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Stellantis - I gossip, i rumors, sul presente e sul futuro della holding


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1 ora fa, pennellotref scrive:

 

Non faranno nulla (in termini di entrata nel capitale) perché non serve a nulla. Devono fare solo quello che fanno gli altri paesi* ossia concorrere per "un posto al sole". Qui si parla di aziende che hanno fatturati da PIL di un piccolo paese. Non si fanno dettare le condizione ma sono loro che le impongono. Sempre che il paese di turno voglia stare al gioco; altrimenti si fa altro. Basta con le strumentalizzazioni politiche che fanno solo il gioco di coloro che stanno al governo indipendentemente da chi ci sia.

 

 

* es: USA IRA vale il 2,5 % del PIL statunitense. Il governo italiano è pronto a fare altrettanto? In termini % non è che gli altri abbiano speso meno. Ovviamente non si parla solo di incentivi. Qualcuno ha detto reti di ricarica, poli produzione batterie ?

 

Non è assolutamente vero.

Non ricordo se ho già postato il caso AirFrance-KLM....appena si è ventilata l'ipotesi di tagliare rotte e personale sui gates olandesi di KLM lo stato olandese ha acquistto sul mercato una quota uguale a quella della Francia nel vettore....e magica boom la ristrutturazione sulle spalle degli olandesi è scomparsa 🤣

 

https://www.reuters.com/article/idUSKCN1QG26S/

 

Factbox: Dutch state builds 14 percent stake in Air France KLM

Reuters

February 27, 20198:13 PM GMT+1Updated 5 years ago

 

AMSTERDAM (Reuters) - The Dutch government in recent days has stealthily built up a 14 percent stake in Air France KLM, which it said was needed to protect Dutch interests from growing French dominance in the airline group.

 

Negli ultimi giorni il governo olandese ha accumulato di nascosto una partecipazione del 14% in Air France KLM, che secondo lui era necessaria per proteggere gli interessi olandesi dal crescente dominio francese nel gruppo aereo.

 

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1 ora fa, Marco1975 scrive:

Quello che non si capisce è perché si impuntano a produrre bev in Italia quando nessuno le vuole (quota di mercato 2,1% per le bev a gennaio). Basterebbe farle ibride e magicamente i nostri stabilimenti avrebbero di che vivere.

 

É solo una scusa di Stellantis. Non vogliono produrre come ora o avere dirigenti in Italia.

Hanno già deciso di diminuire tutto in Italia, e sfrutteranno ogni possibile appiglio. 

 

E anche i sindacati si stanno rendendo conto di quanto Sergione era per loro anni luce il migliore interlocutore possibile

 

2 minuti fa, HF integrale scrive:

 

Non è assolutamente vero.

Non ricordo se ho già postato il caso AirFrance-KLM....appena si è ventilata l'ipotesi di tagliare rotte e personale sui gates olandesi di KLM lo stato olandese ha acquistto sul mercato una quota uguale a quella della Francia nel vettore....e magica boom la ristrutturazione sulle spalle degli olandesi è scomparsa 🤣

 

https://www.reuters.com/article/idUSKCN1QG26S/

 

Factbox: Dutch state builds 14 percent stake in Air France KLM

Reuters

February 27, 20198:13 PM GMT+1Updated 5 years ago

 

AMSTERDAM (Reuters) - The Dutch government in recent days has stealthily built up a 14 percent stake in Air France KLM, which it said was needed to protect Dutch interests from growing French dominance in the airline group.

 

Negli ultimi giorni il governo olandese ha accumulato di nascosto una partecipazione del 14% in Air France KLM, che secondo lui era necessaria per proteggere gli interessi olandesi dal crescente dominio francese nel gruppo aereo.

 

Ho portato l'esempio un paio di volte giorni fa

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11 ore fa, espresso scrive:

 

É solo una scusa di Stellantis. Non vogliono produrre come ora o avere dirigenti in Italia.

Hanno già deciso di diminuire tutto in Italia, e sfrutteranno ogni possibile appiglio. 

 

E anche i sindacati si stanno rendendo conto di quanto Sergione era per loro anni luce il migliore interlocutore possibile

 

E di quale appiglio avrebbero bisogno per chiudere uno o più stabilimenti? Legislativamente parlando lo possono fare quando vogliono senza chiedere il permesso a nessuno. In Francia e NA non stanno facendo nulla di diverso in termini di efficientamento della struttura costi. Ciò che è realmente diverso in Italia rispetto agli altri paesi in gioco è la dinamica economica nazionale e le tasche del paese. E se ne pagano le conseguenze e non parlo solo del mercato automobilistico.

Modificato da pennellotref

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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1 minuto fa, espresso scrive:

 

É solo una scusa di Stellantis. Non vogliono produrre come ora o avere dirigenti in Italia.

Hanno già deciso di diminuire tutto in Italia, e sfrutteranno ogni possibile appiglio. 

 

E anche i sindacati si stanno rendendo conto di quanto Sergione era per loro anni luce il migliore interlocutore possibile

 

Ho portato l'esempio un paio di volte giorni fa

 

Lo volevo scrivere sul gruppo scelte strategiche del gruppo perchè credo sia pertinente ma lo faccio qui...

tenete presente che quando furono dati incentivi auto dal governo, mi pare Prodi comunque periodo 1995/1996 e 1997/1998 con una maggiore quota del gruppo Fiat sia di mercato che di produzione in Italia, si ebbero risultati anche come spinta al PIL dell'Italia (mi pare che nel 1997 si ebbero quasi 2,5 milioni di vendite auto).

 

Ps: Tavares falsamente si lamenta degli incentivi all'elettrico in Italia....ma a me risulta che finora non siano stati spesi tutti nonostante 8000/9000 euro di incentivo...mentre i nuovi arriverebbero fino a 13750 euro.... ma cosa vuole che lo stato comrpri lui le 500E a 30.000 euro? o che tutti compriamo una miniutilitaria 3 porte solo perchè elettrica??

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Inviato (modificato)
24 minuti fa, AlexMi scrive:

Bene, partecipazione cdp che significa altri soldi agli attuali azionisti di Stellantis, un bel ricatto. E poi dirigenti messi dai politici, assunzioni clientelari, debiti spalmati a oltranza sui cittadini.

No, la storia dovrà insegnare qualcosa, io intanto bloccherei tutti gli incentivi, con il miliardo che costano si possono fare tante cose buone.

No, non sarebbe così.

Innanzitutto, le azioni le compri sul mercato, in Italia, e potenzialmente fai prendere soldi a piccoli azionisti. Comunque non dagli azionisti "di comando" che tanto non vendono (benché sarebbe bello fosse così). La parte più lunga semmai è obbligarli a dare un posto in consiglio.

Secondo: la società viene controllata dall'interno, come fanno i Francesi, ma non gestita.

Terzo: non avrai così possibilità di clientelismo.

Quarto: l'azienda al momento non ha debiti e quindi non distribuisci nessun debito ai cittadini, ma ora dividendi (chissà per quanto, con quello che stanno seminando. Ma questo si può anche cambiare).

Blocchi capitale, ma meglio li che in MPS.

Con i Francesi è così: o vai a testa alta difronte a loro, o appena possono ti salgono sopra.

 

Modificato da espresso
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E' chiaro che se non c'è una pari rappresentanza da parte dello stato italiano, quando è necessario tagliare stabilimenti (ed accorpare e sinergizzare è lo scopo della fusione...) verranno sempre tagliati quelli italiani. Ce lo vedete lo stato francese con la sua rappresentanza in CDA a votare per far saltare propri stabilimenti?

Era ampissimamente prevedibile come sarebbe andata, ma... vabbè. Anche perchè qualcosa mi dice che se l'ingresso dello stato italiano fosse stato pattuito dal principio, lo stato francese avrebbe bloccato la fusione, anche applicando il golden power. Vedere STX- Fincantieri.

Che poi non mi torna il discorso di Tavares che dice che dobbiamo incentivare di piu le auto elettriche per non perdere posti di lavoro. Posto che non è per niente detto che poi un cliente acquisti una loro auto e non una della concorrenza, ma mi sembra molto una velata richiesta di sussidio pubblico.

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12 minuti fa, pennellotref scrive:

E di quale appiglio avrebbero bisogno per chiudere uno o più stabilimenti? Legislativamente parlando lo possono fare quando vogliono senza chiedere il permesso a nessuno. In Francia e NA non stanno facendo nulla di diverso in termini di efficientamento della struttura costi. Ciò che è realmente diverso in Italia rispetto agli altri paesi in giocoè la dinamica economica nazionale ele tasche del paese. E se ne pagano le conseguenze e non parlo solo del mercato automobilistico.

 

Gli Usa hanno un mercato del lavoro diverso, li ritrovi il lavoro prima, secondo, se il mercato tira riaprono le fabbriche chiuse. Se chiude una fabbrica da noi c'è il deserto.

Da noi  si vendono 1,8 milioni di auto e se ne producono appena 500mila, è una vergona indecente per un paese esportatore e leader mondiale, e sottolineo mondiale, nella meccanica, e non si capisce perchè quella sarebbe concorrenziale e l'auto no, se non nella mancanza di investimenti di FIAT negli anni in nuovi modelli.

Se la fusione doveva servire a rilanciare i marchi italiani, qui dopo 3 anni modelli di volume anche segmento C, non se ne vedono, anzi hanno spostato la Panda in Serbia.

Se hai il 6,5% avrai nel prossimo cda un rappresentante, e comunque politicamente tuteli le fabbriche italiane.

Se poi ci fosse la megafusione, avere una quota è l'unica cosa che eviterebbe la chiusura di stabilimenti in posti abbastanza isolati come Melfi, o la chiusura di Cassino.

Il governo ha sganciato incentivi, soldi per la gigafactory...che altro deve fare? pagare lui l'8% di costo del lavoro?

Modificato da HF integrale
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3 minuti fa, espresso scrive:

No, non sarebbe così.

Innanzitutto, le azioni le compri sul mercato, in Italia, e potenzialmente fai prendere soldi a piccoli azionisti. Comunque non dagli azionisti "di comando" che tanto non vendono (benché sarebbe bello fosse così). La parte più lunga semmai è obbligarli a dare un posto in consiglio.

Secondo: la società viene controllata dall'interno, come fanno i Francesi, ma non gestita.

Terzo: non avrai così possibilità di clientelismo.

Quarto: l'azienda al momento non ha debiti e quindi non distribuisci nessun debito ai cittadini, ma ora dividendi (chissà per quanto, con quello che stanno seminando. Ma questo si può anche cambiare).

Blocchi capitale, ma meglio li che in MPS.

Con i Francesi è così: o vai a testa alta difronte a loro, o appena possono ti salgono sopra.

 

Ho esperienze diverse, e mi fermo qui.

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2 minuti fa, espresso scrive:

No, non sarebbe così.

Innanzitutto, le azioni le compri sul mercato, in Italia, e potenzialmente fai prendere soldi a piccoli azionisti. Comunque non dagli azionisti "di comando" che tanto non vendono (benché sarebbe bello fosse così). La parte più lunga semmai è obbligarli a dare un posto in consiglio.

Secondo: la società viene controllata dall'interno, come fanno i Francesi, ma non gestita.

Terzo: non avrai così possibilità di clientelismo.

Quarto: l'azienda al momento non ha debiti e quindi non distribuisci nessun debito ai cittadini, ma ora dividendi.

Blocchi capitale, ma meglio li che in MPS.

Con i Francesi è così: o vai a testa alta difronte a loro, o appena possono ti salgono sopra.

 

 

Non serve a nulla. Il presunto potere francese non deriva dal fatto che sono azionisti ma dal fatto che hanno una "borsa" n volte più grande dell'Italia. Se vogliono che Stellantis produca modelli in Francia, aprono la borsa e pagano. Ergo chi ha i soldi , vince. Ed il gov. italiano lo sa (indipendentemente dal colore); se non fosse così , la partecipazione in Stellantis l'avrebbero acquisita da quel dì. In caso contrario, se l'acquisiranno, sarà solo una operazione mediatico-politica senza alcun valore.

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. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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1 minuto fa, Nico87 scrive:

E' chiaro che se non c'è una pari rappresentanza da parte dello stato italiano, quando è necessario tagliare stabilimenti (ed accorpare e sinergizzare è lo scopo della fusione...) verranno sempre tagliati quelli italiani. Ce lo vedete lo stato francese con la sua rappresentanza in CDA a votare per far saltare propri stabilimenti?

Era ampissimamente prevedibile come sarebbe andata, ma... vabbè. Anche perchè qualcosa mi dice che se l'ingresso dello stato italiano fosse stato pattuito dal principio, lo stato francese avrebbe bloccato la fusione, anche applicando il golden power. Vedere STX- Fincantieri.

Che poi non mi torna il discorso di Tavares che dice che dobbiamo incentivare di piu le auto elettriche per non perdere posti di lavoro. Posto che non è per niente detto che poi un cliente acquisti una loro auto e non una della concorrenza, ma mi sembra molto una velata richiesta di sussidio pubblico.

Sono d'accordo, era prevedibile, all'interno si sa.

Quella di Tavares è una scusa. Anche con gli incentivi, cosa venderà Tavares di elettrico prodotto in Italia? C'è solo 500, venduta cara!

Semmai con gli incentivi venderà elettriche (in minima parte, perchè il grosso andrà a Tesla e cinesi) prodotte in Slovacchia, Polonia e Francia!

2 minuti fa, pennellotref scrive:

 

Non serve a nulla. Il presunto potere francese non deriva dal fatto che sono azionisti ma dal fatto che hanno una "borsa" n volte più grande dell'Italia. Se vogliono che Stellantis produca modelli in Francia, aprono la borsa e pagano. Ergo chi ha i soldi , vince. Ed il gov. italiano lo sa (indipendentemente dal colore); se non fosse così , la partecipazione in Stellantis l'avrebbero acquisita da quel dì. In caso contrario, se l'acquisiranno, sarà solo una operazione mediatico-politica senza alcun valore.

Ripeto, non è così. Cosa ha pagato la Francia a Stellantis?

Dimmi pure. Anzi, è l'Italia che ha dato CENTINAIA di milioni a Lamborghini per produrre in Italia la Urus.

Stellantis non vuole soldi per produrre.  Vuole chiudere in Italia per avere mano libera, meno peso in Italia. Il management lo hanno fatto fuori, la dirigenza quasi. Adesso parte con la produzione. Che toccando più lavoratori, sta facendo più rumore.

7 minuti fa, AlexMi scrive:

Ho esperienze diverse, e mi fermo qui.

Per carità, se hai esperienze e vuoi parlarne, ascolto.

 

Ma basta pensare solo al caso STM, per non andare lontano da Italia e Francia, che si capisce come gli Stati possano anche controllare e gestire QUASI bene.

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