Nazioni senza stato..

Eurominority enumera 95 minoranze etniche in Europa, distinguendo tra minoranze nazionali (membri di una comunità che appartiene a uno Stato confinante), nazioni senza Stato, popoli autoctoni che condividono il proprio territorio con altre comunità (come i tatari di Crimea o gli csángó in Ungheria, Romania e Moldavia) e popoli nomadi (come i rom, dispersi in oltre 15 Stati, gli yenishes svizzeri e gli yiddish polacchi); o ancora aree dotate di forte identità storica e/o geografica (Aragona, Asturie, Azzorre, Canarie, Madeira, Moravia, Prussia, Slesia, Scania, Savoia, Venezia, minoranze seto e vöro in Estonia e Russia.

Naturalmente tutte queste minoranze hanno lingue, dimensioni, storie, statuti diversi tra loro. Alcune non avanzano rivendicazioni, come aragonesi, casciubi, cimbri, livoni, lussemburghesi, prussiani, ruteni eccetera.

 Altre cercano maggior riconoscimento, come i grisoni in Svizzera e i ladini in Italia, gli occitani in Spagna, Francia e Italia, i sòrabi di lingua slava in Germania, i valloni in Belgio eccetera.

Altre ancora hanno autonomia ma ne vorrebbero di maggiore: Val d’Aosta, Canarie, Crimea, Frisia, Galizia, Galles, Isola di Man e Lapponia. E solo fra undici minoranze si trovano anche movimenti indipendentisti più o meno corposi: irlandesi del Nord e scozzesi nel Regno Unito, baschi e catalani in Spagna, còrsi in Francia,sudtirolesi in Italia , fiamminghi in Belgio e Francia, faroesi in Danimarca, gagauzi in Bulgaria, Moldova e Ucraina, transnistriani in Moldova, curdi in Turchia.

(limes)