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L'odio per l'elettrico, mito, disinformazione o reale fondamento?


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4 minuti fa, M86 scrive:

Basta doverli fare fare 2-3 volte all'anno per rendere poco allettante l'idea di acquistare un'auto elettrica.

 

59 minuti fa, stev66 scrive:

E quando dovrà farne 500? 

 

Se in Italia ci sono 2 auto ogni 3 abitanti, è assai probabile che in famiglia ci sia almeno un'ICE per quelle 2-3 volte all'anno in cui proprio non si ha tempo di fermarsi mezz'ora a ricaricare.

 

Se invece parliamo di un parco circolante interamente elettrico, se tutto va bene non sarà prima di 40 anni, per l'epoca anche la più piccola delle elettriche potrebbe avere avere 500 km di autonomia, ma nessuna casa la produrrà, perché non ci sarà mercato per un'auto che ha più del doppio dell'autonomia necessaria.

 

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2 minuti fa, xtom scrive:

 

 

Se in Italia ci sono 2 auto ogni 3 abitanti, è assai probabile che in famiglia ci sia almeno un'ICE per quelle 2-3 volte all'anno in cui proprio non si ha tempo di fermarsi mezz'ora a ricaricare.

 

Se invece parliamo di un parco circolante interamente elettrico, se tutto va bene non sarà prima di 40 anni, per l'epoca anche la più piccola delle elettriche potrebbe avere avere 500 km di autonomia, ma nessuna casa la produrrà, perché non ci sarà mercato per un'auto che ha più del doppio dell'autonomia necessaria.

 

Evidentemente chi programma le dimensioni delle auto non è mai venuto a Genova o nelle cittadine di impianto medievale della penisola. 

Qui da noi un'auto più grande di 430 x180 è un problema fisico. 

Vabbè, complice la parsimonia ci faremo durare le ICE al massimo possibile fisico e legale. 😝

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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On 19/2/2023 at 05:08, Wilhem275 scrive:

Io in questa diatriba leggo spesso esasperati due punti specifici, quelli del divertimento alla guida e del "Ci stanno forzando", su cui però trovo ci sia un accanimento mal direzionato nei confronti del concetto di auto elettrica; non ne faccio una questione se certe antipatie siano giuste o sbagliate (è personale), ma rilevo che le BEV sono molto più effetto che causa dei motivi che innescano tanta acredine.

Siccome ritengo più proficuo giocare a carte scoperte invece di accanirsi contro il feticcio negativo della situazione, sarebbe il caso di mettere un attimo in chiaro i perché di certi cambiamenti, più degli oggetti che generano.

 

Sul tema del divertimento, trovo che come appassionati stiamo conducendo una battaglia di nostalgia senza rendercene conto. I motori, le auto hanno in gran parte smesso di essere divertenti da ben prima che si ragionasse di elettrificazione.

Noi siamo cresciuti in un'epoca in cui anche la più banale (ed economica) delle utilitarie era coinvolgente: tutte erano leggere, vibravano, rombavano, puzzavano, richiedevano manualità per usarle, davano la sensazione di correre anche a passo d'uomo.

Ad un certo punto la maggior parte degli acquirenti ha iniziato a richiedere auto più robuste, accessoriate, isolate dall'esterno, sicure, automatiche, e poi anche parche, ecologiche e profumate. Tutte cose che hanno eroso pezzetti di coinvolgimento per il guidatore.

Dal punto di vista motoristico io sento spesso accusare il motore elettrico di essere piatto, senza suono o vibrazioni. Per me è un'accusa mal centrata perché allora la stragrande maggioranza degli endotermici va accusata delle stesse cose già da anni.

Io sono anni che non trovo motori (su vetture non specialistiche) che non siano un pianto dal punto di vista del divertimento, tra erogazione strozzata, farfalla scollegata dal pedale, rapporti lunghi... uno schifo.

Ora, o col "perdiamo il divertimento" stiamo facendo i confronti con roba ormai di nicchia e molto specializzata (che comunque sopravviverà), oppure veramente non capisco che cosa ci staremmo perdendo ora che non ci siamo già persi da tempi in cui di BEV manco si parlava.

L'ICE "di tutti i giorni" come oggetto di divertimento era già cadavere da un pezzo, mentre nelle sue difese lo sento descrivere come in piena salute e pronto a darci ancora decenni di spasso. Direi che è pure ora di uscire da questa delusione nostalgica.

 

Peraltro questa pippa nostalgica me la sono sentita ripetere di continuo mentre la mia esperienza di tutti i giorni peggiorava sempre di più (specie con la fine del Fire) e non capivo dove cacchio fossero questi "motori divertenti". Ad un certo punto avevo accettato il fatto che non avrei più guidato una piccola vettura con un motore reattivo come ce l'avevo in passato.

Il giorno che mi è capitato di guidare un'utilitaria a trazione elettrica, e ne ho capito le potenzialità nel tiro-rilascio, mi è partito un pianto liberatorio. All'improvviso mi ritrovo di nuovo un motore che fa quello che gli chiedo... 😍

 

Il discorso della "forzatura" mi pare sia lo specchio di questo. Continuo a sentir parlare di questa forzatura come se fosse un complotto di qualche potere occulto, e non capisco, perché saranno anche discutibili per mille motivi ma sono comunque decisioni che scaturiscono alla luce del sole da organismi democratici.

Possiamo discutere delle distorsioni tra realtà tecnica e obiettivi politici (e ce ne sono), ma se si è arrivati a questo vuol dire che esiste in Europa una percentuale non piccola (ed anzi probabilmente maggioritaria) che questo cambiamento lo vuole, non è che i rappresentanti si sono svegliati la mattina e hanno deciso di fare un dispetto a tutti.

Come è stata la maggioranza degli acquirenti a chiedere al mercato automobili sempre più snaturate dal nostro punto di vista, così evidentemente il sentimento di molti cittadini è che dei danni dell'auto si sono stufati.

Invece se ascolto il giro degli appassionati pare ci sia una manciata di potentissimi infami gran.lup.mannar. (addirittura più potenti di tutta l'industria automotive messa assieme) che si muovono contro volontà di popolo e desiderano solo danneggiarlo. Peraltro, a che pro, non si è capito: i poteri occulti che cacchio ci dovrebbero guadagnare dalla riduzione della mobilità privata?? E' un complotto pancontinentale delle aziende di trasporto pubblico? (vi dico un segreto dall'interno del settore: non siamo stati così furbi. Forse sono stati i produttori di biciclette.)

 

Ma, come sopra, le BEV sono al più effetto, ma di sicuro non causa di tutto questo. La causa è aver permesso che l'automobile privata diventasse mezzo di mobilità di massa; lo snaturamento prima e l'opposizione poi sono venuti di conseguenza, le BEV sono solo il capitolo più recente di una faccenda che va avanti da mo'.

Come appassionati non ci piace com'è andata? Lecito, ma è un'altra storia.

E comunque che ci facessimo tutti un bell'esame di coscienza, perché io nel giro dei sedicenti appassionati ho sempre visto difendere a spada tratta l'abuso dell'auto come mezzo di mobilità di massa, come se la difesa di questo cancro fosse legata alla la libertà dell'auto da divertimento... senza capire che semmai l'una è nemica feroce dell'altra.

 

92-Minuti-di-Applausi-GIF-Fantozzi-e-la-

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10 minuti fa, stev66 scrive:

...

Vabbè, complice la parsimonia ci faremo durare le ICE al massimo possibile fisico e legale. 😝

Tu hai il furgoncino, ma io che come daily car ho solo un cinquino già quindicenne (che comunque penso che terrò) devo fare la scelta se prendere l'elettrodomestico ora oppure aspettare un numero imprecisato di anni nell'attesa di avere una rete di colonnine adeguate e/o poter installare una wallbox in un garage sito in un condominio attualmente alquanto miope su tetti FV e colonnine. 

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Comunque concordo su due cose in merito agli scettici

 

1. l'autonomia è ancora generalmente troppo risicata

2. i tempi di ricarica sono ancora troppo lunghi.

 

Ovviamente si sta studiando come risolvere il problema, tra chi prevede pacchi batterie enormi a chi come Audi vede invece un futuro fatto da piccole batterie leggere ma in grado di caricarsi in 5 minuti.

 

E' ovvio che siamo in piena ricerca.

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On 2/19/2023 at 5:08 AM, Wilhem275 said:

 

Ma, come sopra, le BEV sono al più effetto, ma di sicuro non causa di tutto questo. La causa è aver permesso che l'automobile privata diventasse mezzo di mobilità di massa; lo snaturamento prima e l'opposizione poi sono venuti di conseguenza, le BEV sono solo il capitolo più recente di una faccenda che va avanti da mo'.

Come appassionati non ci piace com'è andata? Lecito, ma è un'altra storia.

 

 

🙌

visto che alla CASTA dei moderatori :-P non si può mettere il like, quoto. E quoto tutto, anche le virgole.

 

13 hours ago, Sepp0 said:


L’Europa che vuole il cambiamento è l’Europa dove chi ha 50k di RAL è un barbone.

 

Nella parte di Europa dove è invece considerata una RAL “della madonna” (tutti i paesi mediterranei), il cambiamento non lo vuole nessuno.

 

Il centro-nord Europa sta facendo l’omosessuale col sedere del sud Europa, se permetti la cosa è abbastanza fastidiosa.

 

non me ne volere, ma questo è una specie di protonazionalismo da strapazzo. (sorvolo sulla battutina perché magari scopri che ognubno ha le abitudini sessuali che gli pare e di solito funziona meglio col proprio coropo, non con quello di qualcun'altro :-D )

 

 

12 hours ago, xtom said:


La nostra classe politica e industriale è fantastica, invece di farci inc@zz@re con loro perché abbiamo gli stipendi che sono cresciuti meno in Europa, ci fanno odiare l’auto elettrica.

 

ecco, appunto.

E oltre agli stièndi aggiungerei anche, sul filone aperto da @Wilhem275, un paese in cui il trasporto pubblico e le infrastrutture (come tante altre cose) sono sempre stati terreno di caccia di politici trombati o incapaci "amici di", o direttamente privatizzato a favore di speculatori.

Modificato da v13
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Io ho comprato la mia prima macchina ad Agosto, e l'ho rivenduta a Dicembre (perchè non mi serviva più per fare spostamenti dalla mia sede ad un'altra di 100 km sola andata).

Ora, così come ho fatto negli ultimi 15 anni, vivo solo con uno scooter e mi sposto con quello (raramente uso mezzi pubblici); mi muovo nel raggio di 30 km da casa (anche extraurbano, senza nessun poblema).

 

Il TPL è effettivamente poco utilizzabile in certi contesti, forse la maggioranza, ma il problema è originato secondo me, dalla una piccola minoranza che crea il vero e proprio problema del traffico.

Abbiamo effettivamente troppe macchine per 1000 abitanti, molti di quelli che vivono in città e si spostano dentro di esse, invece di usare i mezzi pubblici o le bici, usano o hanno la macchina.

Non mi venite a dire che, ad esempio, nella piana tra Firenze (compreso) e Prato (compreso) non ci si sposti bene con scooter, moto, autobus, treno, bici (anche elettrica nel limite dei 10-15 km per i meno allenati), piedi (nel raggio di 5 km). Io l'ho fatto per anni e mi sono trovato sempre benissimo!

 

Anche io sono dubbioso sugli attuali limiti che hanno le elettriche, costi compresi, così come il fatto che l'inquinamento soltanto spostato di poco non sia poi questa gran soluzione, però i tumori ed il cancro aumentano sempre di più: vivo fuori città da 8 anni, e ogni volta che vi rientro superando code infinite, sento proprio un senso di malessere alla gola per la presenza di smog.

Non ne parliamo quando trovo furgoni euro 1-2-3... starci dietro signfica la morte certa: non so come facessimo prima.

 

Attualmente i problemi sono diversi, ma forse con lo sviluppo tecnologico già da qui a 5 anni avremo batterie ricaricabili al 100% in soli 10 minuti: anche se le auto utilitarie avessero ancora autonomie da 250 km soltanto, protrebbero già andar bene per la stragrande maggioranza delle persone.

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L’auto elettrica e l’Apocalisse che non ci sarà (fra 13 anni)
 

https://infosannio.com/2023/02/20/lauto-elettrica-e-lapocalisse-che-non-ci-sara-fra-13-anni/
 

Articolo interessante di cui riporto il passaggio sull’occupazione 

 

Cita

Il tracollo previsto, secondo chi va all’attacco, varia tra la scomparsa dei 70 mila posti della componentistica, spalmata su 900 aziende, ai 195 mila di una platea ben più ampia e non meglio determinata.

La realtà che ne emerge è abbastanza diversa dalla brutalità di chi vuole fermare tutto. Solo 96 aziende, con poco più di 14 mila dipendenti, realizzano unicamente prodotti per auto a motore termico. Sono 43 mila invece i posti di lavoro nelle realtà che hanno nella loro produzione almeno un componente per motori termici, ma che poi realizzano anche lavorazioni invariabili. Alto, infine, sino ai 215 mila unità, il numero degli occupati in quelle aziende che realizzano anche nuovi prodotti già utilizzati per i vettori elettrici o destinati in futuro a quello scopo.

 

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1 ora fa, Gar scrive:

Io ho comprato la mia prima macchina ad Agosto, e l'ho rivenduta a Dicembre (perchè non mi serviva più per fare spostamenti dalla mia sede ad un'altra di 100 km sola andata).

Ora, così come ho fatto negli ultimi 15 anni, vivo solo con uno scooter e mi sposto con quello (raramente uso mezzi pubblici); mi muovo nel raggio di 30 km da casa (anche extraurbano, senza nessun poblema).

 

Il TPL è effettivamente poco utilizzabile in certi contesti, forse la maggioranza, ma il problema è originato secondo me, dalla una piccola minoranza che crea il vero e proprio problema del traffico.

Abbiamo effettivamente troppe macchine per 1000 abitanti, molti di quelli che vivono in città e si spostano dentro di esse, invece di usare i mezzi pubblici o le bici, usano o hanno la macchina.

Non mi venite a dire che, ad esempio, nella piana tra Firenze (compreso) e Prato (compreso) non ci si sposti bene con scooter, moto, autobus, treno, bici (anche elettrica nel limite dei 10-15 km per i meno allenati), piedi (nel raggio di 5 km). Io l'ho fatto per anni e mi sono trovato sempre benissimo!

 

Anche io sono dubbioso sugli attuali limiti che hanno le elettriche, costi compresi, così come il fatto che l'inquinamento soltanto spostato di poco non sia poi questa gran soluzione, però i tumori ed il cancro aumentano sempre di più: vivo fuori città da 8 anni, e ogni volta che vi rientro superando code infinite, sento proprio un senso di malessere alla gola per la presenza di smog.

Non ne parliamo quando trovo furgoni euro 1-2-3... starci dietro signfica la morte certa: non so come facessimo prima.

 

Attualmente i problemi sono diversi, ma forse con lo sviluppo tecnologico già da qui a 5 anni avremo batterie ricaricabili al 100% in soli 10 minuti: anche se le auto utilitarie avessero ancora autonomie da 250 km soltanto, protrebbero già andar bene per la stragrande maggioranza delle persone.

Hai toccato un punto molto interessante: la gente, se potesse, andrebbe pure a cagare in macchina. Termica o elettrica che sia. Magari fosse solo un motivo di distanze e logistica a far prendere decisioni: qui la madre di gran parte degli spostamenti è sempre la stessa. La pigrizia, la dannata pigrizia. Vivo in uno sputo di città (ascoli piceno) che in linea d'aria è si e no 5 km ma la gente non si vuole muovere né in bici né mezzi né a piedi. Non ci sono incentivi a farlo e mancano tante cose ma a monte non c'è la voglia. E così sono almeno il 90 %delle persone che si muovono giornalmente. Il mio non è qualunquismo ma è quello che vedo ogni santo giorno (e per il lavoro che faccio conosco migliaia di miei concittadini). Sono sicuro che quello che noto io lo possiate notare anche voi in altri contesti urbani. 

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22 minuti fa, xtom scrive:

L’auto elettrica e l’Apocalisse che non ci sarà (fra 13 anni)
 

https://infosannio.com/2023/02/20/lauto-elettrica-e-lapocalisse-che-non-ci-sara-fra-13-anni/
 

Articolo interessante di cui riporto il passaggio sull’occupazione 

 

 

Direi che l'articolo tocca due temi che non sono il focus del perchè l'elettrico a mio avviso è una bufala.

Che i posti di lavoro e le manutenzioni non fossero un grave problema lo si sapeva abbastanza.

Quello che non sfata l'articolo, confermando quindi che il problema esiste, è la modalità di produzione dell'energia elettrica, l'estrazione, i problemi tecnici di distribuzione e ricarica. Tralasciando la pericolosità delle batterie e dei veicoli in carica magari uno vicino all'altro con un conseguente rischio di incendio non trascurabile. Magari si arriverà a impianti autoestinguenti montati su ogni auto? Non so, ma io da ignorante continuo a vedere l'elettrico attuale molto poco ecologico e pratico.

Modificato da Ouatime
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