorpasso in queste condizioni solo se è realmente necessario, altrimenti stai dietro, scala in II e anche in I, se necessario.

La frizione la puoi lasciare più velocemente, a patto che, prima che sia del tutto rilasciata (e cioè prima che si senta uno strappo a causa del rilascio veloce), pigi con energia sul gas. Diciamo così: quando cambi una marcia, la frizione va rilasciata dolcemente, in modo che l'ingranaggio e il motore si abituino l'uno all'altro (e questo si mette a punto quando la frizione è innestata, cioè quando alzi il piede dal pedale); di conseguenza, se lasci la frizione troppo di scatto, in una situazione normale, il volano e il disco di trasmissione impattano troppo velocemente e si avverte il ben noto strappo, anche se la cambiata è stata fatta ad un regime adeguato. Detto questo, se alzi il piede dalla frizione più rapidamente del solito, ma intanto acceleri (ripeto, devi abituarti a trovare il punto di equilibrio tra i due pedali, ossia il punto d'innesto della frizione stessa) il gas interviene prima che la marcia sia innestata (perché la frizione non è ancora rilasciata del tutto), evitando il sobbalzo. Quindi sì: se hai l'esigenza di rilasciare la frizione più velocemente del solito, fallo pure, ma inizia ad accelerare prima di superare il punto d'innesto (ossia prima che stacchi), altrimenti avvertirai lo strappo.

Prova così: rallentamento auto davanti -> colpo di gas in III -> frizione giù -> innesto II -> frizione molto rapida fino al punto d'innesto -> accelerata decisa

-> rilascio frizione durante l'accelerazione.

Inviato
Ma il colpo di gas a cui alludi lo devo fare a frizione alta o bassa in terza

Al momento del colpo di gas (se decidi di farlo) la frizione deve essere totalmente rilasciata, altrimenti bruci carburante e dischi, sarebbe come se accelerassi in folle!

Lascia perdere il colpo di gas in terza. Non ha senso in questo caso. (senza offesa)

Secondo me hai già perso cosi tantà velocità che ti trovi sotto regime anche in seconda e concordo con qualcun'altro chè se arrivi a dover scalare cosi in fretta si tratta piùtosto di un problema di distanza.

Perchè non ci provi in una stradina deserta.

Provi a veder fino a chè velocità arrivi in salita per ancora poter scalare in secondo senza andare fuori giri o al contrario andare sotto regime.

Mai lasciare venire la frizione in un colpo secco. Se hai trovato il punto giusto vedrai chè potrai rilasciare completamente la frizione e accellerare subito dopo.

Bonne chance ! :agree:

Senza un'accelerata prima di scalare la probabilità di trovarsi sotto turbo in salita è più elevata che mai... a volte serve pure su un benzina quest'operazione (con meno frequenza, ovviamente). Il motore sale di 200-300 giri (e la velocità aumenta davvero poco, proporzionalmente) in modo che l'innesto della seconda garantisca una potenza almeno accettabile. Quoto l'idea dell'esercizio su una salita isolata senza traffico! ;)

Modificato da Walker

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

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  • 7 mesi fa...
Inviato

Salve a tutti, questo è il mio primo messaggio nel forum. Vorrei sapere delle cose e spero di non ripetere un argomento già affrontato (anche se ho guardato abbastanza e non l'ho trovato).

Ho un BMW 320d E46 Eletta 150 cv del 2003. Il mio stile di guida è molto dolce, guido spesso in città (Milano per intenderci), quando arrivo al solito semaforo rosso e devo rallentare fino a fermarmi, scalo sempre fino alla prima marcia utilizzando il freno motore e proprio negli ultimi metri un filo di freno. Il mio dilemma è, facendo sempre così si consuma la frizione? In che modo? Il motore è troppo stressato, soprattutto nell'utlizzo della prima marcia come freno motore? Il freno utilizzato sempre così debolmente si consuma male? E' vero che col freno motore non si consuma carburante? Insomma quali pro e contro ci sarebbero??? vi ringrazio anticipatamente per la considerazione. :razz:

Inviato

Io tento di salvaguardare la frizione il più possibile. Scalo una marcia (4a-3a) dopodiché metto in folle, faccio gli ultimi metri a folle e freno fino a fermarmi. Dipende anche dalla velocità cui andavo... Lo faccio automaticamente, quindi spero di non aver detto fesserie.

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